Archimede le clochard

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Archimede le clochard
Jean Gabin in una scena del film
Lingua originalefrancese
Paese di produzioneFrancia, Italia
Anno1959
Durata76 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,66:1
Generecommedia, drammatico
RegiaGilles Grangier
SoggettoJean Gabin
SceneggiaturaMichel Audiard, Gilles Grangier, Albert Valentin
ProduttoreJean-Paul Guibert
Casa di produzioneFilmsonor, Intermondia Films (Francia),
Pretoria Film (Italia)
Distribuzione in italianoTitanus
FotografiaLouis Page
MontaggioJacqueline Thiédot
MusicheJean Prodromidès
ScenografiaJacques Colombier
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Archimede le clochard (Archimède le clochard) è un film del 1959 diretto da Gilles Grangier e interpretato da Jean Gabin, anche autore del soggetto.

È stato mostrato in concorso alla 9ª edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino, dove l'attore francese si è aggiudicato l'Orso d'argento.[7]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Archimède è un clochard erudito e sofisticato che bazzica le vecchie osterie di Parigi e trascorre l'estate in un cantiere. Si rifiuta di dormire sotto i ponti e, per evitare il freddo invernale, decide di farsi arrestare e mettere in una cella. Dopo alcuni tentativi falliti saccheggia il suo bar preferito, ma viene incarcerato per una sola settimana. Nel frattempo, il bistrò ha cambiato proprietario e il nuovo capo, il signor Pinchon, non si rivela "docile" come il vecchio Grégoire, pertanto si rende necessario trovare un'altra soluzione. Un "collega" di Archimède ha avuto un infortunio che gli impedisce di continuare il suo lavoro, quello di restituire (dietro lauto compenso) dei cani di lusso ai legittimi proprietari, dopo averli fatti sparire. Achimède generosamente si presta a sostituirlo e, con la sua abilità nella conversazione, riesce a inserirsi nell'alta società, ma rimane il problema del riposo notturno: per tornare nel carcere dove dorme tranquillo, tenta allora di farsi condannare per vilipendio alle forze armate, ma il suo gesto viene interpretato come un'espressione di entusiasmo. Disperato e deluso, il clochard decide di lasciare Parigi e di andare a svernare in Costa Azzurra.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Verso la fine degli anni cinquanta, dopo una serie di film girati con Jean Gabin, il regista Gilles Grangier e lo sceneggiatore Michel Audiard si chiesero quale ruolo avrebbe potuto ancora interpretare il "maturo" attore francese. «Aveva fatto praticamente tutti i mestieri», ha dichiarato in seguito Grangier, «dal ferroviere al medico, dall'avvocato al gangster, dal banchiere al legionario. Era stato persino Ponzio Pilato... Abbiamo cenato una sera in Avenue Matignon, sulla terrazza del nostro caro Elysées Club, quando improvvisamente Gabin ha notato uno strano tipo, un senzatetto dall'aria dignitosa che camminava con un gruppo di sei o sette cani al guinzaglio, e ce lo ha fatto notare: "Guardate il clodo, che bella composizione...". Nessuna reazione da parte nostra... È stato solo alla fine della serata che Gabin, che ci aveva ascoltati senza pronunciare una parola, ha detto: "Voglio interpretare un vagabondo. Ma non solo un vagabondo, un vagabondo filosofo, come Diogene..." E in pochi minuti ci racconta a grandi linee un soggetto che aveva inventato... Così, nei titoli di testa abbiamo scrupolosamente menzionato: "Secondo un'idea originale di Jean Moncorgé"».[8]

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

La colonna sonora, realizzata dal compositore Jean Prodromidès, è stata pubblicata in Francia nel 1995 nella collana Collection Playtime, insieme alle musiche di altri film interpretati da Jean Gabin, tra cui Grisbì, Maigret e il caso Saint-Fiacre e Il barone.[9]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Thème D'Archimède – 1:37
  2. Quais De La Seine – 2:19
  3. Retour à L'Abris – 2:16
  4. Générique (La Mouffe) – 2:15
  5. Polka Des Hommes-Sandwiches – 2:26
  6. Charleston D'Archimède – 2:50

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato distribuito nelle sale francesi a partire dall'8 aprile 1959 e nel mese di giugno è stato proiettato al Festival di Berlino.[10]

Date di uscita[modifica | modifica wikitesto]

  • Francia (Archimède le clochard) – 8 aprile 1959
  • Germania Ovest (Im Kittchen ist kein Zimmer frei) – 21 agosto 1959
  • Svezia (Luffarkavaljeren) – 28 agosto 1959
  • Danimarca (Her går det godt) – 26 dicembre 1959
  • Finlandia (Vapaa elämä) – 2 settembre 1960
  • Stati Uniti d'America (The Magnificent Tramp) – 24 aprile 1962
  • Spagna (Arquímedes, el vagabundo) – 1º ottobre 1962
  • Australia (Archimède the Tramp) – 9 novembre 1962

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

«[...] un film così soprabbondante di episodi e battute piacevoli che in tanto fervore quasi non ci si accorge che esso film è di quelli costruiti pezzo per pezzo, a beneficio di un attore. [...] Intenzioni di satira sociale affiorano più nette [... nella] seconda parte, ma si adempiono quasi soltanto in certe saporitissime battute di dialogo. Splendida e tutta in "fortissimo", mescolata di estro e di mestiere, l'interpretazione di Gabin, al quale, come non bastasse, l'accorto regista ha affiancato attori godibili [...].»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ in originale Joseph Hugues Guillaume Boutier de Blainville detto Archimède
  2. ^ in originale Félix
  3. ^ in originale Jean-Loup
  4. ^ in originale Camille
  5. ^ in originale Séraphin
  6. ^ in originale Christian
  7. ^ Archimède le clochard - Awards, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 29 agosto 2018.
  8. ^ Gabin et le clochard de l'Elysée-Club, su devildead.com, www.devildead.com. URL consultato il 29 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2018).
  9. ^ Jean Wiener, Jean Prodromidès, Michel Legrand, Francis Lemarque, Michel Magne, Georges Garvarentz, Philip Green – Les PLus Belles Musiques de Films de Jean Gabin Volume 2, su discogs.com, www.discogs.com. URL consultato il 29 agosto 2018.
  10. ^ Archimède le clochard - Release Info, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 29 agosto 2018.
  11. ^ l. p. [Leo Pestelli], Sullo schermo. All'Ambrosio: Archimede le clochard, in La Stampa, 5 settembre 1959, p. 4.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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