Attentato di Londra del 22 marzo 2017

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Attentato di Londra del 22 marzo 2017
attentato
Il luogo dell'attentato
TipoSperonamento con autoveicolo
Data22 marzo 2017
14:40 (UTC)
LuogoLondra
StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
Coordinate51°30′03″N 0°07′19″W / 51.500833°N 0.121944°W51.500833; -0.121944
ObiettivoPonte di Westminster e Palazzo di Westminster
ResponsabiliKhalid Masood
MotivazioneJihad islamica
Conseguenze
Morti6 (compreso l'attentatore)
Feriti49

L'attentato di Londra del 22 marzo 2017 è stato un attacco terroristico sferrato nella capitale britannica in corrispondenza del ponte di Westminster e, in un secondo momento, presso Parliament Square e nelle adiacenze del Palazzo di Westminster.

L'attentatore è stato identificato dalle autorità come Khalid Masood, un uomo di 52 anni, che ha guidato un'auto contro i pedoni sul ponte uccidendo quattro persone e ha poi proseguito in direzione del palazzo, dove, con un coltello, ha colpito un poliziotto disarmato; l'attentatore è stato quindi colpito mortalmente a sua volta da altri agenti di polizia.

L'attentato è avvenuto nel primo anniversario degli attentati di Bruxelles. Si tratta del primo attacco di questo tipo nei pressi del Parlamento inglese dal 1979, quando Airey Neave fu assassinato dall'INLA, e il primo nella città dopo l'attacco alla stazione della metropolitana di Leytonstone nel 2005.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il 22 marzo, intorno alle ore 14:40 locali, un uomo a bordo di una Hyundai Tucson grigia è salito all'improvviso con la vettura sul marciapiede sinistro del ponte di Westminster, affollato di persone, e, procedendo ad alta velocità, ha investito diversi passanti, ferendoli gravemente[1]. Il veicolo era stato noleggiato dalla filiale di Enterprise Rent-A-Car di Birmingham la settimana precedente all'attentato[2][3]. Una donna, colpita dall'automobile, è caduta nel sottostante fiume Tamigi e, pur sopravvissuta all'impatto,[4] è deceduta due settimane più tardi in ospedale.

Nel frattempo, l'auto ha continuato la sua corsa, andandosi a schiantare contro il cancello del palazzo di Westminster, a Parliament Square. Masood, ammantato in vesti nere, è sceso dal veicolo armato di due coltelli di 15 cm ciascuno e si è diretto verso New Palace Yard, nelle immediate pertinenze del palazzo del Parlamento. Lì si è scontrato con un ufficiale di polizia, Keith Palmer, in quel momento disarmato. Dopo aver fatalmente pugnalato quest'ultimo, Masood è stato ucciso da due poliziotti in borghese che, dopo avergli intimato di fermarsi, gli hanno sparato tre volte. I tentativi di rianimarlo sono stati vani e Masood è morto sul colpo[5][6]. Un esito analogo si è verificato nei tentativi di rianimazione dell'agente Palmer, anch'egli deceduto nel corso dell'attacco[7][8].

Vittime[modifica | modifica wikitesto]

Vittime per nazionalità
Nazionalità Morti Feriti
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[9] 3 12
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[10] 1 1
Bandiera della Romania Romania[11] 1 1
Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud[10] 0 5
Bandiera della Francia Francia[12] 0 3
Bandiera della Grecia Grecia[10] 0 2
Bandiera dell'Italia Italia[13][14] 0 2
Bandiera dell'Australia Australia[15] 0 1
Bandiera della Cina Cina[16] 0 1
Bandiera della Germania Germania[9] 0 1
Bandiera dell'Irlanda Irlanda[10] 0 1
Bandiera della Polonia Polonia[10] 0 1
Bandiera del Portogallo Portogallo[17] 0 1
Sconosciuti 0 17
Totale 5 49

Sei persone, tra cui l'attentatore, hanno perso la vita nel corso dell'attacco terroristico e almeno altre quaranta sono rimaste ferite. Tre dei deceduti erano di nazionalità britannica[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b London attack: Four dead in Westminster terror attack, BBC News, 22 marzo 2017.
  2. ^ (EN) London attack: Police name Westminster attacker, in BBC News, 23 marzo 2017. URL consultato il 23 marzo 2017.
  3. ^ London attacker drove into pedestrians using hired car, 23 marzo 2017.
  4. ^ Woman filmed falling, in BBC News, 22 marzo 2017. URL consultato il 23 marzo 2017.
  5. ^ Emily Allen, Westminster attack: Everything we know so far, in The Daily Telegraph. URL consultato il 22 marzo 2017.
  6. ^ Andrew Sparrow, Parliament attack: man shot after police officer stabbed at House of Commons, in The Guardian, ISSN 0261-3077 (WC · ACNP). URL consultato il 22 marzo 2017.
  7. ^ Hero MP in Parliament terror attack: Tobias Ellwood battled to save life of stabbed officer, in The Telegraph. URL consultato il 22 marzo 2017.
  8. ^ Westminster attack: four confirmed dead including police officer and attacker, in The Guardian, 22 marzo 2017. URL consultato il 22 marzo 2017.
  9. ^ a b http://www.independent.ie/world-news/europe/britain/london-terror-death-toll-rises-to-five-people-including-attacker-as-eight-arrested-on-suspicion-of-preparation-of-terrorist-acts-35557607.html
  10. ^ a b c d e London attack: Injuries to Irish person caught up in terror are 'not life-threatening', su independent.ie, Irish Independent, 23 marzo 2017.
  11. ^ https://edition.cnn.com/2017/04/07/europe/westminster-attack-andreea-cristea/
  12. ^ (FR) Attentat à Londres : des lycéens Français blessés, un assaillant neutralisé au Parlement, su Capital. URL consultato il 22 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2017).
  13. ^ Giovane bolognese lievemente ferita nell'attentato di Londra [collegamento interrotto], su la Repubblica. URL consultato il 22 marzo 2017.
  14. ^ Londra, attacco al Parlamento. Quattro morti, ferite due italiane. Ucciso l'assalitore. May: 'Atto odioso' – Europa, su ansa.it, 22 marzo 2017.
  15. ^ Australian injured in London attack, su The Guardian. URL consultato il 22 marzo 2017.
  16. ^ Chinese tourist injured in London terror attack, su china.timesofnews.com, Times of News, 23 marzo 2017. URL consultato il 1º aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2019).
  17. ^ (PT) Há um português entre os feridos. "Já teve alta e está bem de saúde", diz Governo, su expresso.sapo.pt, Expresso, 22 marzo 2017. URL consultato il 1º aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2017).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]