Azalaïs de Porcairagues

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Azalaïs de Porcairagues

Azalaïs de Porcairagues, o anche Azalaïs o Alasais de Porcaragues, italianizzato in Adalasia di Porcaraga (Portiragnes, 11401177), è stata una trobairitz che ha composto in lingua occitana, attiva nel tardo XII secolo.

L'unica fonte dai cui attingere riferimenti biografici è la sua vida

(OC)

«N'Azlais de porcarages si fo de l'encontrada de Monpeslier, gentils dompna et enseignada. Et enamore se d'En Gui Guerrejat, qu'era fraire d'En Guillem de Monpeslier. E la domna si sabia trobar, e fez de lui mantas bonas cansos.»

(IT)

«Azalais proveniva dal territorio di Montpellier, donna raffinata e colta. Si innamorò di Gui Guerrejat, fratello di Guglielmo di Montpellier. Una donna che sapeva inventare, e che compose per lui molte sue belle canzoni»

Il Gui di cui parla la "biografia" era forse nato intorno al 1135, si ammalò nei primi mesi del 1178, divenne monaco e morì verso la fine di questo stesso anno. Niente si conosce riguardo alle sue date di nascita e morte. Dal suo nome, e dalle affermazioni contenute nella sua vida, si può supporre che fosse del villaggio di Portiragnes, proprio a est di Béziers e a circa 10 kilometri a sud di Montpellier, vicino ai territori che appartennero a Gui e ai suoi fratelli. Aimo Sakari ipotizza che lei fosse il misterioso joglar ("menestrello") a cui venivano dedicate diverse poesie di Raimbaut d'Orange (vicino e cugino di Gui Guerrejat).

Ad Azalais si attribuisce una poesia (senza notazione musicale[1]) formalmente semplice e intrisa di emotività, costituita da 52 versi, ma il testo varia considerevolmente nei diversi manoscritti, facendo supporre che la composizione non fosse stata scritta di getto, ma rimaneggiata in tempi successivi. La poesia allude alla morte nel 1173 di Raimbaut d'Orange ed è forse stata composta prima di questa data e successivamente rimaneggiata. Il congedo sembra menzionare Ermengarda di Narbona (1143–1197), una rinomata mecenate della poesia trobadorica.

Come fa osservare Sakari, la terza strofa della poesia sembra contribuire a una tenzone poetica iniziata da Guilhem de Saint-Leidier che ha per tema la questione se una donna sia o no disonorata allorché prende come amante un uomo più ricco di lei. Raimbaut d'Orange anche ripropone la disputa nella sua poesia A mon vers dirai chanso. Abbiamo poi un partimen sulla questione dibattuta tra Dalfi d'Alvernha e Perdigon, e infine una tensó tra Guiraut de Bornelh e Alfonso II d'Aragona.

Poetica[modifica | modifica wikitesto]

Ecco la prima strofa della canzone Ar em al freg temps vengut dedicata al compianto Raimbaut d'Orange

(OC)

«Ar em al freg temps vengut
quel gels el neus e la fainga
el aucellet estan mut,
c'us de chanter non s'afrainga
e son sec li ram pels plais
que flors ni folha no-i nais
ni rossinhols no-i crida
que am s'en mai me reissida[2]»

(IT)

«Siamo ai giorni freddi venuti
con neve e ghiaccio e fanga
e fermi gli uccellini e muti:
nessuno a cantar si rinfranca.
E gli alberi e i rami spogli
sono senza fiori e foglie
né l'usignuolo amato grida
quando al maggio mi risveglia»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Maria V. Coldwell. "Azalais de Porcairagues", Grove Music Online.
  2. ^ Canzone composta da 52 settenari (piani e tronchi) raggruppati in sei strofe di otto versi ciascuna, con il congedo di quattro versi. Schema metrico abab ccdd con rime spesso assonanzate. La seconda quartina (ccdd) dell'ottava ripete le stesse rime o assonanze (-ai* -ai* -ida -ida) per tutte e cinque strofe, compresa la quartina del congedo.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Pierre Bec, Chants d'amour des femmes-troubadours: trobairitz et chansons de femme (Parigi: Stock, 1995), pp. 65–70: complete poem in Occitan and French.
  • (FR) Biographies des troubadours, ed. J. Boutière, A.-H. Schutz (Parigi: Nizet, 1964), pp. 341–342.
  • (FR) A. Sakari, 'Azalais de Porcairagues, le "Joglar" de Raimbaut d'Orange', in Neuphilologische Mitteilungen, vol. 50 (1949), pp. 23–43, 56-87, 174-198.

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