Barcis
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Barcis comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | Pordenone |
Amministrazione | |
Sindaco | Claudio Traina dal 31-5-2015 |
Territorio | |
Coordinate | 46°11′N 12°34′E / 46.183333°N 12.566667°E |
Altitudine | 409 m s.l.m. |
Superficie | 103,41 km² |
Abitanti | 218[1] (30-4-2022) |
Densità | 2,11 ab./km² |
Frazioni | Arcola, Armasio, Cimacosta, Fontane, Guata, Losie, Mighet, Molassa, Pentina, Pezzeda, Ponte Antoi, Portuz, Predaia, Ribe, Roppe, Vallata |
Comuni confinanti | Andreis, Aviano, Chies d'Alpago (BL), Claut, Frisanco, Montereale Valcellina, Tambre (BL) |
Altre informazioni | |
Lingue | italiano, friulano |
Cod. postale | 33080 |
Prefisso | 0427 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 093006 |
Cod. catastale | A640 |
Targa | PN |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] |
Cl. climatica | zona F, 3 148 GG[3] |
Nome abitanti | barciani |
Patrono | San Giovanni Battista |
Giorno festivo | 24 giugno |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Barcis (Barcis in friulano, Barce nella variante locale[4]) è un comune italiano[5] di 218 abitanti del Friuli-Venezia Giulia.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Barcis sorge a 409 m s.l.m. nel cuore della Valcellina, nelle Dolomiti friulane, sulle rive dell'omonimo lago artificiale. La conca dove si trovano il paese e le sue frazioni è chiusa a nord dal monte Resettùm (2067 m), a ovest dai monti Crep Nudo (2207 m) e Messer (2230 m), a sud dai monti Cavallo (2251 m) e Cjastelât (1641 m), a est dai monti Raut (2026 m) e Fara (1342 m).
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Barcis è antico toponimo che risalirebbe al termine “barc” (dal femminile “barce”) nel senso di capanna, adoperato in particolare nella zona attigua dell’Alto Veneto; la forma Barcis sarebbe un plurale. Invece a detta del suo noto cantore Giuseppe Malattia della Vallata, deriva da “barcia”, barca, oppure da “bacis”, provenzale, traducibile con il nostro “bacino”, per la sua forma a conca che determina la sua vocazione lacustre.
Inizialmente era una località dell'antica Cellis, distrutta da una frana nel 1314 e poi ricostruita sulle sponde del fiume Cellina. Fu distrutta da un incendio nel 1606 una prima volta e una seconda durante la guerra nel 1944.[6]
Nel novembre del 1917 fu al centro di aspri combattimenti tra le truppe italiane e quelle tedesche, difesa specialmente dal battaglione alpini Val d'Arroscia.
Nel 1954 per scopi idroelettrici venne costruita la diga che determinò la formazione del lago che con il suo surreale color verde smeraldo caratterizza questa piccola località turistica.
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]
- Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, risalente al XVI secolo e rimaneggiata nel XIX secolo.
- Chiesetta di San Francesco, risalente al XVIII secolo, fu edificata in località Ribe dagli abitanti per difendersi dagli animali, in particolare dal lupo.
- Chiesetta di San Giorgio, risalente all'VIII secolo, fu edificata in località Roppe e distrutta da una frana nel 1392. Quella attuale è una riedificazione settecentesca.
- Cappella di San Daniele del Monte, edificata intorno al 1240, fu colpita da un fulmine nel 1806. Attualmente ne sono visibili i resti, testimonianza della sua antichità.
- Chiesetta degli Alpini in località Cuol.[7]
Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]
- Palazzo Centi, risalente al XVII secolo. Sicuramente l'edificio di maggior pregio storico e architettonico del paese, unisce gli elementi propri dello stile rustico della Valcellina con quelli dell'architettura veneziana. Sulla facciata principale vi è un doppio loggiato, ad arco ribassato nel piano terra, ad arco a tutto sesto nel piano superiore. È costruito in pietra viva talvolta rusticamente disposta, e ha una struttura assai raffinata anche se priva di orpelli[8].
- Diga, costruita tra il 1952 e il 1954, è tuttora percorribile[9].
Luoghi naturali[modifica | modifica wikitesto]

- Lago Aprilis o Lago di Barcis.
- Riserva naturale Forra del Cellina.
- Grotta Bus de la volpe.
- Parco regionale del Prescudin.
- Luogo di ritrovamento del meteorite di Barcis (pallasite, 1953).[10].
Altro[modifica | modifica wikitesto]
- Una interessante meridiana ad affresco sulla facciata dell'antica osteria "Aquila nera" al centro di Barcis, opera dell'artista pordenonese Pierino Sam (1921-2010), raffigura assieme ai numeri delle ore, ai segni dei solstizi ed equinozi anche l'aquila, la solenne abitatrice dei cieli friulani e delle cime spoglie erte e rocciose che corcondano il meraviglioso abitato lungo le sponde del lago che riceve le verdi e azzurre acque fresche ed impetuose dei dirupi.
- Il ponte tibetano lunga 55 metri permette di attraversare la forra naturale del Cellina e godere di una vista unica dell'ambiente e del canyon.
Itinerari[modifica | modifica wikitesto]




Sentieri[modifica | modifica wikitesto]
- Sentiero degli Alpini
- Sentiero del Dint
- Sentiero di Armasio
- Sentiero Grotte vecchia diga
- Sentiero delle Carbonaie
- Sentiero Barcis-Andreis
- Sentiero Casera Molassa
- Strada forestale Portuz-Casera Pala-Vallata
- Strada forestale del Montelonga (Casera Montelonga) e collegamento con Piancavallo
- Sentiero del monte Lupo
Percorsi[modifica | modifica wikitesto]
- Giro del lago
- San Daniele del Monte - San Giorgio - San Francesco
- Foresta regionale del Prescudin
- Barcis - Roppe - Molassa - Barcis
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[11]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]
A Barcis, accanto all'italiano, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, il comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[12].
Quella che si parla a Barcis rientra fra le varianti appartenenti al friulano occidentale[13].
Cultura[modifica | modifica wikitesto]
Eventi[modifica | modifica wikitesto]
- Giugno: Barcis motonautica.
- Giugno: La notte di San Giovanni.
- Giugno: Marcia panoramica.
- Luglio: Premio letterario nazionale “Giuseppe Malattia della Vallata”[14].
- Luglio: Campionato di sumo.
- Luglio: Artisti in strada ed ex-tempore di pittura.
- Novembre: Premio "Bruno Cavallini"[15].
Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]
Frazioni[modifica | modifica wikitesto]
- Arcola
- Armasio
- Cimacosta
- Fontane
- Guata
- Losie
- Mighet
- Molassa
- Pentina
- Pezzeda
- Ponte Antoi
- Portuz
- Predaia
- Ribe
- Roppe
- Vallata
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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11 giugno 1985 | 21 marzo 1990 | Maurizio Salvador | DC | sindaco | [16] |
21 marzo 1990 | 24 aprile 1995 | Maurizio Salvador | DC | sindaco | [17] |
24 aprile 1995 | 28 dicembre 1998 | Maurizio Salvador | PPI | sindaco | [18] |
28 dicembre 1998 | 14 giugno 1999 | Tommaso Olivieri | PPI | sindaco | [19] |
18 giugno 1999 | 17 aprile 2000 | Gianfranco Spagnul | - | commissario prefettizio | |
17 aprile 2000 | 23 maggio 2005 | Tommaso Olivieri | Forza Italia | sindaco | [20] |
23 maggio 2005 | 18 maggio 2010 | Tommaso Olivieri | Forza Italia | sindaco | [21] |
18 maggio 2010 | 31 maggio 2015 | Tommaso Olivieri | lista civica | sindaco | [22] |
31 maggio 2015 | in carica | Claudio Traina | lista civica | sindaco |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Toponomastica ufficiale, su ARLeF. URL consultato il 10 dicembre 2022.
- ^ Sito web ufficiale http://www.comune.barcis.pn.it/, su comune.barcis.pn.it.
- ^ Sito web http://www.barcis.fvg.it/, Home page - La Storia - Dies Irae...l'incendio del 1944, su barcis.fvg.it. URL consultato il 2 dicembre 2016.
- ^ Barcis: Chiese e devozione, su barcis.fvg.it. URL consultato il 2 dicembre 2016.
- ^ Barcis: Palazzo Centi, su barcis.fvg.it. URL consultato il 4 aprile 2020 (archiviato il 9 maggio 2019).
- ^ Diga di Barcis, su progettodighe.it. URL consultato il 2 dicembre 2016.
- ^ barcis.fvg.it, http://www.barcis.fvg.it/La-Meteorite-di-Barcis.129.0.html . URL consultato il 2 dicembre 2016.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28 dicembre 2012.
- ^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana, su arlef.it. URL consultato il 2 dicembre 2016.
- ^ Lingua e cultura, su arlef.it. URL consultato il 2 dicembre 2016.
- ^ Sito web ufficiale http://www.premiogiuseppemalattia.it/home/, su premiogiuseppemalattia.it. URL consultato il 2 dicembre 2016.
- ^ Sito ufficiale, su premiobrunocavallini.it. URL consultato il 2 dicembre 2016.
- ^ Eletto il 12 maggio.
- ^ Eletto il 6 maggio.
- ^ Eletto il 23 aprile.
- ^ Eletto consigliere comunale il 24 aprile 1995 e nominato vicesindaco, ha guidato la giunta dopo l'elezione del sindaco Maurizio Salvador al Consiglio regionale.
- ^ Eletto il 16 aprile.
- ^ Eletto il 22 maggio.
- ^ Eletto il 16 maggio.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Lorenzo Cardin, Tiziana Melloni, Maurizio Pertegato, L'Acqua e la memoria. Barcis, Pordenone, 2016.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Barcis
Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Barcis
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su barcis.fvg.it.
- Bàrcis, su sapere.it, De Agostini.
- Uti delle Valli e delle Dolomiti Friulane, su vallidolomitifriulane.utifvg.it.
- Parco Naturale Dolomiti Friulane, su parcodolomitifriulane.it.
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