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Argumentum ad consequentiam

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L'argumentum ad consequentiam (il richiamarsi alle conseguenze), è una "fallacia" - cioè un errore nascosto nel ragionamento che comporta la violazione delle regole di un confronto argomentativo corretto - nella quale un'ipotesi è giudicata vera o falsa in base al fatto che la premessa porti a conseguenze desiderabili o indesiderabili[1].

Le sue tipologie variano a seconda delle conseguenze che si prendono in considerazione.

Eccesso di storia

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«L'eccesso di storia è dannoso per la vita: [...] colui che non osa più fidarsi di sé e che invece, per il suo sentire, chiede involontariamente consiglio alla storia: «come devo qui sentire?» diventa a poco a poco, per paura, attore e assume un ruolo, per lo più anzi molti ruoli, recitando perciò ciascuno di essi male e superficialmente[2]. Secondo Nietzsche affidarsi alla storia, agli esempi del passato come regola di comportamento, significa non capire la realtà del presente per agire e, invece, ripetere passivamente quanto già accaduto nella storia passata.

Del tutto opposta la conclusione della premessa implicita "conoscere la storia" in Cicerone: «Historia vero testis temporum, lux veritatis, vita memoriae, magistra vitae, nuntia vetustatis»[3], ovvero: «La storia in verità è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra di vita, messaggera dell'antichità.» Solo la conoscenza storica consente di vivere consapevolmente il presente.

Argomento del piano inclinato ("slippery slope")

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Lo stesso argomento in dettaglio: Fallacia della brutta china.

Nello slippery slope, si sostiene che una certa azione porterà inevitabilmente a conseguenze negative estreme, anche se la probabilità reale di arrivare a quelle conseguenze è molto bassa. In pratica, si rifiuta una scelta moderata o ragionevole sulla base di scenari catastrofici ipotetici e statisticamente rari.

Questo rifiuto può derivare dalle emozioni (ad esempio dalla paura) e/o dall'intuizione cognitiva: ad esempio, si invoca una catena razionale di eventi che segue il nesso di causalità in senso assoluto, senza alcuna attenzione al calcolo probabilistico in ordine al verificarsi di quegli eventi stessi[4].

Argumentum ad metum

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Si tratta di un falso dilemma, in cui una soluzione viene offerta come unica alternativa a una situazione spaventosa: qui l'argumentum ad consequentiam è fuorviante perché la conseguenza-prova è un evento ingigantito dalla paura; si esagera un rischio minimo, o un caso statisticamente marginale, per far sembrare una decisione sbagliata. Come gli appelli alla paura mirano a ottenere cambiamenti negli atteggiamenti o nel comportamento, anche qui opera una forma di persuasione occulta, utilizzata nella pubblicità[5] e nelle prospettazioni populiste[6].

Sono messaggi persuasivi che informano il destinatario che i valori per lui rilevanti (come la vita, la salute, la proprietà, ecc.) sono minacciati. I messaggi (verbali e/o non verbali) contenuti in un appello alla paura possono scatenare timori generalizzati nel destinatario e causare cambiamenti di atteggiamento o comportamento[7].

  1. ^ Argomentare.it
  2. ^ Nietzsche, Sull'utilità e il danno della storia per la vita, § 5
  3. ^ Cicerone, De Oratore, II, 9, 36
  4. ^ Damer, T. Edward (1995). Attacking faulty reasoning: A practical guide to fallacy-free arguments. Belmont, California: Wadsworth Publishing. ISBN 978-0-534-21750-1.
  5. ^ Tannenbaum, Melanie B.; Hepler, Justin; Zimmerman, Rick S.; Saul, Lindsey; Jacobs, Samantha; Wilson, Kristina; Albarracín, Dolores (November 2015). "Appealing to fear: A meta-analysis of fear appeal effectiveness and theories". Psychological Bulletin. 141 (6): 1178–1204. doi:10.1037/a0039729.
  6. ^ F. Greco, Il pathos nascosto delle retoriche populiste: utilizzo e smascheramento dei travestimenti logici, in Ad populum. Parlare alla pancia: retorica del populismo in Europa, a cura di Bruno Capaci e Giuditta Spassini, Bologna, I libri di Emil, 2016, pp. 79-101.
  7. ^ Irving Janis: Effects of fear arousal on attitude change; recent developments in theory and experimental research, in Advances in Experimental Social Psychology, Berkowitz L (ed), New York: Academic Press, 166–224, (1967).

Voci correlate

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