Bajrak

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Il bajrak (che significa "stendardo" o "bandiera") era un'unità territoriale ottomana, costituita da villaggi nelle regioni montuose di frontiera dei Balcani, da cui era organizzato il reclutamento militare.[1]

Fu introdotto alla fine del XVII secolo e continuò il suo uso fino alla fine del dominio ottomano in Rumelia. Il bajrak comprendeva uno o più clan e fu implementato soprattutto nell'Albania settentrionale e in alcune parti del Kosovo (sangiaccato di Prizren e sangiaccato di Scutari); queste regioni nel XIX secolo costituivano la frontiera con il Principato di Serbia e il Principato del Montenegro. Questi sangiaccati avevano importanti comunità di gheghi albanesi (musulmani e cattolici), serbi e musulmani slavi. Gli albanesi adottarono tale sistema nella loro struttura di clan e i bajrak resistettero durante il Regno di Serbia (1882-1918) e nella Repubblica Popolare Socialista d'Albania (1944-1992).

Panoramica[modifica | modifica wikitesto]

Il bajrak era un'unità territoriale dell'Impero ottomano, costituito da un gruppo di villaggi,[2] da cui era organizzato il reclutamento militare, ossia una "organizzazione militare territorializzata".[3] I bayrak erano formati secondo la divisione geografica della provincia.[4] Diversi clan più piccoli potevano occupare un singolo bajrak mentre i clan più grandi occupavano diversi bajrak. Solitamente un bajraktar (che significa "portabandiera" ovvero il capo tribù che in guerra con la bandiera spiegata precede i combattenti)[5][6] guidava un clan e in alcuni casi dirigeva diversi clan; in altri casi ancora un singolo clan aveva diversi bajraktar.[2] Gli ottomani affidavano al bajraktar la fornitura di soldati dal suo bajrak in cambio di privilegi. Il bajraktar, talvolta, svolgeva importanti compiti amministrativi e giudiziari e la sua posizione era solitamente ereditaria, tramite l'ascendenza paterna nominata dal governo ottomano.[2] I bajrak formavano confederazioni tribali: per esempio, il clan Shala si unì al clan Shoshi.

Il sistema del bajrak esistette in molte regioni etnografiche montuose, come Lumë.[7]

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

In Albania[modifica | modifica wikitesto]

Il leader comunista albanese Enver Hoxha (r. 1941-1985) cercò di abolire il bajrak liquidando i bajraktar, poiché godevano di una notevole influenza. Secondo Enke (1955), gli altopiani di Dukagjin erano abitati dai "sei bajrak, Shala, Shoshi, Kir, Gjaj, Plan e Toplan",[8][9] mentre secondo Prothero (1973), le aree includevano inoltre "Pulati, Shala e Shoshi, Dushmani, Toplana, Nikai e Merturi".[10]

In Serbia e Jugoslavia[modifica | modifica wikitesto]

In Kosovo, dopo la conquista da parte del Regno di Serbia, gli albanesi incorporarono i bajrak nel loro sistema di clan (noti come fis).[11] Le autorità jugoslave cercarono di spezzare i rapporti feudali che si erano creati attraverso questo sistema.[11][12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Malcolm, Noel, Kosovo: A Short History, su archive.nytimes.com, The New York Times. URL consultato il 22 giugno 2022.
  2. ^ a b c (EN) Richard V. Weekes, Muslim Peoples: Acehnese, Greenwood Press, 1984, p. 25, ISBN 978-0-313-24639-5. URL consultato il 22 giugno 2022.
  3. ^ (EN) Paul H. Stahl e Professor Paul H. Stahl, Household, Village and Village Confederation in Southeastern Europe, East European Monographs, 1986, ISBN 978-0-88033-094-7. URL consultato il 22 giugno 2022.
  4. ^ Reale Accademia d'Italia Centro Studi per l'Albania, Pubblicazioni, 1940, p. 206. URL consultato il 22 giugno 2022.
  5. ^ Reale Accademia d'Italia Centro Studi per l'Albania, Pubblicazioni, 1940, p. 97. URL consultato il 22 giugno 2022.
  6. ^ Sisto Capra, Gjon Gjomarkay e Arben Xoxa, Albania proibita: il sangue, l'onore e il codice delle montagne, Mimesis, 2000, p. 127, ISBN 978-88-8483-001-2. URL consultato il 22 giugno 2022.
  7. ^ (SQ) Hoxha, Shefqet, BAJRAKTARËT E LUMËS, su pashtriku.beepworld.de. URL consultato il 22 giugno 2022.
    (SQ)

    «Megjithëse deri tani nuk është shpaluar ndonjë akt zyrtar i Perandorisë Osmane që ligjëronte zëvendësimin e sistemit të timarit në malësi me atë të njësive vetëqeverisëse tradicionale dhe si njësi administrative-ushtarake osmane me emrin "bajrak", ky proces mendohet të ketë nisur para shek.XVIII»

    (IT)

    «Sebbene finora non sia stato svelato alcun atto ufficiale dell'Impero Ottomano che legittimasse la sostituzione del sistema timar negli altopiani con quello delle tradizionali unità di autogoverno e come unità amministrativo-militare ottomana chiamata "bajrak", si pensa che questo processo sia iniziato prima del 18° secolo.»

  8. ^ (DE) Enke, Ferdinand, Zeitschrift für vergleichende Rechtswissenschaft, einschliesslich der ethnologischen Rechtsforschung, Ferdinand Enke., 1955, p. 129. URL consultato il 22 giugno 2022.
    «In den Bergen des Dukagjin: in Shala, Shoshi, Kir, Gjaj, Plan und Toplan.»
  9. ^ (EN) Great Britain Naval Intelligence Division, Harold St John Loyd Winterbotham e F. Longland, Albania, 1945, p. 172. URL consultato il 22 giugno 2022.
  10. ^ (EN) George Walter Prothero, Peace Handbooks: The Balkan states (I), no. 15-18, H.M. Stationery Office, 1920, p. 15. URL consultato il 22 giugno 2022.
  11. ^ a b (EN) Jens Stilhoff Sörensen, State Collapse and Reconstruction in the Periphery: Political Economy, Ethnicity and Development in Yugoslavia, Serbia and Kosovo, Berghahn Books, 1º maggio 2009, p. 64, ISBN 978-1-84545-919-2. URL consultato il 22 giugno 2022.
  12. ^ Barbara Jelavich, History of the Balkans, Cambridge University Press, 1983, p. 83, ISBN 0-521-25249-0, OCLC 9043005. URL consultato il 22 giugno 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]