Astana Qazaqstan Team

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Astana Qazaqstan Team
Ciclismo
Ciclisti Astana al Giro d'Italia 2022
Informazioni
Codice UCIAST
NazioneKazakistan (bandiera) Kazakistan
Debutto2007
SpecialitàStrada
StatusUCI WorldTeam
BicicletteWilier Triestina
Sito ufficialeAstana Qazaqstan Team
Staff tecnico
Gen. managerAleksandr Vinokurov
Dir. sportiviAleksandr Šefer
Bruno Cenghialta
Claudio Cucinotta
Dmitrij Fofonov
Orlando Maini
Mario Manzoni
Giuseppe Martinelli
Giacomo Notari
Sergej Jakovlev
Stefano Zanini
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Divisa

L'Astana Qazaqstan Team, nota in passato come Astana-Premier Tech, è una squadra maschile kazaka di ciclismo su strada con licenza di UCI WorldTeam, attiva nel professionismo dal 2007.

Nata dopo lo scioglimento del team spagnolo ONCE grazie alla sponsorizzazione di un consorzio di aziende del Kazakistan, è stata portata al successo prima da Alberto Contador, vincitore tra 2008 e 2009 di Giro d'Italia, Tour de France, Vuelta a España e della classifica individuale ProTour, e poi da Vincenzo Nibali, che in maglia Astana si è imposto in due Giri d'Italia (2013 e 2016) e al Tour de France 2014.

2006: la nascita della nuova squadra

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Lo stesso argomento in dettaglio: Würth Team.

L'Astana nacque nel 2007 dalle ceneri dello storico team spagnolo noto un tempo come ONCE e Liberty Seguros, e diretto per diversi anni da Manolo Saiz. Nel maggio 2006 Saiz era stato pesantemente implicato nell'inchiesta sul doping denominata Operación Puerto e il principale sponsor Liberty Seguros aveva ritirato la sponsorizzazione.[1] Un consorzio delle cinque maggiori aziende energetiche del Kazakistan aveva quindi rilevato la squadra rinominandola Astana, dal nome della capitale del paese eurasiatico.[2]

Il consorzio intanto aveva cominciato a finanziare la formazione di un nuovo gruppo sportivo, legato non più a Saiz ma alla società Zeus Sàrl dell'organizzatore del Tour de Suisse Marc Biver; la direzione tecnica, nella figura di team manager, era stata affidata al belga Walter Godefroot, coadiuvato da quattro direttori sportivi, Adriano Baffi, Giovanni Fidanza, Aleksandr Šefer e Mario Kummer. Dopo diverse vicissitudini, il 19 dicembre 2006 la squadra di Biver e Godefroot riuscì a ricevere una delle venti licenze per partecipare all'UCI ProTour 2007,[3] mentre alla società di Saiz tale licenza venne ritirata.[4] Nasceva una nuova Astana, con licenza svizzera, un fornitore di telai svizzero, la BMC, e una sede nuova, a Les Geneveys-sur-Coffrane, nel Canton Neuchâtel.

2007: una stagione segnata dal doping

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Per il 2007 vennero messi sotto contratto corridori come Andreas Klöden, Matthias Kessler, Sergej Ivanov (tutti dalla T-Mobile), Antonio Colom, Paolo Savoldelli e Grégory Rast, mentre dall'Astana di Saiz vennero confermati tra gli altri Aleksandr Vinokurov, Andrej Kašečkin, Sergej Jakovlev e Daniel Navarro.[5] Durante la stagione il team si fece notare per le performance dei suoi corridori nelle corse a tappe e nelle cronometro: spicca il risultato della tredicesima tappa del Tour de France, la cronometro di Albi, in cui Vinokurov, Klöden e Kašečkin terminarono al primo, terzo e quarto posto.

Andrej Kašečkin al Tour de Romandie 2007.

La stagione fu però caratterizzata dai casi di doping. Già il 30 aprile 2007 Jef D'Hont, massaggiatore del Team Telekom dal 1992 al 1996, pubblicò Memorie di un massaggiatore, libro in cui rivelò le pratiche di doping usate nella squadra tedesca di cui Walter Godefroot era manager all'epoca. D'Hont affermò anche che "per Walter, ciò che non poteva essere individuato in un controllo anti-doping non poteva essere doping".[6] Godefroot negò e sporse querela contro d'Hont. Queste affermazioni portarono sospetti sulla squadra, che non solo era diretta da Walter Godefroot, ma comprendeva nell'organico anche ex corridori del Team Telekom (Aleksandr Vinokurov, Andreas Klöden, Matthias Kessler, Eddy Mazzoleni, Paolo Savoldelli, Sergej Ivanov). Proprio Kessler fu trovato positivo al testosterone il 27 giugno e venne prima sospeso, poi licenziato dopo la conferma della sua positività, e infine squalificato per due anni.[7] Nello stesso periodo Eddy Mazzoleni, terzo al Giro d'Italia 2007, fu citato insieme a Danilo Di Luca nell'inchiesta Oil for Drugs, sospettato di aver avuto contatti con il dottor Carlo Santuccione che aveva fornito prodotti dopanti ad alcuni atleti. Mazzoleni, pur negando i rapporti col medico, in luglio mise fine al contratto con l'Astana in attesa dell'esito dell'inchiesta:[8] non ritornerà più al professionismo, e nell'aprile 2008 sarà squalificato per due anni.[9]

Nello stesso mese al Tour de France il leader Vinokurov, che poche settimane prima in un'intervista al quotidiano L'Équipe aveva provato a fugare i sospetti legati alla sua collaborazione col dottor Michele Ferrari,[10] fu trovato positivo a una trasfusione omologa di sangue: per questo motivo, in aderenza al codice etico, l'Astana lasciò in blocco la corsa francese.[11]. Il team licenziò il suo leader già il 30 luglio, e decise di sospendere per un mese l'attività.[12] La positività venne poi confermata e Vinokurov squalificato per due anni, nonostante la Federciclismo kazaka gli avesse inizialmente inflitto solo un anno di sospensione.[13] L'8 agosto anche l'altro kazako Kašečkin fu trovato positivo a una trasfusione omologa, in un controllo svolto in Turchia il 1º agosto. Sospeso in un primo tempo, venne anch'egli licenziato il 31 agosto dopo la conferma nelle controanalisi[14].

Numerosi furono anche i problemi legati al pagamento degli stipendi; ciò nonostante in ottobre Johan Bruyneel, ex direttore sportivo dell'appena dismessa Discovery Channel, la squadra di Lance Armstrong, annunciò che sarebbe diventato il manager dell'Astana nel 2008, subentrando a Biver.[15]

2008: le vittorie di Contador al Giro e alla Vuelta

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Alberto Contador impegnato nel corso della ventesima tappa della Vuelta a España 2008.

Nel 2008, malgrado l'arrivo in Astana di Johan Bruyneel e del vincitore del Tour de France 2007 Alberto Contador (ex Liberty Seguros e Discovery Channel), l'organizzazione del Tour de France rifiutò l'invito all'Astana alla corsa a causa dei problemi di doping della stagione precedente. Nonostante questo, la stagione della squadra kazako-lussemburghese fu eccellente. Inizialmente non autorizzata a correre il Giro d'Italia, la squadra fu ammessa a meno di una settimana dal via,[16] e a dispetto del cambio di programma stagionale, Alberto Contador vinse la corsa dopo aver preso la maglia rosa nella quindicesima tappa, sul Passo Fedaia, dando al team il primo storico successo in un Grande Giro. Nel prosieguo di stagione, saltato il Tour, Contador si aggiudicò anche la Vuelta a España, suo obiettivo sin dall'inizio della stagione, davanti al compagno Levi Leipheimer, dopo aver preso la maglia di leader sull'Angliru vincendo la tredicesima frazione.

L'8 settembre 2008, il sito internet del magazine Velonews diffuse la notizia di un probabile ritorno nel 2009 di Lance Armstrong, che avrebbe corso con l'Astana cinque corse, Tour of California, Parigi-Nizza, Tour de Georgia, Critérium du Dauphiné Libéré Tour de France.[17]. Nonostante l'iniziale smentita dall'Astana[18], la notizia venne confermata il giorno seguente dallo stesso Armstrong sul sito della sua fondazione, annunciando l'obiettivo di vincere il suo ottavo Tour de France[19][20] e promuovere la sua fondazione di lotta contro il cancro. Armstrong annunciò ufficialmente il suo ritorno all'attività il 24 settembre 2008 in una conferenza stampa, e confermò l'ingaggio da parte dell'Astana.[21]

2009: il ritorno di Armstrong e l'addio a fine stagione

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Lance Armstrong in maglia Astana al Tour de France 2009.

La stagione 2009 dell'Astana cominciò numerose vittorie tra febbraio e aprile: tra queste i successi al Tour of California e alla Vuelta a Castilla y León di Leipheimer, e i successi alla Volta ao Algarve e alla Vuelta al País Vasco di Contador. Al Giro d'Italia Armstrong terminò dodicesimo e Leipheimer sesto, ma i corridori fecero notizia per aver coperto il nome dell'Astana sulle maglie per via degli stipendi non pagati.[22] Gli sponsor kazaki volevano imporre il ritorno di Aleksandr Vinokurov, creatore della squadra. Bruyneel e Armstrong ricercarono altri sponsor per rilevare la squadra, ma i kazaki pagarono gli stipendi per partecipare al Tour de France, e Bruyneel ed Armstrong partirono per la Grande Boucle.

Al Tour l'Astana vinse la quarta tappa, la cronometro a squadre di Montpellier, ma profonde divergenze opposero Contador ed Armstrong, i due capitani della squadra. Armstrong approfittò di un buco creatosi nel gruppo negli ultimi chilometri della terza tappa, Contador attaccò alla prima tappa di montagna, ad Arcalis. Alla quindicesima frazione (da Pontarlier a Verbier), Contador attaccò. Dietro di lui, Klöden rimase con Lance Armstrong. Lo spagnolo riuscì a distanziarlo di un minuto e trenta secondi e alla fine conquistò la maglia gialla, mentre Armstrong concluse terzo. In ottobre, l'Agenzia francese per la lotta contro il doping (AFLD) denunciò in un rapporto un "trattamento privilegiato" di cui avrebbe beneficiato la squadra da parte degli ufficiali UCI durante la corsa.[23]. Già il 21 luglio, prima della fine del Tour, Johan Bruyneel confermò che avrebbe lasciato l'Astana alla fine della stagione[24] per passare al nuovo Team RadioShack creato da Lance Armstrong; con sé avrebbe portato, oltre ad Armstrong, parte dei corridori della squadra (tra gli altri Klöden, Leipheimer, Jaroslav Popovyč e Rast) e il direttore sportivo Alain Gallopin.

2010: il ritorno di Vinokurov e il Tour revocato a Contador

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Contador ricevuto da Zapatero dopo la vittoria, poi revocata, al Tour de France 2010.

Dopo il periodo di squalifica conclusosi nell'agosto 2009, per la stagione 2010 tornò in squadra il kazako Aleksandr Vinokurov, e con lui arrivarono in organico nuovi corridori: tra gli altri, David de la Fuente, Paolo Tiralongo, Enrico Gasparotto, Rubén Plaza e Óscar Pereiro. Il 25 novembre al team venne intanto rinnovata la licenza ProTour.

Il principale successo targato Astana nella stagione 2010 fu quello ottenuto al Tour de France da Alberto Contador, che pur non vincendo alcuna tappa nelle tre settimane di corsa riuscì comunque a prevalere, come nel 2009, sul rivale Andy Schleck; la vittoria gli sarà comunque revocata nel 2012 a seguito di una positività al clenbuterolo riscontratagli durante la corsa, e alla successiva squalifica che lo priverà anche della vittoria sub-judice ottenuta al Giro d'Italia 2011.[25][26] Durante il 2010 lo spagnolo fece sue anche la Volta ao Algarve, la Parigi-Nizza, la Vuelta a Castilla y León e due frazioni al Critérium du Dauphiné, classificandosi peraltro terzo alla Freccia Vallone.[27]

Alla Liegi-Bastogne-Liegi si impose invece l'altro capitano dell'Astana, Aleksandr Vinokurov, che seppe aggiudicarsi anche il Giro del Trentino e una frazione al Tour de France, chiudendo poi secondo alla Clásica San Sebastián.[27] Altri risultati di rilievo arrivarono grazie a Maksim Iglinskij, primo nella Monte Paschi Strade Bianche e piazzato nei dieci in Milano-Sanremo, Gand-Wevelgem e Giro delle Fiandre, ad Enrico Gasparotto, vincitore di una tappa alla Tirreno-Adriatico e terzo all'Amstel Gold Race, e a Daniel Navarro, protagonista di un successo di tappa in solitaria al Critérium du Dauphiné. Numerosi infine i piazzamenti, ma senza vittorie, di Allan Davis nelle volate.[27]

2011: una stagione senza grandi successi

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Vinokurov al Tour de Romandie 2011.

Al termine della stagione 2010 Contador confermò le intenzioni di lasciare la formazione kazaka per passare alla corte di Bjarne Riis: insieme a lui anche i gregari Benjamín Noval, Jesús Hernández e Daniel Navarro approdarono al Team Saxo Bank. A puntellare la rosa vennero messi sotto contratto i giovani Roman Kreuziger e Robert Kišerlovski, entrambi provenienti dalla Liquigas-Doimo. Vinokurov e Kreuziger divennero le punte per il calendario del 2011: il kazako annunciò che sarebbe stata la sua ultima stagione da professionista, e che avrebbe fatto di tutto per vincere il Tour de France, mentre Kreuziger venne designato capitano per il Giro d'Italia.[28]

I risultati furono inferiori rispetto a quelli ottenuti le stagioni precedenti, e i ciclisti Astana ottennero solamente alcuni successi di tappa: alla Parigi-Nizza con Rémy Di Grégorio, alla Vuelta al País Vasco e al Tour de Romandie con Vinokurov e al Giro d'Italia con Paolo Tiralongo. Proprio al Giro l'Astana vinse la classifica a squadre mentre Kreuziger concluse al sesto posto nella generale (poi quinto in seguito alla squalifica comminata a Contador); Vinokurov chiuse al terzo posto il Tour de Romandie e il Giro del Delfinato, ma proprio in occasione del Tour de France fu costretto al ritiro nel corso della nona tappa a seguito di una caduta nella discesa del Col du Peyrol, fratturandosi il femore.[29] Il kazako annunciò l'immediato ritiro dalle corse,[30][31] ma pochi mesi dopo, stante anche i buoni progressi fatti in sede di riabilitazione, annunciò la sua presenza anche per il 2012. L'Astana chiuse pertanto al 14º posto UCI World Tour con soli 434 punti, dei quali 230 vennero registrati da Vinokurov, rischiando senza di essi di perdere la licenza ProTeam.[32][33]

2012: l'ultimo anno di Vinokurov

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Vinokurov al Tour de France 2012.

L'ingaggio di maggior rilievo in vista del 2012 fu quello dello sloveno Janez Brajkovič, al ritorno in Astana dopo i due anni passati alla RadioShack, che venne designato come uno dei leader insieme a Vinokurov e Kreuziger.[34]

Nel mese di marzo Kreuziger disputò una positiva Tirreno-Adriatico, concludendo al terzo posto in classifica generale. Nelle classiche di primavera Enrico Gasparotto vinse l'Amstel Gold Race mentre la Liegi-Bastogne-Liegi venne vinta da Malsim Iglinskij con Gasparotto al terzo posto. Al Giro d'Italia la squadra kazaka designò nuovamente Kreuziger come capitano e nonostante le due vittorie di tappa con Paolo Tiralongo a Rocca di Cambio e proprio con Kreuziger all'Alpe di Pampeago, il corridore ceco deluse in classifica generale chiudendo a più di un quarto d'ora di ritardo dal vincitore Ryder Hesjedal.[35]

Vinokurov invece, a parte l'apparizione al Tour de Langkawi, corse pochissimo e preferì concentrare la sua preparazione in vista del Tour e dei Giochi olimpici, tornando a correre solo nel mese di giugno in occasione del Critérium du Dauphiné, aiutando il compagno di squadra Brajkovič a chiudere al settimo posto. Al Tour de France, suo ultimo Grande Giro, Vinokurov si mise in evidenza soprattutto nella tappa regina corsa sui Pirenei, concludendo però in classifica generale al 31º posto; Brajkovič concluse invece al nono posto. Una settimana dopo la fine del Tour Vinokurov vinse la medaglia d'oro nella prova in linea dei Giochi olimpici di Londra. Dopo questo successo, annunciò il ritiro dalle corse al termine della Clásica San Sebastián, sua ultima gara:[36] venne comunque confermato come manager per il 2013.[37]

2013: l'arrivo di Vincenzo Nibali e la vittoria al Giro

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Vincenzo Nibali durante l'ultima tappa del Giro d'Italia 2013.

Lo scarso rendimento di Roman Kreuziger, sul quale si nutrivano grandi speranze, unito al ritiro dall'attività di Vinokurov, costrinse l'Astana a cercare un nuovo corridore adatto alle corse a tappe. Venne pertanto ingaggiato Vincenzo Nibali, proveniente anch'egli dalla Liquigas e terzo classificato al Tour de France 2012: insieme a Nibali vennero ingaggiati tutti i corridori di fiducia del messinese, tra cui Valerio Agnoli e Alessandro Vanotti.[38] Importante fu inoltre l'ingaggio di Jakob Fuglsang, mentre Kreuziger e Kišerlovski lasciarono la squadra.

Gli obiettivi di Nibali per il 2013 erano il Giro e Vuelta, ma i risultati non tardarono ad arrivare: il corridore siciliano vinse la Tirreno-Adriático, precedendo Chris Froome e Alberto Contador[39] e poi il Giro del Trentino.[40] Nel periodo delle classiche invece Borut Božič ottenne un ottimo secondo posto alla Gand-Wevelgem. Si giunse così al Giro d'Italia, uno dei primi obiettivi dello squalo dello Stretto che partiva con i favori del pronostico. Tra i principali contendenti vi erano Bradley Wiggins (vincitore del Tour 2012) e Ryder Hesjedal (vincitore del Giro 2012): Già dalla prime tappe l'italiano si trovò in una situazione migliore rispetto ai rivali, stazionando in seconda posizione dopo le prime sette tappe con Hesjedal a 3" e Wiggins a 1'30". Nella tappa dell'Altopiano del Montasio Hesjedal perse una ventina di minuti e il giorno seguente Wiggins perse 3' abbandonando il giorno successivo. Il rivale di maggior spessore divenne pertanto Cadel Evans, ma in occasione della cronoscalata[41] e poi nella tappa delle Tre Cime di Lavaredo[42] Nibali guadagnò un margine sufficiente a garantirgli la vittoria del Giro 2013 su Rigoberto Urán e Cadel Evans.[43]

Al Tour de France Janez Brajkovič si presentò con ambizioni di classifica, con Fuglsang come seconda opzione, ma una serie di cadute ridussero i componenti della squadra e non vennero conquistati risultati di rilievo. Nella seconda parte di stagione Nibali, dopo aver concluso al terzo posto la Vuelta a Burgos, si presentò al via della Vuelta a España. Nella corsa spagnola l'Astana vinse la cronometro squadre iniziale permettendo a Brajkovič di indossare la maglia rossa. In occasione della seconda tappa con finale sul Monte da Groba la maglia passò proprio a Nibali, che la perse il giorno seguente in favore di Chris Horner a Mirador de Lobeira, recuperandola al termine della quarta tappa. Sull'Alto de Peñas Blancas la riperse permettendo allo statunitense di riappropriarsi del simbolo del primato. Horner si trovò così a gestire 50" di margine nei confronti di Nibali, che dopo alcune giornate negative ad Aramón Formigal, Peña Cabarga e Alto del Naranco seppe recuperare fino a soli 3" da Horner. Nella tappa dell'Angliru, nonostante i numerosi attacchi portati dal corridore siciliano, Horner seppe infine difendere la maglia rossa risultando così vincitore della corsa spagnola. Nibali concluse secondo.

2014: il terzo posto di Aru al Giro e il trionfo di Nibali al Tour

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Nibali in maglia gialla al Tour de France 2014.

Dopo la vittoria del Giro d'Italia l'anno precedente, il principale obiettivo dell'Astana per il 2014 era vincere il Tour de France con Vincenzo Nibali. Per dare allo stesso Nibali una squadra attrezzata per le tappe di montagna vennero messi sotto contratto Michele Scarponi, per quattro anni consecutivi tra i primi cinque classificati del Giro, Lieuwe Westra e Mikel Landa.[44]

Lo stesso Scarponi venne nominato capitano in vista del Giro d'Italia, partendo come uno dei favoriti.[45] Tra i gregari figuravano i nomi di Brajkovič, Tiralongo, Agnoli, Landa e la giovane promessa italiana Fabio Aru, capace di concludere al quinto posto la tappa vinta da Nibali l'anno precedente sulle Tre Cime di Lavaredo.[46] Già dalle prime tappe, però, Scarponi mostrò di non essere in buone condizioni fisiche tanto che al termine dell'ottava tappa prese 10' di distacco dai migliori ritirandosi poi nel corso della sedicesima tappa. Nel mentre Aru confermò quanto di buono fatto vedere l'anno prima, rimase sempre insieme ai migliori e, tenendo un ritmo regolare, concluse al terzo posto della classifica generale, alle spalle di Nairo Quintana e Rigoberto Urán. Il sardo conquistò inoltre la quindicesima tappa, giungendo solitario sul traguardo di Montecampione.

Al seguente Tour de France, già nella seconda tappa in Regno Unito Nibali vinse la tappa e vestì la maglia gialla; tre giorni dopo, sui pavé della frazione di Arenberg, andò in fuga insieme ai compagni Fuglsang e Westra e al traguardo, pur non vincendo, consolidò il primato, guadagnando 2'08" su Alejandro Valverde e 2'35" su Contador (l'altro favorito Chris Froome invece cadde e si ritirò).[47] Dopo aver perso per un giorno la maglia gialla a favore di Tony Gallopin, il capitano Astana riprese il primato vincendo la decima tappa a La Planche des Belles Filles; Nibali si impose poi anche a Chamrousse, concluse secondo a Risoul, e vinse infine anche sul traguardo di Hautacam, staccando nettamente tutti gli avversari e trionfando infine a Parigi, a cinque anni dal successo di Contador.[48] In settembre alla Vuelta a España Aru si impose in due frazioni e concluse al quinto posto. Nello stesso mese l'UCI rese noto che Valentin Iglinskij era risultato positivo all'EPO in un controllo antidoping effettuato nel corso dell'Eneco Tour. Il corridore riconobbe il fatto e venne sospeso dalla squadra.[49]

2015: le vittorie alla Vuelta con Aru e al Giro di Lombardia con Nibali

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Il 2015 si caratterizza per le vittorie di Fabio Aru nella Vuelta a España (nelle ultime due tappe il sardo strappa la maglia rossa a Tom Dumoulin) e di Vincenzo Nibali nel Giro di Lombardia. Al Giro d'Italia, inoltre, la squadra vinse la graduatoria a squadre e ben cinque tappe, una con Tiralongo e due sia con Aru che con Landa, classificati rispettivamente al secondo e al terzo posto finale alle spalle di Contador.

2016: il terzo Giro d'Italia con Nibali

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Nibali impegnato nel corso di una tappa del vittorioso Giro d'Italia 2016.

Nel 2016 arriva un nuovo successo al Giro d'Italia con Vincenzo Nibali, che si impone dopo un inizio irto di difficoltà. Sul traguardo di Sant'Anna di Vinadio il siciliano riesce a colmare lo svantaggio nei confronti del colombiano Esteban Chaves, a superarlo in classifica e a conquistare la sua seconda affermazione nella Corsa Rosa. In giugno arriva anche la vittoria al Tour de Suisse per il giovane Miguel Ángel López, che stacca di 12 secondi lo spagnolo Ion Izagirre dopo aver preso la leadership nella cronometro del penultimo giorno. Al Tour de France la formazione kazaka manda come capitano Fabio Aru, che però conclude in tredicesima posizione per un crollo fisico nella penultima tappa. Alla Milano-Torino Miguel Ángel López stacca tutti rientrando anche sul fuggitivo e vincendo così la gara, quarto è invece Aru; al successivo Giro di Lombardia Diego Rosa arriva secondo, anticipato dal colombiano Esteban Chaves.

2017: la vittoria al Giro del Delfinato con Fuglsang

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Nella stagione 2017 l'Astana abbandona il marchio Specialized per adottare le biciclette canadesi Argon 18. Vincenzo Nibali (seguito da Valerio Agnoli) lascia l'Astana, per gareggiare nella neonata Bahrain-Merida. In stagione la squadra kazaka deve affrontare il lutto per la scomparsa durante un allenamento, il 22 aprile, del ciclista Michele Scarponi, in rosa dal 2014. In giugno l'Astana conquista due tappe e la classifica finale del Giro del Delfinato con Jakob Fuglsang; nella stessa corsa Aru conclude quinto. Sempre il sardo conquisterà il quinto posto al Tour de France 2017. Alla Vuelta a España Lopez conquista due tappe e l'ottavo posto finale, mentre una frazione va ad Aleksej Lucenko.

2018-2019: i podio di López a Giro e Vuelta e la Liegi vinta da Fuglsang

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2020: la partnership con Wilier Triestina

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Nella stagione 2020 l'Astana abbandona il marchio canadese Argon 18 per adottare le biciclette italiane Wilier Triestina con i modelli "Wilier 0 SLR" per le corse su strada e "Wilier Turbine" per le prove a cronometro, il gruppo resta lo Shimano Dura-Ace e le ruote Corima con i freni a disco.

Anno Codice Nome Cat. Biciclette Dirigenza
2007 AST Svizzera (bandiera) Astana Team PT BMC Manager: Marc Biver
Dir. sportivi: Mario Kummer, Adriano Baffi, Giovanni Fidanza, Aleksandr Šefer, Walter Godefroot
2008 AST Lussemburgo (bandiera) Astana Team PT Trek Manager: Johan Bruyneel
Dir. sportivi: Vjačeslav Ekimov, Alain Gallopin, Sean Yates, Aleksandr Šefer, Andrej Teterjuk
2009 AST Kazakistan (bandiera) Astana Team PT Trek Manager: Johan Bruyneel
Dir. sportivi: Alain Gallopin, Sean Yates, Vjačeslav Ekimov, Aleksandr Šefer, Dirk Demol
2010 AST Kazakistan (bandiera) Astana PT Specialized Manager: Yvon Sanquer
Dir. sportivi: Guido Bontempi, Giuseppe Martinelli, Nikolaj Proskurin, Aleksandr Šefer, Dmitrij Sedun
2011 AST Kazakistan (bandiera) Pro Team Astana WT Specialized Manager: Valentin Rekhert
Dir. sportivi: Guido Bontempi, Giuseppe Martinelli, Aleksandr Šefer, Dmitrij Sedun, Laurenzo Lapage, Aleksandr Nadobenko
2012 AST Kazakistan (bandiera) Astana Pro Team WT Specialized Manager: Aleksandr Šefer
Dir. sportivi: Guido Bontempi, Giuseppe Martinelli, Dmitrij Sedun
2013 AST Kazakistan (bandiera) Astana Pro Team WT Specialized Manager: Aleksandr Vinokurov
Dir. sportivi: Giuseppe Martinelli, Gorazd Štangelj, Dmitrij Sedun, Aleksandr Šefer, Jaan Kirsipuu, Stefano Zanini, Sergej Jakovlev, Dmitrij Fofonov
2014 AST Kazakistan (bandiera) Astana Pro Team WT Specialized Manager: Aleksandr Vinokurov
Dir. sportivi: Giuseppe Martinelli, Gorazd Štangelj, Dmitrij Sedun, Aleksandr Šefer, Jaan Kirsipuu, Stefano Zanini, Sergej Jakovlev, Dmitrij Fofonov, Paolo Slongo
2015 AST Kazakistan (bandiera) Astana Pro Team WT Specialized Manager: Aleksandr Vinokurov
Dir. sportivi: Giuseppe Martinelli, Dmitrij Fofonov, Sergej Jakovlev, Dmitrij Sedun, Aleksandr Šefer, Paolo Slongo, Gorazd Štangelj, Stefano Zanini
2016 AST Kazakistan (bandiera) Astana Pro Team WT Specialized Manager: Aleksandr Vinokurov
Dir. sportivi: Giuseppe Martinelli, Dmitrij Fofonov, Sergej Jakovlev, Dmitrij Sedun, Aleksandr Šefer, Paolo Slongo, Gorazd Štangelj, Stefano Zanini
2017 AST Kazakistan (bandiera) Astana Pro Team WT Argon 18 Manager: Aleksandr Vinokurov
Dir. sportivi: Dmitrij Fofonov, Bruno Cenghialta, Sergej Jakovlev, Giuseppe Martinelli, Lars Michaelsen, Dmitrij Sedun, Aleksandr Šefer, Stefano Zanini
2018 AST Kazakistan (bandiera) Astana Pro Team WT Argon 18 Manager: Aleksandr Vinokurov
Dir. sportivi: Dmitrij Fofonov, Bruno Cenghialta, Sergej Jakovlev, Giuseppe Martinelli, Lars Michaelsen, Dmitrij Sedun, Aleksandr Šefer, Stefano Zanini
2019 AST Kazakistan (bandiera) Astana Pro Team WT Argon 18 Manager: Aleksandr Vinokurov
Dir. sportivi: Dmitrij Fofonov, Bruno Cenghialta, Sergej Jakovlev, Giuseppe Martinelli, Lars Michaelsen, Dmitrij Sedun, Aleksandr Šefer, Stefano Zanini
2020 AST Kazakistan (bandiera) Astana Pro Team WT Wilier Triestina Manager: Aleksandr Vinokurov
Dir. sportivi: Dmitrij Fofonov, Bruno Cenghialta, Giuseppe Martinelli, Dmitrij Sedun, Yana Seel, Aleksandr Šefer, Stefano Zanini
2021 APT Kazakistan (bandiera) Astana-Premier Tech WT Wilier Triestina Manager: carica vacante
Dir. sportivi: Dmitrij Fofonov, Steve Bauer, Bruno Cenghialta, Sergej Jakovlev, Giuseppe Martinelli, Dmitrij Murav'ëv, Stefano Zanini
2022 AST Kazakistan (bandiera) Astana Qazaqstan Team WT Wilier Triestina Manager: Aleksandr Vinokurov
Dir. sportivi: Aleksandr Šefer, Bruno Cenghialta, Dmitrij Fofonov, Mario Manzoni, Giuseppe Martinelli, Sergej Jakovlev, Stefano Zanini
2023[50] AST Kazakistan (bandiera) Astana Qazaqstan Team WT Wilier Triestina Manager: Aleksandr Vinokurov
Dir. sportivi: Aleksandr Šefer, Bruno Cenghialta, Claudio Cucinotta, Dmitrij Fofonov, Orlando Maini, Mario Manzoni, Giuseppe Martinelli, Giacomo Notari, Sergej Jakovlev, Stefano Zanini
2024[51] AST Kazakistan (bandiera) Astana Qazaqstan Team WT Wilier Triestina Manager: Aleksandr Vinokurov
Dir. sportivi: Aleksandr Šefer, Bruno Cenghialta, Claudio Cucinotta, Dmitrij Fofonov, Orlando Maini, Mario Manzoni, Giuseppe Martinelli, Giacomo Notari, Sergej Jakovlev, Stefano Zanini

Classifiche UCI

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Anno Classifica Pos. Migliore cl. individuale
2007 ProTour 12º Germania (bandiera) Andreas Klöden (31º)
2008 ProTour Germania (bandiera) Andreas Klöden (3º)
2009 World Cal. Spagna (bandiera) Alberto Contador ()
2010 World Cal. Kazakistan (bandiera) Aleksandr Vinokurov (11º)
2011 World Tour 14º Kazakistan (bandiera) Aleksandr Vinokurov (16º)
2012 World Tour 10º Rep. Ceca (bandiera) Roman Kreuziger (20º)
2013 World Tour Italia (bandiera) Vincenzo Nibali (5º)
2014 World Tour 10º Italia (bandiera) Vincenzo Nibali (5º)
2015 World Tour Italia (bandiera) Fabio Aru (5º)
2016 World Tour 10º Italia (bandiera) Vincenzo Nibali (12º)
2017 World Tour 15º Italia (bandiera) Fabio Aru (26º)
2018 World Tour Danimarca (bandiera) Michael Valgren (12º)
2019 World Ranking Danimarca (bandiera) Jakob Fuglsang (3º)
2020 World Ranking Danimarca (bandiera) Jakob Fuglsang (5º)
2021 World Ranking 13º Russia (bandiera) Aleksandr Vlasov (35º)
2022 World Ranking 21º Colombia (bandiera) Miguel Ángel López (61º)
2023 World Ranking 20º Kazakistan (bandiera) Aleksej Lucenko (46º)

Aggiornato al 17 agosto 2024.

Partecipazioni: 18 (2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020, 2021, 2022, 2023, 2024)
Vittorie di tappa: 16
2007: 1 (Paolo Savoldelli)
2011: 1 (Paolo Tiralongo)
2012: 2 (Paolo Tiralongo, Roman Kreuziger)
2013: 2 (2 Vincenzo Nibali)
2014: 1 (Fabio Aru)
2015: 5 (Paolo Tiralongo, 2 Mikel Landa, 2 Fabio Aru)
2016: 1 (Vincenzo Nibali)
2019: 3 (2 Pello Bilbao, Dario Cataldo)
2023: 1 (Mark Cavendish)
Vittorie finali: 3
2008 (Alberto Contador)
2013 (Vincenzo Nibali)
2016 (Vincenzo Nibali)
Altre classifiche: 9
2009: Squadre a tempi
2011: Giovani (Roman Kreuziger), Squadre a tempi
2015: Giovani (Fabio Aru), Squadre a tempi, Squadre a punti
2016: Squadre a tempi
2018: Giovani (Miguel Ángel López)
2019: Giovani (Miguel Ángel López)
Partecipazioni: 17 (2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020, 2021, 2022, 2023, 2024)
Vittorie di tappa: 15
2008: 4 (2 Alberto Contador, 2 Levi Leipheimer)
2012: 1 (Fredrik Kessiakoff)
2013: 1 (cronosquadre)
2014: 2 (2 Fabio Aru)
2015: 1 (Mikel Landa)
2017: 3 (Aleksej Lucenko, 2 Miguel Ángel López)
2019: 2 (cronosquadre, Jakob Fuglsang)
2020: 1 (Ion Izagirre)
Vittorie finali: 2
2008 (Alberto Contador)
2015 (Fabio Aru)
Altre classifiche: 3
2008: Combinata (Alberto Contador)
2017: Squadre
2019: Combattività (Miguel Ángel López)

Classiche monumento

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2010 (Aleksandr Vinokurov); 2012 (Maksim Iglinskij); 2019 (Jakob Fuglsang)
2015 (Vincenzo Nibali); 2020 (Jakob Fuglsang)

Campionati nazionali

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In linea: 2012 (Tanel Kangert)
Cronometro: 2013, 2018 (Tanel Kangert)
In linea: 2014, 2015 (Vincenzo Nibali); 2017 (Fabio Aru); 2023 (Simone Velasco)
In linea: 2007 (Maksim Iglinskij); 2008, 2012 (Asan Bazaev); 2010 (Maksim Gurov); 2013 (Aleksandr D'jačenko); 2017 (Artëm Zacharov); 2018, 2019, 2023 (Aleksej Lucenko); 2021 (Yevgeniy Fedorov); 2024 (Dmitrij Gruzdev)
Cronometro: 2008 (Andrej Mizurov); 2012, 2016, 2024 (Dmitrij Gruzdev); 2014, 2018 (Daniil Fominych); 2015, 2019, 2023 (Aleksej Lucenko); 2017 (Žandos Bižigitov)
In linea: 2008 (Tomas Vaitkus)
In linea: 2007 (Benoît Joachim)
Cronometro: 2008 (Sérgio Paulinho)
In linea: 2008 (Sergej Ivanov)
Cronometro: 2008 (Vladimir Gusev)
In linea: 2009 (Janez Brajkovič); 2010 (Gorazd Štangelj); 2012 (Borut Božič)
In linea: 2020 (Luis León Sánchez); 2021 (Omar Fraile)
Cronometro: 2009 (Alberto Contador)
In linea: 2012 (Andrij Hrivko)
Cronometro: 2012, 2018 (Andrij Hrivko)

Organico 2024

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Aggiornato al 15 agosto 2024.[52][51]

Staff tecnico

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Naz. Ruolo Sportivo
Kazakistan (bandiera) GM Aleksandr Vinokurov
Kazakistan (bandiera) DS Aleksandr Šefer
Italia (bandiera) DS Bruno Cenghialta
Italia (bandiera) DS Claudio Cucinotta
Kazakistan (bandiera) DS Dmitrij Fofonov
Kazakistan (bandiera) DS Sergej Jakovlev
Italia (bandiera) DS Orlando Maini
Italia (bandiera) DS Mario Manzoni
Italia (bandiera) DS Giuseppe Martinelli
Italia (bandiera) DS Giacomo Notari
Italia (bandiera) DS Stefano Zanini
Naz. Sportivo Anno
Italia (bandiera) Davide Ballerini 1994
Italia (bandiera) Samuele Battistella 1998
Italia (bandiera) Alberto Bettiol 1993
Paesi Bassi (bandiera) Cees Bol 1995
Kazakistan (bandiera) Gleb Brusenskij 2000
Gran Bretagna (bandiera) Mark Cavendish 1985
Danimarca (bandiera) Anthon Charmig 1998
Kazakistan (bandiera) Igor' Čžan 1999
Kazakistan (bandiera) Evgenij Fëdorov 2000
Italia (bandiera) Lorenzo Fortunato 1996
Italia (bandiera) Gianmarco Garofoli 2002
Italia (bandiera) Michele Gazzoli 1999
Kazakistan (bandiera) Evgenij Gidič 1996
Kazakistan (bandiera) Dmitrij Gruzdev 1986
Germania (bandiera) Max Kanter 1997
Kazakistan (bandiera) Anton Kuzmin 1996
Ecuador (bandiera) Harold Martín López 2000
Kazakistan (bandiera) Aleksej Lucenko 1992
Kazakistan (bandiera) Daniil Marukhin 1999
Danimarca (bandiera) Michael Mørkøv 1985
Eritrea (bandiera) Henok Mulubrhan 1999
Italia (bandiera) Antonio Nibali 1992
Kazakistan (bandiera) Vadim Pronskij 1998
Bielorussia (bandiera) Aljaksandr Rabušėnka 1995
Italia (bandiera) Christian Scaroni 1997
Paesi Bassi (bandiera) Ide Schelling 1998
Germania (bandiera) Rüdiger Selig 1989
Russia (bandiera) Gleb Syrica 2000
Colombia (bandiera) Harold Tejada 1997
Colombia (bandiera) Santiago Umba 2002
Italia (bandiera) Simone Velasco 1995
Kazakistan (bandiera) Nicolas Vinokurov 2002
  1. ^ Operacion Puerto, cronaca di un terremoto, su tuttobiciweb.it, tuttobiciweb. URL consultato il 2 agosto 2010.
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  11. ^ Doping, ancora uno scandalo al Tour Vinokourov positivo a un controllo, su repubblica.it. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  12. ^ Biver (Astana): nuove regole o me ne vado, su tuttobiciweb.it. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  13. ^ Vinokourov vuole tornare Ma l'Uci dice di no. URL consultato il 29 gennaio 2019.
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  19. ^ Annonce par Lance Armstrong de son retour, su livestrong.com. URL consultato il 29 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2008).
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  29. ^ El kazajo Vinokourov sufrió fractura de fémur y será operado Archiviato l'11 novembre 2014 in Internet Archive. prensalibre.com
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  31. ^ Vinokourov se retira elpais.com
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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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