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Animalier (moda)

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La cantante Alina Eremia con un abito leopardato

Per animalier[1] o animal print[1] (anche al pl. animal prints)[2] si intende una stampa che imita il pattern di una pelliccia o pelle animale.[1][2]

Sebbene la nascita dello stile animalier venga fatta risalire alla prima metà del Novecento e sia divenuto di tendenza negli anni trenta del secolo, vi sono vari antecedenti, come confermano, ad esempio, i sacerdoti egizi, che indossavano abiti con stampe maculate, e lo stile zoote (ζωή) degli antichi greci, strettamente correlato al culto di Dioniso, che consisteva nel portare velli di animali potenti e selvaggi.[1][2]

Lo stile animalier venne istituzionalizzato dallo stilista Christian Dior e il produttore di seta Bianchini-Férier quando lanciarono un tessuto chiffon a macchie di leopardo.[1] Sempre nel Novecento, l'animalier iniziò a caratterizzare soprattutto l'abbigliamento femminile.[1][3] Il look dei mod e dei rocker degli anni sessanta comprendeva abiti con motivi leopardati;[3] negli anni settanta e ottanta, quando l'animalier tornò in auge, divenne parte dell'abbigliamento disco e dei punk.[2][3][4][5] Tra gli stilisti di alta moda che hanno attinto allo stile vi sono Roberto Cavalli,[1][2] Gianni Versace,[1] Dolce & Gabbana[1] e Azzedine Alaïa.[1]

  1. ^ a b c d e f g h i j Storia della stampa animalier nella moda, su elle.com. URL consultato il 26 giugno 2025.
  2. ^ a b c d e Dizionario della moda 2010, Baldini Castoldi Dalai, 2009, pp. 41-42.
  3. ^ a b c (EN) "If you’re fair and sweet, don’t wear it.", su museumofyouthculture.com. URL consultato il 26 giugno 2025.
  4. ^ Guido Vergani, Dizionario della moda, Baldini Castoldi, 2010, pp. 341-342.
  5. ^ (EN) Kannaki Bharali, Ranjana Singhal, "Disco", in Fashion Rendering, Om Books International, 2010.

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