Associazione Sportiva Cittadella

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AS Cittadella
Calcio
Il Citta, Il Cit, Granata
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Granata
Simboli Mura di Cittadella, Carro dei Carraresi
Dati societari
Città Cittadella
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione UEFA
Federazione FIGC
Campionato Serie B
Fondazione 1973
Proprietario Bandiera dell'Italia Gabrielli S.p.A.
Presidente Bandiera dell'Italia Andrea Gabrielli
Allenatore Bandiera dell'Italia Roberto Venturato
Stadio Piercesare Tombolato
(7 623[1] posti)
Sito web www.ascittadella.it
Palmarès
Trofei nazionali 1 Coppa Italia Dilettanti
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

L'Associazione Sportiva Cittadella s.r.l.u. (abbreviato A.S. Cittadella o semplicemente Cittadella) è una società calcistica italiana con sede a Cittadella, in provincia di Padova. Milita attualmente in Serie B, la seconda divisione del campionato italiano di calcio.

Fondata nel 1973 mediante fusione di due club preesistenti, dal 2000 al 2004 recò la denominazione Cittadella Padova. Il suo maggior successo è costituito da 13 partecipazioni al campionato di Serie B, dove ha esordito nella stagione sportiva 2000-2001 e in cui milita dal 2016-2017. Il miglior piazzamento in serie cadetta è il sesto posto, raggiunto in tre occasioni. Nella stagione 2018-2019 la squadra è giunta a disputare la finale dei play-off per la promozione in Serie A, persa poi contro il Verona.

La storia del club è strettamente legata a quella della famiglia Gabrielli, gruppo imprenditoriale veneto attivo nel settore siderurgico, che ne detiene la proprietà fin dalla fondazione e ne ha finanziato il progressivo sviluppo, conducendola in poco tempo dal dilettantismo al professionismo.

Storia

Dalle origini agli anni novanta

Formazione dell'Olimpia Cittadella nella stagione 1949-1950.

L'Associazione Sportiva Cittadella nacque nel 1973 dalla fusione di due squadre cittadine, l'Unione Sportiva Cittadellese e l'Olimpia Cittadella.[2][3] La Cittadellese, con colori sociali bianco e azzurro, fu fondata nel 1920,[4] mentre l'Olimpia, con colori bianco e verde, nel 1948.[5] La fusione fu voluta dall'allora presidente dell'Olimpia Angelo Gabrielli, per sopperire ai debiti che entrambe le compagini avevano accumulato nell'ultimo periodo e che mettevano a rischio la loro sopravvivenza.[3] Al momento della fusione la Cittadellese militava in Prima Categoria e l'Olimpia in Promozione.

L'accordo fu siglato il 21 giugno 1973 e inizialmente la convivenza unificata fra i due ambienti non fu facile, a causa della diversa identità dei due sodalizi: la Cittadellese infatti raccoglieva la maggior parte dei suoi sostenitori tra le file di militanti e simpatizzanti comunisti, mentre l'Olimpia era invece d'ispirazione cattolica[6]; fra le due compagini e i loro rappresentanti esisteva pertanto una sentita rivalità.[3]

La formazione del Cittadella vincitrice della Coppa Italia Dilettanti.

Durante la stagione sportiva 1973-1974, la prima della nuova società, la rosa comprendeva un paio di giocatori che si sarebbero successivamente affermati ad alti livelli, ossia Giancarlo Pasinato e Giovanni Sgarbossa.[3]

Per qualche anno il Cittadella militò stabilmente in Promozione, eccezion fatta per un'annata in Prima Categoria. Nel 1980 la società ottenne il primo successo di rilievo, vincendo la Coppa Italia Dilettanti in finale contro i Mobilieri Ponsacco, guidata dall'allenatore Roberto De Bortoli;[3] da questo momento inizia una parabola ascendente che porta i granata a conquistare la promozione nel Campionato Interregionale nel 1981.[3] Durante la stagione seguente viene inaugurato il Tombolato, e il Cittadella vi si trasferisce dopo un decennio di partite casalinghe giocate al D'Alvise.[3] Il Cittadella sfiora l'approdo fra i professionisti nel 1983-1984, allorquando giunge seconda in classifica nel proprio girone alle spalle del Pievigina. La Serie C2 verrà raggiunta qualche anno dopo, nel 1988-1989, sotto le direttive di mister Paolo Bottacin.[3]

Giancarlo Pasinato con la maglia del Cittadella.

Tra il 1989 e il 1998 la squadra ha militato sempre in Serie C2, salvo una parentesi di due campionati, a cavallo fra il 1991 e il 1993, nella quale scalò nel campionato di quinta serie.[7] Agli albori della stagione 1997-1998 arrivò sulla panchina granata l'allenatore veneto Ezio Glerean, reduce da una fortunata stagione a capo del San Donà: egli portò il suo modello di calcio a Cittadella e i risultati arrivarono fin da subito: in quel campionato il "Citta" raggiunse i play-off, venendo eliminato in semifinale dal Lecco.[7] La stagione seguente conquisterà nuovamente il diritto di partecipare ai play-off promozione, questa volta vincendoli, grazie al pareggio (0-0) ottenuto nella finale di Ferrara contro la Triestina: ciò vale ai granata la prima promozione in Serie C1 grazie al vantaggio della classifica avulsa.[7]

Alla prima esperienza in Serie C1 il Cittadella manca la qualificazione ai play-off all'ultima giornata.[8] Nel campionato successivo, grazie al terzo posto in classifica, si ripresenta l'occasione propizia. In semifinale i granata eliminano il Varese, che gli era arrivato davanti due anni prima.[8] L'avversario designato per la finale decisiva è il Brescello, giunta quinta in campionato. L'11 giugno 2000, davanti a migliaia di sostenitori al seguito giunti allo Stadio Bentegodi di Verona, il Cittadella conquista la sua prima storica promozione in Serie B, pareggiando il vantaggio iniziale degli emiliani grazie a un gol allo scadere dei tempi regolamentari di Mazzoleni.[8] La squadra che conquistò la serie cadetta fu caratterizzata da uno schema tattico molto offensivo, un 3-3-4 improntato dal suo allenatore che si ispirava nel gioco all'Ajax di Cruijff e Van Gaal.[8][9][10]

Gli anni duemila

Nel 2000 il sodalizio cambia denominazione in "Cittadella Padova"[11] e trasferisce la sede dei propri incontri casalinghi allo Stadio Euganeo di Padova, facendo leva sul difficile momento della squadra locale, retrocessa in Serie C2. Nonostante ciò la permanenza nella serie cadetta dura per due campionati, fino al 2001-2002.[8] Al termine del campionato la squadra tornerà a giocare allo Stadio Tombolato. Seguiranno cinque anonime stagioni in Serie C1, intervallate, nel 2004, dal ritorno alla tradizionale ragione sociale.[12]

Nella stagione 2007-2008 con Claudio Foscarini alla guida della squadra, grazie al terzo posto in graduatoria, il Cittadella ottiene il diritto di partecipare ai play-off per il salto di categoria.[13] La prima avversaria designata è il Foligno, allenato da Pierpaolo Bisoli; la partita di andata, giocata in Umbria, è appannaggio dei padroni di casa che vincono di misura. Nella gara di ritorno i veneti riusciranno a ribaltare il risultato vincendo 2-0, con le reti di De Gasperi e Manucci, raggiungendo in finale la Cremonese.[13] I lombardi si impongono al Tombolato grazie ad un gol di Temelin, ma anche in quest'occasione il Cittadella riesce a ribaltare il risultato nella gara di ritorno, giocata allo Stadio Zini di Cremona, vincendo 1-3 (reti di Meggiorini, Coralli e De Gasperi), conquistando la seconda promozione in Serie B della sua storia.[13]

Il desiderio dei tifosi di assistere al campionato di Serie B al Tombolato, unito a quello della società e delle istituzioni locali, avrà questa volta risvolti positivi. Il Cittadella gioca, infatti, le prime partite casalinghe allo Stadio Omobono Tenni di Treviso, in attesa del completamento dei lavori di ampliamento del proprio stadio per portarne la capienza a 7 623.[13] Il 15 novembre 2008 è disputato l'ultimo match sul terreno del Tenni (0-0 contro l'AlbinoLeffe). Il 29 novembre successivo avviene il debutto nel rinnovato Tombolato, nella gara contro l'Ancona, pareggiata 0-0.[13] L'andamento stagionale è discreto e segnato dalle prestazioni di Riccardo Meggiorini, che a fine campionato raggiungerà quota 18 reti, senza l'ausilio di calci di rigore.[14] Le prime difficoltà emergono nelle ultime partite del girone di ritorno: due punti in quattro partite fanno scivolare il Cittadella in zona play-out a una giornata dal termine. Nell'ultima partita di campionato, grazie alla vittoria per 2-0 nello scontro diretto con il Rimini, i veneti guadagnano la permanenza in Serie B ai danni proprio dei romagnoli, condannati alla disputa dei play-out.[13]

Nel campionato 2009-2010 il Cittadella ottiene il miglior piazzamento della sua storia, grazie anche alle 22 reti di Matteo Ardemagni[15]: sesto posto dietro a Lecce, Cesena, Brescia, Sassuolo e Torino, valevole per la disputa dei play-off per la promozione in Serie A.[16] L'avversaria designata è il Brescia. Il 2 giugno 2010 si gioca la semifinale di andata, allo Stadio Tombolato; i lombardi vincono 0-1 grazie alla rete, a due minuti dal termine, di Víctor Mareco.[17] Quattro giorni dopo, allo Stadio Mario Rigamonti di Brescia, il Cittadella si impone con lo stesso risultato, grazie al gol di Davis Curiale, ma non basta, in virtù del miglior piazzamento in classifica delle rondinelle, che dunque approdano alla finale contro il Torino.[18]

Gli anni duemiladieci

Nella stagione 2010-2011 la squadra granata raggiunge il 14º posto in Serie B, conseguendo la salvezza e potendo così disputare il suo sesto campionato di Serie B, il terzo consecutivo. Inoltre l'attaccante Federico Piovaccari si laurea capocannoniere della cadetteria con 23 reti.

Nella stagione successiva la squadra ottiene il 16º posto in Serie B, risultato che le permette di salvarsi e di giocare così il suo settimo campionato di Serie B, il quarto consecutivo. Inoltre si aggiudica la seconda Coppa Disciplina per il fair-play mostrato[19].

Nella stagione 2012-2013 raggiunge il 15º posto in classifica, ottenendo ancora una volta la salvezza. Inoltre si aggiudica la terza Coppa Disciplina, la seconda consecutiva.

Il campionato 2013-2014 si chiude per i veneti con il 17º posto in classifica, piazzamento che consente alla squadra di essere momentaneamente, fino al ripescaggio del Vicenza avvenuto il 29 agosto 2014, l'unica squadra a rappresentare il Veneto nel campionato di Serie B 2014-2015.

Il 22 maggio 2015 la sconfitta per 2-0 contro il Perugia sancisce l'aritmetica retrocessione del Cittadella in Lega Pro dopo sette stagioni consecutive nel campionato cadetto.

Il 2 agosto 2015, al primo turno della Coppa Italia, il Cittadella stabilisce il nuovo record di marcature nella competizione, battendo con il punteggio di 15-0 il Potenza. Nell'edizione 2015-2016 della Coppa Italia Lega Pro la squadra approda per la prima volta nella propria storia in finale, risultando così la quarta squadra veneta dopo Padova, Vicenza e Bassano Virtus, a centrare tale obiettivo. Il 18 aprile 2016, dopo aver sconfitto il Pordenone per 3-1, il club ottiene la certezza aritmetica della promozione in Serie B con tre giornate d'anticipo. Il 24 marzo precedente, inoltre, era stato stabilito il record di 11 vittorie consecutive in Lega Pro[20].

La stagione 2016-2017 in cadetteria parte con l'obiettivo della salvezza, ma grazie ai buoni risultati ottenuti durante l'arco del campionato, il Cittadella si piazza al sesto posto, eguagliando quindi il suo miglior piazzamento di sempre e ottenendo la qualificazione ai play-off per la seconda volta nella sua storia.[21] L'avversario prestabilito nel turno preliminare è il Carpi[22], che vince per 1-2 la partita del Tombolato, eliminando così i veneti.[23]

Nella stagione 2017-2018 il club granata ottiene ottimi risultati, che permettono di raggiungere il settimo posto e guadagnare per il secondo anno consecutivo l'accesso ai play-off, oltre a eguagliare il record di punti (66) risalente al 2009-2010. Nel frattempo il Citta ottiene un buon risultato anche in Coppa Italia, dove, dopo essere approdata agli ottavi di finale eliminando la SPAL (2-0), fatale è la sfida con la Lazio, che si impone per 4-1. Al turno preliminare dei play-off per la promozione in massima serie, il Cittadella deve affrontare il Bari, che, a causa di mancati pagamenti, subisce una penalizzazione di 2 punti. Questo permette ai granata di scavalcare i pugliesi in classifica, portandosi al sesto posto e quindi acquisendo il diritto di disputare l'incontro al Tombolato, con il conseguente vantaggio di potersi qualificare anche in caso di pareggio. Il Cittadella ne approfitta e la spunta sui pugliesi pareggiando per 2-2 dopo i tempi supplementari. Nelle semifinali dei play-off affronta il Frosinone e pareggia entrambe le partite per 1-1, ma è eliminato per via della miglior posizione in classifica dei ciociari.

La stagione 2018-2019 si rivela la migliore in assoluto del Cittadella. I granata concludono la Coppa Italia al quarto turno perdendo in casa del Benevento, ma è in Serie B che raggiungono un traguardo senza precedenti. Dopo il settimo posto in campionato che dà accesso ai play-off promozione per il terzo anno consecutivo, il Cittadella affronta lo Spezia nel primo turno preliminare, con partita secca fuori casa, che si conclude con un 2-1 in favore dei veneti. Nel turno di semifinale i granata affrontano il Benevento con match di andata e ritorno. Il primo, al Tombolato, vede la sconfitta del Cittadella in casa per 1-2, ma quattro giorni dopo sono i granata ad espugnare il Vigorito con un netto 0-3. Questo porta per la prima volta nella storia il Cittadella a giocarsi la finale play-off per la promozione in Serie A, nel derby veneto contro il Verona; il 30 maggio 2019 il Cittadella vince il match di andata per 2-0, ma nel match di ritorno perde per 3-0, vedendo sfumare una storica promozione.

Cronistoria

Cronistoria dell'Associazione Sportiva Cittadella
  • 1973 - Dalla fusione tra l'Unione Sportiva Cittadellese (in Prima Categoria) e l'Associazione Calcio Olimpia (in Promozione), entrambe di Cittadella, nasce l'Associazione Sportiva Cittadella.
  • 1973-1974 - 10º nel girone A della Promozione Veneto.
  • 1974-1975 - 13º nel girone A della Promozione Veneto.
  • 1975-1976 - 11º nel girone B della Promozione Veneto.
  • 1976-1977 - 15º nel girone B della Promozione Veneto. Retrocesso in Prima Categoria.
  • 1977-1978 - 1º nel girone D della Prima Categoria Veneto. Promosso in Promozione.
  • 1978-1979 - 5º nel girone A della Promozione Veneto.
  • 1979-1980 - 3º nel girone A della Promozione Veneto.
Vince la Coppa Italia Dilettanti (1º titolo).

  • 1980-1981 - 4º nel girone B della Promozione Veneto. Ammesso nel Campionato Interregionale a completamento organici.
  • 1981-1982 - 9º nel girone C del Campionato Interregionale.
  • 1982-1983 - 7º nel girone C del Campionato Interregionale.
  • 1983-1984 - 2º nel girone C del Campionato Interregionale.
  • 1984-1985 - 7º nel girone D del Campionato Interregionale.
  • 1985-1986 - 8º nel girone C del Campionato Interregionale.
  • 1986-1987 - 13º nel girone C del Campionato Interregionale.
  • 1987-1988 - 4º nel girone C del Campionato Interregionale.
  • 1988-1989 - 1º nel girone D del Campionato Interregionale. Promosso in Serie C2.

Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 1990-1991 - 16º nel girone B della Serie C2. Retrocesso nel Campionato Interregionale.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
Secondo turno di Coppa Italia Serie C.
Terzo turno di Coppa Italia Serie C.
  • 1997-1998 - 2º nel girone A della Serie C2. Promosso in Serie C1 dopo aver vinto i play-off.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 1999-2000 - 3º nel girone A della Serie C1. Promosso in Serie B dopo aver vinto i play-off.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 2000 - Cambia denominazione in Associazione Sportiva Cittadella Padova.

Fase a gironi di Coppa Italia.
Fase a gironi di Coppa Italia.
Fase a gironi di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
Semifinalista di Coppa Italia Serie C.
  • 2004 - Ritorna alla denominazione Associazione Sportiva Cittadella.
  • 2004-2005 - 12º nel girone B della Serie C1.
Semifinalista di Coppa Italia Serie C.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
  • 2007-2008 - 3º nel girone A della Serie C1. Promosso in Serie B dopo aver vinto i play-off.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Terzo turno di Coppa Italia.
Quarto turno di Coppa Italia.

Terzo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Quarto turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Finalista di Coppa Italia Lega Pro.
Secondo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Quarto turno di Coppa Italia.
Partecipa alla Coppa Italia.

Colori e simboli

Colori

Dal 1973 la tenuta da gioco casalinga del Cittadella è composta da un completo interamente granata (colore mutuato dal rosso del gonfalone comunale), arricchito in genere con personalizzazioni e inserti bianchi.[24].

La divise da trasferta e "third" (laddove previste dai contratti di sponsorizzazione) sono invece tipicamente gialle (altro colore proprio dell'araldica cittadina), bianche o ancora azzurre, col granata relegato a inserti e finiture.[24][25].

Simboli ufficiali

Emblema principale della squadra è il cosiddetto "Carro dei Carraresi", mututato dalla simbologia dell'omonima famiglia dell'aristocrazia padovana, egemone nel relativo territorio tra il XIV e il XV secolo. A tale famiglia si debbe altresì la totale ristrutturazione della cinta muraria che abbraccia il centro di Cittadella, la quale è a sua volta entrata a far parte dell'iconografia societaria.

Stemma

Evoluzione dello stemma
Gagliardetti della Cittadellese e dell'Olympia.
Il primo logo del Cittadella.
L'attuale stemma societario.

I predetti elementi sono dominanti nei simboli che la società si è data.

In origine sulle maglie era ricamata la sola ragione sociale, in lettere bianche; il club adottava però in ambito istituzionale un complesso disegno stilizzato (bianco su fondo granata) evocante le mura cittadine.

Successivamente è stato introdotto uno scudo circolare azzurro, recante un disegno più accurato delle mura (di color granata o sfumate in marrone-rosa, merlate alla guelfa) e in posizione centrale il "Carro dei Carraresi" (di color oro), nel quale le quattro ruote sono però sostituite da altrettanti palloni di "tipo moderno" (con struttura a pentagoni ed esagoni bianchi e neri). La denominazione sociale, inizialmente collocata entro l'insieme, nella parte bassa, è stata poi spostata a mo' di cornice esterna, talora racchiusa entro una corona circolare bianca, talaltra libera da altre finiture; inferiormente è invece tipicamente apposto l'anno di fondazione del club.[26]

Mascotte

La mascotte del Cittadella è dal 2005 "Torrion Torrione", una torre antropomorfa di colore granata.[27][28]

Strutture

Stadio

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Piercesare Tombolato, Stadio Euganeo e Stadio Omobono Tenni.
Il Tombolato, sede degli incontri casalinghi.

Il Cittadella, a partire dal 1973 (anno della nascita del club granata), fino alla stagione 1981-1982, disputò le gare interne allo Stadio comunale D'Alvise, che successivamente venne usato per gli allenamenti della squadre giovanili. In quel periodo venne inaugurato la Stadio Piercesare Tombolato, ancor'oggi sede della partite del "Citta". Intitolato all'omonimo portiere dell'Olympia Cittadella che perì il 25 marzo 1957 in seguito ad uno scontro avvenuto giorni prima con un avversario durante un'amichevole con la formazione Primavera del Padova,[29] la struttura prevede un campo in erba naturale contornato da una pista di atletica, due tribune coperte e una curva adibita a settore ospiti (1144 posti), per una capienza totale di 7632 posti a sedere.[30] Lo stadio fu adeguato e ampliato in seguito alla prima storica promozione del Cittadella in Serie B, nel 2000. Per dar spazio ai lavori necessari i granata si trasferirono temporaneamente allo Stadio Euganeo di Padova, impianto capace di ospitare quasi ventimila spettatori e soggetto a continue critiche strutturali.[31] Tale spostamento generò non poche critiche da parte dei tifosi cittadellesi.[9][32] Nel 2002 la squadra ritornò a disputare le partite nel rinnovato impianto.

Agli albori del campionato di Serie B 2008-2009 il Cittadella trasferì nuovamente la sede dei propri incontri casalinghi a causa di lavori al Tombolato, questa volta allo Stadio Omobono Tenni di Treviso, nel quale l'ultima partita disputata, prima del "ritorno a casa", risale al 29 novembre 2008.[33]

Il Cittadella ha disputato le stagioni successive nello stadio di casa. Nell'estate del 2015 è stato perfezionato il settore est con l'aggiunta di una copertura della tribuna finalizzata a migliorare il servizio per i tifosi. In questo modo il Tombolato è diventato il terzo stadio del Veneto dopo Padova e Verona a possedere entrambe le tribune coperte.[34]

Infine, nelle estati del 2017 e del 2018, la tribuna est ha subito un'ulteriore miglioria attraverso la sostituzione integrale dei seggiolini e l'abbassamento delle barriere che dividono il campo dalla tifoseria: due aspetti che hanno migliorato notevolmente la qualità dello spettacolo.[35][36]

Centro di allenamento

Il Cittadella svolge le proprie sedute di allenamento allo Stadio Piercesare Tombolato, sede degli incontri casalinghi.[37]

Il settore giovanile del Cittadella svolge le sedute d'allenamento nel campo sintetico disposto a fianco del campo principale.

Società

Organigramma societario

Di seguito l'organigramma tratto dal sito Internet ufficiale della società.[38]

Staff dell'area amministrativa
Consiglio di amministrazione
  • Bandiera dell'Italia Andrea Gabrielli - Presidente
  • Bandiera dell'Italia Giancarlo Pavin - Vicepresidente
  • Bandiera dell'Italia Mauro Michelini - Amministratore delegato
Direzione
  • Bandiera dell'Italia Stefano Marchetti - Direttore generale
  • Bandiera dell'Italia Cristian La Grottería - Resp. settore giovanile
  • Bandiera dell'Italia Nicola Maffei - Coordinatore settore giovanile
  • Bandiera dell'Italia Claudio Conte - Resp. attività di base
Segreteria
  • Bandiera dell'Italia Claudio Cappelletti - Segretario generale
  • Bandiera dell'Italia Alberto Toso - Segretario sportivo
Marketing e ufficio stampa
  • Bandiera dell'Italia Federico Cerantola - Resp. marketing
  • Bandiera dell'Italia Davide De Marchi - Ufficio stampa
Amministrazione
  • Bandiera dell'Italia Maurizio Tonin - Resp. amministrazione
  • Bandiera dell'Italia Daniele Ceccato - Segreteria amministrativa
Servizi stadio
  • Bandiera dell'Italia Gianfranco Cavallari - Resp. biglietteria
  • Bandiera dell'Italia Angelo Sgarbossa - Resp. campo
  • Bandiera dell'Italia Mariano Campagnaro - Resp. campo
  • Bandiera dell'Italia Antonio Sgarbossa - Magazziniere
  • Bandiera dell'Italia Clara Degetto - Magazziniere
Sicurezza
  • Bandiera dell'Italia Alessandro Bressa - Delegato sicurezza
  • Bandiera dell'Italia Silvio Bizzotto - Rappresentante SLO
  • Bandiera dell'Italia Remo Poggiana - Resp. impianti/strutture

Di seguito la cronologia dei fornitori tecnici e degli sponsor ufficiali.[39]

Cronologia degli sponsor tecnici
Cronologia degli sponsor ufficiali

Settore giovanile

Il settore giovanile del Cittadella è formato da squadre che giocano nei campionati Primavera, Allievi Nazionali e Regionali, Giovanissimi Nazionali, Regionali, Esordienti e Pulcini che si allenano al Sintetico dello Stadio Tombolato oppure in campi limitrofi.

Le formazioni della Scuola Calcio invece svolgono la propria attività presso il Centro Cittadella Sport e accolgono i bambini dai cinque agli otto anni.

Il settore giovanile granata ha contribuito alla crescita di alcuni atleti approdati alla prima squadra del Cittadella o di altre società: tra questi si segnalano Marco Varnier, Massimiliano Busellato, Mattia Minesso, Andrea Campagnolo, Andrea Pierobon, Matteo Rubin, Stefano Okaka, Nicolò Cherubin e Giancarlo Pasinato[47]

Allenatori e presidenti

Di seguito la cronologia dei presidenti e degli allenatori.[senza fonte]

Allenatori
Presidenti

Calciatori

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori dell'A.S. Cittadella.

Il Cittadella e le Nazionali di calcio

Sono stati 8 i calciatori che durante la loro militanza nelle file del Cittadella hanno ricevuto almeno una convocazione con una rappresentativa italiana. Il primo fu l'attaccante Joachim De Gasperi, che debuttò con la Nazionale Under-20 il 27 febbraio 2001 in una gara amichevole; in totale ha racimolato 9 convocazioni, 5 presenze e messo a segno un gol.[48] Nel 2003 fu la volta di un altro attaccante, Francesco Ruopolo (9 presenze totali).[49] Il primo calciatore ad esordire con l'Under-21 fu invece il centrocampista Ivan Castiglia, nel 2009 (1 presenza).[50] Nel 2010 l'attaccante Manolo Gabbiadini fu convocato nella Nazionale Under-20; con 5 gol in 9 presenze è anche il calciatore granata ad aver messo a segno più reti in maglia azzurra.[51]

Il 29 febbraio 2012 esordì con la casacca dell'Under-19 il centrocampista Massimiliano Busellato, che durante la sua esperienza con la maglia del Cittadella giocò in azzurro (tra Under-19 e Under-21) 10 partite, andando a segno 2 volte.[52] Nel novembre dello stesso anno fu la volta di Daniele Baselli in Under-21 (1 presenza).[53] Il 6 febbraio 2013 giocarono, curiosamente nella stessa partita, (Italia-Germania di Under-20) Raffaele Di Gennaro (2 presenze)[54] e Cristiano Biraghi (6 presenze).[55]

Un calciatore straniero ha vestito la casacca della propria nazionale durante la militanza nel Cittadella, Lamin Jallow, nel 2016 con il Gambia.[56]

Palmarès

La consegna della Coppa Italia Dilettanti alla dirigenza cittadellese.
Il Cittadella detentore della Coppa Italia Dilettanti.

Competizioni nazionali

1979-1980

Competizioni interregionali

2015-2016 (girone A)
1988-1989 (girone D)[57]
1992-1993 (girone B)

Competizioni regionali

1977-1978 (girone D)

Competizioni giovanili

2015-2016

Altri piazzamenti

Finalista play-off: 2018-2019
Terzo posto: 1999-2000, 2007-2008
Secondo posto: 1997-1998
Secondo posto: 1983-1984
Terzo posto: 1991-1992
Terzo posto: 1979-1980
Semifinalista: 2003-2004, 2004-2005
Finalista: 2015-2016
Secondo posto: 2016

Statistiche e record

Partecipazione ai campionati

Campionati nazionali

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Serie B 13 2000-2001 2019-2020 13
Serie C1 8 1998-1999 2007-2008 9
Lega Pro 1 2015-2016
Serie C2 7 1989-1990 1997-1998 7
Campionato Interregionale 9 1981-1982 1991-1992 10
Campionato Nazionale Dilettanti 1 1992-1993

Campionati regionali

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
I Promozione 4 1973-1974 1976-1977 4
II Prima Categoria 1 1977-1978 4
Promozione 3 1978-1979 1980-1981

Partecipazione alle coppe

Competizione Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Coppa Italia 15 2000-2001 2019-2020 15
Coppa Italia Serie C 14 1990-1991 2007-2008 15
Coppa Italia Lega Pro 1 2015-2016
Trofeo Jacinto 1 1988-1989 1
Coppa Italia Dilettanti 7 1973-1974 1980-1981 7

Statistiche individuali

Di seguito i primatisti di presenze e reti.[58] La top 10 delle reti tiene conto esclusivamente dei gol messi a segno in campionato.[59]

Aggiornamento al 30 maggio 2019.

Record di presenze
Record di reti

Tifoseria

Storia

Il primo tentativo di formare un gruppo organizzato al seguito dei granata avvenne nel corso del campionato 1979-1980, con la nascita del club di tifosi "moderati" Fedelissimi Granata. Conseguentemente la tifoseria cominciò a mobilitarsi, seguendo il Cittadella in trasferta a bordo di auto e pullman.[32] Nel 1996 ci fu la nascita del movimento ultras nella cittadina padovana: un gruppo di ragazzi, sebbene non identificati dietro un nome di gruppo, cominciò a sostenere la squadra dalle tribune dello stadio Tombolato. Nel 2000 il gruppo si identifica dietro lo striscione "Bandinero Granata".[32] Sempre nel 1996 fanno il loro esordio gli Ultrà Granata, che si mobilitano per la prima volta in una trasferta a Lecco valida per i play-off del corrente torneo di Serie C2.[32] Nel corso del campionato seguente tali gruppi furono affiancati da altri due numerosi assembramenti: Area Granata e Brigata Veleno, quest'ultima formata da ragazzi provenienti dalla città di Padova e dal suo comprensorio.[32] Nel 1998 l'Area Granata cambiò nome in Commando Ultrà Cittadella, ampliando i propri orizzonti ed affermando così la propria spiccata mentalità ultras.[32] L'8 dicembre dello stesso anno nacque la sezione di Busto Arsizio del Commando Ultrà, tuttavia composto da un numero molto esiguo di militanti.[32] Il Commando visse una scissione poco tempo dopo, quando un gruppo di membri in disaccordo col cambio di denominazione decisero di rifondare l'Area Granata identificandosi dietro il vecchio striscione rappresentativo.[32]

Nel 1999 nasce lo Zizi Group, i cui membri sono caratterizzati da una partecipazione e un interesse discontinuo nei confronti del "Citta".[32] Al termine del campionato seguente i granata conquistano la loro prima storica promozione in Serie B, e la sede delle partite casalinghe viene spostata allo Stadio Euganeo di Padova, a causa della non idoneità del Tombolato ad ospitare match di serie cadetta. I membri dello Zizi Group e dell'Area Granata sono in disaccordo e decidono di non seguire il Cittadella nel campionato di Serie B.[32]

Nel 2000 nasce la Gioventù Granata, composta da ragazzi molto giovani. In quel periodo sorgeranno altri gruppetti che avranno vita breve, fra i quali Da Vasco Ultrà Granata, Onara Granata e Facca c'è.[32] La sezione bustocca del Commando Ultras continuerà a seguire le sorti del Citta, affiancata da altri tifosi e simpatizzanti provenienti da Lombardia e Piemonte.[32] Negli anni duemila nascono anche gli Ultras Cittadella, che prenderanno posto nella gradinata del Tombolato fino al 2009 anno della loro scomparsa.[32] In questo periodo verrà fondato il Gruppo 1220, caratterizzato da un forte senso di appartenenza ai colori che furono della storica US Cittadellese (bianco e azzurro).[32] Tale fazione si scioglierà due anni dopo, nel 2011, in crisi con l'avvento della Tessera del tifoso. Da quel momento in poi il tifo organizzato sarà guidato dalla Vecchia Guardia 1994.[32]

Gemellaggi e rivalità

Lo stesso argomento in dettaglio: Derby di Padova.

Gli ultras granata coltivano un gemellaggio con i Lost Boys, gruppo originariamente al seguito dell'AlzanoCene (club poi confluito nella Virtus Bergamo), nato nel 2001.[32]

Rapporti di amicizia o rispettosi sono invece segnalati con i gruppi Crew e Indians di Pavia, con le disciolte Brigate Rossoblu di Montevarchi e con le "curve" di Como e Modena.[32]

La principale rivalità, di natura precipuamente campanilistica, è quella contro gli ultras del Padova; sebbene inizialmente i patavini non ricambiassero appieno l'acrimonia nei confronti del Cittadella (squadra di tradizione sostanzialmente minore), la contrapposizione si è accentuata tra gli anni duemila e duemiladieci, allorché il relativo derby si è disputato con regolarità tra terza e seconda serie[32] ed è stata corroborata dai falliti tentativi di fusione tra le due squadre, sempre avversati dalle rispettive piazze[60].

Sempre di tipo campanilistico sono la rivalità nutrite nei confronti del San Donà e dell'Opitergina[32], mentre i collettivi al seguito di SPAL, Sambenedettese, Varese e Lumezzane tendono a considerare il Cittadella quale squadra non amica in virtù di una complessiva antipatia per il Veneto[32].

Un discorso diverso riguarda la rivalità nei confronti del Lecco, originatasi allorché le due squadre si affrontarono nei play-off del campionato di Serie C2 1996-1997[32].

Organico

Lo stesso argomento in dettaglio: Associazione Sportiva Cittadella 2019-2020.

Rosa

Rosa e numerazione, tratte dal sito ufficiale del Cittadella,[61] sono aggiornate al 23 agosto 2019.

N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia P Alberto Paleari
Bandiera dell'Italia D Christian Mora
Bandiera dell'Italia D Amedeo Benedetti
Bandiera dell'Italia C Manuel Iori (capitano)
Bandiera dell'Italia D Davide Adorni
Bandiera dell'Italia D Agostino Camigliano
Bandiera dell'Italia C Andrea Bussaglia
Bandiera dell'Italia C Federico Proia
Bandiera dell'Italia A Davide Diaw
Bandiera dell'Italia C Christian D'Urso
Bandiera dell'Italia A Giuseppe Panico
Bandiera dell'Italia P Luca Maniero
Bandiera dell'Italia D Alberto Rizzo
Bandiera dell'Italia A Davide Luppi
N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia D Domenico Frare
Bandiera dell'Italia C Alessio Vita
Bandiera dell'Italia A Marco Rosafio
Bandiera dell'Italia D Mirko Drudi
Bandiera dell'Italia A Michael De Marchi
Bandiera dell'Italia C Mario Gargiulo
Bandiera dell'Albania A Giacomo Vrioni
Bandiera dell'Italia P Giacomo Plechero
Bandiera dell'Italia C Simone Branca
Bandiera dell'Italia D Luca Ghiringhelli
Bandiera dell'Italia C Nicola Pavan
Bandiera dell'Italia D Niccolò Varotto
Bandiera dell'Italia A Sebastiano Rosa
Bandiera della Slovenia A Žan Celar
Bandiera dell'Italia D Romano Perticone

Staff tecnico

Dal sito web ufficiale della società.[62]

Staff dell'area tecnica
Area tecnica
Area sanitaria
  • Bandiera dell'Italia Ilario Candido - Resp. sanitario
  • Bandiera dell'Italia Roberto Bordin - Medico sociale ortopedico
  • Bandiera dell'Italia Carlo Rettore - Medico sociale radiologo
  • Bandiera dell'Italia Giovanni Pivato - Massaggiatore
  • Bandiera dell'Italia Nicola De Bardi - Massaggiatore

Note

  1. ^ Stadi di calcio - elenco degli impianti di calcio delle serie professionistiche italiane (PDF), su osservatoriosport.interno.gov.it, luglio 2015. URL consultato il 29 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2015).
  2. ^ Ai sensi degli "Annuari" editi dalla F.I.G.C. dal 1951-52 al 1972-73 e delle classifiche ufficiali conservate dal Comitato Regionale Veneto a Venezia, la grafia "Olympia" è da considerarsi inesatta.
  3. ^ a b c d e f g h 1973 – La fusione, su ascittadella.it, http://www.ascittadella.it/. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  4. ^ 1920 – L'Unione sportiva Cittadellese, su ascittadella.it, http://www.ascittadella.it/. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  5. ^ 1948 – Il Club Olympia Cittadella, su ascittadella.it, http://www.ascittadella.it/. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  6. ^ Il Cittadella è nato da una fusione fra...comunisti e chierichetti!, su sportgrigiorosso.it, http://www.sportgrigiorosso.it/, 15 dicembre 2015. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  7. ^ a b c 1989,1998 – In serie C, su ascittadella.it, http://www.ascittadella.it/. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  8. ^ a b c d e 2000 – In B con Glerean, su ascittadella.it, http://www.ascittadella.it/. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  9. ^ a b Il Cittadella divide il suo futuro con Padova, su archiviostorico.gazzetta.it, http://archiviostorico.gazzetta.it/, 13 luglio 2000. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  10. ^ Una Cittadella da espugnare, su archiviostorico.gazzetta.it, http://archiviostorico.gazzetta.it/, 2 settembre 2000. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  11. ^ Almanacco illustrato del Calcio, Panini edizioni, 2001.
  12. ^ Almanacco illustrato del Calcio, Panini edizioni, 2005.
  13. ^ a b c d e f 2008 – Il ritorno in B, su ascittadella.it, https://www.ascittadella.it/. URL consultato il 3 novembre 2016.
  14. ^ Classifica marcatori serie B 2008/2009, su sportlive.it, http://www.sportlive.it/, 25 agosto 2008. URL consultato il 3 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2016).
  15. ^ ARDEMAGNI: “A FINE CAMPIONATO VALUTERO’ LE OFFERTE, MA ADESSO SONO DEL CITTADELLA”, su padovasport.tv, http://www.padovasport.tv/, 23 maggio 2010. URL consultato il 3 novembre 2016.
  16. ^ 2010 – Il miglior piazzamento assoluto, su ascittadella.it, https://www.ascittadella.it/. URL consultato il 3 novembre 2016.
  17. ^ Play Off Serie B, Cittadella-Brescia 0-1, su tuttob.com, http://www.tuttob.com/, 3 giugno 2010. URL consultato il 3 novembre 2016.
  18. ^ Playoff: Toro e Brescia si giocheranno la serie A, su gazzetta.it, http://www.gazzetta.it/, 6 giugno 2010. URL consultato il 3 novembre 2016.
  19. ^ Coppa Disciplina e Fair Play: è doppietta!
  20. ^ Cittadella, il record di vittorie è già conquistato padovasport.tv
  21. ^ Entella-Cittadella, Venturato: “Nonostante il ko ci giochiamo la Serie A, risultato straordinario” – Padova Goal, su padovagoal.it. URL consultato il 19 maggio 2017.
  22. ^ Cittadella, adesso play-off con il Carpi. Ecco accoppiamenti, date e regolamento - Padova Sport, in Padova Sport, 18 maggio 2017. URL consultato il 19 maggio 2017.
  23. ^ Serie B play off, Cittadella-Carpi 1-2. Per Castori ora c'è il Frosinone. URL consultato il 22 maggio 2017.
  24. ^ a b Il Cittadella presenta le maglie 2015-2016, ancora assente il carro dei Carraresi, su passionemaglie.it, http://www.passionemaglie.it/, 31 luglio 2015. URL consultato il 31 agosto 2015.
  25. ^ Le nuove vesti del Cittadella 2014-2015: sparisce il Carro dei Carraresi, su passionemaglie.it, http://www.passionemaglie.it/, 11 ottobre 2014. URL consultato il 31 agosto 2015.
  26. ^ Scudetti Cittadella, su web.archive.org, http://scudettitalia.altervista.org/. URL consultato il 31 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2015).
  27. ^ GIANNI DE TRANQUILLI «Sono Torrion Torrione la mascotte del Citta», su ricerca.gelocal.it, http://ricerca.gelocal.it/, 26 marzo 2010. URL consultato il 31 agosto 2015.
  28. ^ Chi sfida l'Elefante? Viaggio tra simboli e mascotte della Serie B, su catania46.net, http://www.catania46.net/, 19 settembre 2014. URL consultato il 31 agosto 2015.
  29. ^ Cittadella si fa bella per la Samp Tombolato, 55 anni fa la tragedia, su ricerca.gelocal.it, http://ricerca.gelocal.it/, 20 marzo 2012. URL consultato il 29 dicembre 2015.
  30. ^ Lo stadio “Pier Cesare Tombolato”, su ascittadella.it, http://www.ascittadella.it/. URL consultato il 29 dicembre 2015.
  31. ^ L'Euganeo oggi: tra carcasse di colombi, guano e sporcizia, su mattinopadova.gelocal.it, http://mattinopadova.gelocal.it/, 2 luglio 2012. URL consultato il 29 dicembre 2015.
  32. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u Curva Ospiti. I tifosi del… Cittadella, su pianetaempoli.it, http://www.pianetaempoli.it/, 25 dicembre 2013. URL consultato il 29 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  33. ^ Gabrielli (Cittadella) annuncia: «Giocheremo al Tenni», su goal.com, http://www.goal.com/, 16 luglio 2008. URL consultato il 29 dicembre 2015.
  34. ^ bfutura.it, https://web.archive.org/web/20190322140101/https://bfutura.it/2015/10/28/inaugurazione-della-nuova-copertura-del-tombolato/. URL consultato il 22 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2019).
  35. ^ padovasport.tv, http://www.padovasport.tv/tutto-cittadella/news-cittadella/cittadella-conclusi-i-lavori-al-tombolato-tolte-le-barriere-in-tribuna-est/.
  36. ^ mattinopadova.gelocal.it, https://mattinopadova.gelocal.it/sport/2017/07/29/news/tombolato-all-inglese-il-citta-abbatte-le-barriere-1.15673085.
  37. ^ Il Cittadella va di corsa, domani la ripresa degli allenamenti, su padovasport.tv, http://www.padovasport.tv/, 27 dicembre 2015. URL consultato il 29 dicembre 2015.
  38. ^ AS Cittadella, su ascittadella.it, http://www.ascittadella.it/. URL consultato il 29 dicembre 2015.
  39. ^ A partire dal 2007: Maglie Cittadella, su mikmagliecalcio.com, http://www.mikmagliecalcio.com/. URL consultato il 29 dicembre 2015.
  40. ^ Boxeur Des Rues nuovo sponsor tecnico AS Cittadella, su ascittadella.it, 29 giugno 2017.
  41. ^ Le casacche del Cittadella 2012-2013 per i 40 anni della società soccerstyle24.it
  42. ^ Maglie Serie B 2013-2014: tutti i colori del campionato cadetto soccerstyle24.it
  43. ^ Numerazione maglie 2014/2015 ascittadella.it
  44. ^ Il Cittadella presenta le maglie 2015-2016, ancora assente il carro dei Carraresi soccerstyle24.it
  45. ^ Pochi ritocchi per le maglie del Cittadella 2016-2017 soccerstyle24.it
  46. ^ Il Cittadella si traveste da Boxeur, ecco le nuove maglie padovasport.tv
  47. ^ Lavoro giovanile Cittadella, su transfermarkt.it.
  48. ^ De Gasperi Joachim, su figc.it, http://www.figc.it/. URL consultato il 30 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  49. ^ Ruopolo Francesco, su figc.it, http://www.figc.it/. URL consultato il 30 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  50. ^ Castiglia Ivan [collegamento interrotto], su figc.it, http://www.figc.it/. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  51. ^ Gabbiadini Manolo, su figc.it, http://www.figc.it/. URL consultato il 30 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  52. ^ Busellato Massimiliano, su figc.it, http://www.figc.it/. URL consultato il 30 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2016).
  53. ^ Baselli Daniele, su figc.it, http://www.figc.it/. URL consultato il 30 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  54. ^ Di Gennaro Raffaele, su figc.it, http://www.figc.it/. URL consultato il 30 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  55. ^ Biraghi Cristiano, su figc.it, http://www.figc.it/. URL consultato il 30 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2018).
  56. ^ Gambia-Sudafrica, su transfermarkt.it, 4 giugno 2016. URL consultato il 4 giugno 2016.
  57. ^ Nell'edizione 1988-1989 del Campionato Interregionale lo Scudetto Dilettanti non venne disputato. Risultarono vincitrici le squadre che arrivarono prime nel loro girone.
  58. ^ In grassetto i calciatori attualmente in attività.
  59. ^ Sambo gol, nessuno ne ha fatti più di lui al Citta, su ilgrandesport.net, http://www.ilgrandesport.net/, 20 marzo 2015. URL consultato il 30 dicembre 2013.
  60. ^ Uno strano derby: Cittadella-Padova, Lega Pro, su sportpeople.net, http://www.sportpeople.net/. URL consultato il 29 dicembre 2015.
  61. ^ La squadra, su ascittadella.it. URL consultato il 29 dicembre 2015.
  62. ^ Staff tecnico, su ascittadella.it. URL consultato il 29 dicembre 2015.

Bibliografia

  • Autori vari, Cittadella - Un secolo di calcio nella città murata - Storia e Passione, Cittadella (Pd), Biblos Edizioni S.r.l., 2017, ISBN 978-88-6448-107-4.

Voci correlate

Collegamenti esterni