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Ashley Judd

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Ashley Judd nel 2012

Ashley Judd, pseudonimo di Ashley Tyler Ciminella (Los Angeles, 19 aprile 1968), è un'attrice e attivista statunitense.

È ben nota per i ruoli da protagonista in alcuni thriller, quali: Il collezionista (1997), Colpevole d'innocenza (1999) e High Crimes - Crimini di stato (2002).

Ashley Tyler Ciminella nasce a Granada Hills, in California, figlia di Michael Ciminella Jr., un analista di marketing italo-statunitense (di origine siciliana) dell'industria delle corse dei cavalli, e Naomi Judd, una conosciuta cantante country. Ha una sorellastra, Wynonna Judd, anche lei cantante country. Quando nasce, la madre lavora come infermiera, e non sarebbe divenuta una cantante insieme alla figlia sino ai primi anni ottanta[Che vuol dire?]. I genitori divorziano quando Ashley ha quattro anni, e, due anni dopo, la madre la fa tornare in Kentucky, suo luogo di nascita, dove Ashley cresce in povertà. Spesso le manca anche l'acqua corrente, l'elettricità o il telefono.[1]

Ashley cresce seguendo l'insegnamento religioso della madre e trascorre dodici anni a scuola prima di entrare al college. Durante le vacanze estive[di quale anno?] ha una breve esperienza come modella nel mondo delle sfilate in Giappone, ma non proseguirà questa carriera. A scuola si dimostra molto brava in francese, ma non va bene in antropologia, storia dell'arte e teatro. Per sei mesi si trasferisce in Francia, dove approfondire la lingua. Questa esperienza la trasporta nel ruolo di Reed Halsey nella serie televisiva Sisters.

Era nell'UK Honors Program[Quando?], dove viene eletta al rango di Phi Beta Kappa, ma non si laurea con la sua classe. Abbandona così presto l'università e intraprende la carriera di attrice a Hollywood, dove studia con il noto insegnante di recitazione Robert Carnegie alla Playhouse West.[2] Durante questo periodo, Judd lavora come cameriera al ristorante The Ivy e vive in una casa compratale dalla sorella a Malibù, in California, che finirà incendiata durante l'incendio di Malibù.

Ashley Judd esordisce in televisione nel 1991 apparendo in Star Trek: The Next Generation, seconda serie televisiva live action del franchise di fantascienza Star Trek, creato negli anni sessanta da Gene Roddenberry con la serie classica. Compare nei due episodi della quinta stagione, Darmok e Il gioco. Vi interpreta il guardiamarina Robin Lefler, giovane ingegnere della Flotta Stellare assegnata all'Enterprise D, dove diviene assistente dell'ingegnere capo Geordi La Forge (LeVar Burton). In seguito ha una storia d'amore con il giovane Wesley Crusher (Wil Wheaton), assieme i due sventeranno un complotto ordito da un gruppo di Ktariani ribelli per impossessarsi dell'Enterprise.

Dal 1991 al 1994 recita nel ruolo di Reed, la figlia di Alex (Swoosie Kurtz), nella serie televisiva della NBC Sisters. Il suo debutto cinematografico avviene invece nel 1992, nel film Poliziotto in blue jeans. Otterrà il suo primo ruolo da protagonista nel 1993, nel film Ruby in paradiso. Ottiene inoltre un piccolo ruolo nel film Assassini nati di Oliver Stone, del 1994, ma le scene in cui è presente presente vengono completamente tagliate al momento del montaggio. Ottiene critiche positive per il suo ruolo in Smoke del 1995 e Heat - La sfida di Michael Mann. Interpreta inoltre il ruolo di Callie nel film drammatico Sinistre ossessioni di Philip Ridley. Nel 1996 interpreta Marilyn Monroe nel film per la televisivione Norma Jean & Marilyn, dove appare completamente nuda.

Dalla fine degli anni novanta, l'attrice ottiene svariati ruoli come protagonista, dopo i successi ottenuti con diversi thriller, tra cui Il collezionista del 1997 e Colpevole d'innocenza del 1999. Altre sue pellicole come Qualcuno come te e High Crimes, ricevono critiche non entusiaste e scarsi incassi al botteghino nonostante riceva i complimenti per la sua interpretazione nella film biografico De-Lovely - Così facile da amare, che racconta la vita di Cole Porter, ricevendo una candidatura ai Golden Globe in qualità di miglior attrice.[3] Dal 2004 è il volto dei cosmetici American Beauty, marchio di Estée Lauder, e nel 2006 dei gioielli H. Stern.[4]

Ashley Judd nel 2006

Durante gli anni novanta, Judd ha frequentato il giocatore di baseball Brady Anderson, i cantanti Lyle Lovett e Michael Bolton, e gli attori Matthew McConaughey e Robert De Niro. Nel dicembre 1999 si è fidanzata con il pilota scozzese di CART, e successivamente leader del campionato della Indy Racing League, Dario Franchitti. I due si sono sposati nel Castello di Skibo, vicino a Dornoch, in Scozia, il 12 dicembre 2001. La coppia divorzia nel 2013 e non ha avuto figli.

Judd ha a che fare anche con la pallacanestro; spesso siede durante le partite della Università del Kentucky al fianco di Donna Smith (moglie dell'allenatore britannico Tubby Smith) o nel settore per gli studenti. Nel 2005 scrisse per un giornale locale del Kentucky un articolo riguardante i campionati della NCAA. Su richiesta di suo cugino, posò per un poster indossando solamente una maglietta da hockey; il poster venne venduto per trovare nuovi fondi per la squadra universitaria di hockey su ghiaccio. Pratica anche yoga, le piace cucinare ed è dedita al giardinaggio.

L'attrice è attiva in cause politiche e umanitarie. Venne nominata ambasciatrice globale per la YouthAIDS, un'organizzazione internazionale che promuove la prevenzione ed il trattamento dell'AIDS, e tiene eventi pro-bono in tutto il mondo. Il 29 ottobre 2006 Judd è apparsa ad un evento del Partito Democratico americano in Tennessee a favore del candidato Harold Ford Jr., intitolato Women for Ford.

Quando risiede a Manhattan, presta servizio presso una chiesa carismatica dei Missionari Battisti. Lei e suo marito trascorrevano il loro tempo dividendosi tra la casa in Scozia e la loro fattoria nel Tennessee. Nel febbraio 2006, Judd è entrata nella clinica privata Shades of Hope di Buffalo, in Texas, apparentemente per problemi di salute e vi è rimasta per 47 giorni.[5] Si è scoperto dopo che si trovava lì per curare la sua tendenza familiare ai disturbi alimentari, che le hanno causato depressione.[6]

Nell'ottobre 2017, insieme alla collega Rose McGowan, è stata tra le prime a denunciare pubblicamente le molestie sessuali subite anni prima dal produttore Harvey Weinstein: il gesto ha portato altre e famose colleghe a uscire allo scoperto, contribuendo a svelare uno scandalo che ha destato grande scalpore nell'ambiente hollywoodiano.[7][8] Durante il Women in the World summit di New York nell'aprile 2019, ha dichiarato: "Sono stata stuprata tre volte. In una delle tre occasioni sono rimasta incinta. Per questo sono molto grata per aver avuto la possibilità di abortire in modo sicuro e legale. Perché il mio stupratore avrebbe avuto il diritto ad essere padre di quel bambino sia in Kentucky, dove lui vive, sia in Tennessee, dove vivo io. E così avrei dovuto avere come co-genitore del bambino la persona che mi aveva violentata."[9]

Nel 2021 è stata costretta all'immobilità per sei mesi, in seguito a una rovinosa caduta occorsale mentre si trovava in Congo.[10]

Filmografia parziale

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Riconoscimenti (parziale)

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Doppiatrici italiane

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Nelle versioni in italiano dei suoi lavori, Ashley Judd è stata doppiata da:

  1. ^ (EN) Ashely Judd, su AskMen.com, IGN Entertainment, Inc.. URL consultato il 25 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2006)..
  2. ^ (EN) Judith Newman, We are Family, in Ladies' Home Journal, marzo 1998, pp. 152-155, 213-214.
  3. ^ (EN) Gary Susman, You Be the Judd, in Entertainment Weekly, Entertainment Weekly and Time Inc., 25 febbraio 2004. URL consultato il 26 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2007).
  4. ^ (EN) Ashley Judd - Celebrity Endorsements, su Celebrity Endorsement Ads, Daisy Development Celebrity Fashion Perfume.
  5. ^ (EN) Judd lashes out at eating disorder claims, su Contactmusic.com, Contactmusic.com Ltd, 7 luglio 2006. URL consultato il 26 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2006).
  6. ^ (EN) Ashley Judd completes rehab, in The Star, Star Publications Bhd, 7 luglio 2006. URL consultato il 26 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2007).
  7. ^ Harvey Weinstein accusato di molestie sessuali. Si scusa con le vittime, in la Repubblica, GEDI Gruppo Editoriale, 6 ottobre 2017.
  8. ^ Il New Yorker: “Asia Argento accusa Weinstein di stupro”. Contro di lui anche Paltrow e Jolie, in La Stampa, GEDI Gruppo Editoriale, 10 ottobre 2017.
  9. ^ Ashley Judd: "Grazie all'aborto non ho dovuto condividere la genitorialità con il mio stupratore: difendiamo questo diritto", in HuffPost, GEDI Digital S.r.l., 23 maggio 2019. URL consultato il 25 aprile 2019.
  10. ^ (EN) Julie Mazziotta, Ashley Judd 'Would've Bled to Death' After Her Accident If She Had Been Transported to Europe, in People, People Inc., 10 marzo 2022. URL consultato il 5 novembre 2023.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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