Antonio Serena (atleta)

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Antonio Serena
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Atletica leggera
Specialità Velocità
Termine carriera 1958
Record
200 m 22"8 m
400 m 51"9 m (1953)
4×400 m 3'17"4 m (1956)
Carriera
Società
1952-1958 Coin Venezia 1949
Nazionale
195?-1958Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Carriera
Squadre di club1
194?-195?Porto di Cavergnago? (?)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Antonio Serena, detto Toni (Mestre, 16 agosto 1932Casale sul Sile, 29 giugno 2019), è stato un velocista, dirigente sportivo e dermatologo italiano.

È stato primatista nazionale nella staffetta 4×400 metri. Laureatosi in medicina, fu tra i più importanti dermatologi d'Italia e ha coperto diverse cariche dirigenziali.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Antonio Serena nacque in una famiglia contadina a Mestre da Umberto (1906-1986) e Norma Brotto (1911-2000). Si diplomò presso il liceo classico Franchetti della stessa città.[1]

Carriera sportiva[modifica | modifica wikitesto]

In età giovanile giocò a calcio nella squadra dilettantistica locale del Porto di Cavergnago. Squadra formata tra l'altro da diversi familiari e il cui presidente era il padre dello stesso Antonio Serena.

Si avvicinò all'atletica negli anni del liceo, spinto dal professor Armando Ossena, suo docente di ginnastica ed ex atleta azzurro. Con il Gruppo Atletico Aristide Coin di Mestre si laureò due volte, nel 1955 e 1956, campione italiano assoluto nella staffetta 4×400 metri.[2][3] Nella seconda vittoria ottenne l'allora record italiano sulla specialità in 3'17"4.

Nel 1957, con il CUS Padova, vinse il titolo di campione italiano universitario nel 400 m. In questa specialità, nel 1957, risultava essere tra i primi 5 atleti d'Italia.

Fu tesserato FIDAL PO (probabile olimpico) in vista dei Giochi olimpici di Roma 1960. Tuttavia si ritirò nel 1958 per terminare gli studi universitari.[4]

Portò la fiaccola olimpica dei Giochi olimpici invernali di Cortina d'Ampezzo 1956 per le vie di Mestre.[5]

Carriera professionale[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il liceo si iscrisse alla facoltà di medicina presso l'Università degli Studi di Padova, dove si laureò nel 1961. Si specializzò prima in Medicina del Lavoro e successivamente in Dermatologia e Sessuologia Clinica. A Bologna fu anche docente di Clinica Dermosifilopatica. Lavorò prima all'ospedale di Mirano, per poi diventare Primario presso l'ex ospedale Umberto I di Mestre.

Nella seconda metà degli anni '60 a Mestre nacque il primo Centro Studi di Educazione Sessuale d'Italia: Antonio Serena fu un grande collaboratore. Assieme al prof. Giovanni Caletti pubblicò alcuni libri di educazione sessuale. Partecipò al Congresso Mondiale di Medicina dello Sport a Québec in Canada in occasione dei Giochi olimpici di Montréal 1976. Grazie a queste attività fu premiato con la Medaglia di bronzo al merito della sanità pubblica.

Associazioni e impegno nella comunità[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1984 Antonio Serena è stato tra i fondatori del Panathlon di Mestre[6], associazione di cui fu presidente dal 1988 al 1989 e poi dal 2000 al 2007.[7]

Divenne presidente del Gruppo Atletico Coin di Mestre, e fu tra coloro che spronarono ed ottennero lo stadio di atletica, inaugurato nel 1958 dal futuro papa Giovanni XXIII (e ancora attivo a San Giuliano).

Molte sono state le sue iniziative all'interno della comunità Mestrina. Era "portabandiera" dell'indipendenza di Mestre da Venezia: in caso di vittoria molti lo avrebbero visto come possibile Sindaco.[5]

Campionati nazionali[modifica | modifica wikitesto]

1955
1956
1957

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia di bronzo al merito della sanità pubblica - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
— 2 giugno 2018 - Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri [9]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Caletti, G.Del Pra, A. Fojadelli, M.L. Gazerro, Antonio Serena, Il Comportamento sessuale degli italiani: indagine su campioni rappresentativi della popolazione, Calderini, 1976.
  • Giovanni Caletti, S. Farese, U. Mammini, A. Ramello, Antonio Serena, Sesso e sport. Il comportamento sessuale dei campioni dello sport, Calderini, 1977.
  • Antonio Serena, I problemi della tua età. Elementi di educazione sessuale per i ragazzi delle scuole medie, Calderini, 1979.
  • Giovanni Caletti, Ennio Fortuna, Antonio Serena. Rapporto: prostituzione oggi. Calderini, 1986.
  • Antonio Serena, Un uomo e la sua città - amarcord di un mestrino, S.I.T., 2015.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Antonio Serena, Un uomo e la sua città - amarcord di un mestrino, S.I.T., 2015.
  2. ^ Risultati e primati, su gaacoin.it. URL consultato il 4 febbraio 2021.
  3. ^ Cronologia dei titoli italiani conquistati dal gruppo atletico Aristide Coin (PDF), su gaacoin.it. URL consultato il 4 febbraio 2021.
  4. ^ Mestre piange Toni Serena ex recordman nella 4x400, su necrologie.nuovavenezia.gelocal.it. URL consultato il 4 febbraio 2021.
  5. ^ a b Medicina, sport e volontariato: il Veneto piange Toni Serena, presidente del Panathlon di Mestre, su ilgazzettino.it, 30 giugno 2019. URL consultato il 4 febbraio 2021.
  6. ^ Addio ad Antonio Serena, su facebook.com. URL consultato il 4 febbraio 2021.
  7. ^ La storia del club, su panathlonmestre.it. URL consultato il 4 febbraio 2021.
  8. ^ Serena Dott. Antonio, su quirinale.it. URL consultato il 4 febbraio 2021.
  9. ^ Serena Dott. Antonio, su quirinale.it. URL consultato il 4 febbraio 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]