Bentesicima
Vai alla navigazione
Vai alla ricerca
Bentesicima | |
---|---|
Nome orig. | Βενθεσικύμη |
Caratteristiche immaginarie | |
Specie | Ninfa |
Sesso | Femmina |
Luogo di nascita | Probabilmente Etiopia |
Professione | Divinità delle onde |
Nella mitologia greca, Bentesicima era una ninfa aliade, figlia di Posidone e di Anfitrite (oppure della moglie del re d'Etiopia Enalo), nonché dea delle onde[1]. Il suo nome (in greco antico: Βενθεσικύμη?, Benthesikǜmē) deriva da βένθος (bènthos), "profondità [del mare]" e κῦμα (kǜma), "onda".
Il mito
[modifica | modifica wikitesto]Posidone, il dio dei mari, ebbe da una relazione con Chione un figlio di nome Eumolpo; la ragazza, timorosa della possibile furia del padre, gettò nelle acque il bambino e Poseidone, guidando il flusso delle acque a suo piacimento, fece in modo che il pargolo giungesse in Etiopia da Bentesicima, perché lo allevasse[1].
Più tardi, il marito di Bentesicima diede ad Eumolpo una delle sue due figlie in moglie[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Benthesikyme, su theoi.com, Theoi Greek Mythology. URL consultato il 21 ottobre 2013.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- Tzeze, Scoli a Licofrone 45 e 50
- Pseudo-Apollodoro, Libro III - 15
Moderna
[modifica | modifica wikitesto]- Robert Graves, I miti greci, Milano, Longanesi, ISBN 88-304-0923-5.
- Angela Cerinotti, Miti greci e di roma antica, Prato, Giunti, 2005, ISBN 88-09-04194-1.
- Anna Ferrari, Dizionario di mitologia, Litopres, UTET, 2006, ISBN 88-02-07481-X.
- Anna Maria Carassiti, Dizionario di mitologia classica, Roma, Newton, 2005, ISBN 88-8289-539-4.