Mesoplodon hectori

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Balena dal becco di Hector
Mesoplodon hectori
Stato di conservazione
Dati insufficienti
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Cetacea
Sottordine Odontoceti
Famiglia Ziphidae
Genere Mesoplodon
Specie M. hectori
Nomenclatura binomiale
Mesoplodon hectori
Gray, 1871
Areale

La balena dal becco di Hector, Mesoplodon hectori, è un piccolo mesoplodonte che vive nell'emisfero meridionale. Il nome di questa balena commemora Sir James Hector, uno dei fondatori del museo coloniale di Wellington, in Nuova Zelanda. Alcuni esemplari che si sono spiaggiati e sono stati avvistati in California, che una volta si pensava appartenessero a questa specie, si sono in seguito rivelati essere balene dal becco di Perrin (Dalebout et al. 2002). Dal 2002, non sono ancora stati visti animali viventi appartenenti a questa specie. È nota anche come balena dal becco della Nuova Zelanda e balena dai denti obliqui.

C'è da notare che moltissimi dati che si riteneva relativi a questa specie si sono poi mostrati appartenenti alle balene dal becco di Perrin - soprattutto quelli inerenti al solo maschio adulto di balena dal becco di Hector descritto più di recente. Per i dati su questo esemplare vedi balena dal becco di Perrin. Dalebout et al. (2002) sostengono che Mead (1981), Mead (1984), Mead e Baker (1987), Mead (1989), Baker (1990), Jefferson et al. (1993), Mead (1993), Carwardine (1995), Reeves e Leatherwood (1994), Henshaw et al. (1997) e Messenger e McQuire (1998) abbiano attribuito dati inerenti alla nuova specie alla balena dal becco di Hector.

Descrizione fisica[modifica | modifica wikitesto]

Con i suoi circa 4,2 metri di lunghezza (1,9 alla nascita), ed un peso stimato di 1 tonnellata, quella di Hector è una della balene dal becco più piccole. È conosciuta solamente per pochi animali spiaggiati. Le balene dal becco di Hector hanno il dorso bruno-grigiastro, il ventre più pallido e possono avere la mascella inferiore bianca o pallida. Il melone, non molto prominente, si inclina lievemente su un becco breve. I maschi adulti hanno una coppia di denti triangolari appiattiti vicino alla punta della mascella inferiore. Come nella maggior parte delle altre balene dal becco, nelle femmine i denti non sporgono. La pinna dorsale è triangolare o leggermente uncinata e si arrotonda sulla punta. Il margine anteriore della pinna dorsale si congiunge al corpo con un angolo acuto.

Dieta[modifica | modifica wikitesto]

Non sappiamo niente sulla dieta di questa specie, sebbene si ritenga che si nutra di calamari e pesci di profondità, e forse anche di crostacei ed echinodermi (ricci di mare e stelle marine) trovati sul fondo del mare. A causa della mancanza di denti funzionali, cattura presumibilmente la maggior parte delle prede per suzione.

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Con due soli probabili avvistamenti, abbiamo poche informazioni sul comportamento di questa balena. Questa specie sembra comportarsi insolitamente per essere un mesoplodonte, dal momento che, in entrambi gli avvistamenti, uno degli animali avvistati sembrava incuriosito e si avvicinava all'imbarcazione. Le cicatrici sul corpo suggeriscono che siano presenti numerosi combattimenti tra i maschi.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Non sappiamo niente sulla riproduzione di questa specie. Gli avvistamenti sono rari a causa della loro distribuzione in acque oceaniche profonde, del loro comportamento elusivo e forse del loro basso numero.

Popolazione e distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

La balena dal becco di Hector ha una distribuzione circumpolare nelle acque temperate fredde dell'emisfero meridionale, approssimativamente tra i 35° e i 55° S. La maggior parte dei reperti provengono dalla Nuova Zelanda, ma sono presenti anche reperti provenienti dallo stretto di Falkland, nelle isole Falkland, dal fiume Lottering, in Sudafrica, dalla baia di Adventure, in Tasmania, e dalla Terra del Fuoco, nel Sudamerica meridionale.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

A tutt'oggi questa specie non è mai stata cacciata e non è mai rimasta intrappolata nelle reti da pesca. Nella maggior parte degli avvistamenti si tratta di balene arenatesi sulle spiagge, specialmente in Nuova Zelanda. A causa dei pochissimi avvistamenti si può supporre che questa specie sia poco numerosa. Comunque può darsi anche che venga avvistata raramente per la sua abitudine di risiedere nei pressi del fondo marino.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Baker, Alan N. (1990): Whales and dolphins of New Zealand and Australia: An identification guide. Victoria University Press, Wellington.
  • Carwadine, M. (1995): Whales, dolphins and porpoises. HarperCollins, London.
  • (EN) Cetacean Specialist Group 1996, Mesoplodon hectori, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  • Dalebout, Merel L.; Mead, James G.; Baker, C. Scott; Baker, Alan N. & van Helden, Anton L. (2002): A New Species of Beaked Whale, Mesoplodon perrini sp. n. (Cetacea: Ziphiidae), Discovered Through Phylogenic Analysis of Mitochondrial DNA Sequences. Marine Mammal Science 18(3): 577-608. DOI10.1111/j.1748-7692.2002.tb01061.x PDF fulltext
  • Henshaw, M.D.; Leduc, R.G.; Chivers, S.J. & Dizon, A.E. (1997): Identification of beaked whales (family Ziphiidae) using mtDNA sequences. Marine Mammal Science 13(3): 487-495. DOI10.1111/j.1748-7692.1997.tb00656.x (HTML abstract)
  • Jefferson, T.A.; Leatherwood, S. & Webber, M.A. (1993): FAO species identification guide: Marine mammals of the world. United States Environment Programme & Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO), Rome. PDF fulltexr[collegamento interrotto]
  • Mead, James G. (1981): First records of Mesoplodon hectori (Ziphiidae) from the northern hemisphere and a description of the adult male. Journal of Mammalogy 62(2): 430-432. DOI10.2307/1380733 (First page image)
  • Mead, James G. (1984): Survey of reproductive data for the beaked whales (Ziphiidae). Report of the International Whaling Commission Special Issue 6: 91-96.
  • Mead, James G. (1989): Beaked whales of the genus Mesoplodon. In: Ridgway, S.H. & Harrison, R. (eds.): Handbook of marine mammals Vol.4: 349-430. Academic Press, London.
  • Mead, James G. (1993): The systematic importance of stomach anatomy in beaked whales. IBI Reports 4: 75-86.
  • Mead, James G. & Baker, Alan N. (1987): Notes on the rare beaked whale, Mesoplodon hectori (Gray). Journal of the Royal Society of New Zealand 17: 303-312.
  • Messenger, S.L. & McQuire, J.A. (1998): Morphology, molecules and the phylogenetics of cetaceans. Systematic Biology 47(1): 90-124. DOI10.1080/106351598261058 (HTML abstract)
  • Perrin, William F.; Wursig, Bernd & Thewissen, J.G.M (eds.) (2002): Encyclopedia of Marine Mammals. Academic Press. ISBN 0-12-551340-2
  • Reeves, Randall R. & Leatherwood, S. (1994): Dolphins, porpoises and whales: 1994-98 Action plan for the conservation of cetaceans. IUCN, Gland, Switzerland. ISBN 2-8317-0189-9
  • Reeves, Randall R.; Steward, Brent S.; Clapham, Phillip J. & Owell, James A. (2002): Sea Mammals of the World. A & C Black, London. ISBN 0-7136-6334-0

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Hector's Beaked Whale Fact Sheet, su austmus.gov.au.
  • Cetaceans of the World, su sci.tamucc.edu. URL consultato il 20 settembre 2007 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2007).
  • CMS, su cms.int. URL consultato il 20 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2005).
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