Bartolomeo Arnigio

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Bartolomeo Arnigio (Brescia, 1523Brescia, 1577) è stato un medico e poeta italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di un fabbro, intraprese con profitto gli studi di medicina laureandosi in breve tempo all'Università di Padova. Tornato a Brescia e accusato della morte di numerosi pazienti, corse il pericolo di essere lapidato. Fuggì, per ritornare a Brescia presso l'abate Ascanio Martinengo come lettore di filosofia, venendo accolto col nome di Solingo nell'Accademia degli Occulti. Morì di peste a Brescia nel 1577.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Bartolomeo Arnigio compose numerose Rime petrarchesche (Venezia, 1555), la Lettera, Rime et Oratione, in lode della bellissima e gentilissima signora Ottavia Bajara Venezia, 1558), Il Dialogo della medicina d'amore (Brescia, 1566), il Discorso intorno al disprezzo della morte (Padova, 1575), I sette salmi della penitenza del profeta David (Brescia, 1568), due Canzoni per celebrare la battaglia di Lepanto (Venezia, 1572) e le Dieci veglie de gli ammendati costumi dell'humana vita (Brescia 1577; Treviso 1602), che ebbe una notevole diffusione e fu tradotta in francese da Pierre de Larivey (Les Veilles de Barthelemy Arnigio, de la correction des costumes..., Troyes 1608)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN58633947 · SBN BVEV018909 · BAV 495/26069 · CERL cnp01230790 · LCCN (ENno89002389 · GND (DE136428843 · BNF (FRcb10519482p (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no89002389