Arcidiocesi di Córdoba

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Disambiguazione – Se stai cercando la diocesi di Cordova in Spagna, vedi Diocesi di Cordova.
Arcidiocesi di Córdoba
Archidioecesis Cordubensis in Argentina
Chiesa latina
 
Mappa della diocesi
Diocesi suffraganee
Cruz del Eje, Deán Funes, San Francisco, Villa de la Concepción del Río Cuarto, Villa María
 
Arcivescovo metropolitacardinale Ángel Sixto Rossi, S.I.
AusiliariRicardo Orlando Seirutti[1],
Horacio José Álvarez[2],
Alejandro Musolino, S.D.B.[3]
Arcivescovi emeritiCarlos José Ñáñez
Presbiteri299, di cui 130 secolari e 169 regolari
6.785 battezzati per presbitero
Religiosi318 uomini, 660 donne
Diaconi13 permanenti
 
Abitanti2.312.480
Battezzati2.028.870 (87,7% del totale)
StatoArgentina
Superficie19.722 km²
Parrocchie113
 
Erezione14 maggio 1570
Ritoromano
IndirizzoAvda. Hipólito Irigoyen 98, 5000 Córdoba, Argentina
Sito webwww.arzobispadocba.org.ar
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Argentina
La basilica minore di San Domenico di Córdoba.
La chiesa della Compagnia di Gesù di Córdoba, monumento nazionale argentino.
La basilica minore di Nostra Signora del Rosario a Villa del Rosario.

L'arcidiocesi di Córdoba (in latino Archidioecesis Cordubensis in Argentina) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Argentina. Nel 2021 contava 2.028.870 battezzati su 2.312.480 abitanti. È retta dall'arcivescovo cardinale Ángel Sixto Rossi, S.I.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi comprende i seguenti dipartimenti della provincia di Córdoba: Calamuchita (eccetto la parrocchia di La Cruz), Capital, Colón, Punilla (eccetto le parrocchie di Capilla del Monte e de La Cumbre), Río Primero (eccetto la circoscrizione - pedanía - di Castaño), Río Segundo (eccetto la parte sudorientale e le parrocchie di Luque e Santiago Temple), Santa María e Totoral.

Sede arcivescovile è la città di Córdoba, dove si trova la cattedrale dell'Assunzione di Maria Vergine. Nel territorio sono comprese anche tre basiliche minori: Nostra Signora della Mercede e San Domenico a Córdoba, e Nostra Signora del Rosario a Villa del Rosario.

Il territorio si estende su 19.722 km² ed è suddiviso in 113 parrocchie.

Provincia ecclesiastica[modifica | modifica wikitesto]

La provincia ecclesiastica di Córdoba, istituita nel 1934, comprende 5 suffraganee:

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi di Córdoba fu eretta il 14 maggio 1570 con la bolla Super specula militantis Ecclesiae di papa Pio V, ricavandone il territorio dalla diocesi di Santiago del Cile (oggi arcidiocesi). Nei documenti pontifici la diocesi aveva il titolo Tucumanensis e la sede vescovile era nella città di Santiago del Estero, dove si trovava la cattedrale di San Giacomo.[4]

Originariamente suffraganea dell'arcidiocesi di Lima, il 20 luglio 1609 entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di La Plata o Charcas (oggi arcidiocesi di Sucre in Bolivia).

Il 28 novembre 1697 la sede della diocesi fu traslata ufficialmente a Córdoba, benché il vescovo già da diversi anni vi risiedesse stabilmente a causa della decadenza di Santiago del Estero.

Il 28 marzo 1806 e il 15 dicembre 1828 cedette porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione rispettivamente della diocesi di Salta (oggi arcidiocesi) e del vicariato apostolico di San Juan de Cuyo (oggi arcidiocesi).

Il 5 marzo 1865 entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Buenos Aires.

Il 20 aprile 1934 ha ceduto altre porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione delle diocesi di Río Cuarto (oggi diocesi di Villa de la Concepción del Río Cuarto) e di La Rioja e contestualmente è stata elevata al rango di arcidiocesi metropolitana con la bolla Nobilis Argentinae nationis di papa Pio XI.

L'11 febbraio 1957, il 10 aprile 1961 e il 12 agosto 1963 ha ceduto ulteriori porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione rispettivamente delle diocesi di Villa María, di San Francisco e di Cruz del Eje.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • Jerónimo de Villa Carrillo, O.F.M. † (27 marzo 1577 - 1577 deceduto o dimesso[7])
  • Francisco de Vitoria, O.P. † (13 gennaio 1578 - 1592 deceduto)
  • Fernando Trexo y Sanabria, O.F.M. † (28 marzo 1594 - 24 dicembre 1614 deceduto)
    • Sede vacante (1614-1617)
  • Julián de Cortázar † (10 aprile 1617 - 7 aprile 1625 nominato arcivescovo di Santafé en Nueva Granada)
    • Sede vacante (1625-1628)
  • Tomás de la Torre Gibaja, O.P. † (11 dicembre 1628 - 17 luglio 1630 deceduto)
  • Melchor Maldonado y Saavedra, O.S.A. † (8 marzo 1632 - 11 febbraio 1662 deceduto)
    • Sede vacante (1662-1668)
  • Francisco de Borja † (17 settembre 1668 - 4 settembre 1679 nominato vescovo di Trujillo)
  • Nicolás de Ulloa y Hurtado de Mendoza, O.S.A. † (27 novembre 1679 - 19 settembre 1686 deceduto)
  • Juan Bravo Dávila y Cartagena † (24 novembre 1687 - 4 dicembre 1690 deceduto)
    • Sede vacante (1690-1694)
  • Juan Manuel Mercadillo, O.P. † (8 novembre 1694 - 17 luglio 1704 deceduto)
    • Sede vacante (1704-1709)
  • Manuel González Virtus † (6 maggio 1709 - 18 gennaio 1710 deceduto)
    • Sede vacante (1710-1713)
  • Alonso del Pozo y Silva † (11 dicembre 1713 - 22 novembre 1723 nominato vescovo di Santiago del Cile)
  • José Manuel de Sarricolea y Olea † (22 novembre 1723 - 24 luglio 1730 nominato vescovo di Santiago del Cile)
  • José Antonio Gutiérrez y Ceballos † (12 febbraio 1731 - 11 novembre 1740 nominato arcivescovo di Lima)
    • Sede vacante (1740-1745)
  • Pedro Miguel Argandoña Pastene Salazar † (8 marzo 1745 - 25 gennaio 1762 nominato arcivescovo di La Plata o Charcas)
  • Manuel de Abad e Illana, O.Praem. † (22 novembre 1762 - 17 giugno 1771 nominato vescovo di Arequipa)
  • Juan Manuel Moscoso y Peralta † (17 giugno 1771 - 28 settembre 1778 nominato vescovo di Cusco)
  • José Campos Julián, O.C.D. † (28 settembre 1778 - 20 settembre 1784 nominato arcivescovo di La Plata o Charcas)
    • Sede vacante (1784-1788)
  • Ángel Mariano Moscoso Pérez y Oblitas † (10 marzo 1788 - circa 11 ottobre 1804 deceduto)
  • Rodrigo Antonio de Orellana, O.Praem. † (9 settembre 1805 - 21 dicembre 1818 nominato vescovo di Avila)
    • Sede vacante (1818-1836)
  • Benito Lascano y Castillo † (11 luglio 1836 - 30 luglio 1836 deceduto)
    • Sede vacante (1836-1857)
    • José Gregorio Baigorria † (1857 - 9 giugno 1858 deceduto) (vescovo eletto)
  • José Vicente Ramírez de Arellano † (23 dicembre 1858 - 31 agosto 1873 deceduto)
    • Sede vacante (1873-1876)
  • Eduardo Manuel Álvarez † (7 aprile 1876 - 24 agosto 1878 deceduto)
  • Beato Mamerto Esquiú y Medina, O.F.M. † (27 febbraio 1880 - 10 gennaio 1883 deceduto)
  • Juan José Blas Tissera, O.F.M. † (27 marzo 1884 - 20 settembre 1886 deceduto)
  • Reginaldo Toro, O.P. † (1º giugno 1888 - 22 agosto 1904 deceduto)
  • Zenón Bustos y Ferreyra, O.F.M. † (3 marzo 1905 - 13 aprile 1925 deceduto)
    • Sede vacante (1925-1927)
  • Fermín Emilio Lafitte † (7 luglio 1927 - 20 gennaio 1958 nominato arcivescovo coadiutore di Buenos Aires[8])
  • Ramón José Castellano † (26 marzo 1958 - 19 gennaio 1965 dimesso[9])
  • Raúl Francisco Primatesta † (16 febbraio 1965 - 17 novembre 1998 ritirato)
  • Carlos José Ñáñez (17 novembre 1998 - 6 novembre 2021 ritirato)
  • Ángel Sixto Rossi, S.I., dal 6 novembre 2021

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi nel 2021 su una popolazione di 2.312.480 persone contava 2.028.870 battezzati, corrispondenti all'87,7% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 990.000 1.170.000 84,6 369 175 194 2.682 327 1.159 87
1963 ? 908.000 ? 350 126 224 ? 52
1970 1.000.000 1.200.000 83,3 364 144 220 2.747 670 1.405 70
1976 1.150.000 1.400.000 82,1 336 126 210 3.422 1 359 930 92
1980 1.215.000 1.519.000 80,0 330 102 228 3.681 2 447 983 99
1990 1.400.000 1.671.000 83,8 344 140 204 4.069 482 866 107
1999 1.681.000 1.868.000 90,0 356 175 181 4.721 2 389 809 114
2000 1.685.000 1.872.833 90,0 351 175 176 4.800 2 373 809 114
2001 1.685.000 1.872.833 90,0 347 173 174 4.855 3 365 809 114
2002 1.613.136 1.792.904 90,0 347 173 174 4.648 3 361 809 114
2003 1.667.450 1.852.721 90,0 345 171 174 4.833 3 355 772 114
2004 1.797.300 1.997.243 90,0 338 164 174 5.317 3 355 772 114
2006 1.814.000 2.016.000 90,0 344 170 174 5.273 2 355 772 114
2013 1.873.000 2.135.000 87,7 342 154 188 5.476 4 328 639 115
2016 1.930.723 2.200.620 87,7 314 152 162 6.148 5 321 660 114
2019 1.990.910 2.269.220 87,7 300 131 169 6.636 10 318 660 113
2021 2.028.870 2.312.480 87,7 299 130 169 6.785 13 318 660 113

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vescovo titolare di Bela.
  2. ^ Vescovo titolare di Cubda.
  3. ^ Vescovo titolare di Ruspe.
  4. ^ Eubel, Hierarchia catholica, IV, p. 348, nota.
  5. ^ Morì prima di ricevere le lettere pontificie di nomina.
  6. ^ Morì a Lima senza prendere possesso della sua diocesi.
  7. ^ Secondo Eubel, Jerónimo de Villa Carrillo sarebbe deceduto, mentre per Cayetano Bruno dette le dimissioni. Secondo le fonti riportate da Cayetano Bruno, il successivo vescovo, Francisco de Vitoria, sarebbe stato presentato dal re Filippo II il 23 settembre 1577: a questa data perciò Jerónimo de Villa Carrillo era già deceduto o aveva già dato le sue dimissioni.
  8. ^ Contestualmente nominato arcivescovo titolare di Antiochia di Pisidia.
  9. ^ Nominato arcivescovo titolare, titolo personale, di Giomnio.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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