Amorphochilus schnablii

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Amorphochilus schnablii
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Laurasiatheria
Ordine Chiroptera
Sottordine Microchiroptera
Famiglia Furipteridae
Genere Amorphochilus
Peters, 1877
Specie A.schnablii
Nomenclatura binomiale
Amorphochilus schnablii
Peters, 1877
Sinonimi

A.osgoodi

Areale

Amorphochilus schnablii (Peters, 1877) è un pipistrello della famiglia dei Furipteridi, unica specie del genere Amorphochilus (Peters, 1877), diffuso nell'America meridionale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 35 e 38 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 34 e 38 mm e la lunghezza della coda di 30 mm.[3]

Caratteristiche craniche e dentarie[modifica | modifica wikitesto]

Il cranio è corto, circa la metà della scatola cranica, la quale è molto grande ed alta, con la regione frontale quasi verticale. La sua altezza è maggiore che nel genere Furipterus. Gli incisivi superiori sono accoppiati, con l'esterno leggermente più piccolo dell'interno. Gli incisivi inferiori sono trifidi. I canini superiori sono piccoli.

Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:

3 2 1 2 2 1 2 3
3 3 1 3 3 1 3 3
Totale: 36
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è lunga. Il colore generale del corpo è grigio fumo, con dei riflessi brunastri. Le orecchie sono larghe, a forma di imbuto e con un trago piccolo, largo e triangolare. Il pollice è ridotto e completamente incluso nella membrana alare, tranne il piccolo artiglio non funzionale. Il muso è schiacciato, con le narici che si aprono in avanti. Il mento presenta due lembi triangolari rivolti verso il basso, contornati da piccole verruche rotondeggianti. Il labbro inferiore è più spesso agli angoli della bocca ed è coperto da una grande protuberanza verrucosa proprio nel mezzo. La coda si estende circa per 4/5 la lunghezza dell'uropatagio ed è interamente inclusa nella membrana stessa.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Si rifugia nelle grotte ed in edifici abbandonati, dove forma colonie fino a 300 individui. Due individui sono stati catturati all'interno di canali d'irrigazione lungo una strada.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di falene e farfalle.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Femmine gravide sono state osservate in novembre. Danno alla luce un piccolo alla volta. Probabilmente le nascite e l'allattamento sono sincronizzati con la breve stagione delle piogge.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nelle zone costiere del Perù e dell'Ecuador occidentali, nel Cile settentrionale e sull'isola di Puná, lungo la costa meridionale dell'Ecuador.

Vive nelle foreste, nelle regioni aride ed in aree coltivate.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il declino della popolazione, stimato in più del 30% negli ultimi 6 anni dedotto da una frammentazione nella sua diffusione e da informazioni circa il degrado e la distruzione del proprio habitat, classifica A.schnablii come specie vulnerabile (VU).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Velazco, P., Huamani, L. & Cadenillas, R. 2015, Amorphochilus schnablii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Amorphochilus schnablii, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Novak, 1999.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gerrit Smith Miller, The Families and genera of Bats, Washington, USA, 1907.
  • Ronald M. Novak, Walker's Mammals of the World, 6th edition, Johns Hopkins University Press, 1999. ISBN 9780801857898
  • Alfred L.Gardner, Mammals of South America, Volume 1: Marsupials, Xenarthrans, Shrews, and Bats, University Of Chicago Press, 2008. ISBN 9780226282404

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