Aulo Bucio Lappio Massimo

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Aulo Bucio Lappio Massimo, chiamato anche Lucio Appio Massimo Norbano[1] (latino: Aulus Bucius Lappius Maximus; 55 circa – dopo il 102), è stato un politico, console romano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Attorno all'83/84 fu governatore della provincia romana di Bitinia e Ponto. Da settembre a dicembre dell'anno 86, fu console suffetto. Dopo il suo consolato Lappio Massimo fu governatore della Germania inferiore (87/88-89/90). Come tale egli riuscì a sopprimere la rivolta del legato della provincia di Germania superiore, Lucio Antonio Saturnino, bruciando i documenti degli altri cospiratori. A seguito di ciò, fu nominato governatore della Siria (circa 90/91-93).[2][3][4] Da maggio ad agosto del 95 ottenne il suo secondo consolato suffecto. Infine nel 102 fu Pontefice massimo.

Lappio Massimo decise di distruggere l'intera corrispondenza di Saturnino, per proteggere i cospiratori del governatore ribelle dalla persecuzione dell'imperatore Domiziano. Questo gesto avrebbe potuto generare in Domiziano forti sospetti nello stesso Lappio, ma il successivo governo della Siria e il secondo consolato non lasciarono dubbi all'imperatore che si trattasse di un personaggio estremamente leale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Esistono varie lezioni manoscritte sul nome.
  2. ^ AE 2005, 1732; AE 2006, 1842; AE 2006, 1843.
  3. ^ Chiron-36-214; Chiron-36-218; Chiron-36-221.
  4. ^ AE 1961, 319b.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Werner Eck, Senatoren von Vespasian bis Hadrian. Prosopographische Untersuchungen mit Einschluss der Jahres- und Provinzialfasten der Statthalter, Beck, München 1970, pp. 62, 133, 138ss., 141ss.. ISBN 3-406-03096-3 (Vestigia, Bd. 13).
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