Andrea Liberovici

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Andrea Liberovici
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereClassico Contemporaneo
Periodo di attività musicale1978 – in attività
EtichettaCGD, Carosello, Fonit Cetra
Sito ufficiale

Andrea Liberovici (Torino, 30 marzo 1962) è un compositore, regista e cantautore italiano.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Sergio Liberovici (compositore, sodale – tra gli altri – di Italo Calvino nella creazione di un nuovo repertorio di canzone popolare) e di Margherita Galante Garrone (cantautrice nota come Margot, compositrice e fondatrice-regista del “Gran teatrino la fede delle femmine”), cresce a Venezia con la madre e con il musicologo Giovanni Morelli. Ha studiato composizione, violino, viola nei conservatori di Venezia e Torino, recitazione presso la scuola del Teatro stabile di Genova e canto con Cathy Berberian per la vocalità del musical. Creatore di musiche e testi, fin da giovanissimo scrive musiche di scena per importanti compagnie di teatro di prosa, musica per radio, televisione e balletti.

Il suo primo album esce a soli sedici anni, Oro[2] (1978), ma è soprattutto con il successivo Liberovici (1980) che, a fianco di una certa maturità musicale nel filone cantautorale dell'epoca, si contraddistingue per alcuni testi scioccanti (che ricordano Faust'O o il primo Ivan Cattaneo), con alcune allusioni sessuali abbastanza esplicite.

Nel frattempo la sua carriera si era evoluta e affinata, dedicandosi soprattutto alla scrittura di musiche di scena per compagnie di teatro di prosa, musica per televisione e balletti. Nel 1992 ha pubblicato l'album Pranzo di famiglia.[3]

Nel 1996 ha fondato assieme a Edoardo Sanguineti ed Ottavia Fusco una compagnia di teatro musicale, il "teatrodelsuono", che si applica alla sperimentazione di nuovi motivi delle relazioni musica, poesia, scena e tecnologie della elaborazione del suono e del montaggio. La sua musica e i suoi spettacoli sono stati presentati nelle grandi città italiane ed all'estero, come a New York, Parigi, Atene e Montréal. Negli anni ha realizzato spettacoli, installazioni e video con artisti italiani e internazionali quali Yuri Bashmet, Peter Greenaway, Aldo Nove, Judith Malina, Vittorio Gassman, Claudia Cardinale, Giorgio Albertazzi, Enrico Ghezzi.

Composizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • 64[4][5][6][7][8][9], Oratorio per attori in 64 movimenti attraverso la memoria acustica del Living Theatre da J.Cage ad oggi, con Judith Malina[10], Hanon Reznikov, Ottavia Fusco, GRM – INA, Parigi 2000
  • Frankenstein Cabaret, Festival Les Musiques, GMEM, Marsiglia 2001
  • Electronic Lied, GRM – INA, Parigi 2002
  • Electronic Frankenstein[11][12], Teatro Carlo Felice, Genova 2002
  • Intégral[13], Radio France-France Culture, Parigi 2003
  • Children of Uranium[14], idea e libretto di Peter Greenaway, Teatrodelsuono, CRT Artificio, Change Performing Arts, Genova 2005
  • L'ultimo viaggio di Cunegonda in Irak, Festival Archipel , Ginevra 2005
  • Poètanz!, libretto Edoardo Sanguineti, Festival Oriente Occidente, Artemis Danza, Rovereto 2006
  • Titania la Rossa[15], libretto e regia di Giorgio Albertazzi, Fondazione A. Toscanini, Piacenza 2007
  • From Ivry, dedicato a Ivry Gitlis, con il Nouvel Ensemble Moderne, Montréal 2007
  • La Trasparenza della Parola[16], libretto Emilio Jona musica e video Andrea Liberovici, con il Nouvel Ensemble Moderne, Festival Mito Torino 2007
  • Springing from the Heart, libretto Daisaku Ikeda, Festival Les Musiques, GMEM, Marsiglia 2010
  • Non un Silenzio[17][18], per viola, orchestra d'archi e celesta commande di Yuri Bashmet e Moscow Soloists, Teatro La Fenice, Venezia 2014
  • MAVRYA, Dedicato a Martha Argerich e Ivry Gitlis, per violino e pianoforte, Lugano Festival - Progetto Martha Argerich[19], Lugano 2015
  • Resonant Cities. Venezia: madrigale per violoncello e città, produzione GRM-INA, Parigi 2016
  • Dialogo successivo, studio/omaggio per un “dialogo successivo“ da materiali acustici di Luigi Nono - per elettronica e violoncello, con Francesco Dillon, cello - Festival Nono, Venezia 2018
  • Some Things, songbook - con Helga Davis e Vana Gierig , piano - Joe's Pub New York 2019
  • Acoustic Postcards Venice, cartoline acustiche - 2020
  • Venice Water Postcards, per quartetto d’archi ed elettroacustica, con Quartetto Prometeo - Heidelberg Fruhling Festival 2022

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

  • Rap di Edoardo Sanguineti, musica e regia Andrea Liberovici, Teatro di Sant'Agostino di Genova (1996)
  • Sonetto di Edoardo Sanguineti, musica e regia Andrea Liberovici, Teatro Carlo Felice di Genova (1997)
  • Macbeth Remix, da William Shakespeare di Edoardo Sanguineti, musica e regia Andrea Liberovici, Spoleto Festival di Spoleto (1998)
  • Sei personaggi.com, da Luigi Pirandello di Edoardo Sanguineti, Teatro Stabile di Genova (2001)
  • Concerto per Roma, con Giorgio Albertazzi, Uto Ughi, Teatro Argentina di Roma (2002)
  • Quaderni di Serafino Gubbio operatore di Luigi Pirandello, Teatro Stabile, Roma (2002)
  • Candido. Soap opera musical, di Aldo Nove e Andrea Liberovici, Teatro Stabile di Genova (2004)
  • Centurie, da Manganelli, Calvino, Trilussa, con Massimo Popolizio, XXXVIII Festival di Borgio Verezzi di Borgio Verezzi (2004)
  • Urfaust di J. W. Goethe, con Ugo Pagliai e Paola Gassman, XXXIX Festival di Borgio Verezzi, Teatro Stabile di Genova, Teatro Stabile del Veneto, Borgio Verezzi (2005)
  • Lo zoo di vetro[20] di Tennessee Williams, con Claudia Cardinale, Fox&Gould di Roma (2006)
  • Nel nome di Gesù di Corrado Augias, con Paolo Bonacelli, musica e regia Andrea Liberovici, Teatro Stabile di Genova (2010)
  • Operetta in nero, musica, testo, video e regia Andrea Liberovici, con Helga Davis, Teatro Stabile di Genova (2011)
  • Fiona di Mauro Covacich, musica e regia Andrea Liberovici, Teatro Stabile di Trieste (2012)
  • Macbeth Remix, da William Shakespeare di Edoardo Sanguineti, musica e regia Andrea Liberovici, Teatro Stabile di Genova, (2016) – nuova versione
  • Faust's Box. A transdisciplinary journey, musica, testo, regia e video di Andrea Liberovici, con Helga Davis, Philippe Nahon e Ars Nova Ensemble (2016)
  • Trilogy in Two. Opera mosaico,[21][22][23][24] musica, testo, regia e video di Andrea Liberovici, con Helga Davis, Schallfeld Ensemble, direttrice Sara Caneva (2019)
  • Pop Detox, opera (work in progress) video Gianluca Abbate - Italian Academy, New York 2023

Radio[modifica | modifica wikitesto]

  • Musica in Metamorfosi, 12 trasmissioni radiofoniche per Radio 3 Rai
  • VENEZIA ACUSTICA. Diario di un cacciatore di suoni, 8 trasmissioni radiofoniche per Radio 3 Rai
  • Maestranze, trasmissione radiofonica in 10 episodi per Radio 3 Rai

Album[modifica | modifica wikitesto]

  • 1978 - Oro (CGD, 20089 LP)
  • 1980 - Liberovici (CGD, 20194, LP/CD)
  • 1992 - Pranzo di famiglia (Carosello, CDCLN 25159 , CD)
  • 1996 - Rap (Fonit Cetra, NFCD 2044, CD)
  • 1998 - Sonetto (Devega, CD)
  • 2000 - 64 (INA, CD)
  • 2003 - Electronic Frankenstein (Gmem, Francia)

Opere letterarie[modifica | modifica wikitesto]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Il teatro immateriale, RaiSat Show (2003)
  • 500.000 leoni, 57º Film Festival Locarno, Locarno (2004)
  • Work in Regress,[25] Teatrodelsuono, Genova (2006)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ della sera
  2. ^ Andrea Liberovici - Oro, su Discogs. URL consultato il 13 agosto 2020.
  3. ^ Andrea Liberovici - Pranzo Di Famiglia, su Discogs. URL consultato il 13 agosto 2020.
  4. ^ Liberovici si fa in '64' per Cage, su la Repubblica, 15 marzo 2002. URL consultato il 14 agosto 2015.
  5. ^ LA SOFFITTA - Centro di Promozione Teatrale, su box.dar.unibo.it. URL consultato il 14 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  6. ^ Da domani Liberovici al Metastasio con «64» Il «Teatro del suono» rende omaggio al Living - Il Tirreno, su ricerca.gelocal.it. URL consultato il 14 agosto 2015 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2016).
  7. ^ A PARTIRE DA JOHN CAGE, su tuttoteatro.com. URL consultato il 14 agosto 2015.
  8. ^ "64" Salle O. Messiaen Paris, su undo.net. URL consultato il 14 agosto 2015.
  9. ^ Domani lo spettacolo di Liberovici con Judith Malina: la storia del mitico teatro e un inedito John Cage, su la Repubblica, 1º aprile 2001. URL consultato il 14 agosto 2015.
  10. ^ http://www.ilportoritrovato.net/html/livingtheatre6.html, su ilportoritrovato.net. URL consultato il 14 agosto 2015.
  11. ^ Il Frankenstein della musica un maestro, non un mostro, su la Repubblica, 19 novembre 2002. URL consultato il 13 agosto 2015.
  12. ^ Administrator, Gmem Creation Andrea Liberovici, su gmem.org. URL consultato il 20 agosto 2015 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2016).
  13. ^ Arts sonores - Médiathèque - Ina.fr, su Arts sonores. URL consultato il 13 agosto 2015.
  14. ^ Tutti i numeri di Greenaway, su la Repubblica, 17 ottobre 2005. URL consultato il 13 agosto 2015.
  15. ^ Piacenza - Teatro Municipale: Titania la Rossa | OperaClick, su operaclick.com. URL consultato il 13 agosto 2015.
  16. ^ La trasparenza della parola. | Printed_Matter, su primolevicenter.org. URL consultato il 13 agosto 2015.
  17. ^ Eventi - Concerto Yuri Bashmet | Teatro La Fenice, su Teatro La Fenice. URL consultato il 13 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  18. ^ Articoli | Piacenza Music Pride, su piacenzamusicpride.com. URL consultato il 20 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  19. ^ Lugano Festival, su luganofestival.ch. URL consultato il 23 agosto 2015.
  20. ^ Il teatro delle emozioni: due parole con Andrea Liberovici | culturaspettacolovenezia, su culturaspettacolovenezia.it. URL consultato il 13 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  21. ^ Il teatro musicale denso e vivo di Liberovici, su Il giornale della musica. URL consultato l'8 gennaio 2020.
  22. ^ Trilogy in Two Opera mosaico, su Romaeuropa, 22 maggio 2019. URL consultato l'8 gennaio 2020.
  23. ^ L'importanza di ritrovare la bellezza. Trilogy in Two al Teatro Duse di Genova, su ArtsLife, 28 ottobre 2019. URL consultato l'8 gennaio 2020.
  24. ^ Maria Dolores Pesce, Trilogy in two, su dramma.it. URL consultato l'8 gennaio 2020.
  25. ^ Sanguineti, cinema e lavoro secondo Liberovici: 'Work in regress', su Il Fatto Quotidiano. URL consultato il 14 agosto 2015.

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