Aníbal Cavaco Silva

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Aníbal Cavaco Silva
Aníbal Cavaco Silva (2008)

Presidente del Portogallo
Durata mandato9 marzo 2006 –
9 marzo 2016
Capo del governoJosé Sócrates
Pedro Passos Coelho
António Costa
PredecessoreJorge Sampaio
SuccessoreMarcelo Rebelo de Sousa

Presidente del Consiglio europeo
Durata mandato1º gennaio 1992 –
30 giugno 1992
PredecessoreRuud Lubbers
SuccessoreJohn Major

Primo ministro del Portogallo
Durata mandato6 novembre 1985 –
28 ottobre 1995
PresidenteAntónio Ramalho Eanes
Mário Soares
ViceEurico de Melo
PredecessoreMário Soares
SuccessoreAntónio Guterres

Presidente del Partito Social Democratico
Durata mandato17 maggio 1985 –
17 febbraio 1995
PredecessoreCarlos Mota Pinto
SuccessoreFernando Nogueira

Ministro delle finanze e della pianificazione
Durata mandato3 gennaio 1980 –
9 gennaio 1981
Capo del governoFrancisco Sá Carneiro
PredecessoreAntónio de Sousa Franco
(finanze)

Carlos Corrêa Gago
(pianificazione)
SuccessoreJoão Morais Leitão

Dati generali
Partito politicoPartito Social Democratico
UniversitàUniversità Tecnica di Lisbona
Università di York
FirmaFirma di Aníbal Cavaco Silva

Aníbal António Cavaco Silva (Boliqueime, 15 luglio 1939) è un politico portoghese, appartenente al Partito Social Democratico.

Primo Ministro dal 6 novembre 1985 al 28 ottobre 1995, all'inizio del 2006 è stato eletto Presidente della Repubblica ed è stato riconfermato nel 2011. Il suo incarico di Presidente della Repubblica è finito nel 2016 quando viene eletto come suo successore Marcelo Rebelo de Sousa.

È sposato dal 20 ottobre 1963 con Maria Alves da Silva ed ha due figli: Bruno e Patricia Maria.

Carriera accademica[modifica | modifica wikitesto]

Cavaco Silva si è laureato ed è stato docente presso l'Instituto Superior de Economia e Gestão (l'attuale Instituto Superior de Economia e Gestão) e ha ottenuto il dottorato in economia presso l'Università di York nel 1974. Al ritorno in Portogallo, ha lavorato all'Instituto de Ciências Económicas e Financeiras, all'Universidade Nova de Lisboa, all'Università Cattolica del Portogallo e al Banco de Portugal per cui è stato Direttore del Dipartimento di Studi Economici.

Ministro delle Finanze e Programmazione economica[modifica | modifica wikitesto]

Cavaco Silva ha occupato la carica di Ministro delle Finanze e Programmazione economica nel governo di Francisco Sá Carneiro, nel 1980, guadagnosi la reputazione di economista liberale. Dopo la morte del primo ministro in un incidente aereo, rifiutò di proseguire nel suo incarico nel secondo governo formato dall'Aliança Democrática, guidato da Francisco Pinto Balsemão nel 1981.

Leader del PSD e Primo Ministro[modifica | modifica wikitesto]

È stato eletto presidente del PSD il 2 giugno 1985 nel congresso di Figueira da Foz.

Le seguenti elezioni politiche furono complicate dalla presenza di un nuovo partito politico, il Partido Renovador Democrático (PRD) fondato dal Presidente della Repubblica uscente, il generale António Ramalho Eanes, dalla moglie Manuela Eanes e da diversi simpatizzanti. Il PRD ottenne 45 seggi dei 250 totali, a spese di tutti i partiti eccetto il PSD. Nonostante il partito capeggiato da Cavaco Silva avesse conseguito meno del 30% dei voti e appena 88 deputati, il PSD era l'unico partito tradizionale a non subire un arretramento sostanziale. Cavaco Silva fu nominato Primo Ministro dal Presidente Eanes il 6 novembre 1985.

Gli aumenti degli stipendi nella Pubblica Amministrazione, i tagli delle imposte e la liberalizzazione economica, compresa la privatizzazione di imprese pubbliche, diedero origine a una crescita economica apprezzabile, che fece aumentare la popolarità di Cavaco Silva. Il Parlamento, però, era controllato dall'opposizione. Nella maggior parte delle votazioni, il PSD poteva contare nei 22 voti del Centro Democrático Social (CDS), ma i due partiti insieme potevano contare soltanto su 110 seggi, 16 in meno della maggioranza assoluta. Il Partido Socialista e l'Aliança Povo Unido avevano rispettivamente 57 e 38 deputati, che non sembravano disposti ad appoggiare il governo. Cavaco Silva poteva governare solo grazie ai 45 deputati del PRD. Intanto, nel 1987, il PRD approvò con il PS e l'APU una mozione di sfiducia all'esecutivo, provocando la sua caduta e spingendo il neoeletto Presidente della Repubblica Mário Soares alle elezioni anticipate.

Prima maggioranza assoluta[modifica | modifica wikitesto]

Con un risultato che stupì anche i militanti più ottimisti, i socialdemocratici di Cavaco Silva ottennero il 50,22% dei voti e 148 dei 250 deputati. Il secondo e il terzo partito più votati furono il PS, con solo 60 deputati, e la Coligação Democrática Unitária con 31. Il CDS e il PRD furono praticamente eliminati dalla vita politica portoghese, ottenendo rispettivamente 4 e 7 seggi. Per la prima volta nella storia del Portogallo democratico un solo partito otteneva la maggioranza assoluta.

Seconda maggioranza assoluta[modifica | modifica wikitesto]

Le elezioni del 1991 furono un nuovo trionfo per Cavaco Silva, che ottenne la più grande maggioranza di sempre della democrazia portoghese (50,60%). La politica economica del governo fu contestata dall'opposizione: Cavaco Silva rispose con una frase rimasta celebre: "Lasciatemi lavorare", ed espresse la sua teoria delle forze di blocco. Secondo il premier, coloro che si opponevano, non concordavano o criticavano le sue politiche facevano parte di queste forze. Tra i "bloqueadores" furono inclusi, sia pure non apertamente da Cavaco Silva, l'allora Presidente della Repubblica Mario Soares, che con le sue Presidenze Aperte dava spazio alla contestazione che si faceva sentire nel Paese e Sousa Franco, Presidente della Corte dei Conti ed ex Presidente del PSD, che contestò spesso i bilanci presentati dal Governo di Cavaco Silva.

Dimissioni dal Governo ed Elezioni Presidenziali[modifica | modifica wikitesto]

Cavaco Silva decise di non guidare il suo partito alle elezioni del 1995. Nel congresso del PSD fu eletto come suo successore e candidato premier Fernando Nogueira, fino ad allora Ministro della Difesa. Nelle successive elezioni politiche, il PSD perse 48 seggi e il PS guidato da António Guterres fu il vincitore.

Elezioni Presidenziali del 1996[modifica | modifica wikitesto]

Si candida alle presidenziali, dove viene sconfitto da Jorge Sampaio.

Primo turno (14 gennaio 1996)

Candidato voti %
Jorge Sampaio 3.035.056 53,91
Cavaco Silva 2.595.131 46,09
Jerónimo de Sousa rinunciò
Alberto Matos rinunciò

Nuova candidatura[modifica | modifica wikitesto]

Il 20 ottobre 2005 ha annunciato la sua candidatura alle Elezioni Presidenziali Portoghesi del 2006, ricevendo l'appoggio del PSD e del CDS-PP. I suoi avversari furono Francisco Louçã (appoggiato dal Bloco de Esquerda), Manuel Alegre (candidato indipendente del PS), Garcia Pereira (appoggiato dal Partito Comunista dei Lavoratori Portoghesi), Jerónimo de Sousa (appoggiato dal PCP e dal PEV) e Mario Soares (candidato ufficiale del PS). Ha vinto le elezioni al primo turno, il 22 gennaio 2006 con il 50,54% dei voti.

Elezioni Presidenziali del 2006[modifica | modifica wikitesto]

Primo turno (22 gennaio 2006)

Candidato voti %
Cavaco Silva 2.773.431 50,54
Manuel Alegre 1.138.297 20,74
Mário Soares 785.355 14,31
Jerónimo de Sousa 474.083 8,64
Francisco Louçã 292.198 5,32
Garcia Pereira 23.983 0,44

Presidenza della Repubblica[modifica | modifica wikitesto]

Ha preso possesso della sua carica, giurando sulla Costituzione all'Assembleia da República il 9 marzo 2006, in una cerimonia cui hanno preso parte gli ex-Presidenti Ramalho Eanes e Mário Soares, il Principe delle Asturie, l'ex Presidente degli Stati Uniti, George H. W. Bush, il Presidente di Timor Est, Xanana Gusmão e altre personalità portoghesi e straniere. Va sottolineato il fatto che Cavaco Silva è il primo presidente di destra dal ritorno della Democrazia nel 1974.

Il suo primo atto ufficiale da Presidente è stato quello di decorare il suo predecessore, Jorge Sampaio, con il gran collare dell'Ordem da Liberdade.

Elezioni del 2011[modifica | modifica wikitesto]

Si ricandida per un nuovo mandato presidenziali, e vince le elezioni ottenendo il 52,95% e risultando il più votato in tutti i distretti portoghesi più gli arcipelaghi.

Elezioni Presidenziali del 2011[modifica | modifica wikitesto]

Primo turno (23 gennaio 2011)

Candidato voti %
Cavaco Silva 2.231.956 52,95
Manuel Alegre 831.838 19,74
Fernando Nobre 593.021 14,07
Francisco Lopes 301.017 7,14
José Manuel Coelho 189.918 4.51
Defensor Moura 67.110 1,59

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Il 10 giugno del 2008 nell'ambito delle commemorazioni per il Giorno del Portogallo, di Camões e delle Comunità Portoghesi all'estero, Cavaco Silva, fu interrogato sullo sciopero degli autotrasportatori (causato dagli aumenti di prezzi) di quello stesso giorno che bloccava il confine con la Spagna da Nord a Sud. Il Presidente, dribblando la questione, ha sottolineato che la cosa più importante era "prima di tutto, la Razza, il giorno della Razza, il Giorno del Portogallo, di Camões e delle Comunità Portoghesi all'estero".

Queste dichiarazioni furono contestate dai partiti di sinistra, tra cui il Bloco de Esquerda e il Partito Comunista Portoghese, siccome quell'espressione citata fu utilizzata da Antonio Salazar durante la sua dittatura militare. La frase, come sottolineano i partiti di sinistra, è incostituzionale, perché presuppone una superiorità razziale.

Quando José Saramago, l'unico Premio Nobel della Letteratura portoghese, morì nel 2010, Cavaco Silva, che si trovava in vacanza alle Azzorre, non tornò a Lisbona per presiedere alle esequie di colui che lo aveva etichettato come un "campione di banalità".

Una nuova controversia si verificò il 2 gennaio 2012, quando Silva dovette fare chiarezza sul suo stipendio da Presidente e sulla sua pensione, lasciando molta ambiguità sulla cifra esatta.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze portoghesi[modifica | modifica wikitesto]

Come Presidente della Repubblica:

Fascia dei tre ordini - nastrino per uniforme ordinaria
Gran maestro dell'Ordine della Torre e della spada - nastrino per uniforme ordinaria
Gran maestro dell'Ordine del Cristo - nastrino per uniforme ordinaria
Gran maestro dell'Ordine militare di San Benedetto d'Avis - nastrino per uniforme ordinaria
Gran maestro dell'Ordine di San Giacomo della Spada - nastrino per uniforme ordinaria
Gran maestro dell'Ordine dell'infante dom Henrique - nastrino per uniforme ordinaria
Gran maestro dell'Ordine della Libertà - nastrino per uniforme ordinaria
Gran maestro dell'Ordine al merito - nastrino per uniforme ordinaria
Gran maestro dell'Ordine dell'Istruzione pubblica - nastrino per uniforme ordinaria
immagine del nastrino non ancora presente

Personalmente è stato insignito del titolo di:

Cavaliere di Gran croce dell'Ordine del Cristo - nastrino per uniforme ordinaria
Gran collare dell'Ordine della Torre e della spada - nastrino per uniforme ordinaria
Gran collare dell'Ordine della Libertà - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Collare dell'Ordine dell'infante Dom Henrique - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore di Gran Croce dell'Ordine della Stella Polare (Svezia) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Cordone dell'Ordine del Liberatore (Venezuela) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine d'Onore (Grecia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Collare dell'Ordine di Makarios III (Cipro) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce - Classe Speciale - dell'Ordine al Merito Melitense (SMOM) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito di Germania (Germania) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Nazionale al Merito (Ecuador) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere idi Gran Croce dell'Ordine Nazionale della Croce del Sud (Brasile) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona di Quercia (Lussemburgo) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Collare dell'Ordine del Congresso Nazionale (Brasile) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine delle Colline di Boé (Guinea Bissau) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore di Gran Croce dell'Ordine della Rosa Bianca (Finlandia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Ouissam Alaouite (Marocco) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Rio Branco (Brasile) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Orange-Nassau (Nederlands) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito (Cile) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Cordone dell'Ordine del 7 novembre (Tunisia) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Cordone dell'Ordine della Repubblica (Tunisia) - nastrino per uniforme ordinaria
Membro di I Classe dell'Ordine della Stella della Palestina (Palestina) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Decorazione d'Onore in Oro con Fascia dell'Ordine al Merito della Repubblica Austriaca (Austria) - nastrino per uniforme ordinaria
Collare dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Collare dell'Ordine di Vytautas il Grande (Lituania) - nastrino per uniforme ordinaria
Collare dell'Ordine al Merito (Cile) - nastrino per uniforme ordinaria
— 15 novembre 2007
Gran Collare dell'Ordine Nazionale della Croce del Sud (Brasile) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dei Serafini (Svezia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Polonia Restituta (Polonia) - nastrino per uniforme ordinaria
Collare dell'Ordine della Croce della Terra Mariana (Estonia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Reale Norvegese di Sant'Olav (Norvegia) - nastrino per uniforme ordinaria
Compagno d'Onore Onorario con Collare dell'Ordine Nazionale al Merito (Malta) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Stato della Repubblica di Turchia (Turchia) - nastrino per uniforme ordinaria
Classe speciale della Gran Croce dell'Ordine al Merito di Germania (Germania) - nastrino per uniforme ordinaria
Collare dell'Ordine di Hussein ibn' Ali (Giordania) - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Stella dell'Ordine al Merito della Repubblica Austriaca (Austria) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine al Merito dello Stato del Qatar - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Cordone Speciale dell'Ordine Supremo del Rinascimento (Giordania) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Amilcare Cabral di I Classe (Capo Verde) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Collare dell'Ordine Piano (Santa Sede) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine del Leone d'Oro di Nassau (Lussemburgo) - nastrino per uniforme ordinaria
Membro di I Classe dell'Ordine della Doppia croce bianca (Slovacchia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Bernardo O'Higgins (Cile) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Riconoscimento (Lettonia) - nastrino per uniforme ordinaria
— 22 novembre 2010
Collare dell'Ordine pro Merito Melitensi (SMOM) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Bianca (Polonia) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Collare dell'Ordine di Timor Est (Timor Est) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Collare dell'Ordine di Boyacá (Colombia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce con Diamanti dell'Ordine del Sole del Perù (Peru) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Collare dell'Ordine di Manuel Amador Guerrero (Panama) - nastrino per uniforme ordinaria
Collare dell'Ordine dell'Aquila Azteca (Messico) - nastrino per uniforme ordinaria
Membro di I grado dell'Ordine dell'Amicizia e della pace (Mozambico) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di I Classe dell'Ordine dei Monti Balcani (Bulgaria) - nastrino per uniforme ordinaria
Collare dell'Ordine della Stella di Romania (Romania) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Presidente del Consiglio europeo Successore
Ruud Lubbers gennaio - giugno 1992 John Major
Predecessore Primo ministro del Portogallo Successore
Mário Soares 1985 - 1995 António Guterres
Predecessore Presidente del Portogallo Successore
Jorge Sampaio 2006 - 2016 Marcelo Rebelo de Sousa
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