Autotossicità

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L'autotossicità (o autopatia) è un fenomeno biologico per cui una specie inibisce la crescita o la riproduzione di altri membri della sua stessa specie attraverso la produzione di sostanze chimiche rilasciate nell'ambiente. Contrariamente all'allelopatia, che contribuisce principalmente alla competizione interspecifica: l'autotossicità contribuisce esclusivamente alla competizione intraspecifica. Inoltre, le sostanze autotossiche sono sempre inibitorie, mentre quelle allelopatiche non lo sono necessariamente e anzi possono stimolare altri organismi.[1][2]

L'autotossicità è stata molto studiata in ambito botanico, sia per quanto riguarda le comunità vegetali spontanee che per quanto riguarda le coltivazioni agrarie. In agricoltura l'autotossicità è tra le principali cause della stanchezza del terreno nelle monocolture.

Dal punto di vista ecologico, l'autotossicità può contribuire alla diminuzione degli individui appartenenti alla stessa specie e favorire in questo modo la biodiversità a livello locale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) K.I. Keating, Allelopathy: principles, procedures, processes, and promises for biological control, in Advances in Agronomy, vol. 67, 1999, pp. 199.
  2. ^ (EN) E.C. Pielou, Population and community ecology : principles and methods, 4th, New York, Gordon and Breach, 1974, p. 164, ISBN 9780677035802. URL consultato l'8 settembre 2017.