Andrea Delmastro Delle Vedove

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Andrea Delmastro Delle Vedove

Sottosegretario di Stato al Ministero della giustizia
In carica
Inizio mandato2 novembre 2022
ContitolareAndrea Ostellari
Capo del governoGiorgia Meloni
PredecessoreAnna Macina
Francesco Paolo Sisto

Deputato della Repubblica Italiana
In carica
Inizio mandato23 marzo 2018
LegislaturaXVIII, XIX
Gruppo
parlamentare
Fratelli d'Italia
CoalizioneXVIII: Centro-destra 2018
XIX: Centro-destra 2022
CircoscrizionePiemonte 2
CollegioXVIII: 3 (Biella)
XIX: 3 (Vercelli)
Incarichi parlamentari
XVIII legislatura:
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoFratelli d'Italia (dal 2012)
In precedenza:
MSI-DN (1990-1995)
AN (1999-2009)
PdL (2009-2012)
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Torino
ProfessioneAvvocato

Andrea Delmastro Delle Vedove (Gattinara, 22 ottobre 1976) è un politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato il 22 ottobre 1976 a Gattinara, in provincia di Vercelli, figlio di Sandro, avvocato e politico di Alleanza Nazionale, per cui è stato deputato dal 1996 al 2006, Delmastro si è laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Torino ed è diventato avvocato penalista come il padre, iscritto all’albo degli avvocati di Biella, ma risulta che abbia dovuto cancellarsi dall'albo.[1]

Ha una sorella minore, Francesca, anche lei politica di Fratelli d'Italia e dal 6 giugno 2016 sindaco di Rosazza (BI).

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi[modifica | modifica wikitesto]

Delmastro ha iniziato a fare politica da giovanissimo nel Fronte della Gioventù (FdG), l'organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale (MSI-DN), divenendo a soli 16 anni segretario provinciale e mantenendo l'incarico nella sua confluenza in Azione Giovani, la nuova organizzazione giovanile di Alleanza Nazionale (AN)[2]; nel congresso dove avvenne la svolta di Fiuggi di Gianfranco Fini, che portò allo scioglimento del MSI-DN e la fondazione di AN, era stato un delegato del partito.[2]

Alle elezioni amministrative del 1995 viene eletto consigliere circoscrizionale di Riva a Biella[2], mentre nel 1997, divenuto consigliere comunale e assessore a Biella, diventa un dirigente nazionale di Azione Giovani.

Consigliere provinciale[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni amministrative del 1999 si candida al consiglio provinciale di Biella tra le liste di Alleanza Nazionale, venendo eletto consigliere provinciale e ricoprendo, successivamente, la carica di presidente della Commissione Cultura ed Istruzione sotto l'amministrazione del forzista Orazio Scanzio.[2]

Alle elezioni regionali in Piemonte del 2000 viene candidato per AN al consiglio regionale del Piemonte, nella mozione del deputato forzista Enzo Ghigo (ex dirigente del gruppo Publitalia-Fininvest), ma ricevendo 1.411 preferenze nella circoscrizione di Biella e risultando non eletto.

Alle elezioni amministrative del 2004 viene ricandidato consigliere provinciale di Biella, tra le liste di AN nei collegi Biella II e Masserano, ma non risultando rieletto.

Dopo essere divenuto nel 2007 segretario provinciale di Alleanza Nazionale, traghetterà il partito nella confluenza del Popolo della Libertà (lista elettorale che raccoglieva principalmente AN e Forza Italia) come partito, con il quale sarà candidato nella circoscrizione Piemonte 2 per la Camera dei deputati alle elezioni politiche del 2008 senza essere eletto.

Consigliere e Assessore comunale a Biella[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni amministrative del 2009 viene eletto consigliere comunale di Biella per il PdL, è poi nominato assessore ai Lavori pubblici nella giunta di centrodestra presieduta da Donato Gentile.

Alle elezioni regionali in Piemonte del 2010 viene candidato nelle liste del PdL, a sostegno dell'allora capogruppo leghista a Montecitorio Roberto Cota, ottenendo 2.108 preferenze nella circoscrizione di Biella ma non venendo eletto in consiglio regionale del Piemonte.

A dicembre 2012 partecipa alla scissione del PdL guidata da Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Guido Crosetto che porta alla fondazione di Fratelli d'Italia (FdI), con cui alle elezioni politiche del 2013 è stato candidato alla Camera dei deputati, tra le sue liste nella circoscrizione Piemonte 2, non risultando eletto.

Alle elezioni amministrative del 2014 viene rieletto consigliere comunale per Fratelli d'Italia.

Elezione a deputato[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni politiche del 2018 viene ricandidato alla Camera nel collegio uninominale di Biella, sostenuto dalla coalizione di centro-destra in quota Fratelli d'Italia, dove viene eletto per la prima volta deputato con il 47,1% dei voti contro i candidati del Movimento 5 Stelle Emanuele Alberto Cutellè (23,81%) e del centro-sinistra, in quota Partito Democratico, Nicoletta Favero (22,63%). Nel corso della XVIII legislatura è stato presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere di Montecitorio, membro del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa, componente e capogruppo di Fratelli d’Italia nella 3ª Commissione Affari esteri e comunitari, oltre a presentare come primo firmatario un'interpellanza parlamentare al Ministero della giustizia, rimasta senza risposta, per chiedere l'encomio solenne per i poliziotti penitenziari coinvolti nel pestaggio nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.[1][2][3][4]

All'interno di Fratelli d'Italia viene descritto come uno degli uomini più fedeli della presidente del partito Giorgia Meloni, tanto da essere stato il suo avvocato di fiducia nelle querele contro i giornali per diffamazione come il Domani, oltre a ricoprire l'incarico di Responsabile degli affari esteri e giustizia del partito.[1][2][5]

Sottosegretario alla Giustizia[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene ricandidato alla Camera nel collegio uninominale Piemonte 2 - 03 (Vercelli), sostenuto dalla coalizione di centro-destra in quota Fratelli d'Italia, dove viene rieletto deputato con il 53,85% dei voti contro la candidata del centro-sinistra, in quota Partito Democratico, Mariella Moccia (23,8%).[6]

Con la vittoria del centro-destra alle elezioni politiche del 2022 e la conseguente nascita del governo presieduto da Giorgia Meloni, il 31 ottobre 2022 viene indicato dal Consiglio dei Ministri come sottosegretario di Stato al Ministero della giustizia nel governo Meloni[7], entrando in carica dal 2 novembre e affiancando il ministro Carlo Nordio[8], ottenendo poi la delega al corpo di polizia penitenziaria[1]. Secondo il quotidiano Domani, Delmastro è stato nominato in tale incarico per contenere l'operato del ministro Nordio, come successo quando quest'ultimo ha dichiarato la volontà di limitare le intercettazioni. Delmastro si è affrettato a intervenire pubblicamente per ridimensionare e smentire alcune delle dichiarazioni del ministro.[1]

Vicende giudiziarie[modifica | modifica wikitesto]

A febbraio 2023 viene iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Roma per l'ipotesi di reato di rivelazione di segreto d'ufficio, a proposito della condotta parlamentare da lui tenuta in relazione al caso giudiziario dell'anarchico Alfredo Cospito, detenuto sottoposto al regime carcerario restrittivo dell'articolo 41 bis dell'ordinamento penitenziario italiano.[9][10] Il 6 luglio 2023, il gip di Roma, Emanuela Attura, ne ha disposto l’imputazione coatta, nonostante la procura avesse richiesto l'archiviazione.[11] Il 29 novembre 2023 viene rinviato a giudizio dal GUP di Roma, Maddalena Cipriani.[12][13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Giulia Merlo, Chi è Delmastro, l’avvocato di Meloni scelto per arginare Nordio, su www.editorialedomani.it. URL consultato il 3 febbraio 2023.
  2. ^ a b c d e f La mia storia - Andrea Delmastro, su andreadelmastro.com, 1º maggio 2021. URL consultato il 3 febbraio 2023.
  3. ^ XVIII Legislatura - Deputati e Organi - Scheda deputato - DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea, su www.camera.it. URL consultato il 3 febbraio 2023.
  4. ^ Nello Trocchia, Il neo sottosegretario alla Giustizia voleva premiare gli agenti del pestaggio in carcere, su www.editorialedomani.it. URL consultato il 3 febbraio 2023.
  5. ^ Emiliano Fittipaldi, Meloni manda Domani a processo, il potere attacca la stampa libera, su www.editorialedomani.it. URL consultato il 3 febbraio 2023.
  6. ^ ELEZIONI CAMERA 2022 RISULTATI ITALIA, in la Repubblica, 26 settembre 2022.
  7. ^ Governo Meloni, nominati viceministri e sottosegretari: dopo lo stop a Mangialavori Berlusconi piazza i suoi a Mise, Editoria e Giustizia, su Il Fatto Quotidiano, 31 ottobre 2022. URL consultato il 3 febbraio 2023.
  8. ^ Governo, la cerimonia del giuramento dei nuovi sottosegretari: la diretta tv, su Il Fatto Quotidiano, 2 novembre 2022. URL consultato il 3 febbraio 2023.
  9. ^ Caso Cospito: Delmastro indagato per rivelazione di segreto d'ufficio, su rainews.it. URL consultato il 17 febbraio 2023.
  10. ^ Cospito, chi è e perché è diventato un caso, su ilsole24ore.com. URL consultato il 17 febbraio 2023.
  11. ^ Caso Cospito, il Gip: imputazione coatta per Delmastro. Fonti Chigi: fascia di magistratura svolge ruolo di opposizione? - Il Sole 24 ORE, su amp24.ilsole24ore.com. URL consultato il 30 novembre 2023.
  12. ^ Delmastro rinviato a giudizio per il caso Cospito, 'Non ho violato nessun segreto'. Fazzolari: 'Inconsueto' - Notizie - Ansa.it, su Agenzia ANSA, 29 novembre 2023. URL consultato il 30 novembre 2023.
  13. ^ Caso Cospito, il sottosegretario Delmastro rinviato a giudizio per rivelazione di segreto. Lui: "Fiero di aver svelato un attacco al 41-bis", su Il Fatto Quotidiano, 29 novembre 2023. URL consultato il 4 dicembre 2023.

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