Anfiteatro di Statilio Tauro

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Anfiteatro di Statilio Tauro
Amphitheatrum Tauri
Stampa anonima con una ricostruzione dell'anfiteatro di Statilio Tauro (1663)
Civiltàromana
Utilizzodal 29 a.C. al 64 d.C.[1]
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
ComuneRoma Capitale
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 41°54′00.38″N 12°28′11.32″E / 41.900105°N 12.469811°E41.900105; 12.469811

L'anfiteatro di Statilio Tauro (latino: amphitheatrum Statilii Tauri) fu il primo anfiteatro permanente costruito a Roma.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Inaugurato nel 29 a.C. nella parte meridionale del Campo Marzio da Tito Statilio Tauro, a proprie spese:[2] il due volte console, generale e politico romano dell'epoca augustea aveva infatti una grande fortuna, e finanziò pure i giochi gladiatorii per l'inaugurazione dell'anfiteatro al pubblico romano. Sebbene fosse in parte costruito in pietra, alcune strutture erano in legno, come l'arena. Fu totalmente distrutto in occasione del grande incendio di Roma del 64.[1]

Secondo quanto ci racconta Svetonio, Augusto sembra si recò nell'arena di un anfiteatro (che potremmo identificare con quello di Statilio Tauro), oppure di un circo romano (Circo Massimo o Circo Flaminio):

(LA)

«Quodam autem muneris die Parthorum obsides tunc primum missos per mediam harenam ad spectaculum induxit superque se subsellio secundo collocavit

(IT)

«Un giorno, durante alcune rappresentazioni condusse allo spettacolo alcuni ostaggi dei Parti, i primi inviati a Roma, li condusse in mezzo all'arena, e li sistemò in seconda fila, sopra di sé.»

Planimetria del Campo Marzio meridionale



Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Cassio Dione, LXII, 18.2.
  2. ^ SvetonioAugustus, 29.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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