BE-3

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Blue Engine-3
Paese di origineUSA
Principale costruttoreBlue Origin
PredecessoreBE-2
Statusattivo
Motore a propellente liquido
Propellenteossigeno liquido / idrogeno liquido
Ciclocombustione stadiata ricca di ossigeno
Prestazioni
Spinta490 kN
Usato in
New Shepard

Il BE-3 (Blue Engine 3) è un motore a razzo a idrogeno ed ossigeno liquido sviluppato da Blue Origin.[1]

Lo sviluppo del motore iniziò nel 2010 e si concluse nel 2015. Attualmente il motore è implementato nel veicolo di lancio New Shepard, anch'esso progettato e costruito da Blue Origin, iniziando i test di volo nel 2015.[2] Inoltre, il motore è stato preso in considerazione da United Launch Alliance per il suo nuovo stadio superiore, l'Advanced Cryogenic Evolved Stage, che effettuerà il primo volo a bordo del veicolo di lancio orbitale Vulcan nel 2020.[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il BE-3 segue allo sviluppo dei primi due motori a razzo costruiti da Blue Origin, negli anni 2000. Il BE-1 era un motore semplice, monopropellente, che utilizzava perossido e generava 8,9 kN di spinta; invece, il BE-2 era bipropellente (RP-1/LOX), e produceva 140 kN di spinta.[4]

A Gennaio 2013 la compagnia ha annunciato lo sviluppo del Blue Engine 3, BE-3, un nuovo motore criogenico a idrogeno ed ossigeno liquidi. Il motore era stato originariamente progettato per generare una spinta di 440 kN, con i primi test sulla camera di combustione pianificati per metà Febbraio 2013 presso lo stabilimento Stennis, di proprietà della NASA.[5] I test sulla camera vennero infine eseguiti in diverse occasioni nel 2013.[6]

Il BE-3 è stato testato con successo a fine 2013, simulando un volo suborbitale completo, con fasi a livello del mare e variazioni nella spinta, dimostrando grande versatilità e durabilità a massima potenza, riavviandosi affidabilmente in un singolo test multifase.[7] La NASA ha successivamente rilasciato un video del test.[6]

Nel Dicembre 2013 Blue Origin ha aggiornato le specifiche del motore a seguito di test condotti in attrezzature poste nei pressi del mare. Questi test dimostrarono che il motore era in grado di produrre una spinta massima di 490 kN e abbassare la potenza fino 110 kN con successo per eseguire atterraggi controllati.[7] Le specifiche finali del motore, rilasciate ad Aprile 2015 a seguito del completamento della fase di test, includevano una spinta minima di 89 kN, con capacità di variazione maggiore del 20% rispetto ai calcoli iniziali, mantenendo le altre specifiche precedentemente rilasciate pressoché invariate.[8]

A Dicembre 2013 il motore ha eseguito più di 160 accensioni e 9100 secondi di operatività nelle attrezzature di test di Blue Origin presso Van Horn, in Texas.[7][9] Test addizionali sul BE-3 sono stati condotti nel 2014, simulando un volo suborbitale completo. I test statici sul motore sono stati completati nell'Aprile 2015, dopo oltre 450 accensioni e 500 minuti di test cumulativi. Blue Origin ha programmato di effettuare il primo volo del motore nel New Shepard nel 2015.[8]

Blue Origin eseguì il primo volo del motore sul New Shepard il 29 Aprile 2015, volando fino a 93,5 km dal livello del mare.[10]

Nell'Aprile 2015 United Launch Alliance ha considerato di utilizzare il motore nel suo nuovo secondo stadio, l'Advanced Cryogenic Evolved Stage (ACES). Il Vulcan inizierà i voli orbitali nel 2019 con lo stadio superiore Centaur, ma sta valutando 3 motori di compagnie differenti per l'ACES, prevedendo il primo volo nel 2023, con una selezione prima del 2019.[3]

Quando lo sviluppo della versione al livello del mare è stato completato e testato a inizio 2015, Blue annunciò l'intenzione di sviluppare una versione del motore per operare nel vuoto.[4]

Nel Gennaio 2016, la US Air Force ha fornito fondi ad Orbital ATK per sviluppare un ugello espandibile per il BE-3U.[11][12]

BE-3U[modifica | modifica wikitesto]

Per il futuro veicolo di lancio orbitale di Blue Origin si sta sviluppando una variante del BE-3 per stadi superiori. A Novembre 2015, è stato stabilito che il motore avrebbe avuto una spinta nel vuoto di 670 kN. Un ugello espandibile è sotto sviluppo da inizio 2016.[7][8]

Specifiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Le performance della versione al livello del mare del motore includono:

  • Spinta: 490 kN (110,000 lbf) a piena potenza;[2][7]
  • Capacità di riduzione della spinta: 89 kN (20,000 lbf)[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Bezos vs. Musk: Blue Origin and ULA Turn Up the Heat in Rocket Battle - NBC News, in NBC News. URL consultato il 20 gennaio 2017.
  2. ^ a b The Space Review: Blue Origin’s suborbital plans are finally ready for flight, su thespacereview.com. URL consultato il 20 gennaio 2017.
  3. ^ a b (EN) ULA’s Vulcan Rocket To be Rolled out in Stages, in SpaceNews.com, 13 aprile 2015. URL consultato il 20 gennaio 2017.
  4. ^ a b (EN) Blue Origin | Our Approach to Technology, su Blue Origin. URL consultato il 20 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2018).
  5. ^ (EN) Updates on commercial crew development « NewSpace Journal, su newspacejournal.com. URL consultato il 20 gennaio 2017.
  6. ^ a b c Doug Messier, Video of Blue Origin Engine Test at Parabolic Arc, su parabolicarc.com. URL consultato il 20 gennaio 2017.
  7. ^ a b c d e Doug Messier, Blue Origin Tests New Engine in Simulated Suborbital Mission Profile at Parabolic Arc, su parabolicarc.com. URL consultato il 20 gennaio 2017.
  8. ^ a b c (EN) Blue Origin Completes BE-3 Engine as BE-4 Work Continues, in SpaceNews.com, 7 aprile 2015. URL consultato il 20 gennaio 2017.
  9. ^ (EN) Blue Origin Tests New Engine, su aviationweek.com. URL consultato il 20 gennaio 2017.
  10. ^ (EN) Blue Origin’s New Shepard Vehicle Makes First Test Flight - SpaceNews.com, in SpaceNews.com, 30 aprile 2015. URL consultato il 20 gennaio 2017.
  11. ^ (EN) Orbital ATK, SpaceX Win Air Force Propulsion Contracts - SpaceNews.com, in SpaceNews.com, 13 gennaio 2016. URL consultato il 20 gennaio 2017.
  12. ^ (EN) Contracts for January 13, 2016, in U.S. DEPARTMENT OF DEFENSE. URL consultato il 20 gennaio 2017.

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