Automotrice FCE ALn 56

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FCE ALn 56
Automotrice
L'ALn 56.06 restaurata come rotabile storico, in transito presso le sciare di Bronte.
Anni di progettazione 1935
Anni di costruzione 1936-1937
Anni di esercizio 1937-1984[1]
Quantità prodotta 6 unità (4 demolite, 2 preservate)
Costruttore FIAT Sezione Materiale Ferroviario
Automotrice
Dimensioni 17.900 mm x 2.400 mm x 3.040 mm
Capacità 56 posti a sedere
Scartamento 950 mm
Massa in servizio 26,5 t
Massa aderente 13,2 t
Massa vuoto 20,2 t
Rodiggio 1A A1
Diametro ruote motrici 720 mm
Tipo di trasmissione meccanica
Potenza oraria 160 CV (2 motori)
Velocità massima omologata 77 km/h
Alimentazione Diesel

Le automotrici FCE ALn 56 erano un gruppo di sei rotabili automotori con motore diesel, a trasmissione meccanica, di costruzione Fiat, della Ferrovia Circumetnea[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'ALn 56.01, nella livrea castano-isabella degli anni '40, accantonata presso l'ex deposito locomotive di Bronte, oggi convertito in Spazio Espositivo Rotabili Storici.
L'ALn 56.06, nella livrea d'origine amaranto-bianco, in sosta alla stazione di Misterbianco.

Le automotrici furono commissionate alla Fiat, dalla Società Siciliana di Lavori pubblici, esercente la ferrovia Circumetnea, nella seconda metà degli anni trenta, dopo avere ottenuto l'autorizzazione ministeriale, con atto aggiuntivo alla concessione in data 14 dicembre 1935[3], allo scopo di sostituire il materiale rotabile ordinario con trazione a vapore, con l'intento di elevare la velocità commerciale dei servizi passeggeri; l'ordine prevedeva la fornitura di sei unità[4]

Le automotrici furono consegnate tutte entro il 1937, e furono immatricolate come ALn 56.01–06[4]; rappresentarono un salto di qualità rispetto al precedente servizio espletato con le locomotive a vapore, e le carrozze a terrazzini, e furono gradite dell'utenza.

Dagli anni ottanta ne cominciò l'accantonamento; il 14 ottobre del 1984 l'intero gruppo cessò ufficialmente il servizio viaggiatori[5].

Dopo la cessazione del servizio, le automotrici furono accantonate, e successivamente, le unità 02, 03, 04 e 05 furono demolite; mentre le unità 01 e 06 furono preservate; quest'ultime svolgevano servizio esclusivamente turistico.

Durante i primi anni duemila, l'unità 01 subì un guasto, non fu più riparata, e fu lasciata in accantonamento nell'ex deposito locomotive della stazione di Bronte, convertito nel 2016 in Spazio Espositivo dei Rotabili Storici[6][7]; mentre l'unità 06 fu restaurata, e fu riverniciata nella livrea originale (amaranto e bianco). Quest'ultima, ancora oggi, è funzionante e svolge servizio turistico, prevalentemente sulla tratta Bronte-Randazzo.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Sono unità molto simili alle automotrici FS ALn 56 (corrispondono al modello 030 Fiat), da cui differiscono per pochi particolari, tra cui lo scartamento, che in questo caso è ridotto, ovvero da 950 mm[2]. Le automotrici sono a carrelli ambedue motori su un solo asse[8]. I due comparti viaggiatori offrono 16 posti in prima classe e 40 in seconda, più alcuni posti a strapuntino.

I due motori diesel sono Fiat tipo 355C, a 6 cilindri verticali ad iniezione diretta, per una cilindrata di 8.350 cm³[9] ed erogano 160 CV (118 kW)[10].

L'interno dell'ALn 56.06, fotografato mentre quest'ultima era in sosta alla stazione di Misterbianco, il 12 dicembre 2012, in occasione di una gita organizzata da un'associazione.
Il banco da manovra della cabina B dell'ALn 56.06, fotografato mentre quest'ultima era in sosta alla stazione di Misterbianco, il 12 dicembre 2012, in occasione di una gita organizzata da un'associazione.

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Voce principale: Guarda l'alba.

L'automotrice ALn 56.06 è stata utilizzata per il video ufficiale Guarda l'alba di Carmen Consoli[11].

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giorgio Stagni, il giorno della littorina
  2. ^ a b Molino, pp.29-32.
  3. ^ in "Atti parlamentari della Camera dei deputati", III legislatura, n. 1111, Proposta di legge presentata il 24 aprile 1959, "Inclusione della ferrovia Circumetnea nella rete statale", capo II, p. 2
  4. ^ a b Molino, p.29.
  5. ^ Notizie flash, iTreni oggi 11 (1984), n.44, p.5
  6. ^ Ferrovia Circumetnea, Spazio Espositivo Dei Rotabili Storici, in YouTube.com, 6 Luglio 2016.
  7. ^ Amedeo Paladino, FOTO | La storia della Ferrovia Circumetnea nel nuovo spazio espositivo della stazione di Bronte, su Mobilita Catania, 13 agosto 2016. URL consultato il 5 febbraio 2024.
  8. ^ Molino, tabella p.29.
  9. ^ Molino, Pautasso, prospetto caratteristiche dei motori p.88.
  10. ^ Molino, prospetto riassuntivo p.65.
  11. ^ Filmato audio Carmen Consoli, Guarda L'alba, su YouTube. Modifica su Wikidata


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Domenico Molino, Mondo Ferroviario 55 - Littorina, Rivoltella, Editoriale del Garda, 1991.
  • Domenico Molino, Sergio Pautasso, Le automotrici della prima generazione, Torino, Edizioni elledi, 1983, ISBN 88-7649-016-7.

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