Aperol
Aperol | |
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Categoria | Alcolico |
Tipo | bitter |
Marca | Gruppo Campari |
Anno di creazione | 1919 |
Nazione | ![]() |
Alcolico | |
Colore | Arancione |
Gradazione alcolica | 11° |
Gusto | dolce amaro |
www.aperol.com | |

L'Aperol è un aperitivo alcolico italiano, inventato dalla famiglia Barbieri che aveva fondato la ditta nel 1880 a Padova in via Tommaseo. Dal 2003 è di proprietà del Gruppo Campari.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
L'Aperol viene creato dai fratelli Silvio e Luigi Barbieri e presentato ufficialmente in occasione della prima Fiera campionaria di Padova il 21 luglio 1919.[1]
Sin dalla sua nascita l'Aperol che si presenta con un distintivo colore rosso-arancio è un liquore dal sapore dolce-amaro a base di estratti alcolici di scorze di agrumi, radice di genziana, rabarbaro ed erbe aromatiche.
Dato il lusinghiero successo, i produttori Barbieri decidono di investire in pubblicità: negli anni venti l'arancione diventa la sua firma cromatica e nei bar spuntano i primi poster pubblicitari che invitano a consumare un Aperol.
Negli anni trenta appare sui principali quotidiani una pubblicità rivolta alle donne in cui una sarta nell'atto di misurare il girovita di una cliente esclama: "Signora, l'Aperol mantiene la linea!". Alle signore era consentito un Aperol in quanto aperitivo leggero.
Nel 1943 il primo storico stabilimento in via Tommaseo a Padova viene raso al suolo dai bombardamenti. Tre anni più tardi sorge la nuova sede in via Gattamelata sempre a Padova.
Negli anni cinquanta, dal tradizionale spritz veneto (vino bianco con seltz) nasce la nuova ricetta con Aperol: 4 cL di Aperol, 6 cL di Prosecco e uno spruzzo di seltz o soda. Da allora l'Aperol si lega allo spritz.
Dal secondo dopoguerra l'Aperol conosce una grande popolarità e una rapida diffusione grazie anche al Carosello in cui Tino Buazzelli, portandosi la mano alla fronte, pronuncia le parole "Ah, Aperol!".
Negli anni ottanta viene creata la pubblicità in cui Holly Higgins si tira su la minigonna per raggiungere in moto gli amici in un bar di Miami mentre dice "Non so voi, ma io bevo Aperol".
Nel 1991 la F.lli Barbieri è acquisita dalla Cantrell & Cochraine di Dublino che chiude la fabbrica di Padova e trasferisce la fabbricazione in Piemonte.
Nel dicembre 2003, il marchio è acquistato dal Gruppo Campari.[1]
A partire dai primi anni 2000, anche grazie al successo dell'happy hour e del fenomeno spritz, Aperol incrementa la sua produzione espandendosi anche in Germania, Austria e altri Paesi. Nel 2008 il marchio si impone ulteriormente sul mercato grazie a una riuscita campagna pubblicitaria ispirata al rito tutto veneto dello spritz e lancia l'Aperol Spritz portandolo a conoscenza del grande pubblico. L'Aperol Spritz si ottiene miscelando in un bicchiere con ghiaccio tre parti di Prosecco, due di Aperol e una di seltz aggiungendo alla fine una fettina di arancia.
Aperol Spritz è anche un brand del gruppo Campari.
Nel 2010 Aperol ritorna in televisione con una nuova campagna all'insegna dello spritz in cui il brano Street life di Randy Crawford è arrangiato in versione "garage" con la collaborazione del musicista e produttore Ferdinando Arnò.
Nel 2011 nasce Aperol Spritz home edition, il nuovo prodotto Aperol che offre gli ingredienti dello spritz in una bottiglietta.
Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

L'Aperol è un aperitivo con una gradazione alcolica di 11°. In Germania viene venduto in una versione a 15°[1]. Spesso è abbinato ad altre bevande per formare cocktail[2], il più noto dei quali è lo spritz.
Aperol e l'arte[modifica | modifica wikitesto]
Durante gli anni novanta l'artista italiano Lorenzo Mattotti realizza una serie di quadri che ritraggono diverse scene di consumo dell'Aperol[3].
Nel 2000 Aperol sponsorizza la mostra Peggy Guggenheim a Venezia[4].
Nel 2008, Maurizio di Robilant aggiorna l'aspetto della bottiglia che pur mantenendo inalterata la forma adotta elementi grafici più semplici e attuali.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c Storia dell'Aperol (PDF), su Campari Group. URL consultato il 10 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2017).
- ^ Ricette di cocktail con l'Aperol (PDF), su Campari Group. URL consultato il 1º aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Lorenzo Mattotti - Aperol è comunicato artisticamente, su Campari Group. URL consultato il 1º aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Happy spritz 2011, su Peggy Guggenheim Collection. URL consultato il 1º aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2014).
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Aperol
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (IT, EN, FR, CS, JA, DE, SK, ES) Sito ufficiale, su aperol.com.