Autore di Metz
Sant'Autore | |
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Vescovo | |
Venerato da | Chiesa cattolica, Chiesa cristiana ortodossa |
Canonizzazione | Pre-canonizzazione |
Ricorrenza | 9 agosto |
Autore o Adintore (fl. V secolo) è stato, secondo la tradizione, il tredicesimo vescovo di Metz, a metà del V secolo. Era in carica quando Attila s'impadronì di Metz nel 451[1] e martirizzò, decapitandolo, san Livario[2].
Nell'852 il vescovo Drogone fece trasportare il suo corpo a Marmoutier (Basso Reno), insieme al corpo di san Celeste, il secondo vescovo[1]. Secondo la leggenda, era stata organizzata una processione per mostrare le due reliquie attraverso la città e quella di Autore, più celebre, era stata disposta più avanti, ma si rifiutò di avanzare finché il corteo di Celeste non prese il primo posto[3].
Nel 1525, all'epoca della guerra dei contadini tedeschi, i protestanti profanarono la chiesa abbaziale di Marmoutier e mischiarono le ossa di Autore con altre per renderle irriconoscibili[1].
La sua festa si celebra il 9 agosto.
Le relique sono conservate nella chiesa di Sant'Egidio, a Braunschweig in Germania.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Dictionnaire hagiographique p335, Abbé Pétin 1850
- ^ Dictionnaire du département de la Moselle p. 288, Claude Philippe de Viville 1817.
- ^ Hippolyte Barbier, Biographie du clergé contemporaine, 1847, p. 400.
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