Associazione Nazionale Partigiani d'Italia

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Associazione Nazionale Partigiani d'Italia
Sede centrale a Roma
AbbreviazioneANPI
TipoEnte morale
Affiliazione internazionaleFederazione Internazionale dei Resistenti
Fondazione5 aprile 1945
Scopotutela e valorizzazione della memoria e dei valori della Resistenza
Sede centraleBandiera dell'Italia Roma
PresidenteBandiera dell'Italia Gianfranco Pagliarulo
Sito web

L'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI) è un'associazione fondata dai partecipanti alla resistenza italiana contro l'occupazione nazifascista nella seconda guerra mondiale. Nata a Roma nel 1944, mentre nel Nord Italia la guerra era ancora in corso, è stata eretta in ente morale il 5 aprile 1945. L'associazione degli ex partigiani è aperta, dal 2006[1], a chiunque condivida i valori della Resistenza. Essa aderisce alla Federazione Internazionale dei Resistenti.

Obiettivi dell'ANPI sono la valorizzazione del ruolo storico svolto dalla lotta partigiana anche mediante la promozione di ricerche e testimonianze, la difesa dal vilipendio e dal revisionismo, il sostegno ideale ed etico dei "valori di libertà e democrazia" alla base della Costituzione della Repubblica Italiana del 1948 nata dalla Resistenza.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI) fu costituita a Roma il 6 giugno 1944[2], mentre ancora il Nord Italia stava subendo l'occupazione nazifascista, da volontari ed ex militari che avevano preso parte alla guerra partigiana nelle regioni del Centro Italia.

Monumento ai caduti nei lager nazisti e in tutte le prigionie, Forlì

Dopo la Liberazione essa si diffuse in tutto il Paese: anche nel Sud Italia, dove gli episodi di resistenza erano stati rari, ma dalle cui regioni provenivano molti dei partigiani che avevano militato nelle formazioni del Centro-Nord e all'estero (Jugoslavia, Albania, Grecia, Francia).

Alla data del 5 aprile del 1945, anno in cui venne designata come ente morale, l'ANPI comprendeva unitariamente tutti i partigiani italiani ed era retta da un consiglio formato da rappresentanti delle varie formazioni che avevano operato in tempo di guerra (Brigate Garibaldi, Brigate Giustizia e Libertà, Brigate Matteotti, Brigate Fiamme Verdi, Brigate del popolo, Brigate Osoppo, Formazioni autonome militari).

Già nel primo Congresso nazionale, indetto a Roma nel 1947, fra le varie componenti emersero divergenze in ordine a questioni di politica interna ed estera, che comportarono due scissioni:

Con la fine della guerra fredda, cessate le divergenze sulla politica internazionale e interna, ANPI, FIVL e FIAP, hanno iniziato a organizzare manifestazioni e celebrazioni congiunte della Resistenza.[3]

Nel 2021 in occasione della Festa della Repubblica, l'ANPI assieme ad altre nove associazioni partigiane e dei deportati (tra cui la FIAP e la FIVL) ha dato vita al Forum della associazione antifasciste e della Resistenza, con lo scopo di perpetuare la memoria del valore della Guerra di Liberazione e dei valori costituzionali.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Il labaro dell'associazione provinciale di Genova dell'ANPI
Targa ANPI Oltrarno (Firenze)
Emblema bilingue del comitato provinciale della Provincia autonoma di Bolzano

L'associazione è organizzata in un comitato nazionale, in comitati regionali e provinciali, in sezioni comunali (di ambito territoriale) e circoli (di ambito comunale).[4]. La sede nazionale si trova a Roma in Via degli Scipioni, 271.

Congressi nazionali[5][6][7][8][modifica | modifica wikitesto]

Presidente[modifica | modifica wikitesto]

Arrigo Boldrini è stato presidente dell'ANPI dal primo congresso (1947) fino al quattordicesimo congresso del 2006, nel corso del quale è stato proclamato presidente onorario ed è stato eletto presidente Agostino "Tino" Casali[8].

Dal 17 giugno 2009 Tino Casali è stato presidente onorario, Raimondo Ricci presidente nazionale e Armando Cossutta vicepresidente vicario[12].

Il 16 aprile 2011 il Comitato nazionale dell'ANPI ha eletto le nuove cariche: Carlo Smuraglia, partigiano combattente, avvocato, senatore e docente di diritto del lavoro, è eletto nuovo presidente nazionale; sono eletti vicepresidenti: Armando Cossutta, Luciano Guerzoni, Giovanna Stanka Hrovatin, Lino "William" Michelini, Carla Nespolo, Marisa Ombra, Alessandro Pollio Salimbeni e Massimo Rendina[13]. Segreteria nazionale: Carlo Smuraglia (Presidente), Luciano Guerzoni, Marisa Ferro, Marisa Ombra, Carla Argenton, Andrea Liparoto, Paolo Papotti[14].

Il 15 maggio 2016 il Comitato nazionale ha confermato la presidenza di Carlo Smuraglia e la segreteria, eleggendo alla vicepresidenza Luciano Guerzoni, Carla Nespolo, Marisa Ombra, Alessandro Pollio Salimbeni[15].

Il 3 novembre 2017, a seguito delle preannunciate dimissioni di Smuraglia, è stata eletta Carla Nespolo, primo presidente dell'ANPI non partigiano e donna, mentre Smuraglia è stato nominato "presidente emerito". Carla Nespolo muore nell'ottobre 2020, primo presidente a mancare mentre è in carica; a fine mese, viene eletto come nuovo presidente il vicepresidente uscente Gianfranco Pagliarulo.

Linea temporale[modifica | modifica wikitesto]

Iscritti[modifica | modifica wikitesto]

«Io mi iscrivo all'ANPI perché la Resistenza non sia solo memoria del passato ma pratica del presente.»

A differenza di altre associazioni reducistiche, possono iscriversi all'ANPI, oltre alle categorie illustrate nell'articolo 23 del suo Statuto[17] ("partigiani, patrioti, componenti delle Forze Armate che hanno combattuto contro i tedeschi dopo l'armistizio, incarcerati o deportati – durante la Guerra di Liberazione – per attività politiche o per motivi razziali, militari internati e che non abbiano aderito alla RSI"), anche tutti i cittadini maggiorenni[18], senza alcuna distinzione di età, che dichiarino e sottoscrivano di essere "antifascisti" unitamente agli obiettivi dell'associazione: essi, dal 2007, hanno potuto essere nominati anche negli organismi dirigenti dell'Associazione.

Grazie a questa possibilità, introdotta nel 2006 al 14º congresso[19], l'ANPI ha dato concretamente avvio al ricambio generazionale all'Associazione, che conta tra le sue file, al 2010, circa 110.000 iscritti[20][21][22][23]: in particolare, oltre al 10% di iscritti di partigiani storici e di patrioti delle Squadre di Azione Patriottica e dei Gruppi di Azione Patriottica, c'è un altro 10% di giovani fra i 18 e i 30 anni, mentre la gran parte degli iscritti (60-65%) appartiene alla fascia d'età 35-65 anni. Nel giro di tre anni, dal 2006 al 2009, si è così passati da 83.000 a 110.000 iscritti[20], con un gran numero di giovani "antifascisti" eletti alle cariche direttive a livello locale e nazionale.

Nel giugno 2010, da un'idea di Dacia Maraini e Concita De Gregorio, è partita una campagna di tesseramento degli artisti a cui hanno aderito numerosi artisti e intellettuali, fra cui: Marco Bellocchio, Andrea Camilleri, Massimo Carlotto, Liliana Cavani, Roberto Citran, Cristina e Francesca Comencini, Vincenzo Consolo, Simone Cristicchi, Serena Dandini, Emma Dante, Giancarlo De Cataldo, Ellekappa, Sabrina Ferilli, Dario Fo[24], Matteo Garrone, Fabrizio Gifuni, Giorgia, Irene Grandi, Ugo Gregoretti, Monica Guerritore, Margherita Hack, Fiorella Mannoia, Simona Marchini, Neri Marcorè, Mario Monicelli, Giuliano Montaldo, Claudia Mori, Nicky Nicolai, Moni Ovadia, Marco Paolini, Michele Placido, Gigi Proietti, Franca Rame, Lidia Ravera, Toni Servillo, Paolo Sorrentino, Sergio Staino, Roberta Torre, Nadia Urbinati, Vauro, Lucio Villari, Gustavo Zagrebelsky[16][25].

Oggi l'ANPI è finanziata dai propri soci e dai versamenti volontari del 5 per mille dell'IRPEF, oltre che da contributi statali legati a specifici eventi; in occasione delle celebrazioni del 70° della Liberazione e della Repubblica italiana l'ANPI ha goduto, unitamente ad altre 178 Associazioni combattentistiche e di reduci – tra cui l'Associazione italiana combattenti volontari antifascisti di Spagna, Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, Associazione Nazionale Ex-Deportati e Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti) – di contributi statali da parte del Ministero della difesa e del Viminale di concerto con il Ministero dell'economia, stabiliti dalla legge di stabilità 2014[26] per gli esercizi finanziari del 2014-2015 e 2016, rinnovando il finanziamento con le leggi finanziarie degli anni successivi.[27]

Stampa[modifica | modifica wikitesto]

L'ANPI pubblica dal 1952 la rivista Patria Indipendente (sottotitolo: Periodico della Resistenza e degli ex combattenti) le cui tematiche sono prevalentemente di carattere storico-politico, oltre che di segnalazione e cronaca di eventi, usualmente legati alla Resistenza. Il direttore responsabile era Wladimiro Settimelli (2009).

Dal 2015 la versione digitale ha sostituito il periodico cartaceo, che continua le pubblicazioni in maniera saltuaria trasformandosi in pubblicazione monotematica. Il direttore responsabile è Natalia Marino.

Festa nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2008 al 2015, con cadenza biennale e sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, si è svolta la Festa nazionale dell'ANPI[28], volta a ribadire, con una serie di appuntamenti, di incontri, di dibattiti e di musica, i valori dell'antifascismo, della pace e della democrazia.[29]

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Anno Titolo Data Luogo
2008 Resistenze ANPI. Democrazia è antifascismo dal 20 al 22 giugno Museo Cervi, Gattatico (Reggio Emilia)
2010 Italiani, di Costituzione[30] dal 24 al 27 giugno Mole Vanvitelliana, Ancona
2012 La memoria batte nel cuore del futuro[31] dal 14 al 17 giugno Marzabotto (Bologna)
2015 Sogno un paese libero e democratico[32] dal 30 maggio al 2 giugno Carpi (Modena)
2024 Facciamo Costituzione[33] dal 27 al 30 giugno Bologna

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ «Furono gli stessi ex partigiani che nel 2006, quando era presidente Carlo Smuraglia, autorizzarono anche i non combattenti ad iscriversi all’associazione: una sorta di passaggio di testimone dai partigiani a tutti gli antifascisti»: Le polemiche sull’ANPI in vista del 25 aprile, Il Post, 24 aprile 2022.
  2. ^ Chi siamo, su anpi.it. URL consultato il 23 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2011).
  3. ^ Anpi e FIAP depongono fiori al monumento a Bresci
  4. ^ Molte delle Sezioni Anpi cittadine hanno una lunga storia: le sezioni storiche sono state fondate direttamente dai partigiani a guerra appena finita.
  5. ^ I dieci congressi nazionali dell'ANPI, supplemento al n. 9/10 del 1991 di Patria Indipendente; pubblicato in occasione dell'11º congresso.
  6. ^ Il programma del Congresso nazionale Archiviato il 7 febbraio 2008 in Internet Archive.
  7. ^ Documento, su beniculturali.ilc.cnr.it:8080. URL consultato il 2 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2011).
  8. ^ a b in morte di Boldrini Archiviato il 4 settembre 2011 in Internet Archive.
  9. ^ Documento politico-programmatico per il 15º congresso nazionale dell'ANPI[collegamento interrotto]
  10. ^ 16º Congresso Nazionale ANPI
  11. ^ 17º Congresso Nazionale ANPI
  12. ^ organi dirigenti Archiviato il 14 luglio 2010 in Internet Archive.
  13. ^ L'Anpi coscienza critica dell'Italia, su anpi.it. URL consultato il 28 luglio 2015.
  14. ^ Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, su anpi.it. URL consultato il 28 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2015).
  15. ^ Organi dirigenti
  16. ^ a b Campagna di tesseramento degli artisti all'ANPI. Da un'idea di Dacia Maraini e Concita De Gregorio [collegamento interrotto], su anpi.it. URL consultato il 26 novembre 2010.
  17. ^ Statuto (PDF), su anpi.it. URL consultato il 23 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2011).
  18. ^ Regolamento nazionale ANPI
  19. ^ Documento orientativo per il 14º Congresso Nazionale ANPI, 2006, su ombremosse.it. URL consultato il 23 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2011).
  20. ^ a b Maria Cristina Carratù, La carica dei partigiani junior. ANPI, tanti iscritti sotto il 30 anni, in La Repubblica, 22 aprile 2010. URL consultato il 18 maggio 2010.
  21. ^ Gabriella Gallozzi, «Mi iscrivo all'Anpi perché...» La carica dei giovani partigiani, in l'Unità, 9 giugno 2010. URL consultato il 16 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
  22. ^ Al 2007 i soci risultavano essere 100.917
  23. ^ Nel 2013 gli iscritti all'Anpi erano 130000, tra essi i partigiani tesserati erano 10000. Michela Scaccioli, I partigiani Anpi tra antifascismo e giovani iscritti: riparte la sfida del tesseramento, in La Repubblica, 2 novembre 2010. URL consultato il 3 aprile 2015.
  24. ^ Fo aderì alla RSI da giovane, ma successivamente ha avuto una lunga storia di antifascismo militante
  25. ^ Dacia Maraini, Tutti quei giovani che s' iscrivono all'Anpi, in Corriere della Sera, 29 giugno 2010. URL consultato il 30 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2012).
  26. ^ Copia archiviata, su iltempo.it. URL consultato il 17 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2017).
  27. ^ https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01179794.pdf
  28. ^ Festa Nazionale ANPI, su festa.anpi.it, festa.anpi.it: sito istituzionale. URL consultato il 25 giugno 2012.
  29. ^ A Marzabotto la terza festa nazionale dell'Anpi, su anpi.it. URL consultato il 26 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2012).
  30. ^ Il programma della seconda festa dell'ANPI (PDF), su lombardia.anpi.it. URL consultato il 30 novembre 2010.
  31. ^ Il programma dell'edizione 2012 (PDF), su festa.anpi.it, festa.anpi.it: sito istituzionale. URL consultato il 25 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2012).
  32. ^ Festa ANPI | 30 MAGGIO – 02 GIUGNO | CARPI (MO)Festa ANPI | 30 MAGGIO – 02 GIUGNO | CARPI (MO), su festa.anpi.it. URL consultato il 3 giugno 2015.
  33. ^ FESTA NAZIONALE ANPI: IL PROGRAMMA | ANPI, su www.anpi.it/rinviata-la-festa-nazionale-anpi-bologna-non-e-il-momento. URL consultato il 24-02-07.

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Controllo di autoritàVIAF (EN148674022 · ISNI (EN0000 0001 2181 1900 · BAV 494/61646 · LCCN (ENn80097368 · GND (DE1032319-3 · BNF (FRcb12203452v (data) · J9U (ENHE987007257796005171 · CONOR.SI (SL336493667 · WorldCat Identities (ENlccn-n80097368