Battaglia del Brávellir

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Battaglia del Brávellir
DataMetà dell'VIII secolo
LuogoPresso Bråviken (Brávik), Östergötland
CausaVecchiaia di Harald Hildetand
EsitoVittoria svedese
Schieramenti
Comandanti
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La battaglia del Brávellir o battaglia di Bråvalla è una battaglia leggendaria descritta nelle saghe norrene, secondo cui ebbe luogo nel Brávellir tra Sigurðr Hringr, re di Svedesi e Geati Occidentali, e suo zio Harald Hildetand, re di Danesi e Geati Orientali.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Si narra che questa battaglia ebbe luogo intorno alla metà dell'VIII secolo ed è raccontata in varie fonti, come le saghe norrene chiamate saga di Hervör, saga di Bósi e Herrauðr e Sögubrot, ma è descritta molto estesamente nella cronaca danese chiamata Gesta Danorum. Secondo il giornalista ed autore di best seller storici Herman Lindquist, la pietra runica di Rök parla di questa battaglia.

Cause[modifica | modifica wikitesto]

Harald aveva ereditato la Svezia dal suo nonno materno, Ivar Vidfamne, ma governava Danimarca e Östergötland, mentre il suo re vassallo Sigurðr Hringr regnava su Svezia e Västergötland. Secondo la leggenda, Harald Hildetand capì che stava diventando molto vecchio (150 anni) e avrebbe potuto morire di vecchiaia, senza perciò andare nel Valhalla; dunque chiese a Sigurd se avrebbe voluto fargli lasciare questa vita gloriosamente in una grande battaglia.

Immagine delle tombe di Harald Hildetand e Ubbi sul lago Åsnen in Småland, dal Suecia antiqua et hodierna

Preparativi[modifica | modifica wikitesto]

Secondo Saxo Grammaticus (l'autore delle Gesta Danorum) entrambe le parti si prepararono per sette anni e raccolsero eserciti di 200.000 uomini ciascuno. Ad Harald si unirono eroi leggendari come Ubbe di Frisia, Uvle Brede, Are il Guercio, Dag il Grosso, Hroi Barbabianca e Hothbrodd l'Indomito, insieme a 300 skjaldmö guidate da Hed, Visna e Hedbrog. Sigurd reclutò gli eroi Starkaðr, Egil il Calvo, Grette il Maligno (un norvegese), Blig Nasogrosso, Einar l'Obeso ed Erling il Serpente; altri famosi Svedesi erano Arwakki, Keklu-Karl, Krok il contadino, Gummi e Gunfast da Gislamark. Agli Svedesi si unirono grandi schiere di Norvegesi, Finnici, Estoni, uomini di Curlandia, Bjarmaland e Livonia, Sassoni, Angli, Frisoni, Irlandesi, Rus', eccetera. Intere foreste furono abbattute per costruire 3.000 navi da guerra per trasportare gli Svedesi; i Danesi di Harald avevano costruito così tante navi che si poteva attraversare a piedi l'Øresund.

Le cifre sono ovviamente esagerate, almeno dieci volte la realtà. Per paragonare le 3.000 navi svedesi con una cifra storica, le flotte di fyrd dei regni scandinavi dell'epoca vichinga contavano 300 navi ciascuna.

Luogo dello scontro[modifica | modifica wikitesto]

La Saga di Hervör nomina come luogo dello scontro Brávelli í eystra Gautlandi (cioè "Bråvalla in Östergötland"), e nel Sögubrot si dice che la battaglia ebbe luogo a sud di Kolmården che separa Svealand da Östergötland, dove si trova Bråviken: ... Kolmerkr, er skilr Svíþjóð ok Eystra-Gautland ... sem heitir Brávík; Saxo termina il suo racconto dicendo "e così termina la battaglia di Bråvik". La maggior parte degli storici ritiene che la battaglia abbia avuto luogo presso Bråviken, ma nel XVII secolo sembra che qualcuno sostenne che la battaglia si svolse in Småland presso il Lago Åsnen:

(SV)

«Bråvallaslaget historisk batalj som ca år 750 stod på Bråvallaslätten vid Norrköping mellan östgötarna och svearna vilka därmed erövrade Östergötland. I forntraditionen är detta det mest sägenfrejdade av alla slag. Det skall ha stått mellan kung Harald Hildetand i Lejre och dennes systerson (eller halvbror eller kusin) och lydkonung Sigurðr Hringr i Uppsala. Väldiga envigskämpar skall ha deltagit, bland dem Starkaðr den gamle, Ubbe från Frisland och befälhavaren över svearnas flotta kung Åle av Skåne, dessutom bärsärkar, slagbjörnar, vidunder och ridande valkyrior. Harald besegrades och stupade samt bisattes på slagfältet i sitt skepp eller i sin vagn med alla vapen och väldiga skatter, som allt brändes. På Erik Dahlbergs tid lokaliserade man felaktigt Bråvallarna till Småland.»

(IT)

«[...] storica battaglia che si svolse intorno al 750 sulla pianura di Bråvalla presso Norrköping tra i Geati Orientali e i Sueoni che così conquistarono Östergötland. Nelle antiche tradizioni, tra tutte le battaglie è la più narrata nelle saghe. Si dice che ebbe luogo tra re Harald Hildetand di Lejre e suo nipote (o fratellastro o cugino) e re vassallo Sigurðr Hringr di Uppsala. Combattenti famosissimi si narra che vi parteciparono, tra i quali Starkaðr il Vecchio, Ubbe di Frisia e il comandante della flotta svedese, re Åle di Scania, così come berserkir, orsi guerrieri, bestie e valchirie. Harald fu sconfitto e cadde, e fu sepolto nel campo di battaglia sulla sua nave o alla guida del suo carro con tutte le sue armi e gl'immensi tesori, che furono tutti bruciati. Ai tempi di Erik Dahlberg, Brávellir fu localizzata in Småland.»

(SV)

«I forna tider, när svenska och danska historieskrivare tog den här berättelsen på allvar, debatterade man var Bråvalla kunde ha varit beläget. I allmänhet menade man väl att namnet hade någonting med Bråviken att göra och att slagfältet alltså borde sökas i Norrköpingstrakten, men det fanns även andra teorier. I Erik Dahlberghs stora planschverk "Suecia antiqua et hodierna" finns sålunda fyra bilder som uppges föreställa Harald Hildetands och en del andra kämpars gravkummel vid sjön Åsnen i Småland.»

(IT)

«In tempi passati, quando storici svedesi e danesi presero a considerare seriamente questo racconto, discussero su dove Bråvalla potesse trovarsi. Sembra che in genere pensassero che il nome avesse a che fare con Bråviken e che il campo di battaglia fosse da cercare nella regione di Norrköping, ma c'erano anche altre teorie. Nella grande raccolta di incisioni di Erik Dahlberg "Suecia antiqua et hodierna" ci sono perciò quattro immagini che si dice raffigurino i tumuli di Harald Hildetand e di altri campioni presso il Lago Åsnen in Småland.»

La battaglia[modifica | modifica wikitesto]

La storia narrata nelle Gesta Danorum e nel Sögubrot è essenzialmente la stessa.

All'inizio i due eserciti combatterono tutti insieme, ma dopo un po' Ubbe fu al centro dell'attenzione; uccise prima Ragnvald il Saggio Consigliere, poi il campione Tryggvi e tre principi svedesi della casa reale. Umiliato, re Sigurðr Hringr gli mandò contro Starkaðr che riuscì a ferire Ubbe ma fu egli stesso ferito anche più gravemente. Poi Ubbe uccise Agnar, prese la spada con entrambe le mani e si aprì un varco attraverso i nemici svedesi, finché cadde trafitto dalle frecce degli arcieri del Telemark. Poi la skjaldmö Veborg uccise il campione Soti e riuscì a ferire ulteriormente Starkaðr. Furioso, Starkaðr penetrò nell'esercito danese uccidendo tutti i guerrieri intorno a lui e tagliò il braccio della skjaldmö Visna, che guidava l'insegna danese; poi Starkaðr continuò ed uccise i campioni Brai, Grepi, Gamli e Haki. Quando Harald ebbe osservato queste gesta eroiche, stette in ginocchio sul suo carro con una spada per mano ed uccise numerosi guerrieri sia alla sua destra che alla sua sinistra. Dopo un po', l'intendente di Harald, Bruni, ritenne che il suo signore avesse accumulato abbastanza gloria e spaccò il cranio del re con una mazza.

Esito[modifica | modifica wikitesto]

Sigurd vinse la battaglia e divenne il sovrano di tutta la Svezia e la Danimarca; nella battaglia morirono 40.000 soldati.

Storicità[modifica | modifica wikitesto]

La storicità della battaglia ebbe varie conferme e smentite negli ultimi due secoli a seconda di quale fosse l'opinione prevalente presso gli storici scandinavi. Nel 1925 l'archeologo svedese Birger Nerman riassunse gli alti e i bassi delle opinioni sulla sua storicità:

(SV)

«I äldre tid uppfattade man okritiskt berättelserna om Bråvallaslaget såsom i stort fullt historiska. Under de senare årtiondena av 1800-talet kom så den hyperkritiska riktningen och gick till motsatt överdrift. Den gjorde rent hus i fråga om Bråvallatraditionernas värde som historiska källor. Bakom sagorna om Bråvallatraditionerna fanns, förklarade man, icke ett spår av historisk verklighet, och några Bråvallar hade aldrig existerat. [...] I våra dagar har så slaget återförts till verkligheten, ehuru den modärna uppfattningen är fullt medveten om, att detaljerna i berättelserna om slaget i stor utsträckning äro uppdiktade.»

(IT)

«In passato i racconti della Battaglia di Bråvalla furono considerati storici in blocco senza un lavoro di critica. Negli ultimi decenni dell'Ottocento un approccio ipercritico arrivò all'estremo opposto. Fece piazza pulita del valore storico delle tradizioni su Bråvalla, e negò che Bråvalla fosse mai esistita. [...] Ai giorni nostri la battaglia è tornata reale, anche se la visione moderna è perfettamente cosciente che i dettagli nei racconti della battaglia sono decisamente inventati.»

Nel 1990, l'enciclopedia svedese Nationalencyklopedin tentò di chiudere il dibattito asserendo che la storicità della battaglia è impossibile da verificare:

(SV)

«Bråvallaslaget, enligt sägnen en drabbning som skulle ha utkämpats på "Bråvalla hed" mellan danerna under kung Harald Hildetand och svearna under kung Sigurðr Hringr, som segrade sedan Oden ingripit och dödat Harald. Slaget omtalas i medeltida källor, bl.a. av Saxo Grammaticus i hans "Gesta Danorum" ("Danernas bedrifter") från ca 1200. Man har i äldre forskning försökt lokalisera slaget till Skatelövs socken i Småland eller till trakten av Bråviken i Östergötland och daterat det till 700-talet. Sägnens eventuella verklighetsbakgrund är dock omöjlig att fastställa.»

(IT)

«Battaglia di Bråvalla, secondo la leggenda una battaglia che sarebbe stata combattuta nelle "Brughiere di Bråvalla" tra i Danesi di re Harald Hildetand e gli Svedesi di re Sigurðr Hringr, che ne uscì vincitore quando Odino intervenne ed uccise Harald. La battaglia è narrata in fonti medievali, come da Saxo Grammaticus nelle sue "Gesta Danorum" ("Gesta dei Danesi") del 1200 circa. Storici in passato hanno tentato di localizzare il luogo dello scontro nel distretto di Skatelöv i Småland o nella regione del Bråviken in Östergötland e la datarono nell'VIII secolo. Il possibile fondamento storico della leggenda è tuttavia impossibile da stabilire.»

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