Benjamin Giezendanner

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Benjamin Giezendanner

Membro del Consiglio nazionale svizzero
In carica
Inizio mandato2 dicembre 2019
Legislatura51
Gruppo
parlamentare
Gruppo dell'Unione Democratica di Centro
Circoscrizione  Argovia
Incarichi parlamentari

Presidente del Gran Consiglio del Canton Argovia
Durata mandato2017 –
2017

Membro del Gran Consiglio del Canton Argovia
Durata mandato2001 –
2019

Dati generali
Partito politicoUnione Democratica di Centro
ProfessioneImprenditore

Benjamin Giezendanner (Langenthal, 22 aprile 1982) è un imprenditore e politico svizzero dell'Unione Democratica di Centro (UDC).[1] Da dicembre 2019 è membro del Consiglio nazionale per il Canton Argovia.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carriera professionale[modifica | modifica wikitesto]

Benjamin Giezendanner è originario di Wattwil, nel cantone di San Gallo, ma è cresciuto a Rothrist, nel Canton Argovia.[1][2] È il figlio più giovane dell'ex consigliere nazionale Ulrich Giezendanner.[2][3] Ha ottenuto il grado di capitano nell'esercito svizzero.[1]

Dopo un apprendistato commerciale presso UBS, ha conseguito un diploma di maturità professionale e poi ha studiato diritto commerciale all'Università di San Gallo, senza completare gli studi.[2][4] Nel 2014 suo padre lo ha nominato direttore dei trasporti per l'azienda di famiglia, Giezendanner Transport, mentre il fratello Stefan era risponsabile della logistica e delle finanze.[5] A causa di alcuni dissidi Stefan Giezendanner lasciò l'azienda e Benjamin Giezendanner è diventato amministratore delegato nel 2018.[5] Il 15 ottobre 2020 è stato eletto presidente dell'Aargauischen Gewerbeverband ("Unione delle arti e dei mestieri di Argovia").[6]

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Membro dell'UDC, ha fatto parte del Gran Consiglio del Canton Argovia dal 2001 al 2019.[1] La sua elezione all'età di 18 anni l'ha reso il deputato più giovane eletto nella storia del parlamento cantonale.[3]. Nel 2017 è stato eletto presidente del Gran Consiglio.[7]

Alle elezioni federali in Svizzera del 2019 è stato eletto al Consiglio nazionale con il secondo numero di preferenze più alto del Canton Argovia (68 024).[8] Fa parte della Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni (CTT).[1] A seguito dell'elezione al Consiglio nazionale, nel novembre 2019 si è dimesso da deputato cantonale.[9]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Ha un fratello maggiore, Stefan, e una sorella.[2][5] Ha perso la madre a causa di un cancro all'età di 15 anni.[4] Vive a Rothrist ed è sposato con Jasmine dalla quale ha due figli.[1][4][7]

Posizioni politiche[modifica | modifica wikitesto]

Allineato con la linea dell'UDC, si dichiara più a destra del padre.[10] Nel campo della politica per la famiglia, si è opposto al congedo di paternità retribuito dallo Stato, definendolo un lusso.[2] Ha sostenuto che gli asili nido, pur necessari per la società, debbano essere istituiti da privati, in modo da regolare domanda e offerta, invece che venire forniti gratuitamente dallo Stato.[2]

A livello di politica economica è a favore della privatizzazione della Banca cantonale e si è mostrato critico nei confronti del cosiddetto Progetto fiscale 17, riguardante l'armonizzazione della tassazione delle imprese agli standard internazionali.[2][4] Ha anche affermato che i soldi spesi dallo Stato per i richiedenti asilo creino mancanze di fondi per i servizi sociali.[4]

A seguito dell'approvazione della legge sulle vie ciclabili, che prevede un ampliamento della rete di piste ciclabili, Giezendanner ha proposto che il costo venga sostenuto dai ciclisti stessi mediante il pagamento di una vignetta.[11][12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Benjamin Giezendanner, su Parlament.ch, Assemblea federale.
  2. ^ a b c d e f g (DE) Emiliana Salvisberg, Grosses Interview - Benjamin Giezendanner: «Nur einmal habe ich die Limousine ‹missbraucht›», su Aargauer Zeitung. URL consultato il 31 maggio 2022 (archiviato il 26 novembre 2021).
  3. ^ a b (DE) Nico Menzato, Benjamin Giezendanner führt Nationalrat-Dynastie weiter, su Blick. URL consultato il 31 maggio 2022 (archiviato il 26 novembre 2021).
  4. ^ a b c d e (DE) Cinzia Venafro, Benjamin Giezendanner will nach Bern: Wer ist «Giezi Junior»?, su Blick. URL consultato il 31 maggio 2022 (archiviato il 26 novembre 2021).
  5. ^ a b c (DE) Konflikt mit Bruder Benjamin: Giezendanners Sohn Stefan verliess Familienbetrieb, in Aargauer Zeitung, 2 settembre 2018. URL consultato il 31 maggio 2022 (archiviato il 26 novembre 2021).
  6. ^ (DE) Sébastian Lavoyer, Gewerbeverband - Ein Hammer zum Abschied: Kurt Schmid zum AGV-Ehrenpräsidenten gewählt, in Aargauer Zeitung, 16 ottobre 2020. URL consultato il 31 maggio 2022 (archiviato il 30 ottobre 2021).
  7. ^ a b (DE) Benjamin Giezendanner (SVP) ist 2017 höchster Aargauer, in TagesWoche. URL consultato il 31 maggio 2022 (archiviato il 26 novembre 2021).
  8. ^ Candidati alle elezioni del consiglio nazionale 2019: voti ottenuti, su Ufficio Federale di Statistica. URL consultato il 4 giugno 2022 (archiviato il 4 giugno 2022).
  9. ^ (DE) Benjamin Giezendanner (SVP) tritt als Aargauer Grossrat zurück, in Nau, 5 novembre 2019. URL consultato il 31 maggio 2022 (archiviato il 26 novembre 2021).
  10. ^ (DE) Simon Hehli, Giezendanner junior will den Vater rechts überholen und in der SVP-Fraktion vorne mitfahren, in Neue Zürcher Zeitung, 10 ottobre 2019. URL consultato il 3 giugno 2022 (archiviato il 10 ottobre 2019).
  11. ^ Marco Narzisi, ‘Piste ciclabili, i ciclisti contribuiscano con una vignetta’, in la Regione, 20 marzo 2022. URL consultato il 31 maggio 2022 (archiviato il 14 aprile 2022).
  12. ^ (DE) Yvonne Hafner, Soll Velofahren künftig kosten?, in SRF, 12 maggio 2022. URL consultato il 31 maggio 2022 (archiviato il 31 maggio 2022).

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