Anders Gustaf Ekeberg

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Anders Gustaf Ekeberg (Stoccolma, 16 gennaio 1767Uppsala, 11 febbraio 1813) è stato un chimico svedese, noto per aver scoperto il tantalio, un elemento chimico.

Anders Gustaf Ekeberg

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di un costruttore di navi, nel 1788 si laureò in chimica all'Università di Uppsala con una tesi sull'estrazione di olio dalle piante. Dopo la laurea iniziò un lungo periodo di lavoro itinerante in Germania, dove ebbe modo di fare apprendistato con alcuni eminenti chimici. Ritornato in patria, nel 1794 ottenne la cattedra di chimica a Uppsala. Si dedicò all'insegnamento con entusiasmo, sebbene fosse diventato parzialmente sordo dall'infanzia e avesse perso un occhio nel 1801 per un'esplosione avvenuta durante un esperimento di chimica. Fu il maestro di Jöns Jacob Berzelius che Ekberg definì la sua "più importante scoperta".

Nel 1802 scoprì il tantalio in un campione di roccia proveniente dalla località finlandese di Kimito. La scoperta tuttavia venne contestata da Wollaston il quale affermò che il tantalio, l'elemento chimico scoperto da Ekeberg, non fosse altro che il columbio, l'elemento scoperto nel 1801 da Charles Hatchett. Nel 1846 il chimico tedesco Heinrich Rose scoprì un nuovo elemento che battezzò niobio, e che fu successivamente identificato con l'elemento scoperto decenni prima da Hatchett, dimostrando nel contempo che fosse differente dal tantalio di Ekeberg.

Era un uomo molto colto e amante delle arti; è stato infatti anche un poeta e pittore dilettante. Berzelius ne dette notizia della morte ad Alexandre Marcet in una lettera del 22 aprile 1813, con le seguenti parole:

«Ekeberg vient de mourir après une maladie hectique longue et malheureuse. Cet homme était des plus aimables, il possèdait des connaissances solides et un penchant irrésistible pour le travail. Il était bon chimiste et minéralogue, heureux poëte et très bon peintre»

"Ekeberg è morto dopo una malattia lunga, febbrile e sfortunata. Quest'uomo era tra i più amabili, possedeva conoscenze solide e un'inclinazione irresistibile per il lavoro. Era un buon chimico e mineralogista, poeta felice e gran pittore"

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Anders Lundgren, The chemical revolution: Anders Gustaf Ekeberg, the antiphlogistic chemistry and the Swedish scene, Stockholm, The Royal Swedish Academy of Sciences, 1977.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN27426773 · ISNI (EN0000 0001 1933 1342 · CERL cnp00182793 · LCCN (ENno2011075510 · GND (DE101173245 · WorldCat Identities (ENlccn-no2011075510
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