Barm-e Delak

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Barm-e Delak
برم‌دلک
CiviltàSasanide
UtilizzoSculture su pietra
Localizzazione
StatoBandiera dell'Iran Iran
CircoscrizioneIzeh
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 29°35′07.44″N 52°39′13.82″E / 29.5854°N 52.65384°E29.5854; 52.65384

Barm-e Delak (in persiano برم‌دلک‎), è un sito con un rilievo rupestre sasanide situato a circa 10 km a sud-est di Shiraz, nella provincia di Fars in Iran. Il rilievo roccioso era conosciuto come Bahram-e Dundalk in medio persiano, che significa cuore di Bahram.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il sito si trova nei pressi di un fiume, sul lato orientale di uno sperone roccioso ed è costituito da quattro rilievi.

Rilievo roccioso del re sasanide Bahram II a Sarab-e Qandil (AKA Tang-e Qandil), nei pressi di Bishapur, vicino al moderno Kazerun

Il primo rilievo è una scena familiare realizzata in uno stile unico in onore del re Bahram II. Mostra il re che offre un fiore di loto a sua moglie, Shapurdukhtak.

Rilievo di roccia Barm-e Dilak II

La scena ricorda quella del rilievo di Sarab-e Qandil che risale allo stesso regno, e in cui la regina offre al re un fiore di loto. Il monarca e la sua regina sono rappresentati ondeggianti, uno di fronte all'altro, in un atteggiamento che evoca amore e relax. Il drappeggio dei vestiti è perfettamente eseguito. La cornice che contiene la scultura è irregolare, traboccata dal Korymbos del re in alto e a destra, e dalla caduta della veste della regina in basso e a sinistra. Il re ha la mano sinistra appoggiata sull'elsa della spada, trattenuta da un'imbracatura.

Altri due personaggi compongono il secondo rilievo a pochi metri dal primo. Il re e un dignitario si fronteggiano e fanno ciascuno un segno di rispetto con la mano, con l'indice piegato in avanti. Per Louis Vanden Berghe, questa è una scena pubblica la cui interpretazione è delicata: i pannelli sono infatti separati da una banda di roccia non lavorata e divisi. Non è noto se si tratti di un'area lasciata vuota dal rilievo incompiuto, o se separi due scene distinte. La scena potrebbe essere collegata a quella incompiuta di Guyum.

Una iscrizione in lingua pahlavi, è difficilmente distinguibile e solo qualche parola è stata interpretata da Gerd Gropp: "...Un uomo chiamato Ardashir...".

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Louis Vanden Berghe, Barm-e Encyclopædia Iranica
  • Bruno Overlaet, Flower and fire altar: fact and fiction on the Barm-i Dilak rock reliefs, Iranica Antiqua 45, 2010, p. 337-352.

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