Barcis
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Barcis comune | ||
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Scorcio di Barcis | ||
Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Regione | ![]() | |
Provincia | Non presente | |
Amministrazione | ||
Sindaco | Claudio Traina dal 31-5-2015 | |
Territorio | ||
Coordinate | 46°11′N 12°34′E / 46.183333°N 12.566667°E | |
Altitudine | 409 m s.l.m. | |
Superficie | 103,41 km² | |
Abitanti | 237[1] (31-12-2020) | |
Densità | 2,29 ab./km² | |
Frazioni | Arcola, Armasio, Cimacosta, Fontane, Guata, Losie, Mighet, Molassa, Pentina, Pezzeda, Ponte Antoi, Portuz, Predaia, Ribe, Roppe, Vallata | |
Comuni confinanti | Andreis, Aviano, Chies d'Alpago (BL), Claut, Frisanco, Montereale Valcellina, Tambre (BL) | |
Altre informazioni | ||
Lingue | italiano, friulano | |
Cod. postale | 33080 | |
Prefisso | 0427 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Codice ISTAT | 093006 | |
Cod. catastale | A640 | |
Targa | PN | |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] | |
Cl. climatica | zona F, 3 148 GG[3] | |
Nome abitanti | barciani | |
Patrono | San Giovanni Battista | |
Giorno festivo | 24 giugno | |
Cartografia | ||
Posizione del comune nell'UTI delle Valli e Dolomite Friulane | ||
Sito istituzionale | ||
Barcis (Barcis in friulano, Barce nella variante locale)[4] è un comune italiano[5] di 237 abitanti del Friuli-Venezia Giulia.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Barcis sorge a 409 m s.l.m. in Valcellina, nelle Dolomiti friulane, sulle rive dell'omonimo lago artificiale. La conca dove sorgono il paese e le sue frazioni è chiusa a nord dal Monte Resettùm (2067 m), a ovest dai monti Crep Nudo (2207 m) e Messer (2230 m), a sud dai monti Cavallo (2251 m) e Cjastelât (1641 m), a est dai monti Raut (2026 m) e Fara (1342 m).
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Nel cuore della Valcellina, Barcis è antico toponimo quasi certamente di antica origine celtica col significato di capanna, abitazione (barg), sommità (barr) o di monte (berg), al pari dei tanti simili toponimi del nord Italia. Inizialmente era una località dell'antica Cellis, che, a causa di una frana, venne distrutta nel 1314 e poi ricostruita sulle sponde del fiume Cellina. Nel novembre del 1917 fu al centro di aspri combattimenti tra le truppe italiane e quelle tedesche, difesa specialmente dal battaglione alpini Val d'Arroscia. Venne distrutta da un incendio nel 1606 una prima volta e una seconda a causa della guerra nel 1944.[6] Nel 1954 venne costruita la diga per scopi idroelettrici che determinò la formazione del lago che con il suo surreale color verde smeraldo caratterizza questa piccola località turistica.
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Architetture religiose[7][modifica | modifica wikitesto]
- Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, risalente al XVI secolo e rimaneggiata nel XIX secolo.
- Chiesetta di San Francesco, risalente al XVIII secolo, fu edificata in località Ribe dagli abitanti per difendersi dagli animali, in particolare dal lupo.
- Chiesetta di San Giorgio, risalente all'VIII secolo, fu edificata in località Roppe e distrutta da una frana nel 1392. Quella che attualmente visitiamo in località Roppe è una riedificazione settecentesca.
- Cappella di San Daniele del Monte, edificata intorno al 1240, fu colpita da un fulmine nel 1806. Attualmente ne sono visibili i resti, testimonianza della sua antichità.
- Chiesetta degli Alpini in località Cuol.
Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]
- Palazzo Centi, risalente al XVII secolo. Sicuramente l'edificio di maggior pregio storico e architettonico del paese, Palazzo Centi unisce gli elementi propri dello stile rustico della Valcellina con quelli dell'architettura veneziana. Sulla facciata principale vi è un doppio loggiato, ad arco ribassato nel piano terra, ad arco a tutto sesto nel piano superiore. È costruito in pietra viva talvolta rusticamente disposta, e ha una struttura assai raffinata anche se priva di orpelli[8].
- Diga, costruita tra il 1952 e il 1954, è tuttora percorribile[9].
Luoghi naturali[modifica | modifica wikitesto]
- Lago Aprilis o Lago di Barcis.
- Riserva naturale Forra del Cellina.
- Grotta Bus de la volpe.
- Parco regionale del Prescudin.
- Luogo ritrovamento Meteorite di Barcis[10].
Altro[modifica | modifica wikitesto]
- Una interessante meridiana, orologio solare, ad affresco sulla facciata dell'antica osteria "Aquila nera" al centro di Barcis, opera dell'artista pordenonese Pierino Sam (1921-2010), raffigura assieme ai numeri delle ore, ai segni dei solstizi ed equinozi, anche l'aquila, la solenne abitatrice dei cieli friulani, delle cime spoglie erte e rocciose circostanti il meraviglioso abitato lungo le sponde del lago che riceve le verdi e azzurre acque fresche, impetuose dei suoi dirupi.
- Il Ponte Tibetano, un'opera lunga 55 metri, permette di attraversare la Forra naturale del Cellina e godere di una vista unica dell'ambiente e del canyon.
- Da segnalare la meteorite di Barcis (pallasite, 1953)
Itinerari[modifica | modifica wikitesto]
Sentieri[modifica | modifica wikitesto]
- Sentiero degli Alpini
- Sentiero del Dint
- Sentiero di Armasio
- Sentiero Grotte Vecchia Diga
- Sentiero delle Carbonaie
- Sentiero Barcis-Andreis
- Sentiero Casera Molassa
- Strada forestale Portuz-Casera Pala-Vallata
- Strada forestale del Montelonga (Casera Montelonga) e collegamento con Piancavallo
- Sentiero del Monte Lupo
Percorsi[modifica | modifica wikitesto]
- Giro del lago
- San Daniele del Monte - San Giorgio - San Francesco
- Foresta regionale del Prescudin
- Barcis - Roppe - Molassa - Barcis
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[11]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]
A Barcis, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della Deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[12].
La lingua friulana che si parla a Barcis rientra fra le varianti appartenenti al friulano occidentale [13].
Cultura[modifica | modifica wikitesto]
Eventi[modifica | modifica wikitesto]
- Giugno: Barcis Motonautica.
- Giugno: La Notte di San Giovanni.
- Giugno: Marcia Panoramica.
- Luglio: Premio Letterario Nazionale “Giuseppe Malattia della Vallata”[14].
- Luglio: Campionato di Sumo.
- Luglio: Artisti in Strada ed Ex-Tempore di pittura.
- Novembre: Premio “Bruno Cavallini”[15].
Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]
Frazioni[modifica | modifica wikitesto]
- Arcola
- Armasio
- Cimacosta
- Fontane
- Guata
- Losie
- Mighet
- Molassa
- Pentina
- Pezzeda
- Ponte Antoi
- Portuz
- Predaia
- Ribe
- Roppe
- Vallata
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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11 giugno 1985 | 21 marzo 1990 | Maurizio Salvador | DC | sindaco | [16] |
21 marzo 1990 | 24 aprile 1995 | Maurizio Salvador | DC | sindaco | [17] |
24 aprile 1995 | 28 dicembre 1998 | Maurizio Salvador | PPI | sindaco | [18] |
28 dicembre 1998 | 14 giugno 1999 | Tommaso Olivieri | PPI | sindaco | [19] |
18 giugno 1999 | 17 aprile 2000 | Gianfranco Spagnul | - | commissario prefettizio | |
17 aprile 2000 | 23 maggio 2005 | Tommaso Olivieri | Forza Italia | sindaco | [20] |
23 maggio 2005 | 18 maggio 2010 | Tommaso Olivieri | Forza Italia | sindaco | [21] |
18 maggio 2010 | 31 maggio 2015 | Tommaso Olivieri | lista civica | sindaco | [22] |
31 maggio 2015 | in carica | Claudio Traina | lista civica | sindaco |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ https://arlef.it/it/risorse/toponomastica-ufficiale/
- ^ Sito web ufficiale http://www.comune.barcis.pn.it/, su comune.barcis.pn.it.
- ^ Sito web http://www.barcis.fvg.it/, Home page - La Storia - Dies Irae...l'incendio del 1944., su barcis.fvg.it.
- ^ Barcis:Chiese e devozione, su barcis.fvg.it.
- ^ Barcis: Palazzo Centi, su barcis.fvg.it. URL consultato il 4 aprile 2020 (archiviato il 9 maggio 2019).
- ^ Diga di Barcis, su progettodighe.it.
- ^ 2 dicembre 2016, su barcis.fvg.it.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28 dicembre 2012.
- ^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana., su arlef.it.
- ^ Lingua e cultura, su arlef.it.
- ^ Sito web ufficiale http://www.premiogiuseppemalattia.it/home/, su premiogiuseppemalattia.it.
- ^ Sito web ufficiale http://www.premiobrunocavallini.it/, su premiobrunocavallini.it.
- ^ Eletto il 12 maggio.
- ^ Eletto il 6 maggio.
- ^ Eletto il 23 aprile.
- ^ Eletto consigliere comunale il 24 aprile 1995 e nominato vicesindaco, ha guidato la giunta dopo l'elezione del sindaco Maurizio Salvador al Consiglio regionale.
- ^ Eletto il 16 aprile.
- ^ Eletto il 22 maggio.
- ^ Eletto il 16 maggio.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Lorenzo Cardin, Tiziana Melloni, Maurizio Pertegato, L'Acqua e la memoria. Barcis, Pordenone 2016.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Uti delle Valli e delle Dolomiti Friulane
- Parco Naturale Dolomiti Friulane
- Giuseppe Malattia della Vallata
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Barcis
Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Barcis
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su barcis.fvg.it.
- Barcis, su sapere.it, De Agostini.
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