Bandini 1100

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Bandini 1100
Il pilota Giovanni Bracco a New York
Descrizione generale
CostruttoreBandiera dell'Italia Bandini Automobili
Produzionedal 1947 al 1950
Sostituisce laBandini 1100 (1946)
Immagine della Bandini 1100 Sport negli USA

La Bandini 1100 è un'autovettura prodotta dal 1947 al 1950 dalla ditta Bandini Automobili di Forlì.

Nel 1947 Ilario Bandini, sviluppò il progetto di un'automobile che fosse adatta alla quotidianità ma anche alle corse.

Il prototipo fu equipaggiato di un motore derivato da una Fiat 1100 a cui Bandini adattò una testata bialbero di un'Alfa Romeo sei cilindri 12 valvole. La distribuzione, obbligatoriamente modificata così come gli alberi a camme, era a catena ed ingranaggi.

La produzione di un piccolo lotto di questo modello prevedeva invece, l'utilizzo di motori e cambio Siata 1500 c.c. ma, di fatto, si fermò a pochi esemplari.

Questo tipo fu la seconda Bandini a varcare i confini nazionali. Tony Pompeo, importatore italoamericano, ne acquistò una, alla fine degli anni quaranta, rigorosamente verniciata di rosso, che portò a New York per farla correre nella categoria FM del campionato SCCA (Sports Car Club of America). Nelle foto, alla guida è il veloce "scalatore e stradista" Giovanni Bracco, vincitore assoluto anche della Mille Miglia del 1952, della Coppa Acerbo e del Circuito di Pescara.

Il telaio[modifica | modifica wikitesto]

Ilario Bandini al lavoro sulla 1100 sport

Il particolare disegno dell'autotelaio e i tubi in acciaio speciale a sezione ellittica di derivazione aeronautica, della Caproni, garantivano il giusto rapporto tra leggerezza e rigidità torsionale. Fu Il primo telaio realizzato completamente all'interno della Bandini.

Il motore[modifica | modifica wikitesto]

Nel prototipo Fiat 1100 bialbero[modifica | modifica wikitesto]

  • Posizionamento: anteriore longitudinale, 4 cilindri in linea
  • Cilindrata: 1089 c.c.
  • Alesaggio e corsa: 68 mm x 75 mm
  • Testata: Derivata Alfa Romeo 6 cilindri adattata ai 4 del motore, 2 valvole inclinate per cilindro, 2 alberi a camme comandati da catena e ingranaggi
  • Potenza massima: 65 HP
  • Alimentazione: 2 carburatori
  • Lubrificazione: Carter umido con pompa a ingranaggi e radiatore verticale all'avantreno
  • Raffreddamento: forzato a liquido con pompa centrifuga e radiatore verticale all'avantreno
  • Cambio e frizione: 4 marce + RM, frizione monodisco a secco
  • Accensione e impianto elettrico: bobina e distributore-ruttore batteria 12 V e dinamo

Nella versione Fiat-Siata 1500[modifica | modifica wikitesto]

  • Posizionamento: anteriore longitudinale, 4 cilindri in linea
  • Cilindrata: 1496 c.c.
  • Potenza massima: 97 hp a 6000 rpm
  • Alimentazione: 2 carburatori
  • Rapporto di compressione: 9,3:1
  • Lubrificazione: Carter umido con pompa a ingranaggi e radiatore verticale all'avantreno
  • Raffreddamento: forzato a liquido con pompa centrifuga e radiatore verticale all'avantreno
  • Cambio e frizione: 4 marce + retromarcia, frizione monodisco a secco
  • Accensione e impianto elettrico: bobina e distributore-ruttore, batteria 12 V e dinamo

La carrozzeria[modifica | modifica wikitesto]

La seconda Bandini 1100

La carrozzeria è biposto in alluminio, con grandi fari all'estremità e griglia ellissoidale ad elementi incrociati che caratterizzano un frontale molto arrotondato. Due "vetrini" separati sostituiscono il parabrezza. Una "modanatura" parte dal centro della griglia anteriore e dopo aver lambito lo stemma si allarga a sezione iperboloide definendo ed enfatizzando la presa d'aria al centro del cofano. Le fiancate e gli sportelli, non influenzano le linee principali nate dalla parte anteriore; esse si affievoliscono nella parte posteriore che risulta così, morbida e pulita in completa sintonia con il resto della vettura. Fu realizzata dalla carrozzeria piemontese Motto.

  • Peso complessivo in ordine di marcia: 600 kg

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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