Attentato di Netanya
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| Attentato di Netanya attentato | |
|---|---|
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| Tipo | attacco suicida |
| Data | 4 marzo 2001 |
| Luogo | Netanya, Israele |
| Stato |  Israele |
| Coordinate | 32°19′41″N 34°51′32″E / 32.328056°N 34.858889°E |
| Responsabili | Hamas rivendicò la responsabilità. |
| Conseguenze | |
| Morti | 3 (escluso l'attentatore suicida) |
| Feriti | almeno 60 |
L'attentato di Netanya del 2001 fu un attentato suicida palestinese avvenuto il 4 marzo 2001 nel centro del quartiere di Netanya, in Israele. 3 persone furono uccise nell'attacco e oltre 60 rimasero ferite.[1]
L'attacco[modifica | modifica wikitesto]
Domenica 4 marzo 2001, poco prima delle 9:00 locali, un attentatore suicida palestinese che indossava una cintura esplosiva nascosta sotto i vestiti fece esplodere l'ordigno in un incrocio trafficato nel centro del quartiere di Netanya, in Israele. La forza dell'esplosione uccise tre civili e ferì oltre 60 persone.[1]
Vittime[modifica | modifica wikitesto]
- Naftali Dean, 85 anni, di Tel Mond;[2]
- Yevgenya Malchin, 70 anni, di Netanya;[3]
- Shlomit Ziv, 58 anni, di Netanya.[4]
Responsabili[modifica | modifica wikitesto]
Hamas rivendicò l'attacco e dichiarò che l'attacco era stato effettuato da un palestinese di 23 anni di nome Ahmed Alyan, residente in Cisgiordania.[5]
Reazioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]
Israele: il primo ministro israeliano Ariel Sharon affermò: "l'attacco terroristico è molto grave e dimostra che l'Autorità Palestinese non sta prendendo le misure necessarie" ;[6]
Palestina (Territori palestinesi): Ahmed Yassin, leader spirituale di Hamas, dichiarò che Hamas avrebbe continuato ad attaccare Israele fino a quando l'"occupazione israeliana" non sarebbe stata sradicata e dichiarò che gli israeliani "pagheranno un prezzo in base al prezzo pagato dal popolo palestinese";[1]
Francia: i funzionari francesi condannarono l'attacco a Netanya, ma allo stesso tempo esortarono Israele a porre fine all'embargo sui territori palestinesi;[7]
Stati Uniti: l'amministrazione Bush condannò l'attacco e chiese ad Arafat di arrestare i responsabili dell'attacco.[8]
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Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c Archives: Jerusalem Post, su pqasb.pqarchiver.com. URL consultato il 17 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2012).
- ^ mfa.gov.il, http://www.mfa.gov.il/MFA/Terrorism-+Obstacle+to+Peace/Memorial/2001/Naftali%20Dean. URL consultato il 17 aprile 2021.
- ^ mfa.gov.il, http://www.mfa.gov.il/MFA/Terrorism-+Obstacle+to+Peace/Memorial/2001/Yevgenya%20Malchin. URL consultato il 17 aprile 2021.
- ^ mfa.gov.il, http://www.mfa.gov.il/MFA/Terrorism-+Obstacle+to+Peace/Memorial/2001/Shlomit%20Ziv. URL consultato il 17 aprile 2021.
- ^ (EN) Staff and agencies, Sharon induction threatened by new violence, su the Guardian, 7 marzo 2001. URL consultato il 17 aprile 2021.
- ^ (EN) The Michigan Daily Staff, News in brief, su The Michigan Daily, 5 marzo 2001. URL consultato il 17 aprile 2021.
- ^ Newsbank archives, su nl.newsbank.com.
- ^ Corky Siemaszko, SUICIDE BLAST IN ISRAEL KILLS 3, INJURES SCORES, su nydailynews.com. URL consultato il 17 aprile 2021.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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