Andrea Augello

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Andrea Augello

Sottosegretario di Stato per la pubblica amministrazione e innovazione
Durata mandato4 marzo 2010 –
16 novembre 2011
Capo del governoSilvio Berlusconi
PredecessoreBeatrice Maria Magnolfi
Gian Piero Scanu
SuccessoreGianfranco Miccichè
Michaela Biancofiore

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato28 aprile 2006 –
22 marzo 2018

Durata mandato13 ottobre 2022 –
28 aprile 2023
LegislaturaXV, XVI, XVII, XIX
Gruppo
parlamentare
XV: Alleanza Nazionale
XVI: Il Popolo della Libertà
XVII:
- Il Popolo della Libertà (fino al 14/11/2013)
- Area Popolare (dal 15/11/2013 al 20/12/2015)
- Grandi Autonomie e Libertà (dal 21/12/2015 al 24/05/2016; dal 12/04/2017 al 24/05/2017)
- Conservatori e Riformisti (dal 25/05/2016 al 1°/04/2017)
- Federazione della Libertà (dal 25/05/2017)
XIX: Fratelli d'Italia
CoalizioneXV: Casa delle Libertà
XVI: Centro-destra 2008
XVII: Centro-destra 2013
XIX: Centro-destra 2022
CircoscrizioneLazio
Incarichi parlamentari
XVI legislatura:

XVII legislatura:

XIX legislatura:

Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoMSI (fino al 1995)
AN (1995-2009)
PdL (2009-2013)
NCD (2013-2015)
IDeA (2015-2018)
FdI (2018-2023)
Titolo di studioDiploma di Maturità classica
ProfessioneSindacalista

Andrea Augello (Novara, 24 febbraio 1961Roma, 28 aprile 2023) è stato un politico e saggista italiano.

È stato senatore della Repubblica dal 28 aprile 2006 al 22 marzo 2018 e dal 13 ottobre 2022 fino alla morte per Alleanza Nazionale, Il Popolo della Libertà, Nuovo Centrodestra, Identità e Azione e Fratelli d'Italia, ricoprendo diversi incarichi parlamentari, e sottosegretario di Stato per la pubblica amministrazione e innovazione dal 4 marzo 2010 al 16 novembre 2011 nel quarto governo Berlusconi.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carriera giovanile missina[modifica | modifica wikitesto]

Giovanissimo entra nel Fronte della Gioventù (FdG), l'organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale (MSI-DN), di cui cura la riorganizzazione e il rilancio a Roma all'inizio degli anni ottanta. Con il fratello, Tony Augello, è uno dei componenti di spicco della componente rautiana del MSI-DN.

Sindacalista della UGL, nel 1991 è tra i fondatori di Movimento Comunità, una organizzazione non governativa di cooperazione internazionale, la cui meritoria attività verrà poi formalmente riconosciuta dalla Farnesina.

Per tre anni Augello la dirige, impegnandosi in Croazia ed in Bosnia per portare aiuto e conforto alle popolazioni colpite dalla guerra nei Balcani.

Alla Regione con Alleanza Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Nel gennaio 1995 è tra i componenti della segreteria del congresso di Fiuggi, che determina la nascita di Alleanza Nazionale. Sempre nel 1995 è eletto consigliere regionale del Lazio con circa 7.000 voti.

Entrato nella direzione nazionale di AN nel 2000, anno in cui viene rieletto con 15.000 voti alla regione Lazio, e nominato assessore regionale al bilancio e alle risorse comunitarie nella giunta di Francesco Storace. In questa veste consegue per la prima volta nella storia della regione il risultato di impegnare e spendere tutte le risorse provenienti dai fondi strutturali europei, ottenendo il riconoscimento di una premialità di circa 40 milioni di euro per il Lazio.

Nel 2005 viene rieletto per la terza volta in consiglio regionale con 25.000 voti.

Elezione a senatore[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni politiche del 2006 viene eletto al Senato della Repubblica per Alleanza Nazionale.

A Palazzo Madama è membro della Commissione Bilancio, della Giunta per le Autorizzazioni e le Elezioni, della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro, con particolare riguardo alle cosiddette "morti bianche" e del Comitato per i procedimenti d'accusa.[1]

Alle elezioni politiche del 2008 è rieletto al Senato della Repubblica nelle liste del Popolo della Libertà. Fa parte della Commissione provvisoria per la verifica dei poteri ad inizio legislatura prima dell'insediamento delle Commissioni. Membro della Commissione Bilancio del Senato, è vicepresidente della Giunta per le Immunità e le Elezioni del Senato e del Comitato parlamentare per i procedimenti d'accusa.

Nel 2009 è il responsabile della campagna elettorale che condurrà Gianni Alemanno alla elezione di sindaco di Roma, sconfiggendo al ballottaggio Francesco Rutelli.

Nel 2010 è l'organizzatore della campagna elettorale che vedrà Renata Polverini vincitrice delle elezioni regionali di quell'anno.

Dopo questa vittoria del centrodestra, Augello tenta inutilmente di trovare un punto di mediazione nella crisi di rapporti tra Fini e Berlusconi, diventando un esponente di spicco del cosiddetto gruppo dei "pontieri" finiani (Augello, Moffa, Viespoli), ma le divergenze tra i due politici di spicco del centro-destra sono tali da dover decretare la separazione da cui scaturisce la formazione finiana di Futuro e Libertà. Augello nonostante la sua vicinanza a Fini decide di rimanere nel PdL di Berlusconi e non aderire nel luglio 2010 ai gruppi parlamentari autonomi dei finiani.

Sottosegretario per la pubblica amministrazione e innovazione[modifica | modifica wikitesto]

A marzo 2010 viene nominato sottosegretario di Stato al Ministero della pubblica amministrazione e innovazione: in questo ruolo si occupa di aggiornare la legislazione anticorruzione italiana, riuscendo a far approvare al Senato il cosiddetto ddl anticorruzione. Il provvedimento arriva alla Camera nel gennaio 2011, ma quando sta per concludere l'esame delle commissioni competenti, il presidente Berlusconi rassegna le dimissioni e conclude l'esperienza del suo governo nel novembre 2011. Insieme ad altri 35 parlamentari (Crosetto, Mantovano, Saltamartini, De Angelis, Cutrufo, Viespoli, Saia ed altri) promuove un documento nel luglio del 2012 che chiede una svolta partecipativa nel partito, organizzando a Roma, in piazza San Giovanni, una manifestazione il 26 luglio a cui partecipano oltre 5.000 cittadini.

Relatore sulla decadenza di Berlusconi[modifica | modifica wikitesto]

Come componente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, Augello viene incaricato nel 2013 di svolgere il ruolo di relatore nel procedimento di decadenza di Silvio Berlusconi sulla base della legge Severino.

Augello solleva tre pregiudiziali. Con la prima si intende riconoscere alla Giunta il ruolo di organo giurisdizionale, con la seconda si richiede di ricorrere alla Corte costituzionale per dubbi di costituzionalità della legge e con la terza si propone un rinvio alla Corte del Lussemburgo. La relazione Augello il 18 settembre 2013 viene bocciata dalla maggioranza della Giunta, con 14 contrari contro 9 favorevoli. Come prevede il regolamento, con la bocciatura della sua relazione Augello decade automaticamente dall'incarico di relatore che verrà assunto direttamente dal presidente della Giunta Dario Stefano.

XVII legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni politiche del 2013 viene eletto per la terza volta al Senato della Repubblica con il Popolo della Libertà.

Nel 2013 coordina la campagna per la ricandidatura a sindaco di Roma di Gianni Alemanno che si conclude con la vittoria dello sfidante Ignazio Marino al ballottaggio.

In Senato è membro della 10 Commissione Industria, del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa e della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari.

Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà[2], aderisce al Nuovo Centrodestra guidato da Angelino Alfano[3][4].

Il 23 dicembre 2015 Augello, ritenendo la linea assunta dal Nuovo Centrodestra destinata ad una deriva filo-renziana, abbandona il partito di Alfano e passa all'opposizione, fondando con Gaetano Quagliariello il movimento politico di centro-destra Identità e Azione (IDeA) ed aderendo al gruppo parlamentare di centro-destra Grandi Autonomie e Libertà.

Sostiene Alfio Marchini alle elezioni comunali a Roma del 2016 proponendo alcuni candidati per la sua lista civica.[5]

Pur continuando ad essere iscritto ad IDeA, il 25 maggio 2016 si iscrive al gruppo parlamentare Conservatori e Riformisti, permettendo a tale gruppo di raggiungere la quota di 10 parlamentari e di continuare quindi ad esistere.

Il 2 aprile 2017, con lo scioglimento del gruppo Conservatori e Riformisti (di cui era membro), confluisce assieme agli altri senatori di CoR nel gruppo misto. Il 12 aprile 2017 ritorna nel gruppo Grandi Autonomie e Libertà.

Il 25 maggio 2017 abbandona il Grandi Autonomie e Libertà ed aderisce, assieme agli altri senatori di IDeA, al neonato gruppo parlamentare di centro-destra "Federazione della Libertà (IDeA-Popolo e Libertà, PLI)".[6]

Membro della Commissione d'inchiesta sulle banche[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2017 diviene membro della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle banche, voluta da Matteo Renzi nel tentativo di accertare eventuali illeciti e responsabilità politiche addebitati al vertice del Partito Democratico nella crisi delle banche (in particolare Banca Etruria).

Le politiche del 2018[modifica | modifica wikitesto]

Due giorni prima della presentazione delle liste per le elezioni politiche del 4 marzo 2018, giunge improvvisa la notizia dell'esclusione dalle candidature del centrodestra del senatore Augello.

Sulla stampa nazionale sono in molti i commentatori a ritenere che la decisione sia conseguenza proprio dell'attività da lui svolta in Commissione banche: in questo senso si esprimono Travaglio, Belpietro, Mentana, e commentatori politici di quasi tutti i quotidiani. Augello commenta l'accaduto con diplomazia.[7]

Adesione a Fratelli d'Italia e morte[modifica | modifica wikitesto]

Il 9 dicembre 2018 il movimento di Augello Cuori Italiani aderisce a Fratelli d'Italia in vista delle elezioni europee del 2019 e con l'obiettivo di dare vita a un unico movimento conservatore e sovranista, alternativo alla Lega.[8]

Alle elezioni politiche anticipate del 25 settembre 2022 viene candidato per il Senato come capolista di FdI nel plurinominale Lazio 02 risultando eletto.[9]

Malato da tempo, è morto il 28 aprile 2023, all'età di 62 anni.[10]

Saggista[modifica | modifica wikitesto]

Andrea Augello fu anche autore di diversi saggi di argomento storico e letterario.

Il suo libro "Uccidi gli italiani, Gela, la battaglia dimenticata", contiene un'importante ricerca storica che ha consentito di individuare i nomi e di rintracciare le salme di 70 soldati italiani e quattro tedeschi, tutti vittime dei crimini di guerra perpetrati dall'esercito degli Stati Uniti il 14 luglio 1943, a margine della battaglia che si concluse con la caduta dell'aeroporto di Santo Pietro di Caltagirone, nei primi combattimenti successivi allo sbarco alleato in Sicilia.[11]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • La compagnia del Graal: una rilettura del Parzival di Wolfram von Eschenbach, edizioni Aragno, 2009
  • Uccidi gli italiani, Gela, la battaglia dimenticata, Mursia editore, 2012
  • Draghi d'Italia, Gaffi editore, 2013
  • Arditi contro. 1919-1923 i primi anni di piombo a Roma, Mursia editore, 2017
  • C'era una volta mio fratello, Edizioni Le dodici querce 2021

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ senato.it - Scheda di attività di Andrea AUGELLO - XV Legislatura, su www.senato.it. URL consultato il 3 maggio 2023.
  2. ^ L’addio al Pdl (in frantumi), rinasce Forza Italia, su Corriere della Sera, 16 novembre 2013. URL consultato il 3 maggio 2023.
  3. ^ Senato della Repubblica: Composizione del gruppo NUOVO CENTRODESTRA
  4. ^ ESPLODE IL PDL. Berlusconi lancia Forza Italia E Alfano il Nuovo Centrodestra, su www.avvenire.it, 16 novembre 2013. URL consultato il 3 maggio 2023.
  5. ^ «Roma popolare», i due giorni ad alta tensione tra Marchini e Lorenzin, su Corriere della Sera, 7 maggio 2016. URL consultato il 3 maggio 2023.
  6. ^ Senato: nasce gruppo Federazione libertà - Ultima Ora, in ANSA.it, 18 maggio 2017. URL consultato il 26 maggio 2017.
  7. ^ Le forze politiche che compongono la coalizione del Centrodestra non hanno ritenuto opportuno riconoscermi l’opportunità di concorrere almeno in un collegio uninominale. È una scelta legittima...[senza fonte]
  8. ^ Martina Ottaviani, Ciao nemico: Augello entra in Fratelli d'Italia e ritrova lo storico avversario Rampelli, su AlessioPorcu.it, 9 dicembre 2018. URL consultato il 3 maggio 2023.
  9. ^ Tutti i senatori eletti al proporzionale, in la Repubblica, 26 settembre 2022.
  10. ^ È morto Andrea Augello, senatore di Fratelli d'Italia: aveva 62 anni, su Il Post, 28 aprile 2023. URL consultato il 10 luglio 2023.
  11. ^ il Sole 24ore

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