Amaretti di Saronno

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Amaretti di Saronno
CategoriaBiscotti
TipoBiscotto amaretto
MarcaLazzaroni
Anno di creazione1718
NazioneBandiera dell'Italia Italia
Ingredienti[1]
Valori nutrizionali medi in 100 g
Valore energetico427 Kcal/1801 kJ
Proteine6,5 g
Carboidrati75,5 g
Grassi11,0 g
di cui saturi1,0

Gli Amaretti di Saronno sono un tipo di biscotto amaretto cosiddetto duro o secco avente come unici ingredienti zucchero, armelline e albume. Essi sono originari della città di Saronno e sono prodotti dall'azienda dolciaria D. Lazzaroni & C., la quale detiene tuttora il marchio registrato "Amaretto di Saronno", nonostante questo venga spesso utilizzato per indicare genericamente qualunque tipo di amaretto duro.

Storia e tradizione[2][3][modifica | modifica wikitesto]

Tipiche confezioni di amaretti

Secondo la leggenda riportata anche dalla stessa ditta Lazzaroni, nel 1718 il cardinale Benedetto Erba Odescalchi, arcivescovo di Milano, decise di recarsi in visita al santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno. In onore della sua visita una giovane coppia preparò un impasto a base di zucchero, armelline e bianco d'uovo che, fatto lievitare in forno, diede origine a dei biscotti tondi che vennero chiamati Amaretti. Al di là della leggenda fu la famiglia Lazzaroni, che si era trasferita da Teglio a Saronno nella seconda metà del Settecento, a farsi portabandiera di questa specialità dolciaria inizialmente nel piccolo laboratorio familiare, in seguito a livello industriale grazie alla fondazione della D. Lazzaroni & C. nel 1888.

Curiosità e riferimenti culturali[modifica | modifica wikitesto]

  • I biscotti sono famosi per il loro incarto, fatto di carta velina che, se arrotolata, messa in piedi in un piattino e infiammata con un accendino, si mette a svolazzare lentamente verso l'alto[4]; alcuni si divertono a esprimere un desiderio che si realizzerebbe qualora la carta si mettesse a svolazzare.
  • Nel 2010 una latta rossa di Amaretti di Saronno appare in una scena del film fantasy Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Amaretti classici - Chiostro di Saronno, su Chiostro di Saronno. URL consultato il 18 luglio 2017.
  2. ^ Amaretti, croccante bontà da Saronno al cinema, su Il Secolo XIX. URL consultato il 18 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2018).
  3. ^ Amparo Machado, Chiara Prete, 1001 specialità della cucina CAZZINO da provare almeno una volta nella vita, Newton Compton Editori, 2015, p. 378, ISBN 88-541-8648-1.
  4. ^ Gillian Riley, The Oxford Companion to Italian Food, New York, Oxford University Press, 2007, pp. 13-14, ISBN 978-0-19-860617-8.
  5. ^ Gli "Amaretti di Saronno" piacciono a Harry Potter, su varesenews.it, Varese News, 1º dicembre 2010. URL consultato l'8 ottobre 2018.
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