Andrej Rublëv (tennista)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Andrej Rublëv
Andrej Rublëv nel 2023
Nazionalità Bandiera della Russia Russia
Altezza 188 cm
Peso 75 kg
Tennis
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 307-165 (65.04%)
Titoli vinti 15
Miglior ranking 5º (13 settembre 2021)
Ranking attuale
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open QF (2021, 2023, 2024)
Bandiera della Francia Roland Garros QF (2020, 2022)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon QF (2023)
Bandiera degli Stati Uniti US Open QF (2017, 2020, 2022, 2023)
Altri tornei
 Tour Finals SF (2022)
 Giochi olimpici 1T (2020)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 77 – 75 (50.66%)
Titoli vinti 4
Miglior ranking 44º (6 novembre 2023)
Ranking attuale ranking
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 2T (2019)
Bandiera della Francia Roland Garros -
Bandiera del Regno Unito Wimbledon -
Bandiera degli Stati Uniti US Open 3T (2017)
Altri tornei
 Giochi olimpici 1T (2020)
Doppio misto1
Vittorie/sconfitte 4 – 0 (100%)
Titoli vinti 1
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open -
Bandiera della Francia Roland Garros -
Bandiera del Regno Unito Wimbledon -
Bandiera degli Stati Uniti US Open -
Altri tornei
 Giochi olimpici Oro (2020)
Palmarès
 Coppa Davis
Oro Coppa Davis 2021
 ATP Cup
Oro ATP Cup 2021
 Laver Cup
Oro Laver Cup 2021
 Giochi olimpici giovanili
Argento Nanchino 2014 Doppio
Bronzo Nanchino 2014 Singolare
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al 15 aprile 2024

Andrej Andreevič Rublëv, accreditato dall'ATP con la traslitterazione anglosassone Andrey Rublev (IPA: ɐnˈdrʲej rʊˈblʲɵf; in russo Андрей Андреевич Рублёв?; Mosca, 20 ottobre 1997), è un tennista russo.

In singolare si è aggiudicato quindici titoli ATP – tra cui il Masters 1000 di Monte Carlo 2023 – su ventiquattro finali disputate. Il suo miglior ranking ATP è il quinto posto raggiunto nel settembre 2021. Ha raggiunto almeno una volta i quarti di finale in tutte le prove del Grande Slam (3 volte agli Australian Open, 2 al Roland Garros, una a Wimbledon e 4 agli US Open) uscendone sempre sconfitto.

In doppio ha vinto quattro tornei ATP, tra cui il Madrid Open 2023 assieme a Karen Chačanov, e ha raggiunto il 52º posto del ranking nell’ottobre 2023. Nel palmarès vanta anche l'ATP Cup e la Coppa Davis vinte con la Russia nel 2021, oltre all'oro olimpico nel doppio misto in coppia con Anastasija Pavljučenkova ai Giochi di Tokyo 2020.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Andrej Rublëv è nato a Mosca, figlio di Andrej Rublëv Sr., un ex pugile professionista diventato direttore di un ristorante, e di Marina Marenko (nata Tjurakova), allenatrice di tennis presso lo Spartak Tennis Club dove aveva seguito i primi passi della carriera di Anna Kurnikova, che sarebbe diventata la nº 8 in singolare e nº 1 in doppio nei ranking WTA, ottenendo nel 2009 la medaglia all'Ordine al merito per la Patria. Da parte della madre ha la sorellastra Anna Arina Marenko, ex tennista e a sua volta coach, nata il 2 gennaio 1992. Andrej ha origini austriache da parte della nonna paterna ed è molto grato ai nonni per averlo cresciuto, avendo trascorso cinque giorni a settimana insieme a loro fino a 15 anni.

Nel 2013 Sergej Tarasevič diventa il suo allenatore e in seguito viene sostituito da Fernando Vicente. Rublëv studiava regolarmente le partite di Roger Federer, Rafael Nadal, Grigor Dimitrov e Milos Raonic. Di quest'ultimo ammirava il servizio, di Federer il gioco a rete e il dritto, mentre di Nadal il gioco dei piedi.

È un appassionato di pugilato e pallacanestro, simpatizzante di Mike Tyson e tifoso dei Golden State Warriors. Nel tempo libero crea musica elettronica, ispirandosi a Martin Garrix e ad Alan Walker. Soprannominato "Rublo", come la moneta russa, parla fluentemente russo, inglese e spagnolo.[1][2][3]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Tra gli juniores[modifica | modifica wikitesto]

Esordisce nell'ITF Junior Circuit nel 2011 e al suo secondo torneo vince il primo titolo in singolare in un Grade 5, mentre nel 2012 arrivano il primo titolo in doppio in un torneo G4 e l'esordio nella squadra russa di Coppa Davis Junior. Nel 2013 vince il primo titolo in un torneo G1 in doppio, viene sconfitto in doppio assieme ad Alexander Zverev nella sua prima finale in un Grade A al Trofeo Bonfiglio e a fine anno perde ancora assieme a Zverev la finale di doppio all'Orange Bowl. Nel 2014 vince altri due tornei G1 di doppio, a maggio perde la finale in singolare al Trofeo Bonfiglio contro Roman Safiullin. A giugno trionfa al singolare juniores del Roland Garros con il successo in finale su Jaume Munar e raggiunge la vetta del ranking mondiale juniores. Quello stesso mese vince in singolare al G1 di Roehampton e il mese dopo perde la finale di doppio a Wimbledon in coppia con Stefan Kozlov. A novembre vince il doppio al GA Abierto Juvenil Mexicano con Taylor Fritz. Al suo ultimo impegno da juniores, nell'aprile 2015 supera lo stesso Fritz nella finale del prestigioso ITF Junior Masters.[4]

2013: debutto da professionista e primo titolo ITF[modifica | modifica wikitesto]

Debutta da professionista nel luglio 2013 nel circuito ITF al Futures F6 in Bulgaria raggiungendo i quarti di finale; sempre in Bulgaria raggiunge la prima finale Futures in doppio. Il mese dopo disputa la sua prima finale ITF in singolare al torneo Belarus F1 perdendo in tre set contro il padrone di casa Jahor Herasimaŭ. In ottobre tenta per la prima volta le qualificazioni a un torneo del circuito ATP (il circuito maggiore) all'ATP 250 di Mosca, ma viene subito eliminato ancora da Gerasimov. A novembre conquista il suo primo trofeo al Futures USA F31 di Bradenton, superando in finale in tre set Martins Podzus. A novembre porta il best ranking alla 643ª posizione.

2014: altri titoli ITF e debutto in Coppa Davis[modifica | modifica wikitesto]

Inizia la stagione 2014 a febbraio nelle qualificazioni dell'Astana Challenger e viene eliminato al secondo incontro. A marzo vince il suo secondo Futures nel torneo Kazakhstan F2 battendo in finale Yaraslau Shyla; subito dopo, grazie a una wild card, fa il suo esordio nel tabellone principale di un torneo Challenger alla Kazan Kremlin Cup e viene sconfitto al primo turno sia in singolare che in doppio. A maggio vince il primo titolo in doppio al Futures Czech Republic F1 in coppia con Andriej Kapas e in singolare vince il suo terzo Futures al Russia F3 di Mosca, raggiungendo anche la finale nel torneo di doppio. A settembre debutta in Coppa Davis nella sfida vinta contro il Portogallo valida per il secondo turno dei play-off della Zona Euro-Africana Gruppo I; in doppio in coppia con Konstantin Kravčuk supera Gastão Elias/João Sousa in tre set e, a risultato acquisito, batte in due set Frederico Ferreira Silva. A ottobre debutta con una wild card nel circuito ATP alla Kremlin Cup di Mosca perdendo 6-7, 5-7 da Samuel Groth. Nel torneo di doppio in coppia con Evgenij Donskoj si spinge fino alla semifinale e perdono in due set contro Groth / Guccione. Termina il 2014 vincendo il singolare al Futures Dominican Republic F4, risultato con cui porta il best ranking al 437º mondiale.

2015: primi titoli ATP e Challenger in doppio[modifica | modifica wikitesto]

Rublëv al Torneo di Wimbledon 2015

Inizia la stagione al Challenger of Dallas e vince il suo primo incontro della categoria battendo per la prima volta un top 100 al primo turno, il nº95 Blaž Rola, venendo poi sconfitto nei quarti da Rajeev Ram. A Dallas vince in doppio il suo primo trofeo Challenger in coppia con Denys Molčanov. Grazie a una wild card entra per la prima volta nel tabellone principale di un torneo ATP ai Delray Beach International Tennis Championships, esordisce con una vittoria in tre set su Dudi Sela e viene sconfitto al secondo turno da Steve Johnson. Con un'altra wild card fa il suo debutto in un Masters 1000 al Miami Open e batte in tre set al primo turno il nº54 ATP Pablo Carreño Busta prima di essere eliminato al secondo da John Isner. Raggiunge il secondo turno battendo il top 40 Fernando Verdasco al Barcelona Open e viene quindi sconfitto da Fabio Fognini. Dopo l'eliminazione al secondo turno di Istanbul supera Jarkko Nieminen al primo turno del Geneva Open e diventa il secondo tennista sotto i diciotto anni a vincere almeno un incontro in cinque tornei in una stagione, dopo Nadal nel 2004.[5][6] Con la semifinale raggiunta in giugno al Challenger di Mosca entra per la prima volta tra i top 200 del ranking.

A luglio aiuta la squadra russa di Coppa Davis a superare il secondo turno della Zona Euro-Africana nella sfida contro la Spagna, dopo avere perso il primo incontro da Tommy Robredo, vince in rimonta contro Pablo Andújar e conquista il punto decisivo per la vittoria. Dopo una serie di tre sconfitte consecutive debutta in un torneo del Grande Slam superando le qualificazioni agli US Open e al primo turno viene eliminato in quattro set da Kevin Anderson. Partecipa quindi allo spareggio del Gruppo Mondiale perso contro l'Italia e viene sconfitto da Fabio Fognini nell'unico incontro disputato. Nei successivi cinque tornei vince in singolare due soli incontri di primo turno, mentre in doppio si aggiudica il titolo al Padova Challenger. A fine ottobre vince il primo titolo ATP in carriera nel torneo di doppio all'ATP 250 di Mosca in coppia con Dmitrij Tursunov con la vittoria in tre set in finale su Radu Albot / František Čermák. A fine torneo porta il best ranking di doppio al 120º posto, a dicembre raggiunge la 172ª posizione in singolare.

2016: primo titolo Challenger in singolare[modifica | modifica wikitesto]

Inizia la stagione al Chennai Open perdendo contro Stan Wawrinka al secondo turno. Dopo una serie di sconfitte nei Challenger e nei tornei ATP, il 6 marzo vince il primo torneo Challenger in singolare battendo in finale Paul-Henri Mathieu a Quimper, risultato con cui raggiunge il 161º posto in classifica, suo nuovo best ranking. Subito dopo inizia ad allenarsi all'Accademia Slam4 di Barcellona sotto la guida del nuovo coach Fernando Vicente.[7] Non supera le qualificazioni all'Indian Wells Masters e perde al primo turno al Miami Open, al Monte Carlo Masters e all'Istanbul Open. Esce nelle qualificazioni anche al Roland Garros, a Wimbledon e agli US Open. Nella sfida di Coppa Davis vinta 4-1 contro i Paesi Bassi supera Robin Haase in tre set. I deludenti risultati di fine estate lo riportano oltre il 200º posto del ranking e riguadagna terreno ben figurando nei tornei Challenger, in particolare raggiungendo la finale agli Internationaux de Tennis de Vendee, persa contro Julien Benneteau.

2017: primo titolo ATP, top 40 e primo quarto di finale Slam in singolare[modifica | modifica wikitesto]

Si qualifica per la prima volta per il tabellone principale degli Australian Open e vince il primo incontro in uno Slam battendo al primo turno Lu Yen-hsun prima di arrendersi al nº 1 del mondo Andy Murray. Dopo la finale al Challenger di Rennes, si qualifica per il torneo ATP di Marsiglia e viene eliminato al primo turno. Fallisce le qualificazioni a Dubai e Indian Wells, mentre riceve una wild card per il Miami Open e batte Florian Mayer prima di cedere a Tomáš Berdych. Supera per la prima volta in carriera le qualificazioni al Roland Garros e al primo turno viene sconfitto da Diego Schwartzman.

Rublëv a Vienna nel 2017

Riceve una wild card per il torneo sull'erba di Halle, e dopo le vittorie su Ivo Karlović e Michail Južnyj perde nei quarti in tre set contro Karen Chačanov. Grazie a questi risultati entra per la prima volta nella top 100, alla 92ª posizione.[8] A Wimbledon supera al primo turno Stefano Travaglia e al secondo viene eliminato da Albert Ramos Viñolas, con entrambi gli incontri che si decidono al quinto set. Sconfitto nelle qualificazioni a Umago, accede al tabellone principale come lucky loser e dopo i successi su Carlos Berlocq e Andrej Martin elimina nei quarti in rimonta il campione uscente Fabio Fognini. In semifinale supera in due set Ivan Dodig e il 23 luglio, alla sua prima finale ATP, sconfigge per 6–4, 6–2 Paolo Lorenzi e conquista il primo titolo ATP. Entra così per la prima volta nella top 50, alla 49ª posizione.

Agli Us Open elimina Aljaž Bedene e al secondo turno sconfigge in tre set la testa di serie nº 7 e fresco vincitore del Cincinnati Open Grigor Dimitrov. Supera quindi Damir Džumhur e negli ottavi di finale la testa di serie nº 9 David Goffin in tre set. Raggiunge così per la prima volta in carriera i quarti in uno Slam, e raccoglie solo 5 giochi contro Rafael Nadal. Grazie a questo risultato sale alla 37ª posizione mondiale. Raggiunge i quarti di finale a Pechino e viene sconfitto da Alexander Zverev, mentre non va oltre il secondo turno al Masters di Shanghai. Chiude la stagione alle Next Generation ATP Finals e supera il round robin grazie alle vittorie su Denis Shapovalov e Gianluigi Quinzi, nonostante la sconfitta subita contro Chung Hyeon. In semifinale ha la meglio su Borna Ćorić, ritrova in finale Hyeon Chung e cede al terzo set.

2018: 31º nel ranking di singolare, finale a Miami in doppio e infortunio alla schiena[modifica | modifica wikitesto]

Rublëv agli US Open 2018

Inizia l'anno a Doha, supera tra gli altri Fernando Verdasco e Borna Ćorić e raggiunge la seconda finale in carriera, nella quale viene sconfitto da Gaël Monfils in due set. Agli Australian Open è per la prima volta tra le teste di serie in uno Slam e, dopo i successi su David Ferrer e Marcos Baghdatis, al terzo turno cede in quattro set al nº 3 del mondo Grigor Dimitrov. Si spinge fino ai quarti di finale a Montpellier, dove viene battuto da Jo-Wilfried Tsonga, e a Rotterdam, perdendo ancora contro Dimitrov, risultati con cui porta il best ranking alla 31ª posizione. Eliminato all'esordio ad Acapulco, Indian Wells e a Miami, in quest'ultimo torneo in coppia con Karen Chačanov raggiunge la finale in doppio e vengono sconfitti al terzo set dai fratelli Bob e Mike Bryan.

Eliminato al secondo turno a Monte Carlo dal nº 7 del mondo Dominic Thiem, durante l'incontro subisce un infortunio che lo costringe a saltare il resto della stagione sul rosso e tutta quella sull'erba.[9] Torna in campo ad Umago e viene eliminato da Haase nei quarti di finale. La settimana successiva non va oltre il secondo turno a Gstaad.

Apre la stagione sul cemento a Washington, raggiunge la semifinale senza perdere alcun set e viene sconfitto da Alex de Minaur in tre set. Subisce quindi cinque sconfitte consecutive, compresa quella agli US Open, dove perde i punti guadagnati con i quarti dell'anno precedente e scende alla 69ª posizione mondiale. Torna alla vittoria a Pechino contro João Sousa e viene sconfitto al turno successivo da Fabio Fognini. Esce all'esordio a Shanghai e a Mosca, mentre entra in tabellone a Vienna come lucky loser e viene eliminato al secondo turno da Michail Kukuškin. Si qualifica nuovamente per le Next Generation ATP Finals, accede alle semifinali con le vittorie su Fritz e Caruana e viene sconfitto in semifinale da Stefanos Tsitsipas in cinque set.

2019: un titolo ATP e 22º nel ranking in singolare; finale al Paris Masters in doppio[modifica | modifica wikitesto]

Inizia la stagione con le sconfitte al secondo turno a Doha e a Sydney, mentre viene sconfitto al turno di esordio agli Australian Open da Mackenzie McDonald. Esce dalla top 100 dopo l'eliminazione nelle qualificazioni a Rotterdam. A Marsiglia supera al primo turno Jo-Wilfried Tsonga, ha poi la meglio su Matteo Berrettini e viene eliminato nei quarti di finale da Michail Kukuškin. Raggiunge la finale al Challenger di Indian Wells e viene sconfitto da Kyle Edmund. Entra poi nel tabellone principale a Indian Wells come lucky loser, esce al secondo turno per mano di Karen Chačanov e rientra nella top 100. Supera le qualificazioni a Miami, nel main draw elimina Tarō Daniel e il nº 11 del mondo Marin Čilić e al terzo turno viene sconfitto da Denis Shapovalov.

Rublëv al Paris Masters nel 2019

Al primo turno di Monte Carlo viene sconfitto dal futuro campione Fabio Fognini nonostante il vantaggio di un set e due break nel secondo.[10] Eliminato nelle qualificazioni a Barcellona e a Monaco, subisce un infortunio e salta ancora il Roland Garros. Al rientro perde nelle qualificazioni ad Halle e a Eastbourne. A Wimbledon supera Cristian Garín in rimonta e al secondo turno cede a Sam Querrey. Eliminato al secondo turno anche a Umago, raggiunge la sua prima finale in un ATP 500 ad Amburgo, dove elimina di nuovo Garín, Casper Ruud e nei quarti il nº 4 del mondo Dominic Thiem, conquistando la prima vittoria contro top 10. Nel penultimo atto batte Pablo Carreño Busta e perde in finale contro Nikoloz Basilašvili.

Dopo gli insuccessi a Washington e a Montréal, supera le qualificazioni al Masters di Cincinnati e al primo turno si prende la rivincita su Basilašvili. Elimina quindi Stan Wawrinka e al terzo turno conquista la sua seconda vittoria contro un top 10, la prima contro un top 3, battendo Roger Federer per 6-3, 6-4. Si arrende nei quarti di finale in due set al futuro campione Daniil Medvedev. Raggiunge i quarti anche a Winston-Salem e viene sconfitto da Denis Shapovalov. Agli US Open batte il top 10 Stefanos Tsitsipas e Nick Kyrgios e cede negli ottavi a Matteo Berrettini. A fine torneo risale alla 38ª posizione del ranking.

A San Pietroburgo viene sconfitto nei quarti di finale da Medvedev. Non supera il secondo turno a Pechino, mentre a Shanghai perde al terzo turno da Alexander Zverev. A Mosca supera in semifinale Marin Čilić e conquista il secondo titolo ATP in singolare sconfiggendo in finale Adrian Mannarino in due set; a fine torneo porta il best ranking alla 22ª posizione. Esce nei quarti a Vienna per mano di Berrettini e non supera il primo turno a Parigi-Bercy, dove in coppia con Karen Chačanov raggiunge la sua seconda finale di doppio in un Masters 1000 e vengono sconfitti da Pierre-Hugues Herbert / Nicolas Mahut con il punteggio di 6-4, 6-1. Nella fase finale di Coppa Davis vince i quattro incontri di singolare disputati e due dei quattro in doppio, ma la Russia viene eliminata in semifinale dal Canada.

2020: tre titoli ATP 500, due quarti di finale Slam e top 10[modifica | modifica wikitesto]

Riprende a salire nel ranking all'inizio del 2020 vincendo il torneo di Doha con il successo in due set in finale su Corentin Moutet. Si ripete la settimana successiva ad Adelaide, dove elimina in semifinale Félix Auger-Aliassime e si assicura il titolo superando per 6-3, 6-0 Lloyd Harris. Agli Australian Open porta la striscia di vittorie consecutive a undici superando al terzo turno il nº 11 ATP David Goffin e cede in tre set negli ottavi ad Alexander Zverev. A Rotterdam viene sorpreso nei quarti di finale da Filip Krajinović, contro il quale si prende la rivincita a Dubai prima di cedere nei quarti a Evans. Si trova alla 14ª posizione mondiale al momento in cui inizia il lungo stop dovuto alla pandemia di COVID-19.

Torna in campo in agosto a Cincinnati e al primo turno viene sconfitto ancora da Evans. Agli US Open supera negli ottavi Matteo Berrettini e nei quarti cede in tre set a Daniil Medvedev. Perde poi da Hubert Hurkacz al secondo turno agli Internazionali d'Italia. Raggiunge la finale all'Hamburg European Open eliminando tra gli altri Roberto Bautista Agut e in semifinale Casper Ruud. All'ultimo atto ha la meglio sul nº 6 del mondo Stefanos Tsitsipas con il punteggio di 6–4, 3–6, 7–5, recuperando da 3–5 nell'ultimo parziale. Conquista così il suo primo trofeo ATP 500 e approda al 12º posto del ranking.[11] Continuano i successi sulla terra rossa al Roland Garros, dove per la prima volta raggiunge i quarti di finale; al primo turno vince in rimonta contro Sam Querrey, supera quindi Alejandro Davidovich Fokina, Kevin Anderson e Márton Fucsovics e viene eliminato in tre set da Tsitsipas. A fine torneo sale per la prima volta nella top 10, al 10º posto.

A San Pietroburgo raggiunge la sua seconda finale consecutiva in un ATP 500 con il successo in semifinale sul nº 12 ATP Denis Shapovalov e nell'ultimo atto batte Borna Ćorić con il punteggio di 7-6, 6-4. Vince anche il successivo ATP 500 del Vienna Open, dove ha la meglio nei quarti sul nº 3 del mondo Dominic Thiem e si aggiudica la terza finale ATP 500 battendo Lorenzo Sonego. Non supera il secondo turno al Paris Masters ma prende parte alle sue prime ATP Finals, dove nel primo incontro viene sconfitto da Nadal ed è eliminato dopo la sconfitta contro Tsitsipas, mentre è ininfluente la vittoria su Thiem nell'ultimo match del round robin. Chiude l'anno con il nuovo best ranking all'8ª posizione mondiale e riceve dai colleghi dell'ATP il premio per il giocatore che si è maggiormente migliorato nel 2020.

2021: trionfi in ATP Cup e Coppa Davis, medaglia d'oro olimpica in doppio misto e top 5[modifica | modifica wikitesto]

Rublëv a Wimbledon 2021

Apre la stagione spingendo la Russia al primo trionfo nella ATP Cup vincendo i quattro incontri disputati in singolare. Agli Australian Open si spinge fino ai quarti di finale e viene sconfitto in tre parziali da Medvedev. Conquista l'unico titolo stagionale in singolare a Rotterdam, perde un solo set nel corso del torneo, in semifinale supera il nº 6 del mondo Stefanos Tsitsipas e con il successo in finale su Márton Fucsovics si aggiudica il quarto titolo consecutivo nei tornei ATP 500 a cui ha partecipato. A Doha diventa il primo tennista nell'era Open a raggiungere la semifinale senza disputare alcun incontro, approfittando dei forfait dati da Richard Gasquet e Márton Fucsovics,[12] e viene sconfitto da Roberto Bautista Agut. Sempre a Doha vince il titolo in doppio assieme ad Aslan Karacev. Perde in semifinale a Dubai e raggiunge le 23 vittorie consecutive nei tornei ATP 500,[13] superando Andy Murray (21) e posizionandosi alle spalle del detentore del record, Roger Federer (28). Senza perdere alcun set, si spinge per la prima volta in semifinale in un Masters 1000 al Miami Open e viene eliminato da Hubert Hurkacz.

Inaugura la stagione su terra battuta disputando la sua prima finale in un Masters 1000 a Montecarlo, e viene sconfitto da Stefanos Tsitsipas con il punteggio di 6-3, 6-3. Eliminato nei quarti al Barcelona Open e agli Internazionali d'Italia, esce di scena all'esordio al Roland Garros per mano di Jan-Lennard Struff. Perde quindi la finale ad Halle contro Ugo Humbert, mentre a Wimbledon cede al quinto set a Fucsovic negli ottavi di finale. Rappresenta la Russia alle Olimpiadi di Tokyo in tutte e tre le specialità. Dopo le eliminazioni al primo turno in singolare e in doppio, in coppia con Anastasija Pavljučenkova conquista la medaglia d'oro nel doppio misto superando in finale Karacev / Vesnina con il punteggio di 6-3, 6-7 [13-11].

Al Cincinnati Open elimina in semifinale Medvedev, che aveva vinto tutti i precedenti 5 incontri diretti disputati tra i professionisti, e in finale cede al campione olimpico Alexander Zverev in due parziali. Non va oltre il terzo turno agli US Open, sconfitto da Frances Tiafoe al quinto set. A fine torneo Rublëv porta il best ranking al 5º posto mondiale. Contribuisce alla vittoria del Team Europa in Laver Cup con il successo su Diego Schwartzman e nei due match di doppio insieme a Tsitsipas e Zverev. I risultati più importanti nei tornei ATP di fine stagione sono la semifinale al San Diego Open, nella quale Cameron Norrie si impone in rimonta, la finale di doppio persa all'Indian Wells Masters in coppia con Aslan Karacev contro Peers / Polášek e i quarti di finale a San Pietroburgo, dove viene eliminato da Botic van de Zandschulp.

Si qualifica per la seconda volta consecutiva alle ATP Finals e nel primo incontro di round robin ha la meglio su Tsitsipas con un doppio 6-4. Colleziona solo 5 giochi nel successivo match contro il nº 1 mondiale Novak Đoković e viene eliminato da Casper Ruud, che si impone al tie-break del set decisivo. Chiude la stagione con il trionfo in Coppa Davis, vince quattro dei cinque match in singolare e i due disputati in doppio, entrambi con Karacev. Nel primo singolare della finale vinta 2-0 contro la Croazia supera Borna Gojo, e il successo di Medvedev contro Marin Čilić regala alla Russia il terzo titolo nel prestigioso torneo a squadre.

2022: quattro titoli ATP in singolare e uno in doppio[modifica | modifica wikitesto]

Apre il nuovo anno con la sconfitta subita al terzo turno degli Australian Open contro Marin Čilić. Torna a disputare una semifinale a Rotterdam e viene eliminato da Félix Auger-Aliassime, futuro campione. Si prende la rivincita sul canadese in finale a Marsiglia imponendosi con il punteggio di 7-5, 7-6, tornando a sollevare un trofeo dopo quasi un anno. Si aggiudica il titolo anche nel torneo di doppio, gioca in coppia con Denys Molčanov e hanno la meglio in finale su Ben McLachlan / Raven Klaasen. Vince in singolare anche al successivo ATP 500 di Dubai, dove ha la meglio sul nº 11 del mondo Hurkacz in semifinale e supera in finale Jiří Veselý, che aveva a sorpresa eliminato Novak Đoković. Sconfigge di nuovo Hurkacz a Indian Wells e cede in semifinale al vincitore del torneo Taylor Fritz. Ad aprile supera il nº 1 mondiale Đoković per 6-2, 6-7, 6-0 nella finale del Serbia Open. Esce di scena nei quarti di finale a Madrid e al Roland Garros, sconfitto rispettivamente da Tsitsipas e Čilić. Non gioca a Wimbledon per il divieto imposto dagli organizzatori a tennisti russi e bielorussi come conseguenza dell'invasione russa dell'Ucraina, e a luglio perde in semifinale a Båstad contro Sebastián Báez.

Si spinge in semifinale anche a Washington e viene eliminato a sorpresa da Yoshihito Nishioka. Dopo le premature sconfitte subite nei Masters del Canada e di Cincinnati, raggiunge di nuovo i quarti nello Slam newyorkese con i successi su Denis Shapovalov e sul nº 9 ATP Cameron Norrie, e viene battuto in tre set da Frances Tiafoe. Sconfitto da Tsitsipas al terzo set in semifinale ad Astana, si aggiudica il titolo al successivo Gijón Open concedendo solo 5 giochi in finale a Sebastian Korda. Non consegue risultati di rilievo nei due tornei che precedono le ATP Finals, dove per la prima volta accede alle semifinali, nel primo incontro supera al tie-break del set decisivo Medvedev e nel secondo colleziona solo 5 game contro Đoković. Si classifica secondo nel girone superando in tre set Tsitsipas nel match decisivo e in semifinale viene sconfitto da Casper Ruud per 2-6, 4-6.

2023: primo titolo Masters 1000 in singolare e in doppio[modifica | modifica wikitesto]

Raggiunge i quarti di finale agli Australian Open con la vittoria al tie-break del quinto set contro il nº 10 ATP Holger Rune e viene eliminato da Đoković. In semifinale a Dubai ha la meglio sul rientrante Alexander Zverev e, alla sua prima finale stagionale, raccoglie solo 4 giochi contro Medvedev. Esce di scena al quarto turno sia a Indian Wells che a Miami, sconfitto rispettivamente da Cameron Norrie e Jannik Sinner. Il 16 aprile consegue il risultato più importante da inizio carriera vincendo il primo titolo in un Masters 1000 a Monte Carlo, al terzo turno elimina in due set il nº 12 del mondo Karen Chačanov e si impone in rimonta sia in semifinale contro il nº 10 Taylor Fritz che in finale contro il nº 9 Holger Rune, sconfitto per 5-7, 6-2, 7-5. Perde la finale al terzo set nel nuovo torneo ATP di Banja Luka contro un ritrovato Dušan Lajović.

Rublev a Wimbledon 2023

Anche in doppio vince il primo titolo in un Masters 1000 a Madrid, in coppia con Chačanov elimina tra gli altri Mektic / Pavic e Arevalo / Rojer e trionfano in tre set in finale contro Rohan Bopanna / Matthew Ebden. Nel torneo di singolare viene sconfitto al quarto turno dallo stesso Chačanov. Esce agli ottavi di finale sia a Madrid che a Roma, e al Roland Garros viene eliminato al terzo turno da Lorenzo Sonego. Raggiunge la quarta finale stagionale sull'erba di Halle e si arrende per 3–6, 6–3, 3–6 a Bublik. A Wimbledon arriva per la prima volta in carriera nei quarti di finale, riuscendo così ad approdare tra gli ultimi otto in tutte e quattro le prove del Grande Slam; nella circostanza, cede a Novak Đoković in quattro set. A metà luglio vince il secondo titolo del 2023 a Båstad, battendo in finale il n°4 del mondo Casper Ruud con lo score di 7–6, 6–0.

Eliminato al turno di esordio nei Masters di Toronto e Cincinnati, allo US Open raggiunge i quarti di finale per la quarta volta in carriera e a sbarrargli la strada verso la semifinale è Medvedev, che si impone in tre set. A Shanghai accede alla sua quarta finale Masters '1000' in carriera, elimina tra gli altri Tommy Paul e in semifinale Grigor Dimitrov e nell'incontro che assegna il titolo cede a Hubert Hurkacz con il punteggio di 3–6, 6–3, 6–7, non sfruttando un match-point nel tie-break del terzo set.[14] Raggiunge le semifinali al Vienna Open – dove viene sconfitto dal vincitore del torneo Jannik Sinner dopo aver eliminato Alexander Zverev – e al Paris Masters, dove sconfigge nei quarti Alex de Minaur e perde contro Djokovic dopo aver vinto il primo set. Dopo che al China Open aveva raggiunto con Chačanov la semifinale in doppio, con il secondo turno disputato nel torneo parigino porta il miglior ranking di doppio alla 44ª posizione. Alle ATP Finals perde tutti gli incontri del round robin contro Zverev, Alcaraz e Medvedev.

2024: un titolo ATP[modifica | modifica wikitesto]

Inizia l'anno conquistando il titolo all'ATP 250 di Hong Kong, sconfigge in tre set nei quarti Arthur Fils e in semifinale l' emergente Shang Juncheng; nell'ultimo atto supera con il punteggio di 6-4 6-4 Emil Ruusuvuori. Agli Australian Open elimina tra gli altri Sebastian Korda e il nº 10 ATP Alex de Minaur e nei quarti perde in tre set contro Sinner. De Minaur si prende la rivincita nei quarti di finale a Rotterdam dopo che Rublëv aveva eliminato Félix Auger-Aliassime. Esce nei quarti anche a Doha, sconfitto a sorpresa dal promettente Jakub Menšík. Viene squalificato durante la semifinale a Dubai contro Bublik per avere inveito contro un giudice di sedia. Perde così anche i 200 punti conquistati e la 5ª posizione mondiale.[15] Delude nei primi Masters 1000 stagionali con l'eliminazione al terzo turno all'Indian Wells Masters e al turno di esordio al Miami Open.

Inizia la stagione sulla terra battuta a Monte Carlo, dove è campione uscente, viene di nuovo eliminato al turno di esordio e scende all'8ª posizione.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (15)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
Grande Slam (0)
ATP Finals (0)
ATP Masters 1000 (1)
ATP Tour 500 (5)
ATP Tour 250 (9)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 23 luglio 2017 Bandiera della Croazia Croatia Open, Umago Terra rossa Bandiera dell'Italia Paolo Lorenzi 6–4, 6–2
2. 20 ottobre 2019 Bandiera della Russia Kremlin Cup, Mosca Cemento (i) Bandiera della Francia Adrian Mannarino 6–4, 6–0
3. 11 gennaio 2020 Bandiera del Qatar Qatar Open, Doha Cemento Bandiera della Francia Corentin Moutet 6–2, 7–6(3)
4. 18 gennaio 2020 Bandiera dell'Australia Adelaide International, Adelaide Cemento Bandiera del Sudafrica Lloyd Harris 6–3, 6–0
5. 27 settembre 2020 Bandiera della Germania Hamburg European Open, Amburgo Terra rossa Bandiera della Grecia Stefanos Tsitsipas 6–4, 3–6, 7–5
6. 18 ottobre 2020 Bandiera della Russia St. Petersburg Open, San Pietroburgo Cemento (i) Bandiera della Croazia Borna Ćorić 7–6(5), 6–4
7. 1º novembre 2020 Bandiera dell'Austria Vienna Open, Vienna Cemento (i) Bandiera dell'Italia Lorenzo Sonego 6–4, 6–4
8. 7 marzo 2021 Bandiera dei Paesi Bassi Rotterdam Open, Rotterdam Cemento (i) Bandiera dell'Ungheria Márton Fucsovics 7–6(4), 6–4
9. 20 febbraio 2022 Bandiera della Francia Open 13 Provence, Marsiglia Cemento (i) Bandiera del Canada Félix Auger-Aliassime 7–5, 7–6(4)
10. 26 febbraio 2022 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Dubai Tennis Championships, Dubai Cemento Bandiera della Rep. Ceca Jiří Veselý 6–3, 6–4
11. 24 aprile 2022 Bandiera della Serbia Serbia Open, Belgrado Terra rossa Bandiera della Serbia Novak Đoković 6–2, 6(4)–7, 6–0
12. 16 ottobre 2022 Bandiera della Spagna Gijón Open, Gijón Cemento (i) Bandiera degli Stati Uniti Sebastian Korda 6–2, 6–3
13. 16 aprile 2023 Bandiera di Monaco Monte Carlo Masters, Monte Carlo Terra rossa Bandiera della Danimarca Holger Rune 5–7, 6–2, 7–5
14. 23 luglio 2023 Bandiera della Svezia Swedish Open, Båstad Terra rossa Bandiera della Norvegia Casper Ruud 7–6(3), 6–0
15. 7 gennaio 2024 Bandiera di Hong Kong Hong Kong Open, Hong Kong Cemento Bandiera della Finlandia Emil Ruusuvuori 6–4, 6–4

Finali perse (9)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
Grande Slam (0)
ATP Finals (0)
ATP Masters 1000 (3)
ATP Tour 500 (4)
ATP Tour 250 (2)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 6 gennaio 2018 Bandiera del Qatar Qatar Open, Doha Cemento Bandiera della Francia Gaël Monfils 3–6, 2–6
2. 28 luglio 2019 Bandiera della Germania Hamburg European Open, Amburgo Terra rossa Bandiera della Georgia Nikoloz Basilašvili 5–7, 6–4, 3–6
3. 18 aprile 2021 Bandiera di Monaco Monte Carlo Masters, Monte Carlo Terra rossa Bandiera della Grecia Stefanos Tsitsipas 3–6, 3–6
4. 20 giugno 2021 Bandiera della Germania Halle Open, Halle Erba Bandiera della Francia Ugo Humbert 3–6, 6(4)–7
5. 22 agosto 2021 Bandiera degli Stati Uniti Cincinnati Open, Cincinnati Cemento Bandiera della Germania Alexander Zverev 2–6, 3–6
6. 4 marzo 2023 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Dubai Tennis Championships, Dubai Cemento Bandiera della Russia Daniil Medvedev 2–6, 2–6
7. 23 aprile 2023 Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Srpska Open, Banja Luka Terra rossa Bandiera della Serbia Dušan Lajović 3–6, 6–4, 4–6
8. 25 giugno 2023 Bandiera della Germania Halle Open, Halle (2) Erba Bandiera del Kazakistan Aleksandr Bublik 3–6, 6–3, 3–6
9. 15 ottobre 2023 Bandiera della Cina Shanghai Masters, Shanghai Cemento Bandiera della Polonia Hubert Hurkacz 3–6, 6–3, 6(8)–7

Doppio[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (4)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
Grande Slam (0)
ATP Finals (0)
ATP Masters 1000 (1)
ATP Tour 500 (0)
ATP Tour 250 (3)
N. Data Torneo Superficie Compagno Avversario in finale Punteggio
1. 25 ottobre 2015 Bandiera della Russia Kremlin Cup, Mosca Cemento (i) Bandiera della Russia Dmitry Tursunov Bandiera della Moldavia Radu Albot

Bandiera della Rep. Ceca František Čermák

2–6, 6–1, [10–6]
2. 12 marzo 2021 Bandiera del Qatar Qatar Open, Doha Cemento Bandiera della Russia Aslan Karacev Bandiera della Nuova Zelanda Marcus Daniell

Bandiera dell'Austria Philipp Oswald

7–5, 6–4
3. 20 febbraio 2022 Bandiera della Francia Open 13 Provence, Marsiglia Cemento (i) Bandiera dell'Ucraina Denys Molčanov Bandiera del Giappone Ben McLachlan

Bandiera del Sudafrica Raven Klaasen

4–6, 7–5, [10–7]
3. 7 maggio 2023 Bandiera della Spagna Madrid Open, Madrid Terra rossa Bandiera della Russia Karen Chačanov Bandiera dell'India Rohan Bopanna

Bandiera dell'Australia Matthew Ebden

6-3, 3-6, [10-3]

Finali perse (3)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
Grande Slam (0)
ATP Finals (0)
ATP Masters 1000 (3)
ATP Tour 500 (0)
ATP Tour 250 (0)
N. Data Torneo Superficie Compagno Avversari in Finale Punteggio
1. 31 marzo 2018 Bandiera degli Stati Uniti Miami Open, Miami Cemento Bandiera della Russia Karen Chačanov Bandiera degli Stati Uniti Bob Bryan

Bandiera degli Stati Uniti Mike Bryan

6–4, 6(5)–7, [4–10]
2. 3 novembre 2019 Bandiera della Francia Paris Masters, Parigi Cemento (i) Bandiera della Russia Karen Chačanov Bandiera della Francia Pierre-Hugues Herbert

Bandiera della Francia Nicolas Mahut

4–6, 1–6
3. 17 ottobre 2021 Bandiera degli Stati Uniti Indian Wells Masters, Indian Wells Cemento Bandiera della Russia Aslan Karacev Bandiera dell'Australia John Peers

Bandiera della Slovacchia Filip Polášek

3–6, 6(5)–7

Doppio misto[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (1)[modifica | modifica wikitesto]

Ori olimpici (1)
Australian Open (0)
Open di Francia (0)
Torneo di Wimbledon (0)
US Open (0)
N. Data Torneo Superficie Compagna Avversari in Finale Punteggio
1. 1º agosto 2021 Bandiera del Giappone Olimpiadi di Tokyo, Tokyo Cemento Bandiera della Russia Anastasija Pavljučenkova Bandiera della Russia Aslan Karacev

Bandiera della Russia Elena Vesnina

6–3, 6(5)–7, [13–11]

Next Generation ATP Finals[modifica | modifica wikitesto]

Finali perse (1)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
Next Generation ATP Finals (1)
N Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 11 novembre 2017 Bandiera dell'Italia Next Generation ATP Finals, Milano Cemento (i) Bandiera della Corea del Sud Hyeon Chung 4–3(5), 3(2)–4, 2–4, 2–4

Vittorie nelle competizioni a squadre (3)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
ATP Cup (1)
Laver Cup (1)
Coppa Davis (1)
N. Data Torneo Superficie Compagno/i Avversario/i in finale Punteggio
1. 7 febbraio 2021 Bandiera dell'Australia ATP Cup, Melbourne Cemento (i) Bandiera della Russia Daniil Medvedev
Bandiera della Russia Aslan Karacev
Bandiera della Russia Evgenij Donskoj
Bandiera dell'Italia Andrea Vavassori
Bandiera dell'Italia Fabio Fognini
Bandiera dell'Italia Matteo Berrettini
Bandiera dell'Italia Simone Bolelli
2–0
2. 26 settembre 2021 Bandiera degli Stati Uniti Laver Cup, Boston Cemento (i) Team Europe Team World 14–1
3. 5 dicembre 2021 Bandiera della Spagna Coppa Davis, Madrid Cemento (i) Bandiera della Russia Daniil Medvedev
Bandiera della Russia Aslan Karacev
Bandiera della Russia Karen Chačanov
Bandiera della Croazia Borna Gojo
Bandiera della Croazia Marin Čilić
Bandiera della Croazia Mate Pavić
Bandiera della Croazia Nikola Mektić
Bandiera della Croazia Nino Serdarušić
2–0

Tornei minori[modifica | modifica wikitesto]

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (5)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda tornei minori
Challenger (1)
Futures (4)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. Novembre 2013 Bandiera degli Stati Uniti USA F31, Bradenton Terra rossa Bandiera della Lettonia Mārtiņš Podžus 3–6, 7–6(6), 6–3
2. Marzo 2014 Bandiera del Kazakistan Kazakhstan F2, Aktobe Cemento (i) Bandiera della Bielorussia Yaraslau Shyla 6–4, 3–6, 6–3
3. Maggio 2014 Bandiera della Russia Russia F3, Mosca Terra rossa Bandiera della Russia Stanislav Vovk 6–0, 6–4
4. Dicembre 2014 Bandiera della Rep. Dominicana Repubblica Dominicana F4, Santo Domingo Cemento Bandiera degli Stati Uniti Mitchell Krueger 6–2, 6–4
5. Marzo 2016 Bandiera della Francia Open de Quimper, Quimper Cemento (i) Bandiera della Francia Paul-Henri Mathieu 6(6)–7, 6–4, 6–4
Finali perse (5)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda tornei minori
ATP Challenger (3)
ITF Futures (2)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. Agosto 2013 Bandiera della Bielorussia Bielorussia F1, Minsk Cemento Bandiera della Bielorussia Jahor Herasimaŭ 6(2)–7, 6–4, 4–6
2. Novembre 2014 Bandiera dell'Estonia Estonia F3, Tartu Sintetico Bandiera della Bielorussia Dzmitry Zhyrmont 4–6, 2–6
3. Novembre 2016 Bandiera della Francia Internationaux de Tennis de Vendée, Mouilleron-le-Captif Cemento (i) Bandiera della Francia Julien Benneteau 5–7, 6–2, 3–6
4. Gennaio 2017 Bandiera della Francia Open de Rennes, Rennes Cemento (i) Bandiera della Bielorussia Uladzimir Ihnacik 7–6(6), 3–6, 6(5)–7
5. Marzo 2019 Bandiera degli Stati Uniti Indian Wells Challenger Series, Indian Wells Cemento Bandiera del Regno Unito Kyle Edmund 3–6, 2–6

Doppio[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (3)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda tornei minori
ATP Challenger (2)
ITF Futures (1)
N. Data Torneo Superficie Compagno Avversari in finale Punteggio
1. Maggio 2014 Bandiera della Rep. Ceca Repubblica Ceca F1, Teplice Terra rossa Bandiera della Polonia Andriej Kapaś Bandiera della Rep. Ceca David Škoch
Bandiera della Rep. Ceca Robin Staněk
7–5, 6–2
2. Febbraio 2015 Bandiera degli Stati Uniti Challenger of Dallas, Dallas Cemento (i) Bandiera dell'Ucraina Denys Molčanov Bandiera del Messico Hans Hach Verdugo
Bandiera del Messico Luis Patiño
6–4, 7–6(5)
3. Luglio 2015 Bandiera dell'Italia Padova Challenger, Padova Terra rossa Bandiera della Russia Michail Elgin Bandiera dell'Italia Federico Gaio
Bandiera dell'Italia Alessandro Giannessi
6–4, 7–6(4)
Finali perse (2)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda tornei minori
ATP Challenger (0)
ITF Futures (2)
N. Data Torneo Superficie Compagno Avversari in finale Punteggio
1. Luglio 2013 Bandiera della Bulgaria Bulgaria F7, Plovdiv Terra rossa Bandiera della Bielorussia Yaraslau Shyla Bandiera della Bulgaria Alexander Lazov
Bandiera del Cile Laslo Urrutia Fuentes
6–4, 3–6, [8–10]
2. Maggio 2014 Bandiera della Russia Russia F3, Mosca Terra rossa Bandiera della Russia Denis Matsukevitch Bandiera della Bielorussia Jahor Herasimaŭ
Bandiera della Russia Stanislav Vovk
6–2, 4–6, [8–10]

Risultati in progressione[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
 V   F  SF QF #T RR Q#  A  Z# PO  O   F-A  SF-B ND

(V) Torneo vinto; raggiunto (F) finale, (SF) semifinale, (QF) quarti di finale, (#T) turni 4, 3, 2, 1; (RR) round - robin; (Q#) Turno di qualificazione; (A) assente dal torneo; (Z#) Zona gruppo Coppa Davis/Fed Cup (con indicazione numero); (PO) play-off Coppa Davis o Fed Cup; vinto un (O) oro, (F-A) argento o (SF-B) bronzo ai Giochi Olimpici; (ND) torneo non disputato.


Statistiche aggiornate aL Shanghai Masters 2023.

Torneo 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 Titoli V-S V%
Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open A A A 2T 3T 1T 4T QF 3T QF 0 / 7 16–7 70%
Bandiera della Francia Roland Garros A A Q2 1T A A QF 1T QF 3T 0 / 5 10–5 67%
Bandiera del Regno Unito Wimbledon A Q2 Q2 2T A 2T ND 4T A QF 0 / 4 9–4 69%
Bandiera degli Stati Uniti US Open A 1T Q1 QF 1T 4T QF 3T QF QF 0 / 8 21–8 72%
Vittorie–Sconfitte - 0–1 - 6–4 2–2 4–3 11–3 9–4 10–3 10–3 0 / 23 52–23 69%
ATP Finals
ATP Finals Non qualificato RR RR SF 0 / 3 4–6 40%
Vittorie–Sconfitte - - - - - - 1–2 1–2 2–2 - 0 / 3 4–6 40%
Nazionale e Laver Cup
Giochi Olimpici Non disputati A Non disputati 1T Non disputati 0 / 1 0–1 0%
Coppa Davis Z1 PO PO PO Z1 SF ND V A A 1 / 2 12–5 71%
Bandiera dell'Australia ATP Cup Non disputata A V A ND 1 / 1 4–0 100%
Vittorie–Sconfitte 1–0 2–2 1–0 0–1 0–1 4–0 - 8–2 - - 2 / 4 16–6 73%
ATP Tour Masters 1000
Bandiera degli Stati Uniti Indian Wells A A Q2 Q1 2T 3T ND 3T SF 4T 0 / 5 8–5 62%
Bandiera degli Stati Uniti Miami A 2T 1T 2T 2T 3T ND SF 2T 4T 0 / 8 10–8 56%
Bandiera di Monaco Monte Carlo A A 1T Q1 2T 1T ND F 3T V 1 / 6 11–6 56%
Bandiera della Spagna Madrid A A A A A A ND 3T QF 4T 0 / 3 5–3 63%
Bandiera dell'Italia Roma A Q2 A A A A 2T QF 2T 4T 0 / 4 5–4 56%
Bandiera del Canada Montréal/Toronto A A A A 1T Q1 ND 3T 2T 2T 0 / 4 1–4 20%
Bandiera degli Stati Uniti Cincinnati A A A Q1 1T QF 1T F 3T 2T 0 / 6 8–6 57%
Bandiera della Cina Shanghai A A A 2T 1T 3T Non disputato F 0 / 4 8–4 67%
Bandiera della Francia Parigi A A A 1T A 1T 3T1 2T 3T SF 0 / 6 5–6 45%
ATP Tour 500
Bandiera dei Paesi Bassi Rotterdam A A A Q1 QF Q2 QF V SF 1T 1 / 5 12–4 75%
Bandiera del Brasile Rio de Janeiro A A A A A A A A A A 0 / 0 0–0  – 
Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Dubai A A A Q1 A A QF SF V F 1 / 4 14–3 82%
Bandiera del Messico Acapulco A A A A 1T A A A A A 0 / 1 0–1 0%
Bandiera della Spagna Barcellona A 2T Q1 Q1 A Q1 ND QF A A 0 / 2 3–2 60%
Bandiera della Germania Halle A A Q1 QF A Q1 ND F 1T F 0 / 4 10–4 71%
Bandiera della Germania Amburgo A A A 1T A F V A 2T 2T 1 / 5 11–4 73%
Bandiera degli Stati Uniti Washington A A A A SF 1T ND A SF A 0 / 3 6–3 67%
Bandiera della Cina Pechino A A A QF 2T 2T Non disputato 2T 0 / 4 5–4 56%
Bandiera della Russia San Pietroburgo ATP 250 V QF Non disputato 1 / 2 6–1 86%
Bandiera dell'Austria Vienna A A A 1T 2T QF V A 2T 1 / 5 9–4 69%
Statistiche carriera
Tornei disputati 1 11 5 17 21 20 14 22 23 23 157
Titoli–Finali 0–0 0–0 0–0 1–1 0–1 1–2 5–5 1–4 4–4 1–4 14–23
Vittorie–Sconfitte 1–1 8–13 3–5 21–18 20–23 38–19 41–10 53–23 51–20 53–22 289–1543
V–S % 50% 38.1% 37.5% 53.85% 46.51% 66.67% 80.39% 69.74% 71.83% 70.67% 65.24%
Ranking a fine anno 446 185 156 39 68 23 8 5 8 19.715.035$

Vittorie contro giocatori Top 10[modifica | modifica wikitesto]

Stagione 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 Totale
Vittorie 1 0 4 4 4 5 5 1 24
# Giocatore Ranking Evento Superficie Turno Punteggio
2017
1. Bandiera della Bulgaria Grigor Dimitrov 9 Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York Cemento 2T 7–5, 7–6(3), 6–3
2019
2. Bandiera dell'Austria Dominic Thiem 4 Bandiera della Germania Hamburg European Open, Amburgo Terra rossa QF 7–6(3), 7–6(5)
3. Bandiera della Svizzera Roger Federer 3 Bandiera degli Stati Uniti Cincinnati Masters, Cincinnati Cemento 3T 6–3, 6–4
4. Bandiera della Grecia Stefanos Tsitsipas 8 Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York Cemento 1T 6–4, 6(5)–7, 7–6(7), 7–5
5. Bandiera della Spagna Roberto Bautista Agut 9 Bandiera della Spagna Coppa Davis, Madrid Cemento (i) RR 3–6, 6–3, 7–6(0)
2020
6. Bandiera dell'Italia Matteo Berrettini 8 Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York Cemento 4T 4–6, 6–3, 6–3, 6–3
7. Bandiera della Grecia Stefanos Tsitsipas 6 Bandiera della Germania Hamburg European Open, Amburgo Terra rossa F 6–3, 4–6, 7–5
8. Bandiera dell'Austria Dominic Thiem 3 Bandiera dell'Austria Erste Bank Open, Vienna Cemento (i) QF 7–6(5), 6–2
9. Bandiera dell'Austria Dominic Thiem 3 Bandiera del Regno Unito ATP Finals, Londra Cemento (i) RR 6–2, 7–5
2021
10. Bandiera della Grecia Stefanos Tsitsipas 6 Bandiera dei Paesi Bassi Rotterdam Open, Rotterdam Cemento (i) SF 6–3, 7–6(2)
11. Bandiera della Spagna Rafael Nadal 3 Bandiera di Monaco Monte Carlo Masters, Monaco Terra rossa QF 6–2, 4–6, 6–2
12. Bandiera della Russia Daniil Medvedev 2 Bandiera degli Stati Uniti Western & Southern Open, Cincinnati Cemento (i) SF 2–6, 6–3, 6–3
13. Bandiera della Grecia Stefanos Tsitsipas 4 Bandiera dell'Italia ATP Finals, Torino Cemento (i) RR 6–4, 6–4
2022
14. Bandiera del Canada Félix Auger-Aliassime 9 Bandiera della Francia Open 13 Provence, Marsiglia Cemento (i) F 7–5, 7–6(4)
15. Bandiera della Serbia Novak Đoković 1 Bandiera della Serbia Serbia Open, Belgrado Terra rossa F 6–2, 6(4)–7, 6–0
16. Bandiera del Regno Unito Cameron Norrie 9 Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York Cemento 4T 6–4, 6–4, 6–4
17. Bandiera della Russia Daniil Medvedev 5 Bandiera dell'Italia ATP Finals, Torino Cemento (i) RR 6(7)–7, 6–3, 7–6(7)
18. Bandiera della Grecia Stefanos Tsitsipas 3 Bandiera dell'Italia ATP Finals, Torino Cemento (i) RR 3–6, 6–3, 6–2
2023
19. Bandiera della Danimarca Holger Rune 10 Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne Cemento 4T 6–3, 3–6, 6–3, 4–6, 7–6(9)
20. Bandiera degli Stati Uniti Taylor Fritz 10 Bandiera di Monaco Monte Carlo Masters, Monaco Terra rossa SF 5–7, 6–1, 6–3
21. Bandiera della Danimarca Holger Rune 9 Bandiera di Monaco Monte Carlo Masters, Monaco Terra rossa F 5–7, 6–2, 7–5
22. Bandiera della Norvegia Casper Ruud 4 Bandiera della Svezia Swedish Open, Båstad Terra rossa F 7–6(3), 6–0
23. Bandiera della Germania Alexander Zverev 9 Bandiera dell'Austria Erste Bank Open, Vienna Cemento (i) QF 6–1, 6(5)–7, 6–3
2024
24. Bandiera dell'Australia Alex de Minaur 10 Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne Cemento 4T 6–4, 6(5)–7, 6(4)–7, 6–3, 6–0,

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Riccardo Bisti, Andrey Rublev, il nuovo pittore di Russia, su tennisitaliano.it, 29 luglio 2017. URL consultato il 24 febbraio 2023.
  2. ^ Andrej Rublev, una vita per il tennis: ecco chi è il giovane talento della racchetta, su it.rbth.com, 7 settembre 2022. URL consultato il 24 febbraio 2023.
  3. ^ Giuseppe Di Giovanni, I ristoranti di papà, la boxe, la burrata e... quello che non sai su Andrey Rublev, su gazzetta.it, 16 novembre 2022. URL consultato il 24 febbraio 2023.
  4. ^ (EN) Andrey Rublev Juniors Singles Overview, su itftennis.com.
  5. ^ (RU) Андрей Рублёв повторил достижение Рафаэля Надаля, su championat.com, 17 maggio 2015.
  6. ^ (EN) Young Gun Rublev Reaches Geneva Second Round; Giraldo Advances, su atpworldtour.com.
  7. ^ (EN) Andrey Rublev will work at Galo Blanco´s 4Slam Academy from April, su tennisworldusa.org. URL consultato il 4 aprile 2021.
  8. ^ (EN) Rublev Top 100, su atpworldtour.com.
  9. ^ (EN) Jovica Ilic, Injuries force Andrey Rublev and Filip Krajinovic to miss Roland Garros, 25 maggio 2018.
  10. ^ Ilvio Vidovich, Montecarlo: Fognini rimonta Rublev con le unghie e con i denti, su ubitennis.com, 15 aprile 2019. URL consultato il 15 marzo 2023.
  11. ^ ATP Amburgo: Andrey Rublev vince il primo titolo ATP 500 in carriera., su livetennis.it, 27 settembre 2020.
  12. ^ Incredibile a Doha: si ritira Fucsovics, Rublev in semifinale senza avere giocato un match, su ubitennis.com, 11 marzo 2021.
  13. ^ (EN) Rublev Races Past Fritz For 22nd Straight ATP 500 Win, su atptour.com, 17 marzo 2021.
  14. ^ Finale Shanghai 2023, su ubitennis.com.
  15. ^ Rublev, le urla di Dubai fanno rumore: addio alla Top-5 dopo quattro mesi, su ubitennis.com.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]