Aurora consurgens

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Aurora Consurgens
L'Anziano Zadith accede al Tesoro della Sapienza
AutoreTommaso d'Aquino?
PeriodoXV secolo
Generetrattato
Sottogenerereligioso e alchemico
Lingua originalelatino

Aurora consurgens, che in latino significa «Aurora nascente», è un titolo generalmente assegnato ad alcuni trattati alchemici, il più celebre dei quali è un manoscritto miniato del XV secolo, giunto fino a noi in varie versioni, il cui contenuto è attribuito a Tommaso d'Aquino,[1] anche se secondo alcuni il suo autore andrebbe riportato come pseudo-Aquino.[2]

L'Aurora Consurgens attribuita a Tommaso d'Aquino[modifica | modifica wikitesto]

L'opera, manoscritta due secoli dopo la presunta stesura in epoca medioevale di Tommaso d'Aquino, vissuto nel XIII secolo, contiene 38 miniature fini in acquerello, piuttosto insolite per un lavoro di questo genere. Il soprannome del filosofo, Doctor Angelicus, è riportato nella parte inferiore del frontespizio. L'attribuzione all'Aquinate è dovuta anche al fatto che nell'opera non vi sono mai riferimenti a personaggi a lui posteriori, ma solamente ad alchimisti e pensatori per lo più del X o XI secolo. Lo stile della prima parte dell'opera è inoltre simile a quello usato generalmente da Tommaso; in essa vi è una trattazione della lapis filosophorum o pietra filosofale, assimilata a Cristo.[3]

Le illustrazioni sono allegorie di elementi alchemici raffigurati in forma umana o animale. Ad esempio, il mercurio è raffigurato come un serpente, l'oro come il Sole, e l'argento come la Luna.[4]

Le diverse versioni del manoscritto si trovano nelle seguenti biblioteche:

  • Zurigo, Biblioteca Centrale (Zentralbibliothek), MS. Rhenoviensis 172
  • Parigi, Bibliotheque Nationale, MS. Parigiinus Latinus 14006
  • Glasgow, University Library, MS. Ferguson 6
  • Leida, MS. Vossiani Chemici F. 29
  • Praga, Universitni Knihovna, MS. VI. Fd. 26
  • Praga, Chapitre Métropolitain, MS. 1663. O. LXXIX
  • Berlino, Staatsbibliothek Preussischer Kulturbesitz, MS. Germ. qu. 848

Altri trattati[modifica | modifica wikitesto]

Un trattato alchemico con lo stesso titolo è stato scritto dal mistico e filosofo Jakob Böhme intorno al 1618. Le parole Autora Consurgens, in questo come in altri casi, secondo un'analisi dell'esoterista Rudolf Steiner rimanderebbero all'insegnamento di antiche scuole misteriche, nelle quali l'iniziato imparava a sviluppare, al momento del sorgere del sole, la reminiscenza della propria coscienza notturna, diventando consapevole dell'esperienza del sole nero, vissuta nella dimensione astrale mentre si trovava in uno stato di sonno.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Luigi Braco, Tommaso d'Aquino e l'Alchimia, su iniziazioneantica.altervista.org.
  2. ^ Secondo la psicanalista Marie-Louise Von Franz la paternità di Tommaso d'Aquino è invece da considerare autentica, essendo stato scritto negli ultimi anni della sua vita dopo la sua crisi mistica (cfr. Marie-Louise von Franz, Aurora Consurgens, Routledge & Kegan Paul, 1966).
  3. ^ Pasquale de Leo, Aurora Consurgens.
  4. ^ Barbara Obrist, Visualization in Medieval Alchemy, "International Journal for Philosophy of Chemistry".
  5. ^ Rudolf Steiner, Come gli angeli plasmano il destino degli uomini, dalla conferenza tenuta a Dornach il 27 giugno 1924, trad. it. di Mauro Vaccani, Archiati Verlag, pag. 31, 2006 ISBN 9783867726078.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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