Annabella Schiavone

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Annabella Schiavone in una scena del film Sapore di mare (1983)

Annabella Schiavone (Salerno, 19 marzo 1943[1]Salerno, 29 novembre 1989[2]) è stata un'attrice italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Inizia la sua carriera in teatro, con la Compagnia Teatrale della famiglia Schiavone "Tina Trapassi", e in seguito recitando, fra gli altri, con Eduardo De Filippo nella commedia De Pretore Vincenzo (1957). Negli ottanta esordisce nel cinema, partecipando a numerosi film cult della commedia all'italiana del periodo, come Vieni avanti cretino di Luciano Salce, Sapore di mare di Carlo Vanzina, 7 chili in 7 giorni di Luca Verdone e Il piccolo diavolo di Roberto Benigni. Inoltre nella serie televisiva I ragazzi della 3ª C interpreta il ruolo della signora Zampetti.

Divenne in pochi anni una delle più affermate caratteriste del cinema italiano, comparendo in film come Sapore di mare 2 - Un anno dopo, Al bar dello sport, Acapulco, prima spiaggia... a sinistra e Zero in condotta. Nel 1984 venne scelta da Mario Monicelli per Bertoldo, Bertoldino e... Cacasenno. Lavorò inoltre con Steno in Mi faccia causa nel 1984, con Sergio Corbucci in Sono un fenomeno paranormale nel 1985 e con Roberto Benigni ne Il piccolo diavolo nel 1988.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Muore il 29 novembre 1989 a causa di un tumore alla mammella. Aveva 46 anni. È sepolta nel cimitero monumentale di Salerno.

Omaggi[modifica | modifica wikitesto]

Nel novembre 2019 a Salerno, sua città natale, le viene intitolato il teatro precedentemente noto come "Sant'Eustachio", nei pressi dell'omonima chiesa, quale omaggio in occasione del trentennale dalla sua scomparsa[1].

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Salerno, tutto pronto per l'intitolazione del teatro "Annabella Schiavone", su salernotoday.it, 2 dicembre 2019.
  2. ^ Foto della lapide, su scontent.fgoa2-1.fna.fbcdn.net. URL consultato il 12 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2021).

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