Vai al contenuto

Antonio Gazzoletti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Antonio Gazzoletti

Deputato del Regno di Sardegna
LegislaturaVII
CollegioSiena
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
ProfessioneAvvocato

Antonio Gazzoletti (Nago-Torbole, 20 marzo 1813Milano, 21 agosto 1866) è stato un giurista e poeta italiano.

Antonio Gazzoletti, patriota, giurista, giornalista, poeta, drammaturgo, saggista, librettista, fu uno dei protagonisti della rivoluzione del 1848, a Trieste. Era figlio di Guglielmo e della nobildonna Silvia Negri di Montenero. Morto nel 1826 il padre, la madre si dedicò con passione alla educazione dei suoi otto figli. Antonio Gazzoletti studiò presso il prestigioso Imperial Regio Ginnasio Superiore di Trento, l'attuale Liceo Classico Giovanni Prati. Da ragazzo, insieme al cugino Giovanni Prati, si divertiva a comporre versi. Alcune sue poesie entrarono nella raccolta antologica: Scelta di poesie edite e inedite di varj autori tirolesi, Trento, 1830. Laureatosi in giurisprudenza a Padova, nel 1835, lavorò molti anni come avvocato a Trieste.

Collaborò alla rivista triestina «La Favilla». Alla stessa rivista collaborarono anche Caterina Percoto e Francesco dall'Ongaro. Divenne intimo di Nicolò Tommaseo e di Andrea Maffei. Nel 1850 fu confinato a Innsbruck, ma riuscì a fuggire e a nascondersi in Lombardia, dove tenne contatti con l'emigrazione tirolese e trentina.

Successivamente profugo a Torino, collaborò a testate giornalistiche. Nel 1860 si trasferì a Milano, dove diresse il quotidiano «La Lombardia». Fu eletto deputato al Parlamento del Regno di Sardegna. Nel 1862 divenne Procuratore Generale di Brescia[1][2].

Gazzoletti è autore della tragedia cristiana Paolo, l'apostolo delle genti, dove sono chiari i riferimenti a drammi religiosi popolari, ma è anche evidente l'ispirazione dall'Adelchi. Questa tragedia fu apprezzata da Cesare Cantù. L'opera in versi La grotta di Adelberga,dedicata ad Andrea Maffei, ha richiami alla tradizione poetica nordica; la protagonista è Ondina, una ninfa nata dalle acque di Trieste, che si innamora di un uomo che presto l'abbandona. Ondina ripara nel buio di una grotta e, versando lacrime, genera stalagmiti. La grotta di Adelsberg è più nota come Grotte di Postumia. Ondina, che appartiene alla tradizione mitologica germanica, è per metà donna e per metà pesce, come la sirena. La grotta d'Adelberga appartiene al genere fantastico che nella letteratura italiana ottocentesca ha pochi altri esempi.

I suoi resti si trovano al cimitero monumentale di Milano[3].

Busto di Antonio Gazzoletti in Piazza Dante a Trento
  • Versi, 1838
  • Galatti, 1840
  • Piccarda del Donati, 1841
  • Memorie e fantasie, 1842
  • Falco Lovaria, 1845
  • Poesie, 1846
  • La grotta d'Adelberga, 1853
  • Poesie, 1860 (compendio)
  • Umberto Biancamano, 1863
  • Poesie (Affetti e pensieri - Racconti - L'ondina d'Adelberga - Fasti e nefasti - Paolo - La poetica d'Orazio), 1861
  • Canzone per la festa secolare di Dante, 1865
  • Paolo, l'apostolo delle genti, 1857 (nuova edizione 1873)

Libretti d'Opera

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ GAZZOLETTI, Antonio in "Dizionario Biografico", su treccani.it. URL consultato il 18 febbraio 2017.
  2. ^ Antonio Gazzoletti: Commissione Grotte Eugenio Boegan, su boegan.it. URL consultato il 18 febbraio 2017.
  3. ^ Comune di Milano, App di ricerca defunti Not 2 4get.
  • Muzio Majnoni, Antonio Gazzoletti poeta e patriota, Milano, 1894.
  • Bruno Emmert, Antonio Gazzoletti (20 marzo 1813-21 agosto 1866), saggio bibliografico, Trento, 1910.
  • Gianpiero Turati, Un poeta dell'Italia sacrificata. Antonio Gazzoletti. 1813 - 1866, Torino, 1913.
  • Ferdinando Pasini, Antonio Gazzoletti (1813-1866), Roma, 1914.
  • Giuseppe Stefani, Antonio Gazzoletti nella rivoluzione del quarantotto, Trieste, 1935.AA
  • Antonio Gazzoletti e Andrea Maffei. Carteggio inedito (1837-1865), a cura di Enrico Brol, 1935.
  • Lettere di Antonio Gazzoletti ad Andrea Maffei, a cura di Enrico Brol, Trieste, 1937.
  • Gioacchino Grasso, Antonio Gazzoletti e la musica, in «Studi goriziani», n. 93-94 (2001), pp. 99-128.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN16250192 · ISNI (EN0000 0000 6130 9467 · SBN LO1V065296 · BAV 495/118600 · CERL cnp01974751 · LCCN (ENn86085233 · GND (DE105313598X · BNE (ESXX1130135 (data) · BNF (FRcb11533718h (data) · NSK (HR000579178 · CONOR.SI (SL297227619