Base sommergibili di Brest

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Base sommergibili di Brest
(FR) Base sous-marine de Brest
(DE) U-Boot-Reparaturwerft Brest
Ubicazione
StatoBandiera della Francia di Vichy Francia di Vichy
Stato attualeBandiera della Francia Francia
RegioneBretagna
CittàBrest
Coordinate48°21′59″N 4°31′22″W / 48.366389°N 4.522778°W48.366389; -4.522778
Informazioni generali
Tipobase navale militare per sommergibili
Costruzione1941-1942
CostruttoreOrganizzazione Todt
Materialecalcestruzzo, calcestruzzo armato, granito
Condizione attualeabbandonata come base navale
Visitabileno
Informazioni militari
Utilizzatore Kriegsmarine
Funzione strategicadal 1940 come base sommergibili, stoccaggio e riparazioni
Termine funzione strategicaabbandono della base nel 1944
Occupanti Kriegsmarine
Azioni di guerraseconda guerra mondiale
Eventibattaglia dell'Atlantico (1939-1945)
fonti: bibliografia e collegamenti esterni
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La base sommergibili di Brest è un immenso rifugio corazzato della seconda guerra mondiale, destinato a base della 1. e della 9. Unterseebootsflottille (dal tedesco: la 1ª e la 9ª flottiglia di sottomarini) di U-Boot della Kriegsmarine. È una delle cinque basi navali per U-Boot, che la Kriegsmarine costruì in Francia durante la seconda guerra mondiale.[1]

Benché la base sommergibili di Lorient sia la più grande con i suoi 3 bunker (Kéroman I, II e III), il bunker di Brest è il più grande mai costruito.

La costruzione, affidata all'Organizzazione Todt comincia nel 1941 e si termina nel 1942 (in 500 giorni). La Kriegsmarine utilizza le installazioni della Penfeld preesistenti : la base è così costruita ai piedi dell'École Navale (nel luogo detto « Les 4 pompes »).

Il primo U-boot arriva a Brest nell'agosto 1940; si tratta dell'U-65 (Tipo IX-B).

Ancor oggi, numerose opere (blockhaus) destinate alla protezione della base sommergibili sussistono e possono essere osservate nei dintorni di questa, ma la maggior parte di esse sono situate in zona militare.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Patrick Anderson Bo, Le mur de l'Atlantique, éditions Ouest-France, pp. 72–76 (ISBN 2-7373-1291-4)

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