Attentato al museo nazionale del Bardo

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Attentato al
museo nazionale del Bardo
attentato
Facciata del museo nazionale del Bardo di Tunisi, luogo dell'attacco, nel 2007
Tipo
Data18 marzo 2015
12:30 (UTC+1)[1]
LuogoIl Bardo, Tunisi
StatoBandiera della Tunisia Tunisia
Coordinate36°48′33.8″N 10°08′04.24″E / 36.809389°N 10.134511°E36.809389; 10.134511
ObiettivoTuristi
ResponsabiliYassine Labidi e Jabeur Khachnaoui[2]
Conseguenze
Morti24 (inclusi 2 terroristi)[3]
Feriti45

L'attentato al museo nazionale del Bardo è stato un attacco terroristico avvenuto il 18 marzo 2015 verso le 12:30 al museo del Bardo di Tunisi, la capitale della Tunisia. Nell'attentato sono morte 24 persone, tra cui 21 turisti, un agente delle forze dell'ordine e due terroristi, e 45 sono rimaste ferite[4][5][6]. Si tratta dell'attentato terroristico con il maggior numero di vittime avvenuto a Tunisi[1].

L'attentato è stato rivendicato dallo Stato Islamico[7], che si dichiarerà responsabile anche di un attentato dinamitardo avvenuto a Sana'a, Yemen, solamente due giorni dopo e che provocherà la morte di 142 persone[8].

Contesto[modifica | modifica wikitesto]

Il museo nazionale del Bardo è un museo archeologico situato nella periferia occidentale di Tunisi, all'interno del palazzo del Bey. Il museo è stato inaugurato il 7 maggio 1888 ed è il più antico del mondo arabo e dell'Africa, e il più importante della Tunisia. Contiene, infatti, una delle più vaste e meglio conservate collezioni di mosaici romani del mondo.

Dalla destituzione del presidente Zine El-Abidine Ben Ali avvenuta nel 2011 durante la Rivoluzione dei Gelsomini la Tunisia ha subito occasionali attacchi da parte di militanti islamisti, avvenuti soprattutto in aree periferiche montuose del paese. I combattenti tunisini sono uno dei maggiori gruppi costituenti l'ISIS mentre per l'economia del paese, dopo la rivoluzione, il turismo ha un ruolo principale [9]

Attentato[modifica | modifica wikitesto]

La mattina dell'attacco, le navi da crociera MSC Splendida e Costa Fascinosa erano attraccate al porto di La Goletta[10]. Si stima che circa 200 passeggeri di entrambe le navi si trovassero, al momento degli attacchi, all'interno del museo del Bardo o nelle vicinanze[11].

L'attacco ha avuto inizio alle 12:30 circa[1]. Due terroristi, armati di kalashnikov e bombe a mano e con indosso delle cinture esplosive imbottite di Semtex[12], hanno cercato di infiltrarsi all'interno dell'Assemblea dei rappresentanti del popolo, il Parlamento tunisino, dove era in corso un'audizione delle forze armate sulla legge anti-terrorismo a cui ha partecipato persino il ministro della Giustizia, Mohammed Salah Ben Aissa, ma sono stati bloccati dalle forze di sicurezza[13].

I terroristi si sono dunque diretti verso il vicino museo del Bardo, dove hanno aperto il fuoco contro un pullman di escursionisti appena scesi da una nave da crociera, ferendo l'autista tunisino e uccidendo un gran numero di turisti[14]. Gli attentatori si sono poi asserragliati all'interno del museo prendendo in ostaggio molte persone[15]. Alcune guide sono riuscite a far evacuare molti turisti dalle uscite di emergenza prima dell'arrivo dei terroristi[16].

Alle 15:30 le teste di cuoio tunisine hanno effettuato un blitz all'interno del museo. I due terroristi vengono uccisi e gli ostaggi superstiti vengono liberati. Nonostante ciò dieci turisti spagnoli e una guida turistica decidono di passare la notte all'interno del museo, venendo ritrovati solo la mattina successiva[17]. Durante il blitz perdono la vita un agente delle brigate antiterroristiche, Aymen Morjen, ucciso mentre proteggeva la turista italiana Roberta Gatta, e un cane poliziotto, Akil[18][19][20].

Mohamed Naceur "Hamadi" Ben Abdesslem, una guida tunisina, salvò 45 italiani durante l'attentato. Dopo aver sentito i primi spari raggruppò il suo gruppo, facendolo fuggire da una scala di servizio del museo e scortandolo all'esterno e poi alla questura sita davanti al museo stesso[21][22]. Per il suo gesto gli sono stati intitolati alberi in varie città d'Italia[23][24], a Gerusalemme e a Tunisi[25].

Terroristi[modifica | modifica wikitesto]

All'indomani dell'attacco, il primo ministro del governo tunisino Habib Essid ha reso nota l'identità dei due terroristi, entrambi di nazionalità tunisina: Yassine Labidi, originario di un quartiere popolare di Tunisi, e Jabeur Khachnaoui, originario di Kasserine; ha inoltre annunciato l'arresto di nove sospetti[26][27].

Il 22 marzo il presidente Beji Caid Essebsi ha detto che l'attacco è stato probabilmente condotto da tre uomini, non due. Il terzo terrorista, Maher Kaidi, è tuttora ricercato[28].

Il 19 marzo l'attacco è stato rivendicato dallo Stato Islamico, che ha rivelato che l'obiettivo dell'attacco non era il Parlamento tunisino ma proprio il museo del Bardo e i turisti stranieri[26][29][30].

Il 28 marzo il governo tunisino annuncia l'uccisione di Khaled Chaib, alias Lokman Abou Sakhr, capo della cellula terroristica Okba Ibn Nafaâ, affiliata ad al-Qāʿida nel Maghreb islamico, e di cui facevano parte i due terroristi del museo del Bardo. Nel blitz di Sidi Aïch, insieme a Khaled, sono stati uccisi altri otto terroristi[31][32][33][34].

Il 20 maggio è poi stato arrestato a Gaggiano, in Italia, il ventiduenne clandestino marocchino Abdelmajid Touil accusato di aver aiutato i terroristi.[35] Il marocchino, arrivato a Porto Empedocle con un barcone il 17 febbraio, è stato scarcerato il 28 ottobre, dopo 5 mesi di carcere, in quanto estraneo ai fatti.[36]

Vittime[modifica | modifica wikitesto]

Targa posta in memoria delle vittime

Nell'attentato al museo del Bardo sono morte 23 persone, tra cui 20 turisti, un agente di polizia e due terroristi. Otto persone sono state uccise all'esterno del museo, mentre le altre tredici hanno perso la vita all'interno dell'edificio[37]. Anche i due terroristi sono stati uccisi all'interno del museo. Il 28 marzo è deceduta per le ferite riportate la turista francese Huguette Dupeu, ricoverata all'ospedale, portando il totale delle vittime a 24[38]. 45 sono invece i feriti, molti dei quali turisti stranieri.[39].

Bilancio aggiornato al 28 marzo 2015
Paese Morti Feriti Totale
Bandiera dell'Italia Italia 4[40] 11 15
Bandiera del Giappone Giappone 3 5 8
Bandiera della Francia Francia 4[40][41][42][43] 6 10
Bandiera della Polonia Polonia 3[42] 11 14
Bandiera della Spagna Spagna 2[44] 0 2
Bandiera della Colombia Colombia 2[40][45] 0 2
Bandiera del Regno Unito Regno Unito 1[46] 0 1
Bandiera della Tunisia Tunisia 1[47] 9 10
Bandiera del Belgio Belgio 1[48] 0 1
Bandiera della Russia Russia 1[49] 0 1
Bandiera della Germania Germania 0 1 1
Bandiera del Sudafrica Sudafrica 0 2 2
Totale 22 45 69

Elenco delle vittime:

  1. Luogotenente Aymen Morjen (Tunisia)
  2. Jane Adey Sally (Regno Unito)
  3. Giuseppina Biella (Italia)
  4. Francesco Caldara (Italia)
  5. Antonio Cirera Perez (Spagna)
  6. Orazio Conte (Italia)
  7. Nadine Flament (Francia)
  8. Artoro Javier Martinez (Colombia)
  9. Jacek Maria Konieczka (Polonia)
  10. Maria Martinez (Colombia)
  11. Chiemi Miyazaki (Giappone)
  12. Haruka Miyazaki (Giappone)
  13. Machiyo Narusawa (Giappone)
  14. Artur Nowosad (Polonia)
  15. Dominik Nowicki (Polonia)
  16. Galina Potapenko (Russia)
  17. Dolores Sanchez Rami (Spagna)
  18. Antonella Sesino (Italia)
  19. Christophe Tinois (Francia)
  20. Jean-Claude-Tissier (Francia)
  21. Hilda Van Nerum (Belgio)
  22. Huguette Dupeu (Francia)

Reazioni[modifica | modifica wikitesto]

In un discorso alla nazione trasmesso dalla televisione di stato, il presidente tunisino Beji Caid Essebsi ha promesso "una lotta spietata al terrorismo" e ha invitato i tunisini a "rimanere uniti per combattere il terrorismo"[50], definendo il fatto come un atto senza precedenti nella storia del paese e una catastrofe per la Tunisia e il suo popolo[51]. Hanno condannato l'attentato e espresso cordoglio e vicinanza alla nazione il presidente del Consiglio dei ministri italiano Matteo Renzi, il primo ministro francese Manuel Valls, il segretario di Stato degli Stati Uniti d'America John Kerry e il presidente della Polonia Bronisław Komorowski.

Marcia del 29 marzo[modifica | modifica wikitesto]

Il 29 marzo 2015, undici giorni dopo l'attentato, i tunisini sono scesi in strada per sfilare contro il terrorismo. Alla marcia di Tunisi hanno partecipato il presidente Essebsi e alcuni capi di stato e di governo stranieri, tra cui Matteo Renzi, François Hollande, Bronisław Komorowski, il presidente del Gabon Ali Bongo Ondimba, il presidente della Palestina Mahmūd Abbās e il primo ministro dell'Algeria Abdelmalek Sellal. Erano presenti anche il Presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini e una delegazione della Commissione esteri della Camera presieduta da Fabrizio Cicchitto[52].

Durante la manifestazione, partita verso le ore 11:00 a Bab Saadoun, è stata inaugurata una stele con incisi i nomi delle vittime dell'attentato (eccetto quello di Huguette Dupeu, deceduta solo il giorno precedente all'ospedale, il cui nome è stato invece incollato alla stele)[52].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Tunisia Museum Attack Is Blow to Nation’s Democratic Shift, su nytimes.com, New York Times, 18 marzo 2015. URL consultato il 1º aprile 2015.
  2. ^ Third Tunisia museum attacker 'on the run', says president, su news.yahoo.com, Yahoo! News, 22 marzo 2015. URL consultato il 1º aprile 2015.
  3. ^ Tarek Amara, Gunmen storm Tunisian museum, kill two Tunisians, 17 foreign tourists site, su reuters.com, Reuters. URL consultato il 1º aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015). Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
  4. ^ The Latest: French President Mourns Tunisia Victims, nytimes.com, 18 marzo 2015. URL consultato il 1° aprile 2015.
  5. ^ Museum attack a 'great calamity' for Tunisia's young democracy, latimes.com, 18 marzo 2015. URL consultato il 1° aprile 2015.
  6. ^ Death toll rises to 23 Archiviato il 5 gennaio 2018 in Internet Archive., msn.com; accesso 1º aprile 2015.
  7. ^ Terrore a Tunisi, attacco dell’Isis al Museo del Bardo: sono 24 i morti, 4 le vittime italiane, Oggi, 18 marzo 2015
  8. ^ Yemen crisis: Islamic State claims Sanaa mosque attacks, BBC News, 21 marzo 2015. URL consultato il 1° aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2015).
  9. ^ Haroon Siddique e Mark Tran, Tunisia terror attack: 19 dead after gunmen storm museum, in The Guardian, 18 marzo 2015. URL consultato il 19 marzo 2015.
  10. ^ Walker, Jim. Terrorists Kill Tourists as Costa Fascinosa and MSC Splendida Visit Tunis, cruiselawnews.com, 18 marzo 2015.
  11. ^ Eight dead after attack in Tunisia Bardo Museum Archiviato il 2 aprile 2015 in Internet Archive., LaInfo.es, 18 marzo 2015.
  12. ^ Attaque du Bardo : les terroristes étaient en possession de Semtex, une matière hautement explosive, Webdo, 26 marzo 2015
  13. ^ Tunisi, attacco al museo: 22 morti, due sarebbero italiani. Uccisi i terroristi in un blitz, Rai News, 18 marzo 2015
  14. ^ Tunisi, attacco al Bardo: «23 morti, 18 turisti» di cui 4 italiani. Giornalettismo, 18 marzo 2015
  15. ^ Attaque d'un musée à Tunis : plusieurs touristes tués, prise d'otages en cours, Le Figaro, 18 marzo 2015
  16. ^ Tunisi, strage al museo: giallo sul numero dei morti. Tra le vittime 4 italiani: due sarebbero dispersi, Il Gazzettino, 19 marzo 2015
  17. ^ Attaque du musée du Bardo à Tunis: deux touristes espagnols et un guide retrouvés après avoir passé la nuit au musée, Huffington Post, 19 marzo 2015
  18. ^ Tunisia Bardo Museum attack: Hero police dog killed in terror siege gets tearful ovation, su mirror.co.uk, Daily Mirror, 18 marzo 2015. URL consultato il 2 aprile 2015.
  19. ^ Une touriste italienne raconte comment l'agent Aymen Morjen a sacrifié sa vie pour elle, mosaiquefm.net, 30 marzo 2015
  20. ^ Applausi per Akil, il cane poliziotto ucciso durante il blitz al Bardo Archiviato il 2 aprile 2015 in Internet Archive., Il Secolo XIX, 19 marzo 2015
  21. ^ Un desiderio realizzato. URL consultato il 9 marzo 2018.
  22. ^ Hamadi Ben Abdesslem: "Salvai gli italiani al museo del Bardo, ora rivivo l'incubo", in Repubblica.it, 16 luglio 2016. URL consultato il 9 marzo 2018.
  23. ^ Mariolina Iossa, Villa Pamphili, inaugurato da Raggi il primo Giardino dei Giusti a Roma, in Corriere della Sera. URL consultato il 9 marzo 2018.
  24. ^ Milano celebra i Giusti. Anche con il nuovo Giardino Virtuale, in Famiglia Cristiana. URL consultato il 9 marzo 2018.
  25. ^ A Tunisi il Giardino dei Giusti arabi e musulmani, in LaStampa.it. URL consultato il 9 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2018).
  26. ^ a b L'État islamique revendique l'attaque du musée du Bardo, Le Monde, 19 marzo 2015
  27. ^ Attaque terroriste à Tunis : les auteurs de l'attentat du musée du Bardo se sont entraînés en Libye, 20 minutes, 20 marzo 2015
  28. ^ Attentat de Tunis : un troisième auteur de l'attaque en fuite, Le Monde, 22 marzo 2015
  29. ^ Tunisie : l'État islamique revendique l'attentat du musée du Bardo, Huffington Post, 19 marzo 2015
  30. ^ Le groupe État islamique revendique l'attentat de Tunis, France Inter, 19 marzo 2015
  31. ^ Strage del Bardo, il super ricercato algerino ucciso in blitz antiterrorismo, TGcom24, 29 marzo 2015
  32. ^ Tunisie – Gafsa : fin de l’opération de Sidi Aïche, identification des terroristes tués en cours, Tunisie numérique, 29 marzo 2015
  33. ^ TUNISIE. Le chef du principal groupe djihadiste tué, L'Obs, 29 marzo 2015
  34. ^ Le chef d'Aqmi en Tunisie tué par les forces armées, Radio France internationale, 29 marzo 2015
  35. ^ Bardo, pm: Touil in Italia il giorno della strage. Il marocchino ripreso dopo sbarco., ANSA, 21 maggio 2015
  36. ^ Strage del Bardo: scarcerato Touil, il giovane arrestato a Gaggiano 5 mesi fa. La Procura chiede l'archiviazione, su Il Fatto Quotidiano. URL consultato il 4 novembre 2015.
  37. ^ Twenty-three suspected members of Tunisian terror cell are arrested in connection with fatal Bardo museum attack – but three are still on the run, su dailymail.co.uk, Daily Mail, 26 marzo 2015. URL consultato il 2 aprile 2015.
  38. ^ Marcia contro il terrorismo nelle strade di Tunisi. Ucciso il 3° attentatore del Museo del Bardo, Il Giornale, 29 marzo 2015
  39. ^ Gunmen in Tunisia shoot dead tourists at National Bardo Museum, su news.com.au, 18 marzo 2015. URL consultato il 2 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2015).
  40. ^ a b c Tunisie : un troisième Français est mort après l'attaque du Bardo Archiviato il 22 marzo 2015 in Internet Archive., Libération, 20 marzo 2015
  41. ^ Thibault Raisse, Deux Français tués à Tunis : le témoignage poignant de leurs proches, Le Parisien, 19 marzo 2015
  42. ^ a b Tunis, une troisième victime française identifiée, Le Figaro, 20 marzo 2015
  43. ^ Communiqué Archiviato il 5 settembre 2015 in Internet Archive., Présidence de la République française, 28 marzo 2015
  44. ^ Carles Planas Bou, Los jubilados catalanes fueron ametrallados en el autobús por los terroristas, El Periódico, 19 marzo 2015
  45. ^ Una delle quali aveva anche la cittadinanza australiana
  46. ^ Victoria Ward, British victim of Tunisia museum shooting named as solicitor Sally Adey, The Telegraph, 19 marzo 2015
  47. ^ Compresi i due terroristi
  48. ^ Une victime belge parmi les touristes tués au musée Bardo de Tunis, RTBF, 19 marzo 2015
  49. ^ Tunisi, più di 20 arresti per l'attacco al museo Bardo. In un video l'irruzione dei terroristi, La Repubblica, 21 marzo 2015
  50. ^ Il presidente Essebsi invita i tunisini a restare uniti di fronte al terrorismo, Internazionale.it, 20 marzo 2015
  51. ^ (EN) Museum attack ‘without precedent in Tunisia’, president tells FRANCE 24, in France24.com, 19 marzo 2015. URL consultato il 16 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2015).
  52. ^ a b Tunisia, marcia contro il terrorismo dopo la strage al museo del Bardo, Corriere della Sera, 29 marzo 2015

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