Anarco-femminismo

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Bandiera anarco-femminista

L'anarco-femminismo, noto anche come femminismo anarchico o anarchismo femminista, combina l'anarchismo con il femminismo. L'anarco-femminismo pone generalmente il patriarcato e i ruoli di genere tradizionali come manifestazioni di una gerarchia coercitiva che dovrebbe essere sostituita (o distrutta) da una libera associazione decentralizzata. Le anarco-femministe credono che la lotta contro il patriarcato sia una parte essenziale del conflitto di classe e della lotta anarchica contro lo Stato e il capitalismo. Secondo L. Susan Brown "poiché l'anarchismo è una filosofia politica che si oppone a tutte le relazioni di potere, è intrinsecamente femminista". [1]

L'anarcofemminismo è, quindi, una filosofia anti-autoritaria, anticapitalista e anti-oppressiva, sostenitrice della libertà delle donne e delle persone non eteronormate.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Prodromi[modifica | modifica wikitesto]

Il tema femminista si era proposto, in seno al movimento anarchico, già a metà del XIX secolo. Connesso alla nascita del termine libertario, Joseph Déjacque, evidenziava l'assenza di una visione equilibrata in tal senso, nel pensiero anarchico di Proudhon. Una sua lettera pubblica evidenzia il livello dello scontro; anarchico e femminista, o quantomeno anti-maschilista, Déjacque mette con largo anticipo in piazza un tema che verrà compiutamente sviluppato nel secolo successivo.

(FR)

«Écrivain fouetteur de femmes, serf de l’homme absolu, Proudhon-Haynau qui avez pour knout la parole, comme le bourreau croate, vous semblez jouir de toutes les lubricités de la convoitise à déshabiller vos belles victimes sur le papier du supplice et à les flageller de vos invectives. Anarchiste juste milieu, libéral et non Libertaire, vous voulez le libre échange pour le coton et la chandelle, et vous préconisez des systèmes protecteurs de l’homme contre la femme, dans la circulation des passions humaines ; vous criez contre les hauts barons du capital, et vous voulez réédifier la haute baronnie du mâle sur la vassale femelle ; logicien à bésicles, vous voyez l’homme par la lunette qui grossit les objets, et la femme par le verre qui les diminue ; penseur affligé de myopie, vous ne savez distinguer que ce qui vous éborgne dans le présent ou dans le passé, et vous ne pouvez rien découvrir de ce qui est à hauteur et à distance, ce qui perspective de l’avenir : vous êtes un infirme!»

(IT)

«Scrittore violentatore di donne, assoluto servo del maschio, Proudhon-Haynau[2], che ha potuto frustar col knout[3] la parola, come il carnefice croato, lei sembra godere di tutte le lubricazioni della lussuria a spogliare le vostre belle vittime sulla carta della tortura e di fustigarle con le invettive. Anarchico centrista, liberale e non libertario, desiderate il libero scambio tra il cotone e la candela, e raccomandate sistemi di protezione del maschio contro le donne nello smuoversi delle passioni umane; strillate contro gli alti baroni del capitale, e volete ricostruire l'alta baronia maschile sulle donne vassalle; logico da monocolo vedete l'uomo con l'occhiale che ingrandisce gli oggetti, e la donna con quello che li diminuisce; pensatore afflitto da miopia, non sapete distinguere che ciò che vi mutila nel presente o nel passato, e non potete valutare qual è l'altezza e la distanza, e che cosa prospetta l'avvenire: siete un malato!»

Le idee[modifica | modifica wikitesto]

L'anarco-femminismo è stato ispirato alla fine del XIX secolo dal pensiero di autrici e teoriche come la femminista ante-litteram Emma Goldman e dall'anarchica femminista e pacifista Voltairine de Cleyre[4][5], entrambe provenienti dagli Stati Uniti. L'inglese Mary Wollstonecraft, pur essendo di stampo liberale, aveva un punto di vista "proto-anarchico" e William Godwin, suo marito, spesso è considerato un precursore importante dell'anarco-femminismo.

L'anarco-femminismo critica i punti di vista di molti dei teorici tradizionali dell'anarchia come Pierre-Joseph Proudhon o Michail Bakunin, perché essi vedevano il patriarcato come problema secondario in quanto interno al capitalismo e che quindi sarebbe sparito con esso. Nelle fasi iniziali della costruzione del pensiero anarchico, alcuni persino sostenevano il patriarcato: Proudhon, ad esempio, individuava nella famiglia l'unità fondamentale della società e della sua moralità e pensava che le donne dovessero assumersi la responsabilità del loro ruolo nella famiglia tradizionale.

Un aspetto importante dell'anarco-femminismo è l'opposizione ai concetti tradizionali dei ruoli della famiglia, di formazione e di genere. L'istituzione del matrimonio è una delle maggiormente criticate, non solo dagli anarco-femministi ma anche dagli anarchici in generale. Voltairine de Cleyre ha sostenuto che il matrimonio ha soffocato l'evoluzione individuale e la Goldman ha sostenuto che esso «condanna le donne per tutta la vita alla dipendenza, al parassitismo, per completa inservibilità di sé stesse se non come individuo in funzione del sociale».

Il movimento[modifica | modifica wikitesto]

Durante la guerra civile spagnola, un gruppo anarco-femminista chiamato Mujeres Libres (“donne libere”) difendeva le posizioni sia anarchiche che femministe. I fatti relativi costituiscono la prima messa in pratica di idee che aleggiavano ormai da più di mezzo secolo[6].

Le anarco-femministe inoltre hanno lottato a favore della famiglia non-gerarchica e delle strutture educative e hanno avuto un importante ruolo nella creazione della c.d. “scuola moderna” basata sulle idee di Francesc Ferrer i Guàrdia[7] a New York. Un gruppo anarco-femminista contemporaneo sono il movimento sociale di donne Mujeres Creando in Bolivia[8].

Nel 2009 un gruppo anarcofemminista, durante la "Anarchist Conference 2009" di Londra, ha proiettato un video[9] "fuori programma", sul sessismo all'interno del movimento anarchico a causa del rifiuto e dello scarso interesse manifestato dagli organizzatori rispetto all'inserire nella conferenza delle discussioni sul femminismo[10].

Testi di riferimento[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Howard J. Ehrlich, Reinventing Anarchy, Again, AK Press, 1996, p. 208, ISBN 978-1-873176-88-7. URL consultato il 1º novembre 2020.
  2. ^ Julius Jacob von Haynau, il comandante austriaco della repressione bresciana del 1848
  3. ^ knout sorta di gatto a nove code, pena di uso slavo ottocentesco
  4. ^ Avrich.
  5. ^ The most gifted and brilliant anarchist woman America ever produced.[...] The American soil sometimes does bring forth exquisite plants. (Emma Goldman)
  6. ^ Martha Ann Ackelsberg, Donne libere, in A - rivista anarchica, n. 307, Milano, Editrice A, aprile 2005, ISSN 0044-5592 (WC · ACNP). URL consultato l'8 settembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2015).
  7. ^ Francesc Ferrer i Guàrdia i l’Escola Moderna (PDF), in Bollettino, n. 6, Milano, Centro Studi Libertari / Archivio Pinelli, dicembre 1995, p. 37. URL consultato l'8 settembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2015).
  8. ^ Quiet Rumours, pagg. 107-14.
  9. ^ video "nopretents" in italiano.
  10. ^ "Londra: sessismo nel movimento. Azione delle anarchofemministe".

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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