Arcidiocesi di Macra

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Macra
Sede arcivescovile titolare
Archidioecesis Macrensis in Rhodope
Patriarcato di Costantinopoli
Sede titolare di Macra
Mappa della diocesi civile di Tracia (V secolo)
Arcivescovo titolaresede vacante
IstituitaXX secolo
StatoGrecia
Arcidiocesi soppressa di Macra
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

L'arcidiocesi di Macra (in latino: Archidioecesis Macrensis in Rhodope) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Macra, identificabile con Makri (nel comune di Alessandropoli, unità periferica di Evros), è un'antica sede arcivescovile autocefala della provincia romana di Rodope nella diocesi civile di Tracia e nel patriarcato di Costantinopoli.

La sede, sconosciuta nella Notitia Episcopatuum della metà del VII secolo, è presente come suffraganea di Traianopoli nella lista delle diocesi dipendenti dal patriarcato di Costantinopoli redatta dall'imperatore bizantino Leone VI (886-912). Solo all'epoca dell'imperatore Andronico III (1328-1341) è elevata al rango di sede metropolitana senza suffraganee.[1]

Vescovi noti di Macra nel primo millennio cristiano: Antiochio e Nicola, che presero parte al Concilio di Costantinopoli dell'879-880 che riabilitò il patriarca Fozio di Costantinopoli; Giovanni e Basilio, i cui nomi appaiono nei rispettivi sigilli databili tra X e XI secolo.

La città divenne sede di un arcivescovo di rito latino durante l'epoca delle Crociate. Infatti, un suo vescovo, il cui nome ci è sconosciuto, è menzionato in una lettera di papa Innocenzo III del 19 aprile 1213, assieme agli altri prelati d'Oriente invitati al concilio Lateranense V.

Dal XX secolo Macra è annoverata tra le sedi arcivescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 18 settembre 1997.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Arcivescovi greci[modifica | modifica wikitesto]

Arcivescovi latini[modifica | modifica wikitesto]

  • Anonimo † (menzionato il 19 aprile 1213)[5]

Arcivescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Raymond Janin, La hiérarchie ecclésiastique dans le diocèse de Thrace, in Revue des études byzantines, tomo 17, 1959, pp. 145-146.
  2. ^ Nikolaos, Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit Online, nº 25899.
  3. ^ Ioannes, Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit Online, nº 23081.
  4. ^ Gustave Léon Schlumberger, Sigillographie de l'empire byzantin, 1884, p. 119.
  5. ^ Eubel accenna ad un vescovo Macre(he)nsis, anonimo, menzionato il 3 agosto 1217. Cfr. Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 2 Archiviato il 4 ottobre 2018 in Internet Archive., p. XXIX.
  6. ^ Episcopus Macrehensis (titolare), cfr. Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 1, p. 319.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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