Bernard Charbonneau

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Bernard Charbonneau

Bernard Charbonneau (Bordeaux, 28 novembre 1910Saint-Palais, 28 aprile 1996[1]) è stato un filosofo, insegnante e storico francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo gli studi liceali e la laurea in Storia all'Università di Bordeaux, nel 1935 è insegnante a Bayonne, dove fonda dei «circoli di stampa» e dei gruppi di discussione con alcuni amici, in particolare con Jacques Ellul, che hanno per tema soprattutto i cambiamenti arrecati nella società e nell'ambiente dal progresso scientifico e tecnico.

Nel 1932 era stata fondata la rivista Esprit da Emmanuel Mounier, così che il gruppo di Charbonnier ed Ellul divenne il «Gruppo personalista del Sud-Ovest» e si unì al movimento di Mounier ma, anche convinto della necessità di non separare pensiero e azione, Charbonneau organizzò con gli amici esplorazioni nei territori, allora poco battuti, privi di strade e di mappe, della Galizia, delle Isole Canarie, dei Pirenei spagnoli e francesi, della valle d'Aspe, nel Bedous.

Negli anni Cinquanta e Sessanta insegnò all'Ecole Normale d'Instituteurs di Lescar, che preparava i futuri maestri, segnandoli dalla sua forte personalità e mettendo a profitto la vicinanza della campagna bearnese e pirenaica per proseguire le sue esperienze ecologiche.

Charbonneau denunciò il dominio dell'economia e dello sviluppo, indifferente ai danni provocati nell'ambiente, essendo così un pioniere dell'ecologia politica, e cercando di concepire forme alternative di organizzazione sociale, nello spirito dell'amore per la natura e di un umanesimo che vede nell'incontrollato sviluppo industriale una minaccia per la natura e per la stessa libertà dell'uomo.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Le Jardin de Babylone
  • Teilhard de Chardin, prophète d'un âge totalitaire, 1963
  • Le Paradoxe de la culture, 1965
  • Célébration du coq, 1966
  • Dimanche et lundi, 1966
  • L'Hommauto, 1966
  • Le Jardin de Babylone, 1969, (2002); Il Giardino di Babilonia, Edizioni degli animali, Milano 2022 (Traduzione italiana di Simona Mambrini, a cura di Daniel Cérézuelle, prefazione di Goffredo Fofi, postfazione di Serge Latouche).
  • La Fin du paysage, 1972
  • Le Système et le chaos. Critique du développement exponentiel, 1973
  • Tristes campagnes, 1973
  • Notre table rase, 1974
  • Le Feu vert, 1980
  • Je fus, 1980
  • Une seconde nature, 1981
  • L'État, 1987
  • Le Système et le chaos, 1990
  • Nuit et jour, 1991
  • Sauver nos régions, 1991
  • Il court, il court le fric ..., 1996
  • Un Festin pour Tantale, 1997
  • Bien aimer sa maman, 2006

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Charbonneau Bernard Francois, su deces.matchid.io. URL consultato il 28 nove,bre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Patrick Troude-Chastenet, «Bernard Charbonneau: génie méconnu ou faux prophète?», Revue Internationale de Politique Comparée, vol. 4, n° 1, 1997
  • Daniel Cérézuelle, Ecologie et Liberté. Bernard Charbonneau, précurseur de l'écologie politique, Parangon 2006

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Controllo di autoritàVIAF (EN27062299 · ISNI (EN0000 0001 0881 3960 · SBN PUVV218533 · LCCN (ENn81028341 · GND (DE121091813 · BNF (FRcb11896111x (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n81028341