Arvo Pärt
Arvo Pärt, o Paart (IPA: [ˈɑrvo ˈpært]; Paide, 11 settembre 1935), è un compositore estone.
Dopo gli esordi, in cui il suo linguaggio utilizzava tecniche come la dodecafonia e il collage, fu coniato proprio per la sua musica il termine di minimalismo sacro, di cui è un riconosciuto esponente assieme ad autori come Henryk Górecki e John Tavener. È un compositore apprezzato soprattutto per la semplicità dell'ascolto e la trasparenza emotiva delle sue opere.
Indice
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Arvo Pärt è nato a Paide in Estonia, ma ben presto si trasferì nella cittadina di Rakvere non lontana da Tallinn. Qui ebbe il primo contatto con la musica, in quanto il fratello del suo patrigno era un dotato musicista che possedeva anche una ampia biblioteca musicale. Durante gli anni della scuola, subito dopo la guerra, che fortunatamente non arrecò danni né alla sua famiglia né alla sua casa, cominciò a studiare sia il pianoforte (incoraggiato dalla madre) sia l'oboe e le percussioni, nell'orchestra militare frequentata durante il servizio di leva. Entrò poi al Conservatorio di Tallinn ma iniziò effettivamente a comporre nel 1958 con le Zwei Sonatinen per pianoforte. Suo professore all'epoca fu Heino Eller a sua volta allievo di Aleksandr Glazunov. Inizialmente imparò a comporre con il sistema classico basato sugli insegnamenti di Rimskij Korsakov, solo in seguito approfondì lo studio sulla dodecafonia e la serialità postweberniana che lo condussero a sperimentare i sistemi compositivi delle avanguardie dell'epoca. In questa stessa epoca si fa notare anche all'estero, sue composizioni vincono concorsi di composizioni in tutta l'area del Patto di Varsavia e pure in Occidente non mancano gli attestati di stima. Mstislav Rostropovič gli chiede un concerto per violoncello e orchestra che verrà intitolato "Pro et contra" composto con la tecnica del collage (creazione basata su brani preesistenti, come ad esempio Collage über B-A-C-H).
Nonostante questo giunse alla conclusione che "la sua convivenza con l'atonalità lo stava portando a un vicolo cieco", così decise di studiare il barocco e il canto gregoriano conducendo contemporaneamente una ricerca di semplificazione progressiva nella sua musica, allo scopo di eliminare il "superfluo" e l'esagerazione dalle sue composizioni. Dopo il periodo dedicato alla sperimentazione della tecnica del collage all'epoca adottata anche dai suoi colleghi Alfred Schnittke e Sofia Gubajdulina, e dopo un periodo di assoluto silenzio (dal 1968 al 1976), pervenne a un nuovo stile compositivo basato sulla semplificazione massima di tutti gli strumenti compositivi.
Il risultato fu la creazione (1976 "Cantus in memoriam Benjamin Britten") di un nuovo stile molto rigoroso e originale: il tintinnabuli, costruito interamente su triadi e scale tonali, dove l'impiego della voce umana è di rilevante importanza.
Da quel momento la sua lunga carriera è stata dedicata al perfezionamento del suo metodo compositivo, da lui ancora oggi utilizzato.
Nel 1980 a causa dell'intensa pressione esercitata dalla censura sovietica nei suoi confronti, fuggì a Vienna insieme alla moglie e ai due figli. Venne dapprima ospitato e aiutato anche economicamente da alcuni suoi grandi estimatori, fra i quali alcuni componenti della Universal edition Wien e il direttore della ECM di Manfred Eicher, e poi stipendiato in qualità di compositore da diverse istituzioni ed enti musicali. Collaborò quindi con grandi strumentisti come Gidon Kremer (per il quale concepisce la versione per violino e pianoforte di Fratres 1980) o il gruppo vocale Hilliard Ensemble. La sua permanenza fuori dai confini della Russia sovietica gli consentì di ricevere più scritture da diverse istituzioni e cancellò da ogni sua opera lo spettro della censura comunista. Nel 2000 ricevette il Premio Herder.
La sua ultima composizione è del 2008: si tratta della Sinfonia n°4 "Los Angeles", commissionata dalla Los Angeles Philharmonic Orchestra e dedicata al magnate russo Michail Chodorkovskij.
Nel 2011 è stato insignito del dottorato honoris causa in musica sacra dal Pontificio Istituto di Musica Sacra, insieme a Luigi Ferdinando Tagliavini e Diego Fasolis. Il 13 maggio viene premiato con il premio "Composer of the Year" ai Classic Brit Awards (tenutesi alla Royal Albert Hall di Londra. A consegnare il premio fu Neil Tennant. Il 10 dicembre dello stesso anno, Benedetto XVI lo ha nominato membro del Pontificio Consiglio della Cultura[1]
Lo stile[modifica | modifica wikitesto]
La definizione, dettata dallo stesso Pärt, è:
« Lavoro con pochissimi elementi - una voce, due voci. Costruisco con i materiali più primitivi - con l'accordo perfetto, con una specifica tonalità. Tre note di un accordo sono come campane. Ed è perciò che chiamo questo tintinnabulazione » |
Con questo particolare genere Pärt dimostra come sia possibile produrre opere valide nonostante l'utilizzo di un'armonia estremamente semplice e la riduzione ai minimi termini del materiale compositivo. Infatti, il modo di comporre di Pärt è generalmente costruito solamente su due voci: una funge da accompagnamento, arpeggiando e ripetendo le note di un accordo tonale (come spiega sopra Pärt, la "Tintinnabulazione"), l'altra è la "melodia" (spesso vocale), ovvero la voce principale. Il tintinnabuli quindi è uno stile a metà fra monodia e polifonia, senza però rientrare realmente in nessuna delle due categorie.
Opere[modifica | modifica wikitesto]
Opere sinfoniche[modifica | modifica wikitesto]
- 1960 Nekrolog op.5
- 1963 Perpetuum Mobile op.10
- 1964 Collage über B-A-C-H per orchestra d'archi, oboe, clavicembalo e pianoforte
- 1963 Sinfonia n.1 ("Polyphonische")
- 1966 Sinfonia n.2
- 1971 Sinfonia n.3
- 1976 Cantus in memoriam Benjamin Britten per orchestra d'archi e campana
- 1976 Wenn Bach Bienen gezüchtet hätte per pianoforte, quintetto di fiati, orchestra d'archi e percussioni
- 1990 Festina Lente per orchestra d'archi e arpa
- 1991 Summa per orchestra d'archi
- 1991 Silouans Song per orchestra d'archi
- 2000 Orient & Occident per orchestra d'archi
- 2006 Lennartile / Für Lennart per orchestra d'archi
- 2006 La Sindone per percussioni e orchestra
- 2008 Sinfonia n.4 ("Los Angeles", per orchestra d'archi, arpa, timpani e percussioni)
Opere per strumento solista e orchestra[modifica | modifica wikitesto]
- 1967 Pro und Contra per violoncello e orchestra
- 1977 Concerto per violino, violoncello e orchestra
- 1977 Tabula Rasa concerto doppio per due violini, orchestra d'archi e pianoforte preparato
- 1992 Fratres per violino, orchestra d'archi e percussioni
- 1994 Concerto piccolo über B-A-C-H per tromba, orchestra d'archi, clavicembalo e pianoforte (dal Collage über B-A-C-H del 1964)
- 2002 Lamentate per pianoforte e orchestra
- 2005 Fratres per chitarra e orchestra
Opere pianistiche[modifica | modifica wikitesto]
- 1958 Due sonatine op. 1
- 1958 Partita
- 1964 Diagramme op.11
- 1976 Für Alina
- 1977 Variationen zur Gesundung von Arinuschka
- 2006 Für Anna Maria
Musica da camera[modifica | modifica wikitesto]
- 1963 Quintettino per flauto, oboe, clarinetto, fagotto e corno
- 1964 Musica Sillabica per 12 strumenti
- Fratres - in differenti versioni originali:
- 1980 Fratres per violino e pianoforte
- 1983 Fratres per 4/8/12 violoncelli
- 1989 Fratres per quartetto d'archi (elaborazione del Kronos Quartet)
- 1989 Fratres per violoncello e pianoforte
- 1991 Fratres per violino e archi
- 1991 Fratres per orchestra d'archi e percussioni
- 1978 Spiegel im Spiegel per violino o violoncello e pianoforte
- Arbos - in differenti versioni originali:
- 1977 Arbos per ensemble da camera
- 1977 Arbos per flauti dolci e 3 triangoli ad libitum
- 1986 Arbos per 9 ottoni e percussioni
- 1991 Summa per quartetto d'archi
- 1990 Pari Intervallo per 4 flauti dolci
- 1991 Psalom per quartetto d'archi
- 2003 Passacaglia per violino e pianoforte
Opere organistiche[modifica | modifica wikitesto]
Opere per coro e orchestra (e cantate)[modifica | modifica wikitesto]
- 1959 - 2003 Our Garden cantata per voci bianche e orchestra
- 1968 Credo per coro, orchestra e pianoforte solista
- 1972 Lied an die Geliebte cantata sinfonica
- 1986 Te deum per 3 cori, pianoforte, nastro magnetico e orchestra d'archi
- 1991 Silouans Song per coro misto e orchestra da camera
- 1991 Berliner Messe per voci soliste, coro misto e orchestra d'archi (oppure organo)
- 1994 Litany per voci soliste, coro misto e orchestra da camera
- 1998 Como cierva sedienta per soprano, coro e orchestra
- 1999 - 2002 Cantiques des degrés per coro e orchestra
- 1999 - 2002 Cecilia, vergine romana per coro e orchestra
- 2003 In Principio per coro e orchestra
Opere vocali[modifica | modifica wikitesto]
- 1976 - 1984 An den Wassern zu Babel saßen wir und weinten per soprano, controtenore, baritono, tenore e gruppo strumentale (o organo)
- 1977 Missa syllabica per coro e organo
- 1977 - 1990 Sarah Was Ninety Years Old per soprano, 2 tenori, organo e percussioni
- 1977 - 1996 Cantate Domino canticum novum (Salmo 96 (95) per Coro o Soli (SATB) e Organo
- 1980 De Profundis per controtenore, tenore, baritono, basso, organo e percussioni ad libitum
- 1982 Passio Domini nostri Jesu Christi secundum Joannem per solisti, coro e gruppo strumentale
- 1984 Ein Wallfahrtslied (Salmo 121) per voce maschile (tenore o baritono) e quartetto d'archi
- 1984 Es sang vor langen Jahrenper contralto (o controtenore), violino e viola
- 1984 Zwei slawischen Psalmen dal Salmo 117 e 131, per soprano, contralto, controtenore, tenore e basso
- 1985 Stabat Mater per soprano, controtenore, tenore, violino, viola e violoncello
- 1989 Magnificat per coro misto
- 1990 Miserere per voci soliste (SATTB), coro misto e gruppo strumentale (oboe, clarinetto, clarinetto basso, fagotto, tromba, trombone, chitarra elettrica, chitarra basso, percussioni e organo)
- 1990 Summa per soprano, controtenore, tenore e baritono
- 1989 Nun eile ich zu euch per coro e solisti
- 1990 Beatus Petronius per 2 cori e 2 organi
- 1990 Statuit ei dominus per 2 cori e 2 organi
- 1991 The Beatitudes per coro o voci soliste e organo
- 1990 Bogoróditse Djévo ("Mother of God and Virgin") per coro misto
- 1997 Kanon Pokajanen per coro
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
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Croce d'onore di I classe per le scienze e per le arti (Austria) |
— 2008 |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Console Alice Access Gateway Archiviato il 21 settembre 2013 in Internet Archive.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Autori vari, Arvo Part allo Specchio. Conversazioni, saggi e testimonianze, a cura di Enzo Restagno, Il Saggiatore (Milano, 2004). ISBN 88-428-1230-7
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Arvo Pärt
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Arvo Pärt
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) arvopart.info.
- (EN) arvopart.org.
- Pärt Arvo: ascolta brani su Magazzini-Sonori
Controllo di autorità | VIAF (EN) 111612090 · ISNI (EN) 0000 0001 1005 0480 · SBN IT\ICCU\TO0V\074897 · LCCN (EN) n82003117 · GND (DE) 119359979 · BNF (FR) cb13921856m (data) |
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