Bandiera del Regno di Sardegna sabaudo

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La bandiera del Regno di Sardegna, in periodo sabaudo, seguì il passaggio di questo stato da regno della penisola italiana a Regno d'Italia: il primo vessillo era infatti simile alla bandiera del Ducato di Savoia, l'ultima fu poi adottata come bandiera del Regno d'Italia.[1][2][3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1814, il Regno di Sardegna ottenne la Repubblica di Genova. Al vessillo marino sardo, che prevedeva un campo azzurro con inquartate le croci di Savoia, di Piemonte e di Sardegna, venne innestata la croce di Genova.[4] Secondo Michelini, questo vessillo fu poi dichiarato nazionale.[4] Secondo Gerbaix, la marina mercantile e di guerra inaugurò nel 1814 un bandiera speciale simile a quella inglese, con drappo azzurro e croce bianca, nel campo superiore vicino all'asta una croce bianca bordata di rosso (per ricordare la croce di Savoia), ed in mezzo alla croce bianca una piccola croce rossa. Le navi da guerra avevano in aggiunta una corona reale.[5] Secondo Gerbaix, questo vessillo fu in uso fino al 1848.[5][6] Le Regie patenti del 30 dicembre 1814 dichiaravano che le armi di Genova avrebbero fatto parte dello stemma e i colori sarebbero entrati nella bandiera.[7][8] Le Regie patenti del 13 gennaio 1827 stabilirono le punizioni per i capitani o patroni che alterassero le proporzioni della bandiera nella marina mercantile.[9]

Bandiere[modifica | modifica wikitesto]

Stemmi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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