Ancelle della Provvidenza per la salvezza del fanciullo
Le Ancelle della Provvidenza per la Salvezza del Fanciullo (sigla A.D.P.) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio.[1]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La congregazione fu fondata nel 1898 a Milano dal sacerdote Carlo San Martino, insieme con Emilia Pirinoli, per l'assistenza ai fanciulli abbandonati del Pio Istituto pei figli della Provvidenza, aperto dallo stesso San Martino.[2]
In origine le componenti del gruppo erano dette "zie", ma il 17 marzo 1920 presero il nome di Pio consorzio "salviamo il fanciullo":[2] erano iscritte al Terz'ordine francescano ed emettevano i voti in forma privata.[3]
Il cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, arcivescovo di Milano, ricobbe ufficialmente il Pio consorzio il 13 dicembre 1941 e il 1º maggio 1942 ammise le prime suore alla vestizione e alla professione dei voti.[3]
Scartato il progetto iniziale di approvare l'opera come istituto secolare, il 21 aprile 1959 il cardinale Giovanni Battista Montini eresse canonicamente la comunità in congregazione di diritto diocesano; il riconoscimento pontificio fu concesso l'11 febbraio 1979.[3]
Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]
Le suore si dedicano all'apostolato in favore della fanciullezza abbandonata.[2]
La sede generalizia è a Milano.[1]
Nel 2014 l'istituto contava 12 religiose in 3 case.[1]
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Annuario Pontificio per l'anno 2017, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2017. ISBN 978-88-209-9975-9.
- Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.