Strage di Garissa
Strage di Garissa strage | |
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Tipo | sequestro di massa |
Data | 2 aprile 2015 5:30 ~ – 21.30 ~ (GMT +3) |
Luogo | Garissa |
Stato | Kenya |
Coordinate | 0°27′05″S 39°39′41″E |
Obiettivo | Università di Garissa |
Responsabili | Gruppo terroristico islamista di Al-Shabaab |
Motivazione | religiosa |
Conseguenze | |
Morti | 150 |
Feriti | 79 |
La strage di Garissa è avvenuta il 2 aprile 2015 presso l'Università di Garissa, in Kenya, causando la morte di 150 persone, per mano del gruppo islamista di Al-Shabaab.[1][2]
Dinamica
[modifica | modifica wikitesto]Alle ore 5:30 locali un gruppo di guerriglieri ha fatto irruzione nel campus di Garissa, utilizzando delle bombe e uccidendo le due persone adibite alla sorveglianza dell'ingresso. Una volta penetrati nella struttura, i guerriglieri si sono recati nel dormitorio dell'università, dove hanno svegliato gli studenti e chiesto loro che religione professassero: i cristiani venivano uccisi immediatamente.
Le forze di polizia keniote, dopo uno scontro a fuoco prolungatosi sino alle 21:30 circa, sono riuscite a impossessarsi del campus.[1]
Motivazioni
[modifica | modifica wikitesto]Secondo fonti investigative, lo stratega dell'operazione sarebbe il professor Mohamed Kuno, docente che ha insegnato nell'università oggetto dell'attacco e già ricercato dalla polizia. L'attacco sarebbe stato effettuato per ritorsione contro il governo keniota, impegnato in Somalia contro gli estremisti islamici di Al-Shabaab, autori di ripetuti attentati in territorio keniota[1]