Batarö

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Batarö
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
Zona di produzioneProvincia di Piacenza
Dettagli
Categoriaantipasto
RiconoscimentoP.A.T.
Settoreprodotti vegetali

Il batarö[1][2] (pronuncia: [batɐ'ɾø] o [batɐ'ɾo]) è un prodotto alimentare tipico della provincia italiana di Piacenza.

Si tratta di una sorta di focaccina o panino schiacciato, la cui etimologia viene ricondotta al verbo batt, cioè battere in dialetto piacentino, quindi pane battuto. È realizzato con farina, acqua, sale, lievito e, in alcune varietà, latte e farina di mais. Talvolta venivano aggiunti zucchero e miele. Il composto viene lavorato e poi steso fino a creare una sottile forma ovale da mettere in forno per una cottura veloce. Tradizionalmente si utilizzava la stufa per far cuocere l'impasto o anche il forno a legna, oggi si utilizzano i forni elettrici capaci di alte temperature.

Il batarö viene farcito con i prodotti locali: pancetta piacentina, coppa piacentina e formaggi della zona, tuttavia esistono numerose varianti con diversi salumi, formaggi e ingredienti di stagione. Le varianti dolci con farcitura di marmellata o crema alle nocciole sono un fenomeno moderno.

Diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Fino al Secondo dopoguerra il batarö era preparato in buona parte del Piacentino, tuttavia sembra essere la Val Tidone il suo territorio d'origine e quello in cui la sua tradizione si è conservata grazie anche all'apporto dei ristoratori locali. Il prodotto è stato tutelato con la De.co dal preesistente Comune di Nibbiano, divenuto Comune di Alta Val Tidone dal 1º gennaio 2018. La frazione Sala Mandelli è sede storica della sagra per la sua promozione.

A partire dagli anni 2010 la focaccina è commercializzata anche in alcuni esercizi commerciali di Piacenza[3] e Genova[4] .

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Guido Tammi, Vocabolario Piacentino-Italiano, Ed. Banca di Piacenza, Piacenza, 1998
  2. ^ Luigi Bearesi, Piccolo Dizionario del Dialetto Piacentino, Editrice Berti, Piacenza, 1982
  3. ^ Laura Filios, Tour gastronomico di Piacenza in cinque tappe, su lacucinaitaliana.it, La Cucina Italiana. URL consultato il 2 settembre 2020.
  4. ^ Laura Filios, Batarò, il panino della Val Tidone: tanto raro quanto buono, su lacucinaitaliana.it, La Cucina Italiana. URL consultato il 3 febbraio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Valentina Bernardelli e Luigi Franchi, Altlante Alimentare Piacentino, Tip.Le.Co., Piacenza, 2007
  • Carmen Artocchini, 400 ricette della cucina piacentina, Stabilimento tipografico piacentino, Piacenza