Anastomosi (botanica)

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Lamelle anastomizzate di Marasmius cf. cladophyllus

In botanica l'anastomosi è l'unione tra elementi conduttori di fasci vascolari (nelle foglie, nel fusto) o di ramificazioni dei vasi laticiferi o di ife fungine.[1]

Anche la crescita di un fico strangolatore attorno a una pianta ospite, con viticci che si fondono insieme per formare una maglia, è chiamata anastomosi.[2]

Micologia[modifica | modifica wikitesto]

L'anastomosi è la fusione tra i rami della stessa, o differente, ifa. Le ife fungine biforcate possono poi formare vere strutture reticolari condividendo sostanze in forma di ioni disciolti, allelormoni e nucleotidi; in tal caso il fungo crea una comunicazione bidirezionale con sé stesso e con altri organismi coinvolti se in grado di formare micorrize.

La rete fungina può avere diverse origini; tramite spore (ossia mediante anastomosi di conidi tubulari), oppure più punti di penetrazione, ciascuno con un proprio raggio di diffusione e assimilazione. Una volta incontrata l'estremità ifale di un altro micelio le due estremità, tramite un meccanismo di riconoscimento (probabilmente) di origine feromonale o altro meccanismo, al momento sconosciuto, si fondono per formare una singola colonia clonale, chiamata Genet, che può coprire ettari oppure aree microscopiche[3].

Per i funghi, l'anastomosi può essere anche una modalità di riproduzione. In alcuni funghi, infatti, due diversi corredi aploidi - se compatibili - possono fondersi. Somaticamente, formano un micelio morfologicamente simile ai miceli originari che continua a espandersi e ingrandirsi. La differenza significativa, è che ogni unità settata è binucleata, contenente cioè due nuclei, provenienti ciascuno da un genitore e che subisce cariogamia e meiosi per completare il ciclo riproduttivo.

Il termine "anastomizzato" viene anche genericamente utilizzato per indicare miceli fungini collegati e separati a formare una rete.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ anastomòṡi, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ Kricher, John C.,, The new neotropical companion, [Revised edition], ISBN 1-4008-8558-2, OCLC 964359395. URL consultato il 3 agosto 2020.
  3. ^ N. Louise Glass, Carolyn Rasmussen e M. Gabriela Roca, Hyphal homing, fusion and mycelial interconnectedness, in Trends in Microbiology, vol. 12, n. 3, 2004-03, pp. 135–141, DOI:10.1016/j.tim.2004.01.007. URL consultato il 3 agosto 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]